FREEDOM OF INFORMATION ACT

Foia, ecco come funzionano le eccezioni nel Regno Unito

Il Foia inglese dà direttive dettagliate di comportamento che guidano compiutamente le PA a effettuare un adeguato bilanciamento e ben circoscrivono i passi da seguire, seppur nella loro libera autonomia di scelta. L’Italia prenda esempio

Pubblicato il 13 Dic 2016

Francesco Addante

consulente in trasparenza PA

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Le eccezioni del Foia inglese sono, in linea di massima, quelle che il FOIA italiano ha indicato nella sua disciplina ma rispetto a quelle italiane sono ben più circostanziate e, tranne pochi casi tassativi, non sono così assolute se a prevalere è l’interesse alla divulgazione.

Ricordiamo che le eccezioni al diritto d’accesso hanno senso per proteggere le informazioni che non devono essere divulgate, ad esempio perché divulgarle sarebbe dannoso per un’altra persona o per l’interesse pubblico. Le deroghe all’accesso possono riferirsi anche a solo ad una parte delle informazioni, e quindi ad alcune sezioni di un documento o potrebbe essere necessario applicare eccezioni di diverso tipo alle diverse sezioni di uno stesso documento.

Ebbene il Foia inglese dà direttive dettagliate di comportamento che guidano compiutamente le PA a effettuare un adeguato bilanciamento e ben circoscrivono i passi da seguire, seppur nella loro libera autonomia di scelta.

Valutazione che, proprio in virtù di confini di un percorso ben tracciato, consentono alle Amministrazioni inglesi di avvicinare il più possibile l’ago della bilancia agli interessi della divulgazione delle informazioni piuttosto che a quelli contrapposti consentendo, di fatto, ai fruitori il pieno esercizio dei loro diritti alla conoscenza. Decisioni quelle delle P.a. italiane che, al momento, con la proposta di linee guida in consultazione, sembrano, di contro, dirigersi in senso diametralmente opposto proprio perchè sono assenti quelle specifiche indicazioni a cui, invece, le direttive inglesi fanno esplicitamente riferimento

Alcune deroghe riguardano un particolare “tipo” di informazioni come quelle relative alla “politica del governo”, altre si basano sul “danno” che si verrebbe a creare se la divulgazione fosse tale da pregiudicare un’”indagine penale” o pregiudichi gli “interessi commerciali” di qualcuno.

Le PA inglesi sono obbligate a negare l’accesso con assoluta certezza se l’eccezione al riguardo è ‘assoluta‘ come quella che interessa i “servizi di sicurezza”. Tuttavia, la maggior parte delle eccezioni non sono assolute ma sono ‘qualificate’ (o relative) e richiedono l’applicazione di un “test di interesse pubblico” tramite il quale le P.A. devono decidere se, prima di divulgare le informazioni, prevalgono gli interessi pubblici. Per non divulgare informazioni, l’Ente deve dimostrare che quelle informazioni, e solo quelle, sia meglio non divulgarle in considerazione di valutazioni di interesse pubblico. Di contro, potrebbe, invece, essere necessario divulgare le informazioni anche rispetto ad una deroga (in questo caso non assoluta). Ciò implica che, sempre nell’interesse pubblico, anche le informazioni riservate o esenti possono essere comunque divulgate. In tale circostanza occorre fare attenzione a non consentire l’accesso in violazione di altre leggi rispetto alle disposizioni specifiche previste del FOIA come la divulgazione di informazioni personali in violazione della legge sulla protezione dei dati.

Ad esempio, (questo è quello a cui fanno riferimento le linee guida) la BBC, in riscontro ad una richiesta tesa a conoscere gli elementi di spesa costitutivi del prezzo del canone, ha dovuto scegliere di divulgare le informazioni richieste perché a fronte di un pregiudizio dei suoi interessi commerciali tale rischio non era sufficientemente significativo da essere ritenuto più rilevante della sua responsabilità nei confronti dei cittadini per l’uso di denaro pubblico.

In questo caso, anche se le informazioni rientravano in una deroga, l’interesse pubblico ha favorito la divulgazione.

È possibile negare l’accesso solo se è giustificato da una delle eccezioni e, per quelle qualificate, l’interesse pubblico di mantenere l’esenzione supera l’interesse pubblico alla divulgazione. È necessario seguire la procedura descritta in questo ordine, quindi non è possibile trattenere le informazioni, perché si pensa che potrebbe essere contro l’interesse pubblico senza prima identificare una deroga specifica

Inoltre, non si possono prendere in considerazione tutti gli argomenti per non comunicare le informazioni (o rifiutando di confermare se si detengono), ma solo quelli che sono inerenti l’eccezione, ossia che si riferiscono direttamente a ciò che è stato progettato per proteggere dalla divulgazione.

Esempio
Un dipartimento del governo sta cercando facendo riferimento alla sezione 35 (conduzione efficace degli affari) per negare l’accesso alle informazioni relative allo sviluppo di una politica controversa.

Essa sostiene che la divulgazione potrebbe:
a) avere un impatto negativo sulle discussioni in corso su questa politica;
b) scoraggiare ministri e funzionari dal discutere apertamente le opzioni controverse o impopolari quando si parlerà di politiche analoghe in futuro;
c) causare stress e sconvolgimento per le persone coinvolte;
d) portare potenzialmente a minacce o molestie.

Mentre a) e b) sono legittime considerazioni di interesse pubblico per questa esenzione, c) ed) non lo sono ma possono esserlo per la sezione 38 (salute e sicurezza) o la sezione 40 (protezione dei dati)

Le eccezioni sono quelle per le quali la richiesta di accesso potrebbe pregiudicare gli interessi di seguito elencati:

· Difesa,

· Forze armate (efficacia),

· Relazioni internazionali, (si applica anche alle informazioni riservate ottenute da altri Stati, tribunali o organizzazioni internazionali)

· Relazioni tra il governo del Regno Unito, il governo scozzese, l’Assemblea del Galles e l’esecutivo dell’Irlanda del Nord,

· Economia,

· Interessi finanziari del Regno Unito, scozzese, gallese o delle Amministrazioni nord irlandesi

Tutte queste deroghe sono qualificate per il test di interesse pubblico

Altre eccezioni qualificate o relative sono (o riguardano procedure) quelle di seguito elencate:

· NCND, il “Prejudice test” e le Informazioni già ragionevolmente accessibili al richiedente con altri mezzi,

· Pericolo per la salute e la sicurezza (da utilizzare con le stesse modalità del Prejudice test) ,

· Informazioni destinate alla pubblicazione futura,

· Informazioni sulla ricerca,

· Informazioni fornite da, o in relazione con gli Organismi che si occupano di questioni di sicurezza e sicurezza nazionale,

· Pregiudizio all’imposizione e applicazione della Legge. Indagini e procedimenti condotti dalle Autorità pubbliche,

· Segreto professionale,

· Segreti commerciali e pregiudizio agli interessi commerciali

· Pregiudizio alle funzioni di audit

Alcune eccezioni assolute riguardano:

· Fascicoli giudiziari

· Privilegio parlamentare

Altre eccezioni assolute, salvo il verificarsi di alcune particolari circostanze, sono:

· Formulazione della politica del Governo. Pregiudizio alla conduzione efficace degli affari pubblici,

· Le comunicazioni con la famiglia reale e la concessione di riconoscimenti,

· Divieti in materia di informativa,

· Protezione dei Dati Personali

Alcune eccezioni non si applicano ai documenti storici. In origine, un record storico fu definito quello che risale ad oltre 30 anni, anche se nel frattempo con la riforma costituzionale e la Governance Act del 2010 il riferimento è stato ora modificato a 20 anni. Questa riduzione è l’introduzione graduale progressiva di oltre 10 anni. In effetti, dalla fine del 2013 il termine è di 29 anni e si ridurrà di un altro anno, ogni anno che passa, fino a raggiungere 20 anni alla fine del 2022. Altre eccezioni scadono dopo 60 o 100 anni. E’ possibile consultare una lista completa di nella sezione 63 del FOIA.

In Italia, le linee guida in consultazione, nel focalizzare quanto già sancito dal D.lgs. 33/2013 riformato dal D.lgs. 97/2016 (FOIA) hanno definito le:

1. eccezioni assolute le fattispecie indicate nell’art. 5 bis co. 3, ossia, i casi di segreto di Stato, e altri casi di divieto di accesso o divulgazione previsti dalla legge, ivi compresi i casi in cui l’accesso è subordinato dalla disciplina vigente al rispetto di specifiche condizioni, modalità o limiti, inclusi quelli di cui all’articolo 24, comma 1, della legge n. 241 del 1990 (procedimenti tributari, atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, informazioni psicoattitudinali nei procedimenti selettivi)

2. eccezioni relative o qualificate i limiti (al di fuori dei casi sopra indicati) posti a tutela di interessi pubblici e privati di particolare rilievo giuridico elencati ai commi 1 e 2 dell’art. 5-bis, ossia :

o al comma 1, gli interessi pubblici: sicurezza e ordine pubblico, sicurezza nazionale, difesa, questioni militari, relazioni internazionali, politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato, indagine reati, svolgimento attività ispettive

o al comma 2, gli interessi privati: protezione dei dati personali, libertà e segretezza della corrispondenza, interessi economici e commerciali: proprietà intellettuale, diritto d’autore, segreti commerciali

Inoltre, secondo le previsioni dei commi 4 e 5 dell’art. 5 bis, la P.A. si deve prodigare ad identificare un pregiudizio che deve essere concreto agli interessi , considerati dai commi 1 e 2, e che, quindi, dovrà essere valutato rispetto al momento (non è possibile il diniego se è sufficiente il differimento) ed al contesto (natura del dato) in cui l’informazione viene resa accessibile, consentendo l’accesso parziale (oscurando i dati che non può rendere evidenti e fornendo l’accesso alle parti rimanenti) “qualora la protezione dell’interesse sotteso alla eccezione sia invece assicurato dal diniego di disclosure di una parte soltanto”. Valutazioni che dovranno essere svolte secondo un processo logico desunto dal modello anglosassone: il “Prejudice test”.

NCND, il “Prejudice test” e le Informazioni già ragionevolmente accessibili al richiedente con altri mezzi

In alcune circostanze, la P.A. può rifiutare di confermare o negare se detiene qualsiasi informazione, nei casi in cui il solo divulgare di essere in possesso dei dati potrebbe avere per conseguenza un pregiudizio. Questo, ad esempio, può accadere se un utente chiede di dar prova di attività criminali venendo a conoscenza del nome di un individuo. Il rilevare tale identità potrebbe essere ingiusto per il soggetto chiamato in causa (prima ancora che viene decisa la sua sorte) e pregiudicare eventuali indagini, ancora in corso, della polizia. Anche in questo caso la P.A. è tenuta ad informare il richiedente con un riscontro scritto spiegando che si tratta di un NCND e che lo stesso è giustificato dall’evitare situazioni dannose a diritti pubblici e privati.

Le linee guida inglesi riportano esempi concreti che possono aiutare le P.A. a decidere come meglio comportarsi.

Le linee guida italiane, al momento, in consultazione, si limitano, in tali circostanze a suggerire alle P.A. di comportarsi allo stesso modo ma solo “se si dovesse pretendere una puntale specificazione delle ragioni del diniego” (e quindi con una successiva e ulteriore istanza) e, “ove questo non comporti la rivelazione di informazioni protette” di “ indicare le categorie di interessi pubblici o privati che si intendono tutelare e almeno le fonti normative che prevedono l’esclusione o la limitazione dell’accesso da cui dipende la scelta dell’amministrazione”. Per motivi legati ad una sperimentazione che deve ancora avvenire (questione che sarebbe comunque auspicabile in futuro) non lo codificano come NCND o altro riferimento analogo, tantomeno non ne riportano esempi concreti che possono fornire indicazioni operative alle Amministrazioni italiane.

Alcune eccezioni si applicano solo a una particolare categoria o classe di informazioni, come quelle relative alla corrispondenza con la famiglia reale e sono chiamate “class-based exemptions”, altre sono denominate “prejudice-based exemptions” perché si basano sulla valutazione di un tipo specifico di danno che può essere causato dalla divulgazione (‘prejudice‘), ad esempio, alla salute e alla sicurezza o i diritti personali di un privato (per intenderci la guida riporta: “Le notizie divulgate in modo irresponsabile dai media possono pregiudicare il risultato di un processo”)

Questa distinzione tra ‘class-based‘ e ‘prejudice-based’ non è presente nel testo della Libertà dell’Informazione, ma molte persone lo trovano un modo utile per ragionare sull’applicabilità delle eccezioni. Infatti, in molti casi, potrebbe essere necessario applicare una sorta di ‘test legale’ non essendo facile identificare le direttive che occorrono in quanto le stesse sono prive di una descrizione specifica: il FOIA si riferisce spesso ad altre normative o di diritto comune, o a principi quali la riservatezza, segreto professionale, o alla protezione dei dati.

Per quelli che sono gli scopi del FOIA, il ‘prejudice‘ significa causare danni in qualche modo. Molte delle eccezioni si applicano se la divulgazione delle informazioni potrebbe nuocere agli interessi oggetto della deroga. Allo stesso modo, si può causare ‘prejudice‘ confermando o negando se si dispone delle informazioni. Il decidere se la divulgazione potrebbe arrecare un danno viene chiamatoPrejudice test

Per decidere se la divulgazione (o la conferma/negazione) possa causare “prejudice”:

· è necessario essere in grado di identificare una conseguenza negativa della divulgazione (o la conferma/negazione), e questa conseguenza negativa deve essere significativa (più di banale);

· è necessario essere in grado di dimostrare un legame tra la divulgazione (o la conferma/ negazione) e le conseguenze negative, e

· ci deve essere almeno una possibilità reale delle conseguenze negative che potrebbero verificarsi, dimostrando che sia un evento altamente probabile, e non soltanto possibile

Le linee guida ANAC recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del d.lgs. 33/2013 del 11 novembre 2016, al momento in consultazione, hanno ripreso tale processo logico in questo modo:

· a) indicare chiaramente quale – tra gli interessi elencati all’art. 5, co. 1 e 2 – viene pregiudicato;

· b)dimostrare che il pregiudizio (concreto) prefigurato dipende direttamente dalla disclosure dell’informazione richiesta;

· c) dimostrare che il pregiudizio conseguente alla disclosure è un evento altamente probabile, e non soltanto possibile.

Inoltre, sempre secondo le indicazioni delle linee guida italiane, il pregiudizio concreto, così come già riferito, “dovrà essere valutato rispetto al momento ed al contesto in cui l’informazione viene resa accessibile, e non in termini assoluti ed atemporali”. Tuttavia tali indicazioni portano chi deve effettuare la valutazione direttamente al “Prejudice test” senza prima aver definito quelle che gli inglesi hanno precisato essere le ‘class-based‘ e ‘prejudice-based’ e la distinzione tra esse, elementi necessari e propedeutici a risolvere il “test legale” in questione. Inoltre, il Prejudice test” italiano non si riferisce a quello che gli inglesi chiamano NCND. (pur avendolo specificato come principio ma senza alcuna codifica).

E’ possibile applicare delle eccezioni particolari se le informazioni richieste sono disponibili all’utente o sono già di dominio pubblico ma, a causa delle sue condizioni, non gli sono ragionevolmente accessibili. E,’ ad esempio, il caso di un richiedente anziano o infermo che potrebbe riferire di non aver accesso da casa ad Internet e di avere difficoltà a recarsi fisicamente alla biblioteca locale. Per questa eccezione, è quindi necessario prendere in considerazione tutte le informazioni che il richiedente fornisce circa le proprie condizioni e si ha il dovere di confermare o meno se si detengono le informazioni, anche se non si ha intenzione di fornirle. Inoltre, si dovrebbe riferire al richiedente anche dove si possono ottenere.

Eccezioni che si riferiscono alle informazioni destinate alla pubblicazione futura

Questa eccezione si applica quando la P.A. riceve una richiesta di informazioni per le quali sta preparando del materiale che sicuramente si ha intenzione di pubblicare ma che si ritiene ragionevolmente di non divulgare fino a quel momento. Non è necessario aver identificato una data di pubblicazione. Essa non si applica necessariamente a tutti i progetti di materiali o di ricerca in bozza ma solo al materiale che s’intende pubblicare.

Non occorre confermare se si detengono le informazioni richieste se così facendo se ne svelerebbe il contenuto. Questa eccezione è qualificata per il test di interesse pubblico.

Eccezioni riguardo alle informazioni sulla ricerca

Questa eccezione si applica se, quando si riceve una richiesta di informazioni:

· si detengono le informazioni su un programma in corso di ricerche,

· vi è l’intenzione da parte di qualcuno – un individuo o un’organizzazione, privata o pubblica – di pubblicare un rapporto della ricerca, e

· la divulgazione delle informazioni sarebbe tale da pregiudicare il programma di ricerca, gli interessi dei partecipanti al programma, un’autorità di gestione pubblica o l’intenzione di pubblicare una relazione di ricerca

Fino a quando il programma di ricerca è in corso, si può applicare l’eccezione ad una vasta gamma di informazioni. Non deve esserci alcuna intenzione di pubblicare le informazioni particolari che sono state richieste, né deve esserci la necessità di identificare una data di pubblicazione.

Non occorre confermare se si detengono le informazioni richieste se così facendo se ne svelerebbe il contenuto. Questa eccezione è qualificata per il test di interesse pubblico.

Informazioni fornite da, o in relazione con gli Organismi che si occupano di questioni di sicurezza e sicurezza nazionale

Questa eccezione si applica a tutte le informazioni che le P.A. hanno ricevuto da qualsiasi degli organismi di sicurezza individuato nell’elenco apposito. Non occorre confermare o negare se si detiene l’informazione, se così facendo si svelerebbe qualsiasi riferimento in merito all’Organismo o qualsiasi dato ricevuto dallo stesso.

L’eccezione si applica solo se è necessario ai fini della tutela della sicurezza nazionale e non solo perché le informazioni si riferiscono alla sicurezza nazionale.

Un ministro del governo può emettere un certificato che conferma che si applica questa eccezione. Tale decisione può essere messa in discussione solo per motivi di controllo giurisdizionale. Tuttavia, essa è qualificata per il test di interesse pubblico.

Pregiudizio all’imposizione e applicazione della Legge. Indagini e procedimenti condotti dalle autorità pubbliche

L’eccezione si applica ad una specifica categoria di informazioni che un Ente pubblico detiene generalmente o che è sempre tenuta a gestire ai fini delle indagini penali. Essa si applica anche alle informazioni ottenute in altri tipi di indagini se si riferisce all’ottenimento di informazioni da fonti confidenziali.

L’eccezione in questione è quella che si riferisce all’ipotesi in cui l’informazione non rientra in una delle voci indicate dalla normativa ma la divulgazione potrebbe eventualmente pregiudicare l’applicazione della legge.

La Sezione 31 si applica solo alle informazioni che non rientrano nelle categorie nella sezione 30. Per questo motivo le sezioni 30 e 31 a volte si escludono a vicenda. La Sezione 31 si applica quando non negando l’accesso il riscontro pregiudichi o possa pregiudicare la varie attività di contrasto (elencati nella legge), compresa la prevenzione del crimine, amministrare la giustizia, e la raccolta fiscale. Essa protegge anche altre funzioni di regolamentazione, ad esempio quelle relativi alla salute e alla sicurezza e amministrazione di carità.

Entrambe le eccezioni sono qualificate per il test di interesse pubblico.

Fascicoli giudiziari

Questa eccezione si applica ai documenti di un Tribunale detenuti da qualsiasi Autorità (anche se tribunali stessi non rientrano nell’ambito di applicazione del FOIA).

Per giustificare il diniego con tale deroga si può far valere il fatto che le informazioni che si chiedono e che in origine facevano parte di un documento creato o utilizzato come parte di un procedimento giudiziario quale richiesta, inchiesta o arbitrato.

Tale eccezione è assoluta e pertanto il diniego è certo e non si deve effettuare il test di interesse pubblico e il NCND

Pregiudizio alle funzioni di audit

Tale eccezione può essere utilizzata solo da parte di organismi con funzioni di audit. Si applica nei casi in cui rispettare la richiesta potrebbe pregiudicare il loro funzionamento.

Questa eccezione è qualificata per il test di interesse pubblico.

Privilegio parlamentare

È possibile utilizzare questa eccezione per evitare una violazione del privilegio parlamentare il quale protegge l’indipendenza del Parlamento e dà ciascuna Camera il diritto esclusivo di sorvegliare i propri affari.

Non è quindi possibile divulgare l’informazione se riguarda i Parlamentari individuali, i membri dell’ Assemblea o i Consiglieri

Le Interrogazioni parlamentari (PQ) che fanno parte degli atti parlamentari non devono essere trattate come se fossero richieste di informazioni ai sensi FOIA (o sotto l’EIR). Farlo violerebbe il privilegio parlamentare

Tale eccezione è assoluta e pertanto il diniego è certo e non si deve effettuare il test di interesse pubblico

Formulazione della politica del Governo. Pregiudizio alla conduzione efficace degli affari pubblici.

L’eccezione di cui alla sezione n. 35 può essere richiesta solo dai dipartimenti governativi o dal Governo del Galles. Si tratta di una deroga di classe, per informazioni relative a

· la formazione o lo sviluppo della politica del Governo;

· le comunicazioni tra i Ministri;

· avvisi dai pubblici ufficiali e

· il funzionamento di qualsiasi ufficio privato ministeriale.

Questa eccezione è qualificata per il test di interesse pubblico.

L’eccezione di cui alla sezione 36 si applica solo alle informazioni che non rientrano nel campo di applicazione della sezione 35 e dove il riscontro alla richiesta pregiudichi o sarebbe tale da pregiudicare “la conduzione efficace degli affari pubblici“.

Questa eccezione è ampia e può essere applicata a una vasta gamma di situazioni.

Esempi

· Un Consiglio ha rifiutato di rivelare un elenco delle scuole in difficoltà finanziarie perché questo potrebbe sfavorire l’opportunità delle scuole di reclutare gli studenti.

· Una università ha rifiutato di rivelare un elenco completo di indirizzi e-mail personale per timore di un attacco di sicurezza, di spam e phishing.

· Il Cabinet Office ha rifiutato di rilasciare i dettagli delle discussioni tra i partiti politici che hanno avuto luogo nel periodo compreso tra le elezioni nazionali e la formazione del governo di coalizione al fine di garantire la formazione di un governo stabile composto da politici che devono discutere apertamente le loro divergenze di opinione.

La Sezione 36 si differenzia da tutte le altre eccezioni perché la decisione deve essere presa da un soggetto qualificato e legalmente autorizzato per la specifica autorità pubblica, designato, o indicato da un albo previsto per legge, che dovrà pronunciarsi con un parere. Parere che se l’ICO rileva non essere “ragionevole” potrà compromettere la validità della corretta applicazione di questa eccezione.

Tranne che per le informazioni in possesso della Camera dei Comuni e della Camera dei Lord la sezione 36 non è una deroga assoluta.

Le comunicazioni con la famiglia reale e la concessione di riconoscimenti

Riguarda tutte le informazioni relative alle comunicazioni con la famiglia reale e sulle concessione degli onori. Tale eccezione è assoluta in relazione alle comunicazioni con il monarca, l’erede al trono, e il secondo in linea di successione. Per tutte le altre informazioni che rientrano nello stesso ambito di applicazione deve essere applicato il test di interesse pubblico.

Pericolo per la salute e la sicurezza

È possibile applicare tale eccezione se per fornire il riscontro alla richiesta potrebbe mettere in pericolo la salute o la sicurezza fisica o mentale di qualcuno. Nel decidere se è possibile applicare questa eccezione, è necessario utilizzare lo stesso test come si farebbe per il ‘test legale’ del “Prejudice test”.

Segreto professionale

Ciò si applica ogni qual volta il riscontro alla richiesta potrebbe rivelare informazioni che sono oggetto di ‘privilegio legale professionale’ (LPP) o di norme scozzesi equivalenti. Il LPP garantisce la riservatezza delle informazioni che sono condivise tra un cliente e il proprio consulente legale (avvocato o procuratore legale, ecc) così da rasserenare lo stesso cliente nell’essere completamente sincero con il professionista quando deve rivolgersi a lui per ottenere un parere legale senza timore che le informazioni riferite possano essere divulgate.

Questa eccezione è qualificata per il test di interesse pubblico.


Segreti commerciali e il pregiudizio agli interessi commerciali

Tale eccezione riguarda due situazioni

· quando le informazioni costituiscono un segreto commerciale (ad esempio, la formula di un prodotto di marca); o

· se il riscontro alla richiesta pregiudica gli interessi commerciali di qualcuno.

Entrambe le parti di tale eccezione sono qualificate per il test di interesse pubblico

Divieti in materia di informativa

È possibile applicare questa eccezione se per fornire un riscontro alla richiesta di informazioni:

• si contravviene la legge;

• sarebbe contrario ad un obbligo di diritto comunitario; o

• costituirebbe oltraggio alla Corte

Essa è spesso utilizzata dalle Autorità regolatrici. Ad esempio, all’ICO è vietata, dalla legge sulla protezione dei dati, la divulgazione di certe informazioni che ha ottenuto nel corso delle sue funzioni, tranne che in determinate circostanze.

Tale eccezione è assoluta e pertanto non si deve effettuare il test di interesse pubblico, tuttavia alcune ‘statutory bars’ possono farvi riferimento


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