Grazie alla connettività globale, è ora possibile permettere a chiunque di partecipare a corsi online erogati da università, istituti accademici e enti di formazione situati in tutto il mondo. La formazione a distanza o FAD ha mutato forma e potenzialità nel corso dei decenni, diventando più inclusiva e distribuita.
Alla sua diffusione ha contribuito la pandemia, anche se non va confusa con la DAD, la didattica a distanza utilizzata come alternativa alle lezioni in presenza. Con il limite di impartire un tipo specifico di insegnamento all’interno di un certo programma scolastico stabilito da un particolare istituto.
Al contrario, la FAD, giunta alla terza generazione, vanta un ampio orizzonte e un’offerta formativa potenzialmente completa e diversificata grazie alla potenzialità di internet. E per questo si rivela particolarmente adatta alla formazione aziendale poiché focalizzata sui bisogni del cliente.
Competenze digitali, una risorsa che scarseggia: i problemi per le aziende e come risolverli
Che cos’è l’e-learning
In italiano viene tradotto con apprendimento in linea ma anche con teledidattica ed è l’uso di internet e della multimedialità per facilitare e migliorare l’apprendimento, contando anche su scambi e collaborazioni a distanza.
L’e-learning permette che alla formazione prendano parte persone e servizi, come il tutor, la comunità formata dai discenti ed elementi interattivi e multimediali mediante i quali approfondire i temi trattati.
Inoltre, consente forme di blended learning, percorsi formativi ibridi che consentono di affiancare online e offline, miscelare quindi le potenzialità del digitale con l’insegnamento in presenza, somministrato anche sotto forma di seminari o lezioni frontali.
Cosa si intende per Fad, formazione a distanza
La Fad, acronimo di Formazione a Distanza, è un modello di apprendimento che fa leva sul digitale per permettere, a chi vi partecipa (i discenti), di seguire percorsi di formazione senza dovere raggiungere un’aula fisica.
Meno diffusa nei cicli scolastici obbligatori, trova terreno fertile in ambito universitario, post-universitario e tra le fila della formazione aziendale orientata tanto ai collaboratori quanto a parti terze.
La formazione viene erogata mediante una piattaforma sulla quale sono messi a disposizione contenuti multimediali e diversi strumenti a corredo per facilitare l’interazione tra docenti e studenti i quali, come vedremo, potrebbero non essere collegati simultaneamente.
La prima generazione di Fad: i corsi arrivavano con la posta
La prima generazione di Fad, nata nel diciannovesimo secolo in Inghilterra, sfruttava la distribuzione postale per recapitare a casa dei discenti il materiale didattico.
Nel corso del XX secolo, orientata soprattutto a un pubblico giovane, la formazione a distanza ha sposato un modello ibrido basato su radio, tv e a volte anche telefono.
L’avvento del Vhs ha contribuito alla creazione di contenuti didattici a distanza ma, per somministrare esami e verifiche ai discenti, l’unico metodo possibile era ancora la distribuzione postale.
La terza generazione di Fad, che sfrutta il digitale, passa attraverso delle fasi cruciali: la pubertà e l’età adulta. Durante la pubertà, anche detta fase offline, i floppy disk e i cd-rom multimediali sono stati adoperati per offrire programmi di insegnamento a distanza. Nella fase adulta, che è quella attuale, ci si è spostati online e si stanno sfruttando le potenzialità del cloud, web e di internet per raggiungere un pubblico più vasto e in tempo reale.
Cos’è la Fad sincrona
L’aggettivo sincrona fa riferimento a eventi differenti che avvengono nello stesso frangente. Ne emerge che, nonostante la Fad preveda che i discenti e i docenti siano ognuno in luoghi diversi, questi si collegano nel medesimo tempo, potendo così interagire tra di loro in tempo reale.
I tipi di Fad sincrona sono sostanzialmente due, webinar e aule virtuali. Il webinar – parola che deriva dai termini inglesi web e seminar – è un seminario online, una sessione a cui partecipano contemporaneamente più persone mediante connessione remota. Al pari di un seminario canonico, si tratta di una sessione formativa di tipo uno a molti.
L’aula virtuale è la trasposizione online dell’aula fisica, strumento migliore del webinar per favorire l’interazione tra discenti e tra questi e il docente anche perché, almeno nella sua utilità primigenia e a differenza dei webinar, ha accesso all’aula virtuale un numero limitato di partecipanti, ossia coloro i quali si sono iscritti a quel determinato corso. Si tratta di una modalità di insegnamento molto a molti.
Cos’è la Fad asincrona
Il discente ha accesso al materiale didattico secondo le proprie disponibilità di tempo e spazio. Gli eventi che hanno luogo in una fascia oraria sono per principio assenti.
Ciò permette a chi partecipa di seguire i percorsi formativi, secondo i propri ritmi e le proprie capacità di apprendimento. Si tratta di una forma di insegnamento tipicamente uno a uno perché il discente può formulare domande o richieste al docente o al tutor e questo – seppure non in tempo reale – gli fornirà risposte.
Alcune piattaforme prevedono la creazione di gruppi o comunità, spazi che permettono lo scambio, le discussioni e le interazioni tra discenti. Anche se avvengono al di fuori dei canoni del tempo reale, questo interagire può essere accomunato all’insegnamento molti a molti.
Cos’è un Learning Management System o LMS
Un Learning management system (Lms) è una piattaforma idonea alla progettazione, all’attuazione, alla gestione e alla distribuzione di percorsi di formazione. Le sue peculiarità sono:
- Learning: una piattaforma Lms permette di riunire corsi digitali corredati di materiale utile alla formazione come, per esempio, video, audio, allegati e form (anche a scelta multipla).
- Management: permette la gestione dei corsi, di chi li impartisce e dei discenti. Non si tratta soltanto di un accentratore di file, una piattaforma Lms è pensata per organizzare i contenuti a seconda dei corsi creati, dandovi accesso a una platea di utenti autorizzati a seguirli.
- System: poiché informatizzata, una piattaforma Lms permette la diffusione dei corsi e dei materiali formativi ai discenti, a prescindere dal luogo in cui questi sono e dagli orari in cui intendono collegarsi alla piattaforma.
Nel contempo, una piattaforma Lms è anche in grado di automatizzare diversi compiti normalmente demandati all’uomo, come per esempio l’elenco di chi ha frequentato una lezione, la correzione automatica dei test eventualmente somministrati e l’elaborazione di report e statistiche.
Quali sono i sistemi di e-learning
Le piattaforme LMS sono centinaia, occorre comprendere quali sono le caratteristiche che queste devono avere per essere definite a pieno titolo sistemi di e-learning:
- Uso di internet e quindi accessibili da dispositivi fissi e mobili
- Indipendenza dalla presenza fisica e dagli orari durante i quali le persone usufruiscono della formazione
- Ricorso alla multimedialità e all’interattività con il materiale didattico, con i docenti, i tutor e con gli altri discenti
- Incentivazione della collaborazione e della socializzazione tra i partecipanti ai percorsi formativi
- Controllo dell’istruzione mediante sistemi di autovalutazione o di valutazione.
Competenze digitali: colmare il divario tra domanda e offerta con la didattica orientativa
Quale piattaforma LMS scegliere
Le piattaforme LMS, cioè utili all’erogazione della formazione a distanza, sia in modalità sincrona sia asincrona, possono essere di due tipi: proprietarie o open source. Quelle proprietarie sono spesso più semplici da usare e offrono una vasta gamma di funzionalità, come la creazione di forum, quiz, sondaggi e altri strumenti interattivi che favoriscono l’apprendimento. Tuttavia hanno un costo elevato e richiedono l’abbonamento ad un servizio.
Le piattaforme LMS open source offrono invece la possibilità di personalizzare le funzionalità, hanno costi ragionevoli ed è possibile accedervi gratuitamente. Inoltre, consentono una maggiore flessibilità nella gestione del proprio corso, come la possibilità di integrare moduli di valutazione e strumenti di autovalutazione per permettere agli studenti di misurare i propri progressi senza dover ricorrere a una terza parte. Inoltre, è possibile personalizzare la piattaforma per soddisfare le proprie esigenze specifiche in termini di contenuti e dinamicità della didattica. La libertà fornita da questo tipo di piattaforma è un vantaggio sia per gli studenti sia per gli insegnanti. Infine, le piattaforme open source offrono anche una varietà di strumenti e risorse necessari per creare corsi interattivi ed efficaci con un numero minore di sforzi.
Per scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze segnaliamo l’articolo I migliori LMS open source
FAD e didattica online: la metodologia
Secondo l’Università di Bologna il modello metodologico per la didattica online prende spunto da quello in presenza, facendo però leva sugli strumenti messi a disposizione dalla rete.
L’insegnamento passivo (guarda / ascolta) lascia spazio a quello attivo (fai / comunica / condividi) ma, alla base, ci sono sempre le attività dell’aula tradizionale, con schedulazione dei corsi, syllabus, osservazione dei docenti o dei tutor, assegnazione dei lavori e le relative discussioni, potenziate dagli strumenti di interazione digitali, tra i quali lavagne condivise, chat, forum ed email.
Anche le esercitazioni godono dei vantaggi del digitale, potendo creare simulazioni, esercizi interattivi e facendo ricorso a elementi multimediali e a link esterni.
La metodologia prevede che lo studente sia sempre al centro e che possa avvalersi di:
- Interazione con i corsi
- Interazione con i docenti
- interazione con il tutor
- Interazione con altri studenti
Viene quindi meno il rapporto “uno a uno” tra studente e docente, lasciando maggiore spazio alla comunicazione e alla condivisione dei risultati e delle esperienze formative vissute.
La metodologia sposa in parte quella dell’insegnamento capovolto, detto Flipped classroom, incentrato sulla possibilità che la persona apprenda a distanza, mediante contenuti multimediali e testi proposti dai docenti o dai tutor.
L’insegnamento capovolto si snoda attraverso tre fasi:
- Tenere desto l’interesse dei discenti, stimolando curiosità e voglia di imparare affinché affrontino i problemi sottopostigli e trovino soluzioni
- La seconda fase prevede il coinvolgimento dei discenti, chiamati a mettere in atto soluzioni, formulando anche domande appropriate al contesto ed esercitando la capacità di formulare ipotesi attendibili e verificarle, puntando anche sul gioco di squadra
- Infine, avviene una rielaborazione collettiva di quanto appreso, moderata dai tutor che cercano anche di coinvolgere tutti i discenti. L’obiettivo di questa terza fase è quello di chiarire e consolidare quanto appreso.
LMS per la FAD: come progettare i corsi, le lezioni e gli item
La progettazione parte dal macro e tende poi al dettaglio, ciò perché una visione più ampia del progetto formativo permette di creare una mappa globale degli obiettivi didattici che verrà poi suddivisa a seconda dei contenuti specifici da erogare.
Ogni singolo contenuto è considerato un item, quali testo, immagini, video e audio. La scelta di cosa utilizzare dipende ovviamente dalla materia trattata e dagli obiettivi formativi da raggiungere.
A seguire, vanno progettate le lezioni con i contenuti da erogare, assemblando i diversi item, in cui si possono inserire anche quiz interattivi o esercitazioni per verificare la comprensione della materia.
Le lezioni vanno concepite tenendo conto delle attività che possono essere ragionevolmente svolte nel lasso di tempo a disposizione, somministrate al fine di raggiungere gli obiettivi didattici. Questo vuole dire che i contenuti vanno sviluppati tenendo conto della durata delle lezioni e non dei contenuti stessi, che possono diventare più corposi proprio in virtù della multimedialità e dell’integrazione con risorse esterne di diverso tipo.
Per raggiungere un livello di progettazione delle singole lezioni, dopo avere creato moduli che coprano l’intera esigenza formativa, occorre che il creatore dei corsi o il docente lavorino per definire:
- Titolo del corso
- Introduzione e contesto
- Obiettivi generali e obiettivi specifici
- Articolazione dei contenuti di ogni singola unità didattica e cronoprogramma.
Tutto ciò, ovviamente, tenendo conto della platea a cui si fa riferimento.
Sempre in fase di progettazione occorre scegliere il materiale didattico da rendere disponibile e le attività con le quali arricchire le lezioni o i corsi, facendo leva sul digitale:
- Glossari
- Chat
- Forum
- Sondaggi
- Wiki
Sono da prevedere spazi da dedicare ai feedback affinché i docenti possano raccogliere eventuali criticità riscontrate dai discenti, e questo vale tanto per la formazione scolastica quanto per quella specialistica o aziendale.
LMS per la FAD: quali strumenti deve includere
Le piattaforme, pure offrendo servizi simili tra loro, tendono a enfatizzare aspetti diversi delle potenzialità digitali. Alcune sono maggiormente orientate al la multimedialità. Altre alla modularità dei corsi e altre ancora allo scambio di informazioni sincrono o asincrono tra i partecipanti.
Tutte devono però tenere fede a requisiti essenziali a identificare come tale un Lms, ovvero:
- Sistema di verifica dell’identità del discente
- Monitoraggio degli accessi dei discenti e delle loro attività (log e report)
- Sistema di verifica dell’apprendimento (test)
- Ambiente di comunicazione tra discenti e tra questi e i tutor
- Questionario per la valutazione del corso
Il rilascio di un attestato di partecipazione, benché gradito, è spesso demandato a chi organizza la formazione, così come è gradito – ai fini statistici – il rilascio di un file esportabile che contenga tutti i dati relativi ai corsi e ai partecipanti, al fine di creare report e statistiche.
Va da sé che le piattaforme devono essere adeguate dal profilo hardware e software per permettere l’erogazione fluida e continuativa della formazione, garantendo anche la sicurezza dei dati e la privacy dei partecipanti.
LMS per la formazione a distanza: il monitoraggio del discente
La FAD non si pone soltanto obiettivi di apprendimento fine a sé stesso ma anche di apprendimento attraverso l’interazione con gli altri.
Monitorare le attività di chi frequenta la formazione a distanza è fondamentale, i possibili metodi sono:
- Il numero di accessi alla piattaforma
- Il numero di accessi ai singoli corsi
- Il numero di accessi ai forum
- Il numero di messaggi o commenti inviati mediante forum, chat o email
La verifica dell’apprendimento in quanto tale va effettuata con test a scelta multipla.
LMS per la formazione a distanza: il ruolo centrale del tutor
Il tutor rappresenta la cerniera tra docente e discente. E’ un professionista in grado di gestire i processi di formazione a distanza e di allineare l’insegnamento frontale alle tecnologie digitali.
Rea i suoi ruoli ccompagnare i gruppi di apprendimento fornendo loro chiarimenti o materiale supplementare per rispondere a necessità di approfondimento, è punto di collegamento tra discenti e docenti.
Non gli spettano soltanto compiti relativi alle ambientazioni e agli stimoli da trasmettere durante i percorsi di formazione a distanza, assume un ruolo cruciale nelle fasi due e tre discusse sopra, parlando delle Flipped classroom.
Nella seconda fase è chiamato ad affiancare il docente nell’assistere i discenti nelle loro esigenze mentre, nella terza fase, facilita la formalizzazione dei contenuti delle lezioni affinché i partecipanti possano farli definitivamente propri.
Quella del tutor è una figura ad alta professionalità, trasversalmente competente e di primaria importanza, gioca infatti un ruolo fondamentale nella formazione continua. Il suo ruolo è diverso da quello del docente ma non è del tutto avulso dalla necessità di affiancarlo.
LMS per la FAD: il ruolo del Forum
L’interazione tra discenti, tutor e docenti, è una delle peculiarità che distinguono e classificano la formazione a distanza.
I canali di comunicazione possono essere diversi, tant’è che molte piattaforme consentono l’uso di sistemi di chat e videoconferenza e interni.
Il forum ha però un afflato maggiore, perché capace di toccare in modo asincrono e per argomenti ogni tema trattato durante il ciclo formativo.
Al contrario di una chat o di uno scambio di email che possono diventare molto caotici e dispersivi con il passare del tempo, il forum cristallizza tutti gli scambi di informazioni, documenti e dibattiti avvenuti.
Inoltre, i forum consentono una collaborazione attiva orientata, per esempio, alla redazione comune di un testo finale. Simili possibilità non sono conferite – o sono conferite con maggiore difficoltà – da altri strumenti di comunicazione.
Formazione continua in azienda con la FAD
La formazione continua in azienda con la FAD è una grande opportunità per allineare le competenze aziendali con gli sviluppi tecnologici.
La formazione a distanza o FAD offre imprese la possibilità di creare programmi di apprendimento personalizzati, implementare innovazioni, contribuire a migliorare la qualità del lavoro e sviluppare le competenze dei dipendenti.
Gli strumenti di FAD possono essere utilizzati per fornire agli imprenditori un meccanismo di feedback da parte dei dipendenti ed un modo più dinamico per aggiornare le conoscenze dei dipendenti.
Inoltre, la FAD può essere utilizzata per fornire a tutti i membri del personale dell’azienda informazioni su specifiche aree, come le tecnologie dell’informazione, la gestione delle risorse umane e la sicurezza informatica.
La FAD offre anche un modo semplice ed efficiente per incorporare lo scambio di idee a livello aziendale e stimolare l’innovazione. I corsi di formazione online possono essere utilizzati come strumento per rafforzare la collaborazione tra team.
Articolo originariamente pubblicato il 23 Dic 2022