Si apprende dai media che il Copasir – come già gli Stati Uniti e l’Europa – ha aperto un faro su TikTok per il presunto rischio sorveglianza connesso alla proprietà cinese.
Il tema è più ampio, però.
La parola d’ordine per affrontare le scelte che saremo chiamati ad operare è “Sovranità digitale” che è quel principio attorno al quale sviluppare i temi della cybersecurity, del rapporto con i grandi colossi tecnologici, quello con le superpotenze, la riflessione sul Pnrr e il tema delle startup e della sorveglianza di massa che potrebbe essere causata dalle nuove tecnologie.
La sovranità digitale contro la sorveglianza di massa
Riteniamo che dal concetto di sovranità digitale passi la credibilità dell’Italia e dell’Europa nel contesto internazionale.
L’obiettivo di questa maggioranza parlamentare e dunque del governo Meloni è quello di difendere gli italiani e l’interesse nazionale in ogni forma si declini, dunque anche nel digitale.
Del resto, già nel nostro programma elettorale siamo stati particolarmente attenti ai temi del digitale e dell’innovazione, soffermandoci su tre principi.
- Il primo: “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o a meccanismi di scoring. E ci riferiamo in particolare alle piattaforme che il governo di Pechino ha lanciato nel tentativo di premiare cittadini meritevoli di aver seguito delle regole decise dal governo centrale.
È evidente che questo approccio da noi non può esistere perché incompatibile con i nostri valori. - Il secondo principio è quello del “Contrasto alla censura arbitraria dei social network e della garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione”.
Una battaglia che Fratelli d’Italia intende condurre per non piegarci al pensiero unico dominante. - Terzo principio quello della “Garanzia di massima sicurezza nella protezione dei dati personali”, che rientra nel grande capitolo della sicurezza informatica.
Dobbiamo interrogarci su come proteggere i dati personali degli italiani e degli europei.
Dati che fanno gola a tutti.
Dobbiamo affrontare queste tematiche sapendo che vanno difese le prerogative dello Stato, con la consapevolezza che molte società multinazionali sono ben più potenti dei singoli Stati e i loro interessi spesso confliggono con gli interessi dei cittadini.
Ciò detto, su TikTok occorre attenzione, ma la censura – come in certi Stati americani hanno fatto bandendolo da smartphone di funzionari pubblici – non è mai una buona via.