L’intelligenza artificiale generativa è diventata un fattore politico determinante nella guerra tecnologica tra i due blocchi di influenza USA-Cina, al pari dell’intensità energetica.
La sua dirompenza socio-economica è tale da indurre i policy maker a un adattamento costante dei quadri legislativi e delle agende politiche.
Indice degli argomenti
La competizione globale per l’intelligenza artificiale
Ciascun ecosistema tecno-spaziale concorre per il dominio dell’IA: stringe alleanze e partecipa a forum per acquisire l’indipendenza su uno o più fattori produttivi; cerca di garantirsi una posizione di sicurezza in vista dei futuri equilibri di potere, lungo una direzione che vede il bilanciamento continuo tra regolazione e competizione, impatto sociale ed etica.
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Il ruolo degli Emirati Arabi Uniti nello scenario IA
In questa cornice nuove macroregioni si propongono come attori catalizzatori di investimenti e talenti, fornitori di fonti energetiche e di infrastrutture adeguate, promotori di una regolamentazione globale o di sostenitori di un modello aperto di collaborazione normativa.
Gli Emirati Arabi Uniti, costituiti da Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ras Al Khaimah, Fujairah, Ajman e Umm Al Quwain, si presentano come polo emergente sulla scena mondiale dell’IA.
Dal 2013 la città di Dubai ospita il World Governments Summit,.un forum a cui partecipano rappresentanti governativi, grandi organizzazioni, opinion leader, innovatori, diplomatici ed esperti. Il tema cardine al centro dei dibattiti delle edizioni 2024 e 2025 è stato comprendere quali forme di governo, originate dalla democratizzaizone della tencologia, 150 quelle emergenti monitorate dal Technology Radar e dalla convergenza tra dimensione fisica, digitale e biologica generata dall’IA, saranno protagoniste nel guidare la transizione istituzionale e garantire stabilità ed inclusione
Obiettivi strategici degli Emirati per l’IA al 2031
La strategia di IA degli EAU – UE National Strategy for Artificial Intelligence 2031- risale al 2018. Già nel 2018 gli Emirati Arabi avevano ben chiaro che era necessario investire sulle giovani generazioni, riconvertire la propria economia dei settori tradizionali, anticipare quelli emergenti e disporre delle infrastrtuture chiave.
La sua finalità principale, come espresso da Sua Altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum,- è quella di dotare gli EAU degli asset necessari per sviluppare “in casa” nuove soluzioni di IA, tale da porre la nazione in una posizione di esportatore netto di IA.
Le tre fasi della strategia nazionale IA degli Emirati Arabi
In linea con l’UAE Centennial 2071 (il piano governativo di lungo termine che prevede investimenti per rafforzare la reputazione del paese e il suo soft-power, aumentare la produttività economica e la coesione sociale, creare sistemi di educazione tecnologica per le generazioni emiratine future), la strategia per l’IA individua 8 blocchi convergenti di intervento, rappresentati in una piramide dove alla base troviamo 4 elementi abilitanti la realizzazione la sua realizzazione, pianificati nella fase
- Attrarre e formare talenti per lavori futuri (obiettivo 5)
- Costruire una capacità di ricerca leader a livello mondiale per lavorare con settori target (obiettivo 6)
- Fornire i dati e l’infrastruttura di supporto essenziali per diventare un banco di prova per l’IA (obiettivo 7)
- Garantire una governance forte e una regolamentazione efficace (obiettivo 8).
Le attività core della strategia, appartenenti alla fase 2, includono programmi implementativi indirizzati all’aumento della dotazione di asset competitivi, come ambienti di sperimentazione e acceleratori di IA, per i modelli, sia small che large language models, destinati:
- ai settori economici emergenti;
- allo sviluppo di un ecosistema MADE IN dell’IA l’IA;
- all’applicazione dell’IA nei servizi governativi per migliorare la vita.
All’apice della piramide, fase 3, l’obiettivo 1, sancisce la creazione di un brand identitario dei sistemi di IA sviluppati dentro i confini degli EAU.
Dubai AI Seal: eccellenza e sicurezza nell’intelligenza artificiale
Il mese di gennaio 2025, il Centro per l’IA di DUBAI -DCAI- ha aperto il processo “Dubai AI Seal” volto a selezionare quelle aziende tecnologiche che sviluppano soluzioni valutate sicure e responsabili in base a sei indicatori: tipologia di attività e di servizi delle aziende, numero di dipendenti specializzati in IA, progetti attuali e futuri sull’IA, partnership con il settore pubblico e privato.
Ciascuna organizzazione che avrà questo Seal of excellence potrà apporre sulla propria piattaforma il marchio Dubai AI Seal e aprire collaborazioni con enti governativi o altre organizzazioni private a livello regionale e globale.
Governance e attuazione delle politiche IA negli Emirati Arabi Uniti
A partire dal 2018, il Consiglio degli Emirati Arabi Uniti per l’intelligenza artificiale e la blockchain, un organo di indirizzo e di attuazione degli obiettivi della strategia dell’IA, ha guidato il processo politico dell’ecosistema di IA con la definizione di quadri governativi, l’istituzione di nuovi organismi emiratini, la realizzazione di piani implementativi.
Formazione e attrazione di talenti per l’IA negli Emirati Arabi Uniti
Rispetto al pilastro alla base di tutta la strategia, vale a dire l’attrazione e la formazione dei talenti per i lavori del futuro abilitati dall’intelligenza artificiale (obiettivo 5), nel 2019 è stata fondata la prima università al mondo di ricerca sull’IA, la MBZUAI – Mohamed bin Zayed University of Artificial Intelligence che si è aggiudicata nel giro di pochi anni la 10 posizione a livello mondiale come centro di eccellenza per la visione artificiale, l’apprendimento automatico, l’elaborazione del linguaggio naturale, la biologia computazionale e la robotica.
L’Università è finanziata dal governo degli Emirati Arabi Uniti ed è dotata di un campus attrezzato con strutture GPU all’avanguardia. L’offerta formativa comprende un corso di laurea triennale, 1 laurea magistrale in informatica, 6 tipologie di master in Intelligenza Artificiale Applicata (MAAI); in Science in Computer Vision, in Machine Learning e in elaborazione del linguaggio naturale (NLP), Master in Robotica, in scienze statistiche e Data Science a cui sono collegati 6 dottorati di ricerca.
La corsa degli EAU alla creazione di una coorte di talenti competitiva a livello mondiale prosegue a un ritmo spedito: a inizio anno, il Dubai Centre for Artificial Intelligence (DCAI) ha ufficialmente aperto le registrazioni per ‘One Million Prompters’, un’iniziativa pionieristica volta a formare un milione di persone nel campo emergente dell’ingegneria dei prompt AI. Il Ministro di Stato per l’intelligenza artificiale, l’economia digitale e l’ufficio delle applicazioni per il lavoro a distanza ha istituito borse di studio per studenti emiratini con diverse organizzazioni, tra cui l’Università di Khalifa, di MBZUAI, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero degli Affari Presidenziali; l’Autorità per l’Elettricità e l’Acqua di Dubai.
Lo stesso ministero ha siglato un accordo di collaborazione con l’Università di Oxford per l’empowerment dei dipendenti pubblici in diverse aree di applicazione dell’IA, tra cui la raccolta, l’interpretazione e l’analisi dei dati applicabili, la conoscenza dei rischi etici e di sicurezza.
Ricerca avanzata e innovazione tecnologica per l’IA negli EAU
La realizzazione dell’obiettivo 8 di competenza dell’Università MBZUAI è affidata a due istituti, il Centro per l’Intelligenza Artificiale Integrativa (CIAI) e il Centro Metaverso, e si concentra su 9 settori chiave – trasporto, salute, spazio, energia rinnovabile, acqua, tecnologia, istruzione, ambiente e traffico- e 4 campi applicativi – Servizi e qualità della vita, tecnologie industriali e manifatturiere, settori futuristici, sostenibilità delle risorse vitali e dell’ambiente-.
La leadership nazionale sulla ricerca è inoltre supportata dal Technology Innovation Institute (TII) di Dubai, che ingloba 10 centri di ricerca specializzati sui Materiali Avanzati ( Advanced Material Research Center), l’Intelligenza Artificiale e la Scienza Digitale (AIDRC), Robotica autonoma, (ARRC), Biotecnologia (BRC), Crittografia (CRC), Energia diretta (DERC), Propulsione avanzata (PSRC), Quantistico (QRC), Energia rinnovabile e sostenibile (RSERC), Sistemi Sicuri (SSRC), quest’ultimo centro è responsabile dello sviluppo di soluzioni di sicurezza end-to end per spazi cyber-fisici. Ciascuno di questi istituiti è impegnato nella creazione di partenariati con le principali istituzioni globali.
Infrastrutture tecnologiche e open data per l’IA negli Emirati
Per il raggiungimento dell’obiettivo 7 “Fornire i dati e l’infrastruttura di supporto essenziali per diventare un banco di prova per l’intelligenza artificiale”, è stato attivato il portale dati aperti del governo federale ( https://bayanat.ae/) dove sono presenti i dati governativi che compongono il quadro socio-economico della nazione; è stato costruito un Laboratorio ospitante un Computer ad alte prestazioni, aperto a tutti i ricercatori e alle startup con sede negli Emirati Arabi Uniti; registrato un ambiente esclusivo su GitHUB per condividere i progetti di IA open source.
Regolamentazione e governance etica dell’IA
L’Obiettivo 8 “Garantire una governance solida e una regolamentazione efficace”, vede impegnato il governo emiratino nella definizione di strumenti legislativi sulla tutela dei principi etici e della privacy dei dati personali, la costruzione dell’architettura per l’applicazione della firma digitale, e la definizione di cornici regolamentative per la prevezione, il riconoscimento e la condanna dei reati informatici. Sono state inoltre elaborate e diffuse diverse linee guida sulle misure di prevenzione dei rischi determinati dall’IA.
IA per la sostenibilità economica e ambientale negli Emirati
L’obiettivo 2 diretto a “Aumentare le risorse competitive degli Emirati Arabi Uniti nei settori prioritari attraverso l’implementazione dell’intelligenza artificiale” nell’industria estrattiva, nella logistica e nei trasporti, così come nell’industria turistica e nella sanità. Il filo comune è la ricerca di soluzioni sostenibili specializzate sulle prestazioni computazionali, sull’hardware dell’IA – GPU- a basso consumo energetico e a bassa impronta idrica e carbonica utili per garantire una transizione dei settori tradizionali verso modelli produttivi più efficienti e creare nuovi terziari avanzati come la cura personalizzata.
Partnership globali per un ecosistema competitivo
Dentro l’obiettivo 3 “Sviluppare un ecosistema fertile per l’intelligenza artificiale” possono essere incluse le partnership di sviluppo tra big tech emiratine come Group 42 Holding Ltd. -G42-, azienda leader nella costruzione di data center, e big tech statunitensi come Microsoft, con cui ha stipulato un accordo di 1,5 miliardi di dollari, Open AI che ha annunciato un piano di investimenti di OpenAI da 7 trilioni di dollari per ampliare l’infrastruttura globale di AI, anche negli EAU. G42 è anche entrata nel resoconto dell’incontro bilaterale Italia-UEA tenutosi lo scorso 24 febbraio, per via della lettera di intenti firmata con ENI per realizzare in Italia un data center competitivo per lo stoccaggio, l’elaborazione e la gestione di dati.
Chatbot e IA nei servizi pubblici degli Emirati Arabi Uniti
L’obiettivo 4 “Adottare l’intelligenza artificiale nei servizi governativi per migliorare la vita” attraverso l’uso di chatbot che agiscono come assistenti virtuali, che nel prossimo futuro diventeranno agenti personalizzati, consente le autorità pubbliche sono in grado di dare risposte immediate a una domanda di servizio o alla risoluzione di reclami da parte dei cittadini. L’uso dei chatbot consente da un lato di migliorare l’accessibilità alle prestazioni, dall’altro di ridurre i tempi di risposta accumulando informazioni privilegiate dell’opinione pubblica sulla valutazione qualitativa dei servizi.
Prospettive future per gli Emirati Arabi Uniti nell’IA globale
Gli Emirati Arabi Uniti hanno inaugurato una nuova stagione nell’arena competitiva delle macro-regioni globali per l’IA. Leadership, governance, investimenti, Infrastrutture, e formazione di giovani talenti hanno portato posto questa nazione in una posizione di dialogo equidistante tra USA e CIna. Tuttavia le partnership con le big tech statunitensi, abilitanti la costruzione dell’infrastruttura hard dell’IA bilanciata dall’infrastruttura energetica, possono determinare per effetto l’importazione dei relativi standard di sicurezza e far propendere la bilancia verso gli USA.
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