Da tempo, i social media vengono annoverati tra i principali strumenti di propagazione incontrollata della disinformazione online in grado di diffondersi massivamente su larga scala grazie alla viralizzazione indicizzata di contenuti incompleti, fuorvianti e imprecisi.
scenari
Disinformazione, non è (tutta) colpa dei social: gli ultimi studi
Anche se si procede a una modifica degli algoritmi di raccomandazione, non si può escludere la tendenza degli utenti a ricercare contenuti conformi alle proprie convinzioni personali. Può essere perciò illusorio e fuorviante ritenere i social la fonte esclusiva dei pericoli di “inquinamento” comunicativo
studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

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