cultura digitale

Essere genitori nel mondo “phygital”: le sfide da affrontare (insieme alla Scuola)

“I genitori di ogni razza, religione, cultura e nazionalità sono i primi autentici educatori dei bambini e mai come oggi hanno un ruolo fondamentale nell’educazione a un corretto uso del digitale”. Il primo giugno è la giornata internazionale dei genitori

Pubblicato il 08 Giu 2021

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA

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I genitori, anche in questo mondo digitale, o meglio “phygital” (temine che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quella nuova dimensione in cui siamo sempre più sospesi, tra lo spazio fisico e quello digitale) devono continuare a svolgere un ruolo “tradizionale”, ovvero, continuare a:

  • Essere un riferimento e un esempio coerente nell’approccio e utilizzo della tecnologia e vari device e ambito.
  • Essere vigili e presenti, condividendo gli ambienti e gli strumenti con cui i ragazzi si rapportano e farne momenti di dialettica costruttiva.
  • Sviluppare nei figli la “ragion critica” nell’accedere alle informazioni sulla rete
  • Dimostrare autorevolezza per instillare fiducia e diventare punto di riferimento costruttivo oltre a intervenire in caso di necessità.
  • Proporre esempi, modelli, valori e abituare i figli ad affrontare e condividere la difficoltà di tutti di avere oggi punti di riferimento più “solidi” ed equi.

Pertanto, la “pozione magica” per affrontare consapevolmente il mondo “phygital” è accompagnare i propri figli nel costruire un rapporto di fiducia fatto di ascolto e di esempio, garantire canali di comunicazione bidirezionali con i propri figli anche con il supporto della Scuola, dal momento che la vita di genitori e docenti costituisce il miglior esempio di educazione. Ne consegue che occorre una dialettica costruttiva quotidiana, fatta di negoziazioni e riflessioni che miri a insegnare a genitori, figli e docenti quali spazi percorrere nel rispetto di regole e di principi ben precisi, senza dimenticare che i nostri figli/alunni ci osservano e non imparano da quello che diciamo loro, bensì da quello che noi siamo.

Sinergica collaborazione Scuola-Famiglia per affrontare le sfide digitali

La Scuola è una delle Istituzioni fondamentali alla base di ogni Paese. Famiglie e docenti devono collaborare in modo sinergico per aiutare i ragazzi a comprendere le sfide digitali e non limitarsi a essere meri apprendisti digitali autodidatta, non supportati da un’adeguata cultura digitale. A livello istituzionale si è cercato di ovviare a questa manchevolezza attraverso la legge 92/19 sulla Educazione Civica che prevede un vero e proprio patto educativo.

La maggiore sinergia tra docenti e genitori renderà la frequentazione dell’ambiente digitale più sicura e competente. Inoltre, l’allargamento della cittadinanza alla dimensione digitale – per essere usufruito pienamente – necessita un’acquisizione di consapevolezza in termini di opportunità e di rischi che la rivoluzione digitale stessa comporta.

Quali obiettivi prioritari per lo sviluppo di una cultura digitale

Se da un lato i genitori- a livello famigliare – dovrebbero adoperarsi affinché i ragazzi possano valorizzare ed “esplorare consapevolmente” strumenti e ambienti digitali in totale sicurezza e con spirito critico, dall’altro lato devono supportare il processo di apprendimento intrapreso a scuola. Ovvero, la famiglia deve riconoscere come prioritario il processo di innovazione in atto nella scuola, saper cogliere le tendenze e incoraggiare i propri figli a sperimentare percorsi di apprendimento, convertendosi in un partner strategico per le istituzioni scolastiche e guidando i giovani studenti a dare il giusto valore a esperienze formative innovative e a educarli a diventare responsabili del proprio apprendimento continuo.

Dal canto suo la Scuola deve porsi, come obiettivo formativo, lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, focalizzandosi su: pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e di internet oltre a diventare una “fucina” di profili professionali digitali sempre più richiesti in modo tale da proporre una visione di innovazione che coinvolge in prima persona gli studenti. La formazione digitale deve convertirsi in una nuova forma di Educazione Civica, quale leva per sviluppare e praticare competenze e attitudini tramite lo studio dei “Diritti della Rete”, l’educazione all’uso positivo e consapevole dei media e di internet atti a contrastare la diffusione di linguaggi violenti, del cyberbullismo e di discriminazioni. Sarà sempre più necessario attivare, altresì, percorsi di information literacy ( valutazione della qualità e della integrità delle informazioni), di lettura, di scrittura e di collaborazione in ambienti digitali. Le nuove generazioni dovranno saper leggere e utilizzare i dati acquisiti in rete facendo rifermento all’open government, al monitoraggio civico e al data journalism. Le azioni formative atte a stimolare la creatività e la produzione digitale, l’educazione all’uso dei nuovi linguaggi del digitale, ai nuovi modelli di lavoro e di produzione, alla robotica e all’Internet delle cose ricopriranno sempre più un ruolo strategico convertendo la scuola in una vera e propria palestra per la cittadinanza e il mercato del lavoro del futuro.

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