la guida

Fare formazione e formarsi su LinkedIn: strumenti e opportunità

LinkedIn è il social network professionale per eccellenza. Uno strumento strategico che i professionisti utilizzano per fare networking e personal branding. Vale lo stesso per la formazione?

Pubblicato il 12 Dic 2022

Giulia Simeone

content editor e social media manager, Fabricamente

linedin

LinkedIn è oggi un canale strategico per realizzare attività di personal branding. Vale lo stesso per le attività di formazione? Assolutamente sì.
Ma partiamo dai dati.

How to Use LinkedIn Learning

How to Use LinkedIn Learning

Guarda questo video su YouTube

Linkedin per formarsi

Dal punto di vista dei contenuti, LinkedIn è considerato la fonte più credibile da parte degli utenti. Per uno studio di OkDork sono stati analizzati oltre 3.000 post e ad essere considerati i contenuti con risultati migliori in termini di interesse e interazioni, i tutorial “come fare per”, gli elenchi e gli articoli lunghi (fonte: Kinsta). Un dato che dimostra quanto LinkedIn venga utilizzato dagli utenti principalmente per accrescere le proprie competenze e aggiornarsi professionalmente. In una parola: formarsi.

LinkedIn permette ai professionisti di soddisfare i propri bisogni formativi, mettendoli in contatto non solo tra loro, ma anche con esperti, divulgatori, formatori e coach che utilizzano la piattaforma per diffondere la propria autorevolezza e credibilità su temi specifici legati al proprio settore professionale di competenza.

Tutto questo in un ambiente online, credibile ed efficace come una aula didattica e meno formale di una sala riunioni.

Linkedin learning

É possibile aggiornarsi, formarsi e acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro su LinkedIn grazie anche alla piattaforma educativa LinkedIn Learning. Introdotta nel 2016, la piattaforma conta circa 17mila percorsi formativi online legati all’ambito tecnologico, commerciale e creativo con cui è possibile ottenere certificazioni da inserire nel proprio curriculum. I corsi sono tenuti da docenti specializzati, in formato audio o video.

Linkedin per formare

LinkedIn è uno strumento strategico per le attività di personal branding. Molti sono i professionisti che utilizzano questa piattaforma per entrare in relazione con i propri pubblici di riferimento e divenire ai loro occhi esperti credibili e autorevoli.

Come investire su questo canale? Non bisogna limitarsi ad aggiungere o accettare collegamenti per espandere il proprio bacino di utenza. È importante dedicare tempo di qualità alla piattaforma, pubblicando e condividendo contenuti interessanti e di valore per i propri pubblici di riferimento così da ricevere in cambio seguito e visibilità.

Con LinkedIn è possibile raggiungere e acquisire lead qualificati e in target con i propri obiettivi.
HubSpot ha pubblicato una ricerca in cui è emerso che il tasso di conversione medio globale su LinkedIn è il 9%, contro il 2.58% di Google Ads (fonte: Webit).

Ma per avere un bacino di utenza in target è fondamentale produrre contenuti che siano di valore e coerenti con i suoi bisogni formativi. Ed avere un profilo personale curato e d’impatto attraverso cui pubblicarli.

Il profilo personale

Il profilo deve comunicare al primo sguardo la credibilità e la competenza del professionista. Per questo è importante non trascurare tutti gli elementi che LinkedIn mette a disposizione per presentarlo in modo efficace: immagine di profilo, immagine di sfondo, qualifica, biografia, competenze e referenze. Per maggiori dettagli, è possibile leggere l’articolo in cui spieghiamo come rendere efficace il profilo personale.

Fare formazione sui social: come promuovere un corso online

Il piano editoriale

Oltre il profilo personale, anche il piano editoriale deve essere curato e composto da contenuti di valore, coinvolgenti per il target di riferimento e soprattutto pubblicati con cadenza regolare. Investire in questa piattaforma vuol dire presidiarla in modo corretto, postando con regolarità contenuti di qualità. Oltre ai formati standard, LinkedIn mette a disposizione per i contenuti particolarmente lunghi come gli articoli di approfondimento LinkedIn Pulse: una funzionalità che presenta le stesse caratteristiche di un blog ma che ha il vantaggio di essere già all’interno di LinkedIn. Capitolo a parte meritano i video.

Uso dei video per la formazione su Linkedin

Il video si conferma essere il formato vincente per fare engagement e incrementare il proprio business. Efficace, diretto, ad alto tasso di interazione e condivisione. Molti professionisti lo adottano per le proprie attività di personal branding: attraverso il video è possibile relazionarsi in modo diretto con i propri pubblici e offrire contenuti educativi e formativi come guide, tutorial, corsi di formazione, webinar, focus e aggiornamenti su temi specifici di interesse dei propri utenti.

Interazione e relazione

In apertura articolo abbiamo già specificato la mission di LinkedIn: connettere e mettere in relazione i professionisti tra loro. É questa l’attività principale che ogni professionista dovrebbe fare su questa piattaforma, a prescindere dallo scopo per la quale si utilizza: interagire, comunicare, condividere e aprirsi al confronto con gli altri.

Sappiamo bene quanto sia importante nella formazione mantenere un contatto attivo e aperto con gli altri. Un approccio alla formazione passivo e poco partecipativo non porta risultati. Online come nella vita reale, le persone desiderano formarsi in modo dinamico, stimolante e coinvolgente. Su LinkedIn è possibile coinvolgere gli utenti in modi e formati sempre diversi: video, grafiche, infografiche, articoli, link, webinar, tutorial, Q&A e molto altro. Ad utilizzare questo approccio formativo e a rendere LinkedIn uno strumento strategico per il proprio business sono molti professionisti. Alcuni di loro sono stati premiati dallo stesso LinkedIn come Top Voices 2022. Vediamo qualche esempio.

Conclusioni

Con LinkedIn è possibile dar vita ad una community che avvicina gli utenti non solo tra loro ma anche con il formatore. Si apprende e si incrementa il proprio bagaglio personale e professionale attraverso canali e strumenti online ormai presenti nella nostra quotidianità. Ma soprattutto si diffondono contenuti che possono superare i limiti imposti dalla propria cerchia di utenza e avere una risonanza e una diffusione molto potente.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3