WikiLeaks

Giornalismo, perché Julian Assange merita il prossimo Nobel per la pace

Il Nobel per la pace 2021, assegnato per un giornalismo libero ai reporter Maria Ressa e Dmitry Muratov, ci obbliga a proporre Julian Assange, attivista, giornalista e cofondatore di WikiLeaks, per quello del 2022. Ecco come proporre la candidatura

Pubblicato il 11 Nov 2021

Marco Calamari

consulente in ambito privacy e Computer Forensics

Assange libero: ecco le sfide di oggi per la libertà

Il Comitato per il Nobel norvegese ha assegnato il Nobel per la pace 2021  ai reporter Maria Ressa e Dmitry Muratov per un giornalismo libero come “pre-condizione per della democrazia e di una pace duratura”. Una motivazione che ci obbliga a riproporre Julian Assange, attivista e cofondatore di WikiLeaks, per la prossima edizione del prestigioso Premio.

Lo slow journalism contro l’informazione mordi e fuggi: così si riprende la fiducia del pubblico

Il 7 dicembre 2010 Julian Paul Assange si presenta spontaneamente negli uffici di Scotland Yard e viene arrestato in seguito al mandato di cattura europeo per un’accusa pretestuosa proveniente dalla Svezia, mantenuta artificialmente in vita per anni, infine archiviata il 19 maggio 2017.

Da quella data Assange non è più stato un uomo libero, alternando brevi periodi di libertà vigilata a lunghissimi periodi di segregazione, tutti nel Regno Unito, prima nell’ambasciata dell’Ecuador e poi nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh.

Assange, undici anni senza libertà

Sta per scoccare l’undicesimo anno consecutivo di privazione della libertà per un essere umano cittadino di un paese democratico, sul suolo di un secondo paese democratico, con la complicità di altri due paesi democratici e su istigazione di un quinto paese democratico, tutto questo in assenza di una condanna, neppure in primo grado, per un fatto specifico.

E tutto questo a causa della strumentale alternanza di svariati capi di imputazione, mutevoli come le stagioni politiche, variabili come il tempo una giornata di marzo.

Giornalismo libero e democrazia

Tutti sappiamo cosa ha commesso Assange, e per quale motivo cinque paesi lo desiderano ridotto al silenzio, temporaneo o meglio ancora permanente. Ha la gravissima colpa di aver permesso alla gente di essere informata e quindi più libera. “Libera” nel senso usato da Gesù nel Vangelo di Giovanni (8, 32): “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. E ciò non piace a molti.

Il Premio Nobel per la Pace 2021 è stato assegnato a degnissimi vincitori, ma rimane qualcosa da dire su Julian Assange, giornalista, in carcere da 11 anni per aver compiuto la più grande operazione di giornalismo investigativo della storia.

Nel 2014 ci fu un timido tentativo (una petizione su Change.org) per una mozione a tal proposito, ma, come tutte le mozioni, ha ovviamente lasciato il tempo che trovava.

Per proporre seriamente Julian Assange come candidato al premio Nobel per la Pace del 2022, bisogna impegnarsi di più, studiare, capire come fare e farlo per tempo, da oggi fino al 31 gennaio 2022

Come candidare Assange al Premio Nobel per la pace

Ecco chi può candidare Assange al Premio Nobel per la pace:

  • i membri di assemblee nazionali e governi degli Stati;
  • i membri di corti internazionali;
  • direttori di istituti di ricerca di pace e istituti di politica estera;
  • le persone che hanno già vinto il Premio Nobel negli anni passati;
  • i membri del Consiglio di organizzazioni che hanno ottenuto il Premio Nobel in anni precedenti.

E, in Italia, nella sola prima categoria, abbiamo più di 900 “abilitati” e fra i recenti Preni Nobel c’è il vincitore del Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.

Per proporre Assange, le persone appartenenti a queste categorie, devono scrivere lettere individuali (non petizioni) al comitato norvegese per il Nobel, l’istituzione che assegna il Nobel per la Pace), e per l’esattezza ai cinque componenti scelti dal parlamento norvegese:

  • Berit Reiss-Andersen
  • Anne Enger
  • Asle Toje
  • Kristin Clemet
  • Jørgen Watne Frydnes

Sono i membri che fanno oggi parte del Comitato. Nelle lettere bisogna spiegare perché essere un eroico e perseguitato giornalista (“giornalista è chi giornalista fa”) che ha cambiato il mondo possa concorrere per vincere il premio Nobel per la Pace.

Per chi non si ricordasse la definizione pratica del termine: “Eroe è colui che, andando contro il proprio vantaggio e la propria sicurezza, compie un’azione dalla quale molti altri trarranno reale beneficio”

Ma per coloro che non amano scrivere lettere su carta, c’è anche la possibilità di compilare un form online.

Ora, se potete attivarvi per ottenere candidare Assange al Premio Nobel per la pace, vi consiglio di insistere con tutti i mezzi che conoscete. Gli anni passano, in carcere talvolta si muore. E purtroppo nessuno è insignito di Nobel alla memoria.

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