risorse umane

HR Tech: così la tecnologia aiuta a trattenere i talenti in azienda

I professionisti che si occupano in azienda dell’organizzazione e delle persone (HR) sfruttano sempre più la tecnologia per la gestione di dipendenti e collaboratori, nell’ottica in cui ciascuna risorsa umana è un investimento selezionato con cura e la tecnologia serve proprio ad abilitare la crescita dell’investimento

Pubblicato il 01 Feb 2023

Francesco Marino

Co-founder & CEO di Cosmico

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La digital transformation e la competizione per la talent acquisition sono le due sfide con le quali tutte le aziende si confrontano. Il biennio appena trascorso ha sicuramente contribuito ad accelerare l’importanza di trovare nuovi modi di lavorare insieme e organizzare il lavoro collettivo, facendo emergere nuove tendenze nel mondo del lavoro, tra cui un crescente diffondersi dello smart working e una maggiore attenzione alla work-life balance, che hanno portato al fenomeno ormai noto di Great Resignation.

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Da qui si rafforza la centralità dei professionisti che si occupano in azienda dell’organizzazione e delle persone (HR o Risorse Umane), che sfruttano sempre di più la tecnologia per la gestione di dipendenti e collaboratori, nell’ottica in cui ciascuna risorsa umana è un investimento selezionato con cura e la tecnologia serve proprio ad abilitare la crescita di questo investimento.

I fondamenti dell’HR Tech

L’HR Tech è quindi un settore giovane e in rapida crescita, che ha superato i 53,1 miliardi di dollari nel 2021 e si stima possa raggiungere i 90 miliardi di dollari nel 2025 (11,6% CAGR). Quali sono, però, i fondamenti dell’HR Tech? Si distinguono Talent Acquisition, gestione quotidiana e programmazione delle HR, definizione, misurazione e valutazione della performance nonché dei relativi piani di incentivazione e premi e infine Engagement and Connectivity, ovvero l’insieme di tutte le attività promosse per coinvolgere il personale nei valori aziendali, motivandolo e facendolo sentire parte attiva nella vita dell’azienda. Quest’ultima voce rappresenta quella con la maggiore crescita, poiché si aggira intorno al 24,8%, con un aumento del 15% rispetto al 2021, a differenza del Learning and Development, che continuerà a crescere in modo rilevante (8,9% annuo), ma mantenendo un peso contenuto nel complesso dell’HR Tech.

Il settore della Talent Acquisition

Parlando di Talent Acquisition, il settore ha registrato un valore 22,8 miliardi di dollari nel 2021, crescendo a un CAGR del 6,7% nel triennio 2019-2021. Si stima che il comparto preso in esame possa valere circa il doppio nel 2025 (40 miliardi di dollari), crescendo del 12,6% annuo nel quadriennio 2022-2025. A livello globale, quindi, il comparto Talent Acquisition manterrà un peso più o meno costante sul totale HR Tech, passando dal 42,9% nel 2021 al 44,4% nel 2025. Tra i Paesi trainanti a livello europeo si segnalano Germania, UK e Francia, mentre seguono Italia e Spagna. Nello specifico, il comparto in Italia ha registrato un valore di oltre 300 milioni di dollari nel 2021, crescendo a un CAGR storico 2019-2021 del 12,6% e si stima crescerà a un CAGR del 13,2% nel quadriennio 2022-2025, raggiungendo un valore di mercato di oltre 500 milioni di dollari.

Le misure per trattenere i talenti

Questi aspetti dimostrano che, per le corporate, sarà quindi determinante competere per trattenere i migliori talenti, non solo dal punto di vista del pacchetto retributivo proposto, bensì del bilanciamento vita-lavoro, il remote working, la condivisione dei valori e degli obiettivi aziendali e la qualità del lavoro. La scarsità dei talenti, infatti, dovuta in particolar modo a un calo demografico e a un invecchiamento generalizzato della popolazione, incentiverà ulteriormente le aziende ad adottare misure volte alla retention del personale.

Tra i nuovi trend si segnala inoltre anche la crescita del numero dei freelance: grazie a una maggiore flessibilità, sono in aumento gli occupati che scelgono di essere liberi professionisti, in particolare tra le generazioni più giovani. A conferma di questa tendenza, si può evidenziare che negli Stati Uniti i freelancer sono più di 67,6 milioni della forza lavoro nel 2021, dato che si stima raggiungere 86,5 milioni nel 2027, costituendo il 50,9% della forza lavoro complessiva. Nel 2020, i freelancer sono stati circa 19,2 milioni in Europa e oltre 1,3 milioni in Italia, dove sono cresciuti del 3,6% nel 2021 costituendo oltre il 6% della forza lavoro. Ciò può esser sintomo di una forte soddisfazione e presagio di un incremento di tali figure nel prossimo futuro: in questo frangente sono infatti nate numerose start-up che si rivolgono direttamente ai freelancer, agevolandoli a esempio nella ricerca di progetti su cui lavorare di volta in volta, curandone il loro staffing ecc.

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Come si compone il mercato dell HR Tech

Al momento, il mercato dell HR Tech è dominato da incumbent (i.e. società con almeno dieci anni di vita): queste realtà hanno generato circa il 95,9% del valore del mercato in esame nel 2019, contro le start up che hanno prodotto il restante (4,1%). Il trend che si prospetta ribalterà invece le percentuali attuali, vedendo invece un raddoppio della quota di mercato detenuta dalle start up nel 2025 (di circa l’8,2%), grazie al carattere innovativo delle proprie soluzioni, interamente nuove e innovative. Queste si dividono in due macrogruppi: Pure Marketplace e Recruitment & Learning Platform.

Nel primo caso, si tratta di società che offrono un marketplace online per agevolare la domanda e offerta di lavoro, permettendo a freelance di entrare in contatto con potenziali clienti per nuove opportunità di lavoro. Nel secondo, invece, parliamo di società che permettono alla propria community di talenti di entrare in contatto con corporate per opportunità di lavoro, offrendo loro eventi e corsi di formazione e promuovendo attività di engagement. Dello stesso settore fanno infine parte altre due categorie: Recruiting Software e Non Recruiting Software. Nel caso delle prime, si parla di società con un modello di business di puro SaaS, che offrono alle corporate soluzioni per facilitare la selezione di nuovo personale. Le Non Recruiting Software, d’altro canto, hanno un modello di business di puro SaaS, e offrono soluzioni per ottimizzare la gestione e il coinvolgimento del personale delle corporate.

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