La notizia del rilancio della Coalizione nazionale sulle competenze digitali non può che essere accolto con un plauso. Questi sforzi sono tuttavia ostacolati anche da questo governo Renzi, che è un governo fossile in continuità con il passato anche se con una facciata digitale. Dico questo perchè osservo ogni giorno che le politiche del governo sono disegnate sui grandi player che sono nel mercato, dall’energia, ai trasporti, dalla comunicazione, all’informazione che diventano un tappo per l’innovazione, l’occupazione giovanile se cìò ostacola lo sviluppo lo start-up innovative delle PMI.
Un esempio è la nostra proposta di legge sul finanziamento pubblico all’editoria in cui chiediamo che le risorse non cadano nei bilanci dei soliti giornali che da anni ricevono i contributi, ma che diventino un finanziamento temporaneo per nuove start-up editoriali costituiti da giovani free-lance e fondate su innovazione, anche tecnologica che il governo non sta sostenendo.
Ma il M5S è pronto a ricredersi. Per questo chiediamo con una interrogazione al ministro dell’istruzione di intervenire con risorse proprie per sostenere il progetto GARR-X Progress rivolto alle quattro regioni del sud per portare un’infrastruttura digitale integrata sul territorio e negli istituti. La penuria di fondi delle scuole ha permesso solo a 40 istituti ad aderire, su 269 scuole coinvolte, anche se la spesa richiesta è minima e di circa 3000 euro.