Nel DDL la Buona Scuola viene introdotto il concetto della formazione obbligatoria dei docenti, anche all’utilizzo delle tecnologie. E’ un passo avanti importante rispetto all’attuale sistema di diritto/dovere alla formazione previsto dal CCNL Scuola che, detto molto francamente, non ha funzionato affatto. Molti degli aspetti che vengono accennati nel DDL saranno articolati in modo chiaro mediante decreti e circolari che il MIUR emanerà non appena l’iter legislativo del DDL sarà compiuto.
Nei lavori preparatori al documento la ‘Buona Scuola’, il cantiere 2, del quale sono stato componente, ha discusso a fondo sulle tematiche delle competenze digitali degli alunni e dei docenti e del relativo piano di formazione. In estrema sintesi si è convenuto che la formazione dei docenti all’utilizzo delle tecnologie dovrà essere indirizzata principalmente ad una consapevolezza al loro uso nella pratica didattica quotidiana. I temi portanti della formazione verteranno sui seguenti temi:
1) utilizzare la tecnologia per innovare la didattica;
2) cambiare i tempi e gli spazi di apprendimento grazie all’utilizzo delle tecnologie.
Grande importanza nel piano di formazione rivestiranno gli interventi PON 2014-2020 di imminente programmazione. I fondi che il PON Scuola prevede di investire (circa 3Miliardi di Euro) sia su azioni FESR (laboratori ed attrezzature) che su azioni FSE (formazione) saranno destinati, sia pur con delle differenze, a tutte le regioni d’Italia.
Auspico che gli interventi FESR relativi all’acquisto di attrezzature possano andare nell’ottica di una modifica del concetto stesso di laboratorio informatico. Sarà la classe a dover diventare laboratorio e non più laboratori come luoghi a sè.
Sarà questa una grande opportunità di rilancio del sistema educativo italiano e, per quanto di mia conoscenza, grande importanza sarà dedicata all’aspetto della formazione all’utilizzo delle tecnologie da parte dei docenti.