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Guerre simulate: l’utilizzo della realtà virtuale e aumentata in ambito militare



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Realtà virtuale e aumentata hanno trasformato l’addestramento militare, offrendo simulazioni realistiche per migliorare la preparazione strategica. Tuttavia, queste tecnologie pongono sfide tecniche ed etiche, richiedendo una pianificazione attenta per garantire un impatto positivo sulle operazioni militari

Pubblicato il 7 mar 2025

Giuseppe Galetta

funzionario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II



ar vr in ambito militare

La Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR) hanno contribuito a rivoluzionare diversi settori, primo fra tutti quello dell’addestramento militare.

Introduzione alla VR e AR nell’addestramento militare

Sin dai primi esperimenti negli anni ‘60, quando i simulatori di volo utilizzavano basi rudimentali di realtà virtuale per addestrare i piloti, fino agli odierni avanzati sistemi immersivi, la tecnologia ha continuato a evolversi. Durante la Guerra Fredda, l’uso di simulatori per la formazione delle truppe nei settori dell’aviazione e della difesa missilistica aumentò significativamente, garantendo addestramenti sicuri e replicabili senza mettere a rischio vite umane o risorse materiali.

Il programma TOPGUN della U.S. Navy, istituito nel 1969 e gestito dalla United States Navy Fighter Weapons School, rappresenta un esempio iconico di utilizzo della simulazione avanzata per affinare le competenze dei piloti da combattimento. Con il passare degli anni, l’introduzione di visori più sofisticati (HUD – Head-Up Display) e software interattivi ha permesso la creazione di ambienti sempre più realistici e dinamici.

Negli ultimi decenni, i progressi nell’intelligenza artificiale e nell’elaborazione grafica hanno ulteriormente potenziato le capacità di simulazione, consentendo un livello di immersione e personalizzazione senza precedenti. Ad esempio, esercitazioni basate su scenari geopolitici specifici, come le tensioni nel Mar Cinese Meridionale e nell’Indo-Pacifico, hanno permesso di preparare le forze militari a dinamiche strategiche complesse e multiformi. L’evoluzione storica di queste tecnologie militari mostra come l’innovazione tecnologica sia stata sempre strettamente legata alle esigenze strategiche delle forze armate.

Evoluzione storica delle tecnologie militari

Durante la Prima Guerra Mondiale, i rudimentali addestramenti militari comprendevano l’uso di modelli in scala e scenari teorici per pianificare le operazioni e studiare i movimenti delle truppe. Nella Seconda Guerra Mondiale, con l’avanzamento tecnologico, furono introdotti dispositivi meccanici, come i primi simulatori di tiro e i sistemi per l’addestramento dei piloti. Questi strumenti, seppur limitati rispetto agli standard moderni, rappresentarono un notevole passo avanti nella formazione delle truppe, fornendo un approccio più pratico e scientifico.

Negli anni ‘50 e ‘60, l’introduzione dei primi calcolatori permise lo sviluppo di simulatori digitali rudimentali, utilizzati principalmente nell’aviazione e nella gestione dei missili balistici. Tuttavia, fu l’introduzione della computer grafica negli anni ‘70 e ‘80 a rivoluzionare ulteriormente il settore. Tecnologie come quelle sviluppate nel progetto SIMNET, finanziato dall’U.S. Department of Defence (DoD) e supervisionato dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), consentirono di creare simulazioni distribuite in cui più unità potevano operare in un ambiente virtuale condiviso. Ciò rese possibile simulare ambienti complessi e dinamici con maggiore precisione, migliorando significativamente la preparazione tattica ed operativa delle forze armate, che testarono con successo la nuova tecnologia nel corso dell’operazione Desert Storm nel 1992, durante la prima Guerra del Golfo, nel quadro della nascente Network-centric Warfare (Galetta, 2024a). A partire dagli anni 2000 la DARPA ha continuato con le sue ricerche nel campo del metaverso con il progetto ULTRA-Vis (Urban, Leader, Tactical, Response, Awareness-Vision).

Oggi, VR e AR rappresentano strumenti fondamentali per le forze armate, capaci di rivoluzionare la preparazione militare in ambienti operativi sempre più complessi e dinamici. La loro capacità di migliorare efficacia, sicurezza e preparazione rende tali tecnologie essenziali in un mondo caratterizzato da sfide globali in rapida evoluzione. Attraverso simulazioni incredibilmente realistiche (wargames), i soldati possono prepararsi ad affrontare scenari critici senza esporsi ai rischi dell’addestramento sul campo. Questo articolo approfondisce l’impatto di VR e AR in ambito militare, esaminando non solo i vantaggi pratici ma anche le sfide tecnologiche, le implicazioni sociali, l’impatto psicologico e le questioni etiche legate al loro utilizzo.

Realismo e immersione nelle guerre simulate

La realtà virtuale (VR) consente ai soldati di immergersi in ambienti simulati che replicano fedelmente gli scenari di combattimento. L’addestramento tattico virtuale (VTT) è utilizzato per simulare in maniera realistica una vasta gamma di situazioni, dalle operazioni di combattimento urbano a missioni di salvataggio in zone di conflitto (Kallberg, 2022). Il realismo delle simulazioni aiuta i soldati a sviluppare competenze pratiche e ad affinare la loro capacità decisionale sotto pressione, migliorando le capacità di reazione e l’arousal attraverso l’immersione realistica in scenari di guerra cinetica. L’addestramento simulato attraverso il sistema Virtual Battlespace 3 (VBS3), un serious game sviluppato dall’azienda Bohemia Interactive, ha dimostrato un miglioramento del 30% nella precisione tattica dei soldati durante missioni complesse. Studi condotti presso accademie militari statunitensi hanno evidenziato che i soldati che partecipano a esercitazioni basate su VR mostrano tempi di reazione ridotti del 25% rispetto a quelli formati con metodi tradizionali (Buttcher et al., 2016). Inoltre, simulazioni specifiche per operazioni urbane hanno permesso ai soldati di esercitarsi in scenari come il controllo di folle o l’individuazione di pericoli nascosti, migliorando notevolmente le loro prestazioni sul campo.

Le ricerche condotte dalla NATO nell’ambito del progetto Emerging and Disruptive Technologies Experimentation: Augmented Reality/Virtual Reality/Fifth Generation Wireless Technologies for Command and Control (C2) attraverso l’impiego del Virtual Joint Operations Centre (VJOC) – la piattaforma ibrida di addestramento militare basata su tecnologie VR/AR di tipo SaaS (Software as a Service) – hanno evidenziato che unità addestrate in ambienti simulati hanno riportato un incremento del 40% nell’efficienza operativa durante missioni reali. Questo livello di dettaglio fornisce un vantaggio tangibile durante missioni reali, riducendo il margine di errore e aumentando la sicurezza delle operazioni.

Le esercitazioni virtuali offrono anche un approccio ripetibile, consentendo ai soldati di apprendere dai propri errori in un ambiente sicuro. Questo tipo di addestramento non solo facilita il consolidamento della memoria muscolare e della prontezza mentale, ma fornisce anche un contesto ideale per affinare le capacità analitiche e decisionali. Un recente programma sviluppato dall’U.S. Department of Defense (DoD) ha dimostrato che i soldati che partecipano a esercitazioni ripetute con VR migliorano la loro capacità di riconoscere e reagire alle minacce del 35% rispetto ai metodi tradizionali; inoltre, l’addestramento in scenari simulati che riproducono condizioni estreme riduce del 30% il tempo necessario per prendere decisioni critiche in missioni reali. Piattaforme come il Tactical Decision Kit (TDK) sviluppato dallo U.S. Marine Corps Warfighting Laboratory consentono di simulare decisioni rapide in scenari ad elevata pressione, aumentando la resilienza psicologica dei soldati. Tuttavia, alcune critiche sottolineano che, nonostante gli alti livelli di realismo raggiunto, le simulazioni non possono replicare esattamente l’imprevedibilità degli scenari del campo di battaglia reale, lasciando sempre un margine di incertezza nel passaggio dalla teoria alla pratica.

Varietà degli scenari riprodotti dalla VR

La varietà degli scenari riprodotti dalla VR è un altro elemento cruciale. Simulazioni che includono condizioni meteorologiche avverse, terreni complessi e interazioni con civili permettono ai soldati di prepararsi a una vasta gamma di situazioni, migliorando la loro versatilità operativa. Inoltre, i progressi nell’intelligenza artificiale (AI) integrata nelle piattaforme di VR consentono la simulazione di avversari altamente realistici, come dimostrato nel corso delle esercitazioni congiunte NATO del 2024, in cui unità simulate hanno replicato tattiche avanzate di forze nemiche, aumentando il tasso di successo delle missioni del 40%. Questi avversari virtuali possono adattarsi dinamicamente alle azioni dei partecipanti, incrementando ulteriormente il realismo e la difficoltà delle esercitazioni, garantendo così un addestramento che prepara efficacemente i soldati alle sfide reali del campo di battaglia moderno.

Un ulteriore aspetto da considerare è la possibilità di integrare feedback in tempo reale durante l’addestramento virtuale, migliorando le capacità di reazione e la prontezza al combattimento. Attraverso sensori e algoritmi avanzati, i soldati possono ricevere indicazioni sulle loro prestazioni, come la precisione dei movimenti, il tempo di reazione e l’uso delle risorse. Studi condotti dalla NATO hanno evidenziato che l’utilizzo di feedback in tempo reale fornito dai sistemi di addestramento virtuale hanno permesso di incrementare la precisione tattica dei soldati del 35% durante le missioni simulate. Questo approccio consente un miglioramento continuo e personalizzato, che è difficile da ottenere con i metodi di addestramento tradizionali, dimostrando un impatto significativo delle esercitazioni basate su scenari realistici e complessi sulla preparazione dei soldati.

Utilizzo della VR in scenari geopolitici complessi

L’uso di VR è particolarmente utile anche nella simulazione di scenari geopolitici complessi. Ad esempio, l’addestramento per operazioni di peacekeeping in aree instabili come il Medio Oriente o l’Africa sub-sahariana può essere replicato in modo dettagliato, fornendo ai soldati un’idea realistica delle dinamiche sociali e culturali che incontreranno sul campo. Questa capacità di preparare le truppe per contesti specifici riduce i rischi di errori tattici o culturali durante le operazioni reali, affinando le capacità di autocontrollo in situazioni di stress o pericolo.

L’utilizzo dei dispositivi di realtà aumentata (AR) è in grado di influenzare significativamente la capacità decisionale dei soldati in azione, migliorando la consapevolezza situazionale, la prontezza al combattimento, la velocità di reazione e la precisione nelle operazioni sul campo. I principali aspetti dove l’AR gioca un ruolo cruciale sono infatti i seguenti:

  • Consapevolezza situazionale migliorata (augmented situational awareness): l’AR fornisce ai soldati informazioni in tempo reale sovrapponendo dati utili direttamente nel loro campo visivo attraverso l’utilizzo di visori montati sul casco (HMD – Head-Mounted Display). Questo può includere la posizione delle forze amiche e nemiche, mappe aggiornate e dati critici sul terreno. Ad esempio, sistemi come l’Integrated Visual Augmentation System (IVAS), sviluppato per l’esercito statunitense, permettono ai soldati di avere una visione completa della situazione sul campo di battaglia, migliorando notevolmente la loro consapevolezza situazionale.
  • Decisioni basate su dati (data-driven decisions): grazie all’accesso immediato a informazioni strategiche e tattiche, i soldati possono prendere decisioni più veloci e informate. L’AR consente infatti di visualizzare dati balistici, condizioni meteorologiche e altre variabili che influenzano il combattimento, facilitando una valutazione rapida delle opzioni disponibili. Questo tipo di supporto decisionale è fondamentale in situazioni ad alta pressione dove ogni secondo è importante.
  • Simulazione di scenari complessi: l’AR permette di simulare scenari complessi che i soldati potrebbero affrontare in missione. Attraverso esercitazioni realistiche, i militari possono allenarsi a rispondere a situazioni impreviste, migliorando la loro prontezza al combattimento e la capacità di adattamento e reazione. Questa preparazione aumenta la fiducia dei soldati nelle loro decisioni durante le operazioni reali.
  • Collaborazione e comunicazione efficace: i sistemi AR possono facilitare la comunicazione tra le varie unità sul campo, consentendo un flusso continuo di informazioni tra soldati e comando centrale. Questa interconnessione è vitale per coordinare le azioni e rispondere rapidamente alle minacce emergenti. La possibilità di condividere informazioni strategiche in tempo reale, nonché l’accesso ai dati in tempo reale, riduce il rischio di malintesi e migliora l’efficacia complessiva delle operazioni.
  • Supporto tattico avanzato: durante le missioni, l’AR può fornire supporto tattico immediato, come avvisi su potenziali minacce o suggerimenti su percorsi sicuri da seguire, tramite la proiezione di dati sul visore (HMD). Questo tipo di assistenza non solo migliora la sicurezza dei soldati ma anche la loro capacità di prendere decisioni rapide e accurate in situazioni critiche.
  • Formazione continua e feedback immediato: l’AR offre opportunità per un addestramento continuo attraverso il feedback immediato sulle prestazioni dei soldati. Durante le esercitazioni, i sistemi AR possono analizzare le azioni dei militari e fornire suggerimenti su come migliorare le tecniche decisionali e operative. Questo approccio favorisce un apprendimento attivo che si traduce in migliori capacità decisionali sul campo.

In sintesi, l’integrazione dell’AR nell’addestramento e nelle operazioni militari sul campo ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui i soldati prendono decisioni. Con una maggiore consapevolezza situazionale, accesso a dati critici e supporto tattico avanzato, i militari possono operare con maggiore efficacia e sicurezza in scenari ad elevata complessità e ad alta pressione.

Addestramento dei tiratori scelti con l’AR

Un esempio particolare di utilizzo dell’AR è rappresentato dall’addestramento dei tiratori scelti (snipers). Infatti, mentre la VR può simulare scenari di combattimento o specifiche situazioni di tiro in vari contesti (ad es. guerra urbana, presenza di civili, etc.), l’AR può migliorare significativamente la precisione dei cecchini attraverso diverse applicazioni e tecnologie che ottimizzano l’addestramento e le operazioni sul campo (Bhagat, Liou & Chang, 2016). Quelli che seguono sono le principali modalità in cui l’AR può supportare il lavoro dei tiratori scelti, non solo in addestramento, ma anche in modalità operativa sul campo:

  • Visualizzazione dei dati in tempo reale: l’AR consente ai tiratori scelti di visualizzare informazioni critiche direttamente nel loro campo visivo, come dati balistici, condizioni meteorologiche (es. forza del vento) e la posizione di obiettivi. Queste informazioni possono essere sovrapposte al mirino o all’ottica del fucile, permettendo al tiratore di prendere decisioni più informate e rapide. Ad esempio, un sistema AR potrebbe calcolare automaticamente la correzione necessaria per il vento e la distanza dal bersaglio, migliorando così l’accuratezza del tiro.
  • Addestramento contestualizzato: utilizzando simulazioni AR, i tiratori scelti possono esercitarsi in scenari realistici che replicano le condizioni di combattimento senza i rischi associati al tiro reale. Questi addestramenti possono includere variabili ambientali come il terreno, il clima e la presenza di ostacoli, permettendo ai tiratori di affinare le loro abilità in situazioni simili a quelle che potrebbero affrontare sul campo.
  • Istruzioni guidate e feedback immediato: l’AR può fornire istruzioni passo-passo durante l’addestramento, aiutando i tiratori a perfezionare le tecniche di mira e di tiro. Attraverso visori AR, i tiratori possono ricevere un feedback immediato sulle loro prestazioni, consentendo di apportare correzioni in tempo reale. Questo tipo di apprendimento attivo è particolarmente efficace nel migliorare la precisione di tiro.
  • Simulazione di scenari complessi: le tecnologie AR possono creare scenari complessi in cui i tiratori scelti devono identificare e colpire obiettivi in movimento o camuffati. La capacità di simulare situazioni di alta pressione aiuta a preparare i tiratori a mantenere la calma e a prendere decisioni rapide durante le operazioni reali.
  • Supporto tattico avanzato: durante le missioni reali, i sistemi AR possono fornire supporto tattico ai tiratori scelti, come informazioni sulla posizione degli alleati e dei nemici, suggerimenti su percorsi sicuri per il movimento e avvisi su potenziali minacce. Questo tipo di supporto migliora la consapevolezza situazionale e consente ai tiratori di operare con maggiore efficacia.
  • Integrazione con altre tecnologie: l’AR può essere integrata con altre tecnologie militari, come droni, satelliti, GPS o sensori ambientali, per fornire una visione più completa del campo di battaglia. Ad esempio, un drone potrebbe identificare un obiettivo e trasmettere informazioni al tiratore scelto attraverso un sistema AR, migliorando ulteriormente la precisione di tiro.

In sintesi, l’implementazione della Realtà Aumentata nell’addestramento e nelle operazioni dei tiratori scelti offre numerosi vantaggi che possono tradursi in un aumento della precisione e dell’efficacia sul campo. Con l’evoluzione continua delle tecnologie AR, è probabile che queste applicazioni diventino sempre più sofisticate e integrate nelle operazioni militari moderne.

VR e AR sono in grado di migliorare non solo il lavoro del singolo professionista militare, ma anche il lavoro collaborativo delle varie unità, come ad esempio l’addestramento virtuale sui carri armati, che permette di addestrare gli equipaggi, consentendo agli specialisti di coordinare i loro compiti ai fini del successo della missione (Bayro et al. 2024): queste tecnologie sono infatti un supporto fondamentale per efficientare le dinamiche di gruppo dei carristi in combattimento.

Coordinamento tra le unità militari con l’AR

L’AR può migliorare notevolmente il coordinamento tra le unità militari attraverso diverse applicazioni e tecnologie che facilitano la comunicazione, la condivisione delle informazioni e la consapevolezza situazionale. Le principali modalità con le quali l’AR contribuisce a migliorare il coordinamento tra le truppe sono le seguenti:

  • Visualizzazione delle informazioni in real-time: i sistemi AR possono sovrapporre dati critici direttamente nel campo visivo dei soldati, consentendo loro di visualizzare simultaneamente informazioni come la posizione delle forze amiche e nemiche, mappe tattiche e dettagli sulle missioni. Questa visualizzazione immediata facilita una comprensione condivisa della situazione sul campo, migliorando il coordinamento tra le unità.
  • Comunicazione avanzata: l’AR può integrare sistemi di comunicazione avanzati che permettono ai soldati di rimanere costantemente connessi con il comando centrale e tra di loro. Ad esempio, i visori AR possono mostrare messaggi e avvisi direttamente nel campo visivo, riducendo il bisogno di comunicazioni vocali e migliorando la reattività alle situazioni emergenti. Questo flusso continuo di informazioni è fondamentale per coordinare le azioni in tempo reale.
  • Simulazioni di scenari complessi: l’AR consente di simulare scenari complessi durante l’addestramento, dove le unità possono esercitarsi in situazioni realistiche che richiedono un alto livello di coordinamento. Attraverso esercitazioni immersive, i soldati imparano a lavorare insieme in modo più efficace, affinando le loro abilità di collaborazione e strategia.
  • Supporto tattico durante le operazioni: durante le missioni reali, l’AR può fornire supporto tattico immediato, come indicazioni su percorsi sicuri o avvisi su potenziali minacce tramite tecnologie integrate come l’AI o l’accesso ai dati OSINT e satellitari. Questa assistenza non solo aumenta la sicurezza dei soldati, ma migliora anche la loro capacità di coordinarsi rapidamente in risposta a situazioni impreviste.
  • Addestramento contestualizzato: l’AR permette un addestramento contestualizzato che riflette le condizioni reali che i soldati potrebbero affrontare sul campo. Questo tipo di addestramento aiuta a sviluppare una comprensione condivisa delle procedure operative standard (SOP) e migliora la capacità delle unità di lavorare insieme in modo coeso.
  • Integrazione con tecnologie emergenti: l’integrazione della AR con altre tecnologie emergenti (come droni e veicoli autonomi) e, soprattutto, con l’intelligenza artificiale (AI), consente una maggiore sinergia tra le diverse risorse sul campo. I soldati possono ricevere dati dai droni direttamente nei loro visori AR, migliorando così la loro capacità di coordinarsi con queste piattaforme per ottenere un vantaggio tattico.

In sintesi, l’implementazione della Realtà Aumentata nell’ambito militare offre una serie di vantaggi significativi per migliorare il coordinamento tra le varie unità impegnate in combattimento. Grazie a una comunicazione avanzata, visualizzazione delle informazioni in tempo reale e simulazioni realistiche, l’AR rappresenta un potente strumento per ottimizzare le operazioni sul campo e garantire un’efficace collaborazione tra le unità militari.

Percezione del tempo e dello spazio con l’AR

Inoltre, l’esperienza realistica e immersiva prodotta dai dispositivi di VR e AR è in grado di provocare una sollecitazione sensoriale che può influenzare la percezione del tempo e dello spazio da parte dei soldati, determinando un impatto significativo sulle prestazioni delle truppe in combattimento. Infatti, l’attivazione sensoriale provocata da tali tecnologie permette di migliorare la capacità di operare in ambienti complessi e dinamici, determinando notevoli vantaggi in azione. Le principali modificazioni percettive, che si traducono in un vantaggio sul campo, rilevate sono le seguenti:

  • Percezione del tempo: l’AR può alterare la percezione del tempo attraverso l’integrazione di informazioni in tempo reale nel campo visivo dei soldati. Quando i soldati ricevono dati critici, come la posizione delle forze nemiche o le condizioni ambientali, possono prendere decisioni più rapide e informate. Questo flusso continuo di informazioni può far sembrare che il tempo passi più velocemente, poiché i soldati sono concentrati sulle azioni immediate piuttosto che sul trascorrere del tempo.
  • Percezione dello spazio: l’AR migliora la percezione dello spazio fornendo rappresentazioni visive dettagliate dell’ambiente circostante. Attraverso dispositivi AR, i soldati possono visualizzare mappe, percorsi sicuri e posizioni strategiche sovrapposte al mondo reale. Questo aiuta a orientarsi meglio e a comprendere la disposizione degli oggetti e delle forze nel campo di battaglia. Ad esempio, i sistemi AR possono evidenziare aree di interesse o pericolo, permettendo ai soldati di navigare con maggiore sicurezza e precisione.
  • Semplificazione della complessità ambientale: in scenari complessi, come quelli urbani o in ambienti ostili, l’AR può semplificare la complessità visiva sovrapponendo informazioni utili direttamente nel campo visivo del soldato. Questa capacità di “aumentare” l’ambiente circostante consente ai soldati di focalizzarsi sugli aspetti più rilevanti della situazione, migliorando così la loro capacità di prendere decisioni rapide e accurate (augmented awareness).
  • Interazione multisensoriale: l’AR può stimolare diversi sensi, non solo la vista ma anche l’udito e il tatto, creando un’esperienza immersiva che modifica la percezione dello spazio. Ad esempio, l’uso di feedback aptico insieme all’AR può far sentire ai soldati una connessione fisica con gli oggetti virtuali, migliorando ulteriormente la loro comprensione spaziale e temporale. Questa interazione multisensoriale è fondamentale per sviluppare una risposta adeguata alle situazioni operative più complesse e sfidanti (Wei, Zhou & Nahavandi, 2019).
  • Addestramento e simulazione: durante l’addestramento, l’AR consente ai soldati di esercitarsi in scenari realistici che replicano le condizioni operative. Queste simulazioni possono influenzare la loro percezione del tempo e dello spazio attraverso ripetute esposizioni a situazioni stressanti, aiutandoli a sviluppare una maggiore resilienza e adattabilità nelle operazioni reali.

VR e AR hanno dunque il potenziale di modificare significativamente la percezione spazio-temporale dei soldati. Attraverso l’integrazione di informazioni in tempo reale, rappresentazioni visive dettagliate e interazioni multisensoriali, l’AR è in grado di migliorare le capacità operative delle truppe, consentendo di affrontare situazioni complesse con maggiore efficacia e sicurezza. Questi cambiamenti nella percezione possono avere un impatto positivo sia sulle prestazioni sul campo che sulla capacità di prendere decisioni rapide e informate.

Gli strumenti a disposizione del soldato cyborg

I dispositivi di realtà aumentata utilizzati dai soldati cyborg sono progettati per migliorare le loro capacità operative, fornendo informazioni in tempo reale e supporto decisionale.

Questi sono alcuni dei principali dispositivi attualmente in uso o in fase di sviluppo in ambito militare:

  • Microsoft HoloLens 2: questo visore di realtà mista è uno dei più avanzati nel settore militare e viene utilizzato per fornire informazioni sovrapposte al campo visivo del soldato. Grazie alla sua capacità di visualizzare mappe, dati strategici, informazioni critiche e istruzioni in tempo reale, HoloLens 2 migliora la consapevolezza situazionale e il coordinamento tra le unità durante le operazioni.
  • Leap Magic One: si tratta di un display retinico virtuale AR che offre esperienze immersive e interattive. Magic Leap One (finanziato anche da Google) è progettato per sovrapporre agli oggetti del mondo reale immagini 3D generate tramite CGI (computer-generated imagery), proiettando un campo luminoso digitale nell’occhio dell’utente, consentendo ai soldati di interagire con informazioni critiche mentre operano nel campo.
  • Google Glass Enterprise Edition: questi occhiali intelligenti sono utilizzati per applicazioni pratiche in vari settori, inclusa la formazione militare, e possono essere utilizzati dai soldati per ricevere istruzioni visive e dati in tempo reale durante le missioni. Il dispositivo è dotato di un’interfaccia semplice ed intuitiva che consente ai soldati di rimanere connessi senza dover distogliere lo sguardo dall’ambiente circostante, fornendo istruzioni visive e dati in tempo reale e migliorando l’efficienza operativa durante le missioni.
  • Head-Mounted Display (HMD): dispositivi come gli HMD sono comunemente impiegati nelle sessioni di addestramento militare per fornire una visualizzazione globale delle informazioni operative. Questi visori possono integrare dati balistici, condizioni ambientali e dettagli strategici, contribuendo a una migliore preparazione sul campo, per cui fanno parte dell’equipaggiamento delle squadre di specialisti in combattimento.
  • Human-Brain Interface (HBI): i sistemi avanzati di interfaccia neurale sono la frontiera più avanzata della tecnologia; le ricerche sono ancora top secret e mirano a potenziare le capacità cognitive e motorie dei soldati cyborg. Tali sistemi consentono una comunicazione diretta tra il cervello umano e i dispositivi AR, migliorando la velocità e l’efficacia della comunicazione tra i soldati ed eliminando la necessità di strumenti tradizionali come radio o computer portatili.
  • MAGIC (Medical Assistance, Guidance, Instruction, and Correction): questo sistema, sviluppato dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) è costituito da smart glass AR in dotazione ai medici militari, in grado di supportare in tempo reale le procedure mediche di assistenza ai soldati feriti. Questi occhiali, equipaggiati di sensori audiovisivi e dotati di IA, possono guidare i medici attraverso le procedure chirurgiche utilizzando informazioni visive proiettate direttamente nel loro campo visivo.
  • IVAS (Integrated Visual Augmentation System): sviluppato da Microsoft specificamente per lo United States Army, questo sistema integra tecnologie AR e IA avanzate, nonché dati satellitari, per fornire ai soldati una visione completa del campo di battaglia, offrendo funzionalità come la visualizzazione delle posizioni delle forze amiche e nemiche, migliorando così la capacità di prendere decisioni rapide e informate.
  • Esoscheletri con funzionalità AR: alcuni modelli sono dotati di tecnologie AR integrate che forniscono feedback visivo e dati utili durante le operazioni. Questi dispositivi, che sfruttano tecnologie robotiche e IA, non solo aumentano la forza fisica dei soldati, ma li aiutano anche a navigare in ambienti complessi attraverso indicazioni visive sovrapposte.

L’adozione della Realtà Aumentata in ambito militare rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle tecnologie avanzate nei contesti operativi. I dispositivi AR non solo migliorano la consapevolezza situazionale e la comunicazione tra i soldati, ma offrono anche opportunità per potenziare le loro capacità attraverso l’interazione con sistemi intelligenti, interfacce neurali ed esoscheletri avanzati.

Potenzialità e limiti della VR/AR in ambito militare

Mentre la VR crea un mondo completamente simulato, l’AR sovrappone elementi digitali al mondo reale, offrendo nuove opportunità per migliorare l’apprendimento. Durante gli addestramenti operativi della NATO, l’AR è stata utilizzata per simulare l’individuazione di minacce nascoste in ambienti complessi, migliorando del 20% le capacità di rilevamento dei soldati. Allo stesso modo, guide interattive di manutenzione visualizzate attraverso visori hanno ridotto gli errori nei processi di riparazione di mezzi militari avanzati del 15% rispetto ai metodi tradizionali (Harris et al., 2023).

Durante le operazioni di addestramento, l’AR può fornire istruzioni in tempo reale direttamente nel campo visivo del soldato, come ad esempio evidenziare percorsi sicuri durante una simulazione di pattugliamento o identificare oggetti sospetti in un ambiente complesso. Questo approccio migliora la capacità di prendere decisioni rapide e accurate, riducendo la necessità di supporto esterno e aumentando l’efficacia complessiva dell’addestramento. Tecnologie come i visori HoloLens di Microsoft sono già in uso presso alcune forze armate per migliorare la consapevolezza situazionale e la capacità di coordinamento. Come già anticipato, gli HoloLens consentono ai soldati di sovrapporre mappe tattiche e informazioni strategiche direttamente nel loro campo visivo, facilitando il rilevamento di minacce e la pianificazione operativa in tempo reale. Durante esercitazioni in ambienti urbani complessi, questi visori hanno dimostrato di migliorare del 25% la precisione nel rilevamento di obiettivi nascosti.

L’approccio interattivo offerto dall’AR facilita anche una comprensione più profonda dei sistemi complessi utilizzati nelle operazioni militari moderne. Per esempio, l’AR è utilizzata per addestrare i tecnici nella manutenzione di veicoli e attrezzature avanzate, fornendo guide passo-passo direttamente sul dispositivo in uso. Questo non solo migliora l’efficienza dell’apprendimento, ma riduce anche gli errori umani, aumentando l’affidabilità e la rapidità delle operazioni.

Inoltre, l’AR può essere utilizzata per fornire supporto tattico durante missioni reali. Ad esempio, i soldati possono ricevere aggiornamenti in tempo reale sulla posizione del nemico o informazioni sui potenziali pericoli presenti nell’ambiente circostante. Questa capacità di integrare informazioni strategiche direttamente nel campo visivo migliora la capacità decisionale e la velocità di reazione.

Un altro aspetto importante è la personalizzazione dell’addestramento basata sulle esigenze specifiche delle diverse unità militari. L’AR consente infatti di adattare gli scenari alle competenze richieste, come il soccorso in caso di disastri naturali o la gestione di operazioni antiterrorismo. Questa flessibilità rende l’AR uno strumento estremamente versatile e prezioso per le forze armate.

In un contesto geopolitico complesso come quello attuale, l’uso dell’AR può migliorare la gestione delle operazioni multinazionali, dove la comunicazione e il coordinamento tra le forze armate di differenti paesi sono fondamentali. L’AR può fornire traduzioni in tempo reale, mappe condivise e visualizzazioni strategiche che aiutano a superare le barriere linguistiche e culturali.

I principali vantaggi della Realtà Aumentata rispetto alla Realtà Virtuale

nell’addestramento militare sono molteplici e si concentrano su aspetti fondamentali come l’interazione con l’ambiente reale, la disponibilità di informazioni in tempo reale e la flessibilità operativa. In sintesi, questi sono i principali vantaggi dell’AR in ambito militare:

  • Integrazione con il mondo reale: sovrapponendo elementi digitali al mondo reale, l’AR consente ai soldati di interagire con l’ambiente circostante mentre ricevono informazioni aggiuntive. Questo approccio permette di mantenere la consapevolezza situazionale (situational awareness), fondamentale in contesti operativi complessi, come le missioni sul campo. Ad esempio, i visori AR possono fornire dati critici come la posizione delle forze alleate e nemiche o indicazioni su percorsi sicuri senza distogliere lo sguardo dall’ambiente reale.
  • Supporto tattico in tempo reale: l’AR offre la possibilità di ricevere aggiornamenti e informazioni strategiche in tempo reale direttamente nel campo visivo del soldato. Questo è particolarmente utile durante le operazioni militari, dove la rapidità di reazione e la capacità decisionale possono fare la differenza tra il successo e il fallimento di una missione. I sistemi AR possono visualizzare mappe, rotte e allerte su potenziali minacce, migliorando così l’efficacia delle operazioni.
  • Formazione pratica e contestualizzata: a differenza della VR, che crea ambienti completamente simulati, l’AR consente un addestramento che si svolge nel contesto reale. Questo significa che i soldati possono esercitarsi in scenari pratici utilizzando le proprie attrezzature e strumenti, il che facilita un apprendimento più efficace e contestualizzato. Ad esempio, i tecnici possono ricevere istruzioni di manutenzione direttamente sui loro strumenti durante le riparazioni, riducendo gli errori e migliorando l’efficienza.
  • Costi e risorse ridotti: l’uso dell’AR può contribuire a ridurre i costi associati all’addestramento militare. Poiché non richiede la creazione di ambienti virtuali complessi come nella VR, le risorse necessarie per implementare sistemi AR possono essere inferiori. Inoltre, l’AR permette di addestrare i soldati in situazioni realistiche senza la necessità di munizioni vere o scenari ad alto rischio.
  • Flessibilità e adattabilità: l’AR offre una maggiore flessibilità rispetto alla VR per quanto riguarda l’adattamento degli scenari di addestramento alle esigenze specifiche delle diverse unità militari. Le tecnologie AR possono essere facilmente personalizzate per affrontare vari tipi di missioni, come operazioni antiterrorismo o soccorsi in caso di disastri naturali.
  • Potenziale innovativo: l’AR rappresenta una tecnologia in continua evoluzione con un potenziale innovativo significativo. Le attuali ricerche stanno esplorando nuove applicazioni come occhiali AR avanzati o lenti a contatto con funzionalità HUD (Head-Up Display), che potrebbero rivoluzionare ulteriormente il modo in cui i soldati interagiscono con le informazioni sul campo.

In sintesi, se entrambe le tecnologie presentano vantaggi significativi nell’addestramento militare, la realtà aumentata si distingue per la sua capacità di integrare informazioni digitali nel mondo reale, migliorando così l’efficacia operativa e la preparazione dei soldati in scenari complessi, favorendo un apprendimento rapido ed efficace.

AR e VR in ambito militare: sfide complesse

Tuttavia, nonostante i suddetti vantaggi, VR e AR presentano sfide complesse, che richiedono l’integrazione di tecnologie avanzate in un contesto operativo altamente dinamico e spesso ostile, come quello delle missioni operative.

Un problema significativo è rappresentato dall’infrastruttura tecnologica necessaria per supportare tali applicazioni in ambienti di addestramento remoti o in scenari di guerra. La necessità di sistemi di comunicazione affidabili e di reti di dati sicure è fondamentale per un efficace funzionamento delle applicazioni AR. Inoltre, la manutenzione dei dispositivi AR e la loro integrazione con altre tecnologie esistenti possono rappresentare una sfida significativa, specialmente in situazioni di combattimento dove le risorse possono essere limitate e il tempo per decidere è scarso.

Vulnerabilità dei sistemi AR a disturbi elettronici

Un’altra sfida cruciale è la vulnerabilità dei sistemi AR a disturbi elettronici. I dispositivi che ricevono e scambiano dati in tempo reale possono essere soggetti a interferenze, compromettendo la loro funzionalità. Questo è particolarmente preoccupante in scenari di guerra multidominio, dove le capacità di guerra elettronica possono essere utilizzate per disabilitare le tecnologie nemiche (jamming).

Durata delle batterie

La durata delle batterie è un altro problema rilevante per i dispositivi AR utilizzati dalla fanteria: in situazioni di combattimento prolungato, la necessità di ricaricare frequentemente i dispositivi può limitare l’efficacia operativa dei soldati e compromettere la loro capacità di ricevere informazioni vitali. La ricerca di soluzioni energetiche più efficienti è quindi fondamentale per garantire l’affidabilità delle tecnologie AR sul campo.

Formazione e aggiornamento continuo per gli operatori

L’introduzione dell’AR richiede inoltre un adeguato programma di formazione e aggiornamento continuo per gli operatori. I soldati devono essere addestrati non solo a utilizzare questi strumenti, ma anche a comprendere come interpretarli nel contesto delle operazioni militari, mantenendo inalterate le capacità tradizionali, necessarie ad un utilizzo critico di tali dispositivi. Infatti, l’eccessiva dipendenza da queste tecnologie potrebbe ridurre l’abilità dei soldati di operare efficacemente in situazioni in cui gli strumenti digitali non sono disponibili.

È necessario che l’addestramento includa elementi che rafforzino la capacità di improvvisazione e l’adattabilità in condizioni non supportate tecnologicamente, rendendo essenziale un equilibrio tra formazione tecnologica e competenze operative fondamentali. L’obiettivo è quello di conciliare il modello della dottrina militare tradizionale (Mission Command) con il Network Command, il nuovo modello di comando e controllo sviluppatosi con le tecnologie di rete, che consente di rispondere in maniera più efficace ai nuovi schemi di guerra ibrida, asimmetrica e multidominio che caratterizzano gli attuali conflitti.

In scenari complessi come l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina, l’integrazione dell’AR nelle operazioni multinazionali sta affrontando ulteriori sfide. Le forze armate impegnate devono gestire rapidamente i problemi legati alle differenze nei protocolli operativi e nelle tecnologie utilizzate dai vari alleati. La standardizzazione delle tecnologie AR e la creazione di interfacce interoperabili sono cruciali per garantire una cooperazione efficace tra partner differenti nel corso di operazioni multinazionali. Infatti, la diversità culturale e le barriere linguistiche possono avere un impatto decisivo sull’efficacia delle azioni congiunte, come testimoniato nel corso dell’attuale coinvolgimento delle truppe nordcoreane nella guerra tra Russia e Ucraina, che sta evidenziando enormi difficoltà di coordinazione tra le truppe, con massiccie perdite dovute a fraintendimenti ed errori.

I rischi maggiori determinati dall’uso della realtà aumentata in ambito militare

Volendo fornire una breve panoramica, i rischi maggiori determinati dall’uso della realtà aumentata in ambito militare possono essere così sintetizzati:

  • Inaffidabilità dei contenuti: i sistemi di AR possono essere vulnerabili a manipolazioni e attacchi informatici, come lo spoofing e la manipolazione dei dati. Se i soldati ricevessero informazioni errate o fuorvianti a causa di un attacco informatico, potrebbero prendere decisioni sbagliate che portano a conseguenze fatali. Ad esempio, un soldato potrebbe essere indotto a credere che un’area sia sicura quando in realtà è pericolosa, esponendolo a un attacco nemico.
  • Sovraccarico informativo (cognitive overload): la sovrapposizione di troppe informazioni nel campo visivo del soldato può causare confusione e indecisione. In situazioni ad alta pressione, il sovraccarico informativo può compromettere la capacità del soldato di prendere decisioni rapide e accurate. Questo può portare a errori critici, come il mancato riconoscimento di minacce imminenti o l’errata valutazione della situazione, con conseguenze potenzialmente letali.
  • Malfunzionamenti tecnologici: i dispositivi AR possono subire malfunzionamenti o interruzioni, specialmente in ambienti estremi o durante operazioni critiche, anche a causa di interferenze o cyberattacchi da parte del nemico. Un’interruzione improvvisa del flusso di informazioni può lasciare i soldati senza dati vitali necessari per prendere decisioni informate. Ad esempio, un chirurgo militare che perde accesso a informazioni cruciali durante un intervento può compromettere la vita di un soldato ferito.
  • Attacchi Man-in-the-Middle (MITM): queste tipologie di attacco informatico possono compromettere le comunicazioni tra i dispositivi AR e i server, portando alla trasmissione di informazioni alterate o false ed inducendo i soldati a seguire istruzioni sbagliate o a ignorare avvisi critici, aumentando il rischio di errori fatali.
  • Danni fisici e disorientamento: l’uso dell’AR può ridurre la consapevolezza dell’ambiente circostante, specialmente se i soldati sono completamente immersi nelle informazioni visualizzate (absorption). Questo può portare a incidenti fisici, come collisioni con oggetti o altri soldati, e aumentare il rischio di ferite gravi o mortali. Inoltre, esperienze prolungate in AR possono causare disorientamento e vertigini, influenzando negativamente la capacità decisionale.
  • Manipolazione delle percezioni: le tecnologie AR possono essere utilizzate per alterare la percezione della realtà da parte dei soldati attraverso segnali falsi o contenuti manipolati. Questa distorsione della realtà potrebbe indurre i soldati a compiere azioni che altrimenti non avrebbero considerato, esponendoli a situazioni pericolose.

Come si vede, l’integrazione della realtà aumentata in ambito militare presenta rischi significativi che potrebbero portare ad errori fatali. È fondamentale affrontare queste vulnerabilità attraverso misure di sicurezza adeguate, formazione continua e protocolli chiari per garantire che l’uso della tecnologia AR migliori effettivamente le capacità operative senza compromettere la sicurezza dei soldati sul campo.

Inoltre, l’uso della tecnologia AR solleva interrogativi etici e morali riguardanti il suo impiego sul campo di battaglia: la possibilità che le decisioni critiche siano influenzate da algoritmi o da sistemi automatizzati può generare dilemmi su chi sia responsabile in caso di errori o incidenti, come nel caso dei sistemi d’arma autonomi (LAWS). È fondamentale, dunque, sviluppare linee guida chiare su come utilizzare queste tecnologie in modo responsabile ed eticamente corretto, in conformità con le leggi e i regolamenti internazionali in tema di conflitto armato.

In sintesi, VR e AR offrono opportunità significative per migliorare l’efficacia operativa delle forze armate, ma le sfide legate alla sua implementazione richiedono attenzione e strategie ben pianificate per garantire il successo sul campo di battaglia.

La realtà aumentata può essere utilizzata anche per creare disinformazione tra le forze nemiche attraverso diverse strategie e tecniche che sfruttano la sovrapposizione di informazioni digitali nel contesto operativo. Questi sono alcuni modi in cui l’AR può essere impiegata per creare confusione o inganno tra le forze avversarie:

  • Sovrapposizione di dati falsi: utilizzando dispositivi AR, è possibile sovrapporre informazioni false o fuorvianti nel campo visivo delle forze nemiche. Ad esempio, si possono visualizzare posizioni errate di truppe amiche o nemiche, creando un’immagine distorta della situazione sul campo oppure falsi bersagli. Questo tipo di disinformazione può indurre le forze nemiche a prendere decisioni sbagliate, come attaccare aree che sembrano vulnerabili ma che in realtà sono ben difese.
  • Creazione di finti obiettivi: l’AR può essere utilizzata per creare rappresentazioni virtuali di obiettivi fittizi, come strutture militari o veicoli, che possono attirare l’attenzione delle forze nemiche. Questi obiettivi falsi possono essere progettati per sembrare reali e possono indurre le forze avversarie a spostare le loro risorse verso aree non strategiche, mentre le vere operazioni militari si svolgono altrove.
  • Manipolazione della percezione ambientale: attraverso l’uso della AR, è possibile alterare la percezione dell’ambiente circostante per le forze nemiche. Ad esempio, è possibile utilizzare tecnologie AR per modificare la visualizzazione del terreno, rendendo difficile per i soldati nemici navigare o identificare correttamente gli ostacoli e i pericoli. Questo potrebbe portare a errori di valutazione e a decisioni operative errate.
  • Simulazioni di attività militari: l’AR può essere impiegata per simulare attività militari in tempo reale, creando l’illusione di movimenti di truppe o operazioni in corso. Questo potrebbe indurre le forze nemiche a reagire in modo eccessivo o prematuro, spostando le loro forze in risposta a minacce che non esistono realmente.
  • Distrazione e confusione: l’uso della AR può anche servire a distrarre le forze nemiche durante operazioni critiche. Ad esempio, fornendo loro informazioni contrastanti o sovrapposizioni visive confuse, si può compromettere la loro capacità di mantenere la concentrazione e coordinare le azioni. Questa confusione può essere sfruttata per lanciare attacchi mirati o effettuare manovre strategiche.
  • Interferenza con i sistemi di comunicazione: l’integrazione della AR con sistemi di comunicazione può consentire la manipolazione dei messaggi trasmessi alle forze nemiche. Se i soldati nemici ricevono informazioni alterate o fuorvianti tramite dispositivi AR, potrebbero trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto alle operazioni amiche.

Come si vede l’AR può diventare anche un efficace strumento di intelligence strategica. In sintesi, la realtà aumentata offre opportunità uniche per creare disinformazione tra le forze nemiche attraverso strategie innovative che sfruttano la tecnologia per alterare la percezione della realtà sul campo di battaglia. Sebbene queste tecniche possano offrire vantaggi strategici significativi, è fondamentale considerare anche le implicazioni etiche e morali associate all’uso della disinformazione in contesti militari, come si vedrà di seguito.

Sicurezza e implicazioni etiche della VR/AR in ambito militare

Uno dei principali vantaggi dell’integrazione di VR e AR nell’addestramento militare è la riduzione dei rischi fisici. Le simulazioni virtuali consentono ai soldati di affrontare situazioni pericolose senza esporsi a minacce reali, contribuendo a prevenire infortuni e incidenti durante le esercitazioni. Inoltre, queste tecnologie permettono l’addestramento in ambienti controllati, offrendo un livello di sicurezza difficilmente raggiungibile con metodi tradizionali. In particolare, l’utilizzo dell’AR fornisce un efficace strumento per migliorare l’apprendimento. Con la sovrapposizione delle informazioni digitali al mondo reale, i soldati possono ricevere istruzioni dettagliate mentre eseguono compiti pratici. Questo approccio interattivo aumenta il coinvolgimento degli operatori e facilita una migliore comprensione dei sistemi complessi utilizzati nelle operazioni militari moderne.

Tuttavia, l’utilizzo di VR e AR nell’addestramento militare presenta anche potenziali svantaggi, che impattano sulla sicurezza delle truppe. Una preoccupazione significativa è, infatti, il rischio di fare eccessivo affidamento sulle simulazioni (over-reliance), determinando psicologicamente una disconnessione dalle condizioni del mondo reale, spesso complesse e imprevedibili: il soldato, non trovando una perfetta corrispondenza agli scenari simulati nella realtà, rischia di rimanere disorientato, riducendo i suoi tempi di reazione o prendendo decisioni sbagliate, che potrebbero rivelarsi fatali sul campo di battaglia. Mentre la tecnologia può creare ambienti realistici, la stessa potrebbe non replicare completamente l’imprevedibilità delle situazioni di combattimento reali. Questa lacuna ostacolerebbe quindi la capacità dei soldati di prendere decisioni sotto pressione, trovandosi di fronte a minacce reali che richiedono decisioni rapide e performanti.

Ma l’uso di VR e AR solleva anche questioni etiche. La normalizzazione della violenza attraverso simulazioni ripetute potrebbe desensibilizzare i soldati, riducendo la loro capacità di riconoscere le conseguenze delle loro azioni, specie per quanto attiene all’utilizzo della forza letale (Blacker et al., 2020; Biggs, Pettijohn & Gardony, 2021). Alcuni studiosi hanno espresso preoccupazioni sulla possibilità che tali tecnologie possano influire negativamente sulla salute mentale dei partecipanti, aumentando il rischio di stress post-traumatico (PTSD) in contesti reali, per cui sono tuttora in corso ricerche psicologiche allo scopo di valutare l’impatto di tali tecnologie sulla psiche dei combattenti. Tuttavia, come dimostrato da alcuni studi, lo stesso PTSD di cui soffrono molti veterani di guerra, può essere efficacemente trattato attraverso l’utilizzo della VR (Rizzo et al., 2004; Deng et al., 2019).

Le implicazioni etiche si estendono anche all’equità nell’accesso a queste tecnologie. Paesi con risorse limitate potrebbero non essere in grado di integrare VR e AR nei programmi di addestramento delle forze armate, creando un divario tecnologico che potrebbe amplificare le disparità esistenti tra i diversi eserciti nel mondo, per cui sono necessari programmi di normalizzazione e cooperazione interforze a livello internazionale tra gli alleati (Kallberg, 2022).

Un’altra questione rilevante è la sicurezza dei dati. Infatti, le applicazioni di VR e AR raccolgono una grande quantità di informazioni sensibili sui soldati e sulle operazioni militari, creando potenziali vulnerabilità a cyberattacchi. Garantire la protezione di queste informazioni deve essere una priorità per le organizzazioni militari che adottano queste tecnologie (Ministero della Difesa, 2021).

Inoltre, è necessario considerare l’impatto ambientale dell’adozione su larga scala di tali tecnologie. La produzione e il mantenimento dei dispositivi di VR e AR richiedono risorse significative, e il loro smaltimento potrebbe contribuire a problemi di inquinamento tecnologico. Affrontare queste sfide richiede un approccio sostenibile e innovativo, che bilanci i benefici operativi con la responsabilità ambientale.

Le questioni legali sono un altro aspetto che richiede attenzione. Ad esempio, l’uso della VR e dell’AR in contesti militari deve rispettare normative internazionali che regolano l’addestramento e le operazioni militari, evitando potenziali violazioni dei diritti umani. Una delle principali sfide è rappresentata dall’applicazione della Convenzione di Ginevra a scenari simulati che potrebbero influenzare le decisioni operative in contesti reali. Questo aspetto è particolarmente rilevante in operazioni multinazionali, dove differenze nelle leggi e nei protocolli possono generare controversie, come nel caso delle missioni di peacekeeping condotte sotto l’egida delle Nazioni Unite. Inoltre, l’introduzione di VR e AR solleva interrogativi su come le normative sui diritti umani possano essere integrate nelle simulazioni, garantendo che il personale militare sia addestrato nel rispetto degli standard internazionali. Affrontare tali questioni richiede una stretta collaborazione tra gli stati maggiori dei vari paesi, esperti legali, tecnologi e decisori politici, per sviluppare congiuntamente linee guida coerenti e condivise a livello globale.

Come si è visto, l’adozione della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata nell’addestramento militare offre numerosi vantaggi, ma comporta anche sfide significative in termini di sicurezza e implicazioni etiche. Queste tecnologie, sebbene innovative e promettenti, richiedono un’attenta considerazione per garantire che vengano utilizzate in modo responsabile e sicuro.

Riepilogando, questi sono le principali questioni riguardanti la sicurezza e la sostenibilità nell’utilizzo di tali tecnologie in ambito militare:

  • Rischi fisici e ambientali: l’addestramento con la VR e l’AR avviene spesso in ambienti simulati che, sebbene sicuri in teoria, possono comportare rischi fisici reali. Ad esempio, i soldati che utilizzano visori AR/VR potrebbero non essere completamente consapevoli del loro ambiente circostante, aumentando il rischio di incidenti o infortuni durante le esercitazioni. È fondamentale implementare misure di sicurezza che garantiscano un ambiente controllato e privo di ostacoli durante l’addestramento.
  • Affidabilità delle tecnologie: le applicazioni di VR e AR devono essere affidabili per evitare malfunzionamenti che potrebbero compromettere l’addestramento militare. Un errore tecnico, come un’interruzione del sistema o un malfunzionamento del visore, potrebbe portare a situazioni pericolose o a decisioni errate da parte dei soldati. Pertanto, è essenziale effettuare test rigorosi e manutenzione regolare delle apparecchiature per garantire il loro corretto funzionamento.
  • Addestramento in situazioni di stress e pericolo: la VR è spesso utilizzata per simulare situazioni di alta pressione, come combattimenti o emergenze. Tuttavia, l’esposizione ripetuta a tali scenari può avere effetti psicologici sugli individui, inclusa l’ansia o il trauma, oppure la desensibilizzazione di fronte a scelte che mettono in gioco vite umane. È dunque cruciale monitorare la salute mentale dei soldati durante l’addestramento e fornire supporto psicologico quando necessario.

Ma l’utilizzo di VR e AR in ambito militare solleva anche importanti implicazioni etiche che meritano un’attenta considerazione. Queste implicazioni riguardano non solo la sicurezza e la responsabilità, ma questioni più ampie relative alla natura umana e all’interazione tra l’uomo e la tecnologia. Queste sono le principali problematiche etiche associate all’uso dell’AR e i principali punti da attenzionare:

  • Responsabilità e decisioni autonome: con l’integrazione di sistemi AR avanzati, la questione della responsabilità diventa cruciale. Se un soldato utilizza un dispositivo AR che fornisce informazioni errate o suggerimenti fuorvianti, chi è responsabile delle conseguenze? La possibilità che le decisioni letali vengano influenzate da algoritmi o sistemi automatizzati solleva interrogativi sulla responsabilità morale e legale. È necessario stabilire linee guida chiare su come utilizzare queste tecnologie senza compromettere la responsabilità individuale dei soldati.
  • Privacy e sorveglianza: l’utilizzo della VR e dell’AR in ambito militare può comportare la raccolta di dati sensibili sui soldati durante l’addestramento. Questi dati possono includere informazioni sulle prestazioni, reazioni emotive e comportamenti decisionali. La gestione di tali informazioni deve essere effettuata con attenzione per proteggere la privacy degli individui e garantire che i dati vengano utilizzati esclusivamente per scopi legittimi, evitando l’esfiltrazione dei dati in caso di cyberattacchi. La sorveglianza continua potrebbe anche portare a un ambiente di lavoro oppressivo, influenzando negativamente il morale dei soldati.
  • Impatto sulla salute mentale: l’uso della AR può influenzare la salute mentale dei soldati, soprattutto se l’esposizione a scenari di combattimento simulati diventa eccessiva. L’addestramento intensivo in ambienti virtuali potrebbe riattivare traumi preesistenti o contribuire allo sviluppo di disturbi come il PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico). È fondamentale dunque monitorare gli effetti psicologici dell’uso prolungato della tecnologia AR e fornire supporto adeguato.
  • Desensibilizzazione alla violenza: un altro aspetto etico riguarda il rischio di desensibilizzazione alla violenza attraverso l’uso della VR in scenari di combattimento simulati. L’esposizione ripetuta a situazioni violente può infatti influenzare le percezioni dei soldati sulla violenza reale, rendendo più difficile distinguere tra simulazione e realtà. È quindi fondamentale bilanciare l’addestramento realistico con la consapevolezza delle conseguenze morali delle azioni militari.
  • Disuguaglianza nell’accesso alle tecnologie: l’accesso a tecnologie avanzate come la AR, la cui gestione e mantenimento comporta notevoli costi economici, potrebbe non essere uniforme tra le diverse forze armate o tra i vari paesi. Questa disparità potrebbe creare una divisione significativa nelle capacità operative, influenzando l’equilibrio di potere globale e sollevando questioni etiche riguardo all’equità nell’accesso alle risorse tecnologiche.
  • Evoluzione della natura umana: la crescente integrazione della tecnologia nella vita dei soldati solleva interrogativi sulla natura umana stessa. L’ibridazione tra uomo e macchina, rappresentata dai soldati cyborg, può modificare le percezioni tradizionali di identità e umanità. Questo porta a riflessioni profonde su cosa significhi essere umano in un contesto in cui le capacità fisiche e cognitive possono essere amplificate artificialmente (Galetta, 2024c).

Come si è accennato, un altro ambito critico riguarda l’influenza di VR e AR sulla psicologia dei soldati durante le operazioni, che può essere sia positiva che negativa. Infatti, tali tecnologie offrono strumenti per migliorare la consapevolezza situazionale, il supporto decisionale e la comunicazione, ma possono anche presentare sfide psicologiche che richiedono attenzione. Gli aspetti maggiormente rilevanti riguardo l’impatto sulle psiche dei soldati sono i seguenti:

  • Miglioramento della consapevolezza situazionale (situational awareness): l’AR fornisce ai soldati informazioni in tempo reale sovrapponendo dati utili nel loro campo visivo. Questo aiuta a migliorare la consapevolezza situazionale, riducendo l’ansia e l’incertezza associate alla turbolenza delle situazioni di combattimento (fog of war). Ad esempio, i visori AR come l’Integrated Visual Augmentation System (IVAS) possono mostrare la posizione delle forze amiche e nemiche, permettendo ai soldati di prendere decisioni più rapide e informate. Questo aumento della consapevolezza può contribuire a una maggiore fiducia nelle proprie capacità operative.
  • Supporto decisionale avanzato (decision support system): l’AR consente ai soldati di accedere a dati critici che possono influenzare le loro decisioni sul campo. La possibilità di visualizzare informazioni balistiche, condizioni meteorologiche e dettagli strategici in tempo reale migliora la qualità delle decisioni prese durante le operazioni. Questo supporto decisionale può ridurre il carico cognitivo e lo stress associato alla necessità di elaborare informazioni complesse in situazioni ad alta pressione.
  • Addestramento contestualizzato: l’uso dell’AR durante l’addestramento permette ai soldati di esercitarsi in scenari realistici che replicano le condizioni di combattimento. Questa esposizione controllata a situazioni stressanti può aiutare i soldati a sviluppare resilienza e capacità di affrontare traumi futuri. Tuttavia, è importante bilanciare l’esposizione a scenari ad alta intensità con il supporto psicologico per evitare effetti negativi sulla salute mentale.
  • Rischio di sovraccarico informativo (cognitive overload): sebbene l’AR migliori la disponibilità delle informazioni, c’è anche il rischio di sovraesposizione delle informazioni: troppi dati visualizzati simultaneamente possono portare a confusione e indecisione, aumentando lo stress anziché alleviarlo. È fondamentale, dunque, progettare sistemi AR che forniscano informazioni pertinenti senza sopraffare i soldati con dettagli non necessari o superflui.
  • Impatto sulla salute mentale: l’uso dell’AR può influenzare la salute mentale dei soldati in modi complessi e soggettivi. Mentre una maggiore consapevolezza situazionale e un supporto decisionale efficace possono ridurre l’ansia, l’esposizione continua a scenari di combattimento simulati potrebbe anche riattivare traumi preesistenti o contribuire allo sviluppo di disturbi come il PTSD (disturbo da stress post-traumatico). È pertanto essenziale monitorare gli effetti psicologici dell’uso prolungato della tecnologia AR e fornire supporto adeguato. Sono tuttora in corso studi e ricerche nell’ambito della psicologia militare, ma l’evoluzione continua delle tecnologie determina l’insorgenza di nuove problematiche ed impone notevoli sforzi di aggiornamento della disciplina sanitaria.
  • Collaborazione e comunicazione: l’AR facilita senza dubbio la comunicazione tra i membri delle unità militari impegnate sul campo, migliorando la collaborazione e riducendo i malintesi sul campo. La possibilità di condividere informazioni in tempo reale attraverso dispositivi AR crea un ambiente di lavoro più collaborativo, contribuendo a una maggiore coesione tra i soldati. Tuttavia, è importante che questa comunicazione rimanga chiara e concisa per evitare confusione e sovraccarico informativo.

L’integrazione della VR e dell’AR nell’addestramento militare rappresenta opportunità senza precedenti per migliorare le capacità operative dei soldati, ma presenta allo stesso tempo una serie di implicazioni etiche complesse che richiedono un’attenta valutazione. È dunque essenziale affrontare le sfide legate alla sicurezza e alle questioni etiche associate a tali tecnologie per garantire un uso responsabile e umano delle innovazioni tecnologiche nel contesto militare. Solo attraverso una pianificazione attenta, una formazione adeguata e una vigilanza continua sarà possibile sfruttare appieno i benefici della VR e dell’AR, garantendo al contempo la sicurezza dei soldati e il rispetto delle norme etiche nel contesto militare.

VR e AR hanno infatti il potenziale di influenzare profondamente la psicologia dei soldati durante le operazioni militari: se da un lato offrono vantaggi significativi in termini di consapevolezza situazionale, supporto decisionale e comunicazione, dall’altro è fondamentale affrontare anche le sfide psicologiche associate all’uso prolungato di tali tecnologie. Un approccio equilibrato che integri tecnologia, etica e supporto psicologico sarà cruciale per navigare nel futuro dell’addestramento militare e delle operazioni sul campo, massimizzando i benefici di VR/AR, ma diminuendo allo stesso tempo i rischi per la salute mentale dei soldati.

Conclusioni

Le tecnologie di Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) hanno trasformato profondamente l’addestramento militare e le operazioni sul campo, introducendo un nuovo modello di preparazione strategica ed operativa. Grazie alla loro capacità di creare ambienti simulativi immersivi e di integrare informazioni critiche in tempo reale, VR e AR si sono affermate come strumenti essenziali per migliorare l’efficacia, la sicurezza e l’adattabilità delle forze armate. L’applicazione di queste tecnologie consente di affrontare scenari complessi e multidimensionali con un livello di realismo senza precedenti, permettendo ai soldati di sviluppare competenze avanzate in contesti operativi simulati che riducono significativamente i rischi fisici e logistici associati all’addestramento tradizionale. Allo stesso tempo, l’AR è ormai diventata parte insostituibile dell’equipaggiamento del soldato cyborg, assistendolo e supportandolo efficacemente nel corso delle missioni.

Le potenzialità offerte da VR e AR nell’addestramento militare includono una maggiore consapevolezza situazionale, l’ottimizzazione del processo decisionale e la possibilità di personalizzare gli scenari in base a specifiche esigenze operative, offrendo un mezzo per esplorare scenari tattici avanzati in condizioni controllate. L’integrazione di dati in tempo reale e l’utilizzo di simulazioni iperrealistiche migliorano la capacità dei soldati di rispondere a situazioni critiche, affinando al contempo le loro competenze tecniche e strategiche. Tuttavia, queste tecnologie non sono esenti da limitazioni e criticità. Tra le principali sfide emergono la necessità di infrastrutture tecnologiche affidabili, la vulnerabilità ai cyberattacchi e il rischio di sovraccarico informativo per i soldati. Inoltre, l’eccessiva dipendenza da sistemi digitali potrebbe compromettere la capacità dei soldati di operare in condizioni in cui tali tecnologie non siano disponibili, limitando le capacità di adattamento e improvvisazione.

Oltre alle problematiche tecniche, l’uso di VR e AR solleva rilevanti questioni etiche e sociali. L’impiego di simulazioni realistiche per l’addestramento militare potrebbe desensibilizzare i soldati agli effetti della violenza, influenzando la loro percezione delle conseguenze delle azioni sul campo di battaglia. Inoltre, l’introduzione di strumenti avanzati come interfacce cervello-computer e sistemi di intelligenza artificiale integrati solleva interrogativi sulla responsabilità morale e legale delle decisioni prese in contesti altamente automatizzati, imponendo la necessità di salvaguardare tutti i profili di accountability coinvolti nel loro utilizzo. Questo rende essenziale lo sviluppo di linee guida chiare e condivise, capaci di bilanciare l’utilizzo di queste tecnologie con il rispetto dei principi umanitari e delle normative internazionali.

Un ulteriore aspetto critico è rappresentato dalla disparità tecnologica tra le forze armate dei diversi paesi. La capacità di accedere ed integrare le tecnologie di VR e AR nelle operazioni militari dipende in gran parte dalle risorse economiche e dalle infrastrutture disponibili, creando un divario tecnologico che potrebbe accentuare le disuguaglianze globali nel settore della difesa. Questo fenomeno sottolinea la necessità di promuovere iniziative di cooperazione internazionale e programmi di standardizzazione per garantire un accesso equo a queste tecnologie, rafforzando al contempo la sicurezza dei paesi alleati.

Un altro ambito che merita particolare attenzione è l’impatto psicologico dell’utilizzo di VR e AR nell’addestramento militare. Sebbene tali tecnologie possano migliorare la resilienza e la preparazione mentale dei soldati, esiste il rischio di effetti negativi sulla salute mentale, come lo sviluppo di disturbi da stress post-traumatico (PTSD) o il sovraccarico cognitivo. Di conseguenza, è fondamentale implementare programmi di monitoraggio e supporto psicologico per garantire che l’uso prolungato di VR e AR non comprometta il benessere degli operatori militari.

Nonostante queste sfide, i benefici offerti da VR e AR superano di gran lunga i limiti, rendendole strumenti indispensabili per affrontare le sfide strategiche e operative del futuro. La loro capacità di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni militari è ormai consolidata, come dimostrato dall’adozione diffusa di tali tecnologie in esercitazioni multinazionali e scenari di conflitto complessi. Tuttavia, per sfruttare appieno il loro potenziale, è necessario adottare un approccio equilibrato che integri innovazione tecnologica, formazione tradizionale e rispetto per i valori umani fondamentali.

In conclusione, la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata rappresentano un punto di svolta nell’addestramento militare, offrendo opportunità uniche per migliorare le capacità operative e strategiche delle forze armate. Tuttavia, il loro utilizzo deve essere accompagnato da una riflessione critica e profonda sulle implicazioni etiche, sociali e tecnologiche, garantendo un’implementazione responsabile e sostenibile. Solo attraverso una pianificazione accurata e una governance consapevole sarà possibile massimizzare i benefici di queste innovazioni, contribuendo a un futuro in cui tecnologia e umanità possano coesistere armoniosamente nel contesto delle operazioni militari.

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