LinkedIn è oggi un canale strategico per realizzare attività di personal branding. Vale lo stesso per le attività di formazione? Assolutamente sì.
Ma partiamo dai dati.
Linkedin per formarsi
Dal punto di vista dei contenuti, LinkedIn è considerato la fonte più credibile da parte degli utenti. Per uno studio di OkDork sono stati analizzati oltre 3.000 post e ad essere considerati i contenuti con risultati migliori in termini di interesse e interazioni, i tutorial “come fare per”, gli elenchi e gli articoli lunghi (fonte: Kinsta). Un dato che dimostra quanto LinkedIn venga utilizzato dagli utenti principalmente per accrescere le proprie competenze e aggiornarsi professionalmente. In una parola: formarsi.
LinkedIn permette ai professionisti di soddisfare i propri bisogni formativi, mettendoli in contatto non solo tra loro, ma anche con esperti, divulgatori, formatori e coach che utilizzano la piattaforma per diffondere la propria autorevolezza e credibilità su temi specifici legati al proprio settore professionale di competenza.
Tutto questo in un ambiente online, credibile ed efficace come una aula didattica e meno formale di una sala riunioni.
Linkedin learning
É possibile aggiornarsi, formarsi e acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro su LinkedIn grazie anche alla piattaforma educativa LinkedIn Learning. Introdotta nel 2016, la piattaforma conta circa 17mila percorsi formativi online legati all’ambito tecnologico, commerciale e creativo con cui è possibile ottenere certificazioni da inserire nel proprio curriculum. I corsi sono tenuti da docenti specializzati, in formato audio o video.
Linkedin per formare
LinkedIn è uno strumento strategico per le attività di personal branding. Molti sono i professionisti che utilizzano questa piattaforma per entrare in relazione con i propri pubblici di riferimento e divenire ai loro occhi esperti credibili e autorevoli.
Come investire su questo canale? Non bisogna limitarsi ad aggiungere o accettare collegamenti per espandere il proprio bacino di utenza. È importante dedicare tempo di qualità alla piattaforma, pubblicando e condividendo contenuti interessanti e di valore per i propri pubblici di riferimento così da ricevere in cambio seguito e visibilità.
Con LinkedIn è possibile raggiungere e acquisire lead qualificati e in target con i propri obiettivi.
HubSpot ha pubblicato una ricerca in cui è emerso che il tasso di conversione medio globale su LinkedIn è il 9%, contro il 2.58% di Google Ads (fonte: Webit).
Ma per avere un bacino di utenza in target è fondamentale produrre contenuti che siano di valore e coerenti con i suoi bisogni formativi. Ed avere un profilo personale curato e d’impatto attraverso cui pubblicarli.
Linkedin i numeri del successo
LinkedIn compie venti anni e resta ancora oggi il miglior social network dedicato al mondo del lavoro. Sono numerose le funzionalità offerte dalla piattaforma che negli anni sono state implementate, ottimizzate e aggiornate. A rimanere immutata la sua mission: connettere i professionisti tra loro.
Pensare a questo social network come un curriculum vitae online è un errore. Le potenzialità che offre sono molte e ne abbiamo parlato anche in altri articoli. Con LinkedIn è possibile:
- fare networking con professionisti ed esperti del proprio settore professionale
- visionare le esperienze professionali, le competenze e le referenze di ogni utente
- contattare esperti, seguirli e apprendere da loro per incrementare le proprie competenze professionali
- seguire brand e aziende
- candidarsi per offerte di lavoro
- pubblicare e condividere contenuti
- informarsi e aggiornarsi professionalmente.
LinkedIn è, insieme ad Instagram, il social network con il maggior tasso di crescita. Gli italiani che sono presenti su LinkedIn sono 16 milioni circa.
A livello globale, si contano su LinkedIn 830 milioni di utenti e 58 milioni di aziende registrate. Il 50% degli utenti su LinkedIn possiede una laurea, mentre il 10% il diploma superiore. Il 40% degli utenti accede quotidianamente su LinkedIn ma il tempo che restano in piattaforma è limitato: 17 minuti al mese. Si sbaglia a pensare che su LinkedIn siano presenti esclusivamente i professionisti. Secondo lo studio del Pew Research Center 2021 Social Media Use, LinkedIn è popolare anche tra gli studenti universitari.
Il profilo personale
Il profilo deve comunicare al primo sguardo la credibilità e la competenza del professionista. Per questo è importante non trascurare tutti gli elementi che LinkedIn mette a disposizione per presentarlo in modo efficace: immagine di profilo, immagine di sfondo, qualifica, biografia, competenze e referenze. Per maggiori dettagli, è possibile leggere l’articolo in cui spieghiamo come rendere efficace il profilo personale.
Il piano editoriale
Oltre il profilo personale, anche il piano editoriale deve essere curato e composto da contenuti di valore, coinvolgenti per il target di riferimento e soprattutto pubblicati con cadenza regolare. Investire in questa piattaforma vuol dire presidiarla in modo corretto, postando con regolarità contenuti di qualità. Oltre ai formati standard, LinkedIn mette a disposizione per i contenuti particolarmente lunghi come gli articoli di approfondimento LinkedIn Pulse: una funzionalità che presenta le stesse caratteristiche di un blog ma che ha il vantaggio di essere già all’interno di LinkedIn. Capitolo a parte meritano i video.
Uso dei video per la formazione su Linkedin
Il video si conferma essere il formato vincente per fare engagement e incrementare il proprio business. Efficace, diretto, ad alto tasso di interazione e condivisione. Molti professionisti lo adottano per le proprie attività di personal branding: attraverso il video è possibile relazionarsi in modo diretto con i propri pubblici e offrire contenuti educativi e formativi come guide, tutorial, corsi di formazione, webinar, focus e aggiornamenti su temi specifici di interesse dei propri utenti.
Interazione e relazione
In apertura articolo abbiamo già specificato la mission di LinkedIn: connettere e mettere in relazione i professionisti tra loro. É questa l’attività principale che ogni professionista dovrebbe fare su questa piattaforma, a prescindere dallo scopo per la quale si utilizza: interagire, comunicare, condividere e aprirsi al confronto con gli altri.
Sappiamo bene quanto sia importante nella formazione mantenere un contatto attivo e aperto con gli altri. Un approccio alla formazione passivo e poco partecipativo non porta risultati. Online come nella vita reale, le persone desiderano formarsi in modo dinamico, stimolante e coinvolgente. Su LinkedIn è possibile coinvolgere gli utenti in modi e formati sempre diversi: video, grafiche, infografiche, articoli, link, webinar, tutorial, Q&A e molto altro. Ad utilizzare questo approccio formativo e a rendere LinkedIn uno strumento strategico per il proprio business sono molti professionisti. Alcuni di loro sono stati premiati dallo stesso LinkedIn come Top Voices 2022. Vediamo qualche esempio.
Linkedin Top Voices 2022
Antonella Brogi, trainer e coach. Si presenta così agli utenti che visitano il suo profilo: “Ciao dalla Brogi, sono una facilitatrice esperienziale ed una executive coach ICF. Mi occupo di facilitare azioni di cambiamento per professionisti, manager, piccole medie imprese, multinazionali di vari settori. […]”.
Un messaggio semplice e chiaro che risulta credibile e veritiero guardando i contenuti che vengono pubblicati. Tra gli argomenti di cui parla principalmente Antonella Brogi: coaching, soft skill, formazione, assertività e public speaking. Tematiche che vengono affrontate con post presentati in formati diversi come infografiche, grafiche, post di solo testo ma anche articoli di approfondimento.
Altra caratteristica che emerge immediatamente visitando il profilo di Antonella Brogi è il modo in cui coltiva la relazione con la sua rete: ogni richiesta, commento, domanda o confronto viene preso in considerazione e riceve una risposta esaustiva, autentica e non preconfezionata.
Barbara Reverberi, coach per freelance e formatrice.
Si presenta così: “Essere freelance, desiderarlo non basta. Serve metodo. Sono Barbara Reverberi e qui su LinkedIn sono diventata un riferimento, un mentore per tutte le persone che desiderano essere freelance prima di diventarlo. Sul mio profilo trovi contenuti che possono aiutarti a capire, a motivarti. Ho anche un podcast, “News per freelance”. Qui su LinkedIn puoi contattarmi”.
Nelle prime parole della sua presentazione, Barbara Reverberi rende immediatamente chiaro a chi si rivolge: i freelance. Parla direttamente a loro e spiega in pochi secondi che nel suo profilo troveranno contenuti di valore che li porteranno a migliorare e ad accrescere le loro competenze. Per concludere, promuove un ulteriore canale: il podcast.
A rendere efficace il profilo di Barbara Reverberi, il suo posizionamento e la sua value proposition: mentore gentile. È infatti la gentilezza la caratteristica che Barbara Reverberi ha scelto per definire il suo posizionamento professionale. Gentilezza che non emerge solo dai contenuti prodotti, ma anche dal tone of voice utilizzato.
Davide D’Ambrogio, career & executive coach. Nella sua Bio, Davide D’Ambrogio racconta le difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso della sua carriera professionale e della promessa fatta a se stesso: “[…] Nella lunga marcia che porta alla realizzazione professionale, ho promesso a me stesso che avrei dedicato la mia vita lavorativa a cercare di diffondere idee, metodi e strumenti per aiutare lavoratori, professionisti, manager e imprenditori stanchi della loro situazione professionale insoddisfacente, a creare e gestire un cambiamento nelle loro competenze ed organizzazioni, al fine di garantirsi una vita più felice e più aperta al successo […]”.
Con un linguaggio e un tone of voice informale, empatico e amichevole, Davide D’Ambrogio propone al proprio pubblico contenuti legati al tema della crescita personale e professionale, della comunicazione, della carriera e del recruiting. Uno stile comunicativo che spesso chiama direttamente l’utente in causa, facendolo riflettere sui temi proposti e cercando spesso un confronto per avviare un dialogo attraverso call to action stimolanti e dinamiche.
Luca Mazzucchelli, psicologo e psicoterapeuta che in pochi caratteri mostra al proprio pubblico di riferimento i fatti che lo rendono oggi un professionista di successo: “Psicologo, Imprenditore e Divulgatore. Direttore scientifico di MindCenter, Autore best seller e Public Speaker”. Fatti che vengono palesati anche nella Bio: “[…] Ho fondato il primo canale YouTube di psicologia In Italia, sul quale si trovano oltre 1000 video gratuiti, e ho un seguito di 700mila followers sulle varie piattaforme social. Sono consulente editoriale delle collane di Psicologia Giunti Editore ed ho scritto diversi libri, tra cui il best seller “Fattore 1% – Piccole abitudini per Grandi risultati”, “L’era del cuore – come trovare il coraggio di essere felici” e alcuni racconti psicologici per bambini della collana “Serenamente […]”.
Luca Mazzucchelli condivide sul suo profilo numerosi contenuti per il proprio pubblico, prestando attenzione a coinvolgere la propria rete, utilizzando formati sempre diversi: video pillole, articoli lunghi e di approfondimento alternati a copy più brevi. E ovviamente, rimanda anche ad un altro canale che lo ha reso famoso nel panorama italiano: YouTube.
Emanuela Spernazzati, consulente di carriera, executive career coach e responsabile risorse umane. Nella sua Bio, Emanuela Spernazzati si descrive così: “[…] Lavoro da sempre nelle Risorse Umane, sono stata Orientatrice e Recruiter e oggi sono Formatrice, HR Manager e Executive Career Coach. Come consulente di carriera metto a disposizione la mia esperienza per chi vuole individuare, attrarre, vivere meglio o creare da zero il proprio lavoro”. E a seguirla sono proprio le persone che vogliono migliorare la propria carriera o che non hanno un lavoro ma vogliono imparare a gestire un colloquio e presentare un curriculum al meglio per avere maggiori possibilità di ottenerlo.
Peculiarità del profilo di Emanuela Spernazzati è l’uso dei video: ha creato infatti il format video InFactor insieme al collega Maurizio Fiengo, orientatore e tutor politiche attive del lavoro, in cui propongono in una chiave spesso originale e creativa temi come la crescita personale, la comunicazione o il lavoro in dirette video della durata di circa quindici minuti ciascuna.
Conclusioni
Con LinkedIn è possibile dar vita ad una community che avvicina gli utenti non solo tra loro ma anche con il formatore. Si apprende e si incrementa il proprio bagaglio personale e professionale attraverso canali e strumenti online ormai presenti nella nostra quotidianità. Ma soprattutto si diffondono contenuti che possono superare i limiti imposti dalla propria cerchia di utenza e avere una risonanza e una diffusione molto potente.