il PNSD presentato dal ministro giannini costituisce un momento decisivo per il cambiamento della scuola italiana, gli investimenti sono enormi riguardano tutti gli ambiti e tutti gli ordini di scuola. Una grande attenzione, che definirei primaria, è posta alla formazione non solo dei docenti ma anche dei dirigenti scolastici, con il focus sulla digitalizzazione della scuola, ma anche e soprattutto sulla didattica per competenze di cui le tecnologie sono solo strumenti abilitanti. Una innovazione, questa, alla base di una seria rivoluzione della scuola.
Credo, però, che sia giunto il momento più critico della rivoluzione digitale: ci sono le leggi, ci sono i finanziamenti , le istituzioni hanno dato chiare indicazioni…ora non ci sono più alibi. Si deve fare un grande salto in avanti. E’ necessario far capire alla scuola che questi enormi investimenti economici non devono essere fini a se stessi ma devono essere strutturali al cambiamento anche e soprattutto didattico.
I bandi per la distribuzione dei fondi sono già iniziati e proseguiranno con un cronogramma molto stringente, il pericolo che intravedo è che la scuola non sia, in questo momento, ancora preparata per fare scelte oculate che tengano conto del necessario cambiamento delle metodologie con cui far acquisire competenze ai ragazzi, dunque ci si affida in molti casi ad aziende che si offrono di supportare nella stesura dei progetti, nonchè a offrirsi come consulenti con evidenti rischi sulla oggettiva utilità degli acquisti.
Un compito molto importante deve assumerlo la base, che non può esimersi dall’intervenire attivamente in questo processo, soprattutto da parte di quegli innovatori naturali che molto hanno fatto e stanno facendo per l’innovazione, così come da parte di tutte le reti reali e immateriali che danno spazio a dibattiti e a disseminazione di conoscenza: sono loro che dovranno diffondere, parlare ai docenti, ai dirigenti, alle famiglie a tutti coloro che compongono quella società interessata al cambiamento (questo sarà anche il compito di Impara Digitale che si pone all’attenzione nazionale come centro di ricerca e di formazione, di disseminazione grazie ai tablet school- meeting nazionale degli studenti, che quest’anno scolastico toccherà nove tappe in altrettante regioni italiane- e che proprio per supportare questo cambiamento e prendere per mano i docenti alla comprensione di come cambiare la progettazione della propria didattica, ha creato con Fondazione Telecom il curriculum mapping, una piattaforma che verrà data gratuitamente a tutti i docenti a partire da aprile).