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Adolescenti e smartphone, rapporto di amore-odio: lo studio che ci aiuta a decifrarlo



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La ricerca “Compagno costante: una settimana nella vita di un giovane che usa lo smartphone” esplora l’uso dei device tra i giovani. Risultati chiave includono l’uso di app come TikTok, l’impatto delle notifiche e l’uso notturno. In evidenzia l’esposizione a contenuti inappropriati e la difficoltà nel gestire l’uso della tecnologia

Pubblicato il 19 feb 2024

Antonino Mallamaci

avvocato, Co.re.com. Calabria



CELLULARE figli

“Constant Companion: A Week in the Life of a Young Person’s Smartphone Use” (Compagno costante: Una settimana nella vita di un giovane che usa lo smartphone) è il titolo di una ricerca promossa da Common Sense, la più grande organizzazione senza scopo di lucro degli Stati Uniti “dedicata a migliorare la vita dei bambini e delle famiglie fornendo informazioni affidabili, istruzione e voce indipendente”.

Gli obbiettivi della ricerca

James P. Steyer, suo fondatore e Ad, presenta il lavoro precisando che esso “colma una lacuna nella nostra comprensione di come gli adolescenti utilizzano effettivamente i loro smartphone, combinando i dati dei telefoni dei bambini stessi con il feedback del nostro Consiglio consultivo per i giovani (Common Sense Youth Advisory Council 2023), un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni di varie etnie e generi”. In questa dichiarazione di uno di questi ragazzi si può cogliere la natura del loro rapporto di amore-odio con lo smartphone: “Sento che ci sentiremmo tutti molto meglio se stessimo di meno col cellulare. Non ho avuto un telefono per una settimana, perchè l’avevo perso, e quella settimana è stata fantastica. Dovevo usare i telefoni dei miei amici per contattare le persone se avevo bisogno di mandare loro un messaggio. Il solo fatto di non avere un telefono ti toglie questo peso. In un certo senso ti rende quasi libero”.

Le lacune che la ricerca vuole colmare

Nell’introduzione, si precisa che la ricerca su come vengono utilizzati gli smartphone da bambini e adolescenti è stata finora carente in quanto basata in genere sull’auto-segnalazione delle abitudini di utilizzo quotidiane, su rapporti momentanei (ad esempio, “pingando” (contattando) i partecipanti durante la giornata per valutare i cambiamenti momento per momento nell’uso dei media) o chiedendo ai giovani utenti cosa sperimentano attraverso i loro telefoni (ad esempio, supporto sociale o bullismo; contenuti tossici o stimolanti). Per valutare il ruolo degli smartphone bisogna monitorare i telefoni. Ciò sarebbe possibile analizzando i dati raccolti dalle aziende tecnologiche e dalle società di marketing per monitorare gli utenti, ma in genere essi non vengono condivisi con i ricercatori.

Per lo studio di Common Sense è stato perciò utilizzato un software per raccogliere dati dagli smartphone di un campione eterogeneo di circa 200 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, interpretati poi con l’assistenza del Consiglio consultivo per i giovani per comprendere meglio le relazioni che i giovani sviluppano con i loro smartphone.

Le domande a cui la ricerca prova a dare risposta

La ricerca mirava a rispondere alle seguenti domande:

• Quanto tempo trascorrono i preadolescenti e gli adolescenti sui loro smartphone?

• Quali tipi di app usano più frequentemente e per periodi di tempo più lunghi e perché?

• Accedono ad app destinate a un pubblico più anziano?

• Quante notifiche ricevono al giorno e da quali app?

• Quanto si usa lo smartphone durante l’orario scolastico e perché?

• Quanto si utilizza lo smartphone di notte e perché?

• Quanta tensione o frustrazione provano i preadolescenti e gli adolescenti nei confronti dei loro smartphone e come riescono a gestirla?

• Ci sono nuove intuizioni sulle esperienze e le pratiche dei giovani con gli smartphone che potrebbero portare a una migliore progettazione per migliorare il benessere dei giovani?

Come si è svolta la ricerca

Sugli smartphone dei ragazzi del campione è stato installato il software Chronicle, un’app che funziona in background in modo discreto e fornisce dati continui su quali app sono state utilizzate e quando; quante volte è stato preso in mano il telefono; quanto è stato utilizzato durante l’orario scolastico e nelle ore notturne; quante notifiche sono arrivate. Lo studio è stato condotto solo sui telefoni Android, perché il tracciamento dei dispositivi Apple non condivide con la comunità di ricerca i nomi di specifiche app non Apple di social media, giochi per dispositivi mobili, ecc.

Il Consiglio consultivo per i giovani ha lavorato con Common Sense da gennaio a maggio 2023. Attraverso le conversazioni con i suoi componenti sono state acquisite informazioni sul rapporto, che abbiamo definito di amore – odio, degli adolescenti con i loro telefoni, con l’obiettivo finale di immaginare come gli smartphone potrebbero essere progettati per supportare gli utenti più giovani. Nel rapporto è inclusa una parte dedicate ai suggerimenti per genitori, politici e aziende tecnologiche.

Il rapporto tra ragazzi e smartphone

Gli smartphone sono entrati nella vita di bambini e adolescenti nel 2007. Acquistarne uno è ormai un rito di passaggio per la maggior parte di loro. Negli USA, ma i dati italiani sono simili, il 43% dei preadolescenti (dagli 8 ai 12 anni) e dall’88% al 95% degli adolescenti (dai 13 ai 18 anni) hanno il proprio smartphone.

Circa la metà dei bambini riceve il primo smartphone a 11 anni, ma dopo molti dicono che avrebbero preferito non averlo così presto descrivendolo come un’appendice di cui non possono fare a meno. Diversi fattori contribuiscono all’attaccamento dei giovani ai loro telefoni. In primo luogo, è appropriato, dal punto di vista dello sviluppo, che gli adolescenti cerchino la connessione e il feedback dei loro amici e vogliano farlo frequentemente.

Smartphone, apparecchi progettati per creare dipendenza

Tuttavia, le scelte di design e marketing delle aziende tecnologiche, per ragioni di business, rendono difficile la separazione dagli smartphone. Più tempo trascorso sulle app mobili si traduce in maggiori entrate pubblicitarie e acquisti in-app, e queste contengono quindi funzionalità di design persuasivo per incoraggiare un coinvolgimento prolungato. Queste caratteristiche di design includono l’incoraggiamento nella creazione di contenuti, la riduzione delle difficoltà di utilizzo (ad esempio, il movimento di scorrimento verso l’alto consente di passare facilmente da un video all’altro), la pressione a utilizzarle (ad esempio, le notifiche esortano gli utenti a guardare un livestream prima che si interrompa), i rinforzi quantificati (ad esempio, Mi piace, condivisioni, valuta virtuale), o raccomandazioni algoritmiche che analizzano il comportamento digitale di un utente per prevedere su cosa potrebbe cliccare in seguito.

I pericoli dello smartphone come veicolo di marketing

Gli smartphone sono un veicolo di marketing senza precedenti perché vengono portati ovunque e forniscono informazioni sul comportamento quotidiano, sulle preferenze e sulle reti sociali degli utenti. Le tracce di dati registrate dagli smartphone (posizione, acquisti, Mi piace e condivisioni) consentono alle aziende di creare profili utente venduti o utilizzati per accrescere le entrate attraverso la pubblicità mirata. Considerando, da un lato, gli interessi contrastanti di un modello di business che dà priorità al coinvolgimento e, dall’altro, un adolescente in via di sviluppo con varie passioni, impulsi e obblighi, non sorprende che sia i giovani che i loro genitori si lamentino di sentirsi come se trascorressero più tempo sui loro telefoni di quanto intendessero.

I principali risultati della ricerca

Lo smartphone è un compagno costante, fornendo anche solo un ronzio di fondo o incoraggiando le consultazioni regolari durante le oltre quattro ore di utilizzo da parte degli adolescenti in un giorno medio.

Perché lo smartphone è diventato un compagno costante

Gli smartphone li aiutano a connettersi con gli amici, a far riposare il cervello, a ridere e rilassarsi. In una giornata tipica, i partecipanti allo studio hanno utilizzato i loro smartphone per una media di quasi quattro ore e mezza. Alcuni partecipanti hanno utilizzato i loro telefoni solo per pochi minuti al giorno, altri oltre 16 ore al giorno. Oltre all’uso più attivo, alcuni adolescenti usano i loro smartphone per avere un “ronzio” di sottofondo riproducendo film, video o musica mentre fanno i compiti o altro. Per la maggior parte degli adolescenti del campione, lo smartphone è a portata di mano e viene preso e controllati una media di 51 volte al giorno, che può andare da 2 a 498 volte. I partecipanti dagli 11 ai 12 anni tendono a prendere in mano il telefono meno, quelli di età pari o superiore a 13 anni hanno maggiori probabilità di controllare il telefono più di 100 volte al giorno. Gli adolescenti del Consiglio di consulenti hanno spiegato che i più piccoli hanno più regole o restrizioni, mentre ai più grandi viene concessa maggiore autonomia man mano che capiscono il momento e il luogo appropriati per usare il telefono. Inoltre, i più piccoli possono avere meno coetanei con smartphone e meno amici da contattare.

Le categorie di app più usate

Le categorie di app più usate: social media (32%), giochi (17%), YouTube (26%), Le notifiche sono tantissime: la metà dei partecipanti al campione ne riceve 237 o più al giorno. Queste interruzioni sono piacevoli ma anche distraenti, perchè inducono molti di loro a gestire ciò di cui vengono avvisati. I pickup telefonici indicano la frequenza con cui un utente interagisce con il proprio telefono, le notifiche mostrano la frequenza con cui un telefono tenta di coinvolgerlo. In una giornata tipica, i partecipanti hanno ricevuto una media di 237 notifiche. Delle notifiche consegnate hanno visto o interagito con circa un quarto (media 46 al giorno).

La frequenza delle notifiche

La frequenza delle notifiche va da un massimo di oltre 4.500 notifiche consegnate e oltre 1.200 registrate. Il 23% delle notifiche arriva durante l’orario scolastico e circa il 5% durante le ore notturne dei giorni di scuola. Quindi sarebbe meglio eliminare le notifiche non necessarie nei momenti della giornata in cui sono più fastidiose. per i giovani. Pochissimi partecipanti non hanno ricevuto alcuna notifica durante l’orario scolastico o durante le ore notturne dei giorni di scuola. Secondo I ragazzi del Consiglio consultivo è essenziale filtrare o bloccare le notifiche, in particolare dai contenuti “spam”, favorendo le notifiche di messaggi diretti. Snapchat e Discord sono i social che hanno inviato più notifiche, con alcuni partecipanti che hanno ricevuto centinaia di messaggi da queste piattaforme. I membri del Consiglio affermano di essere diventati esperti dei modi in cui alcune app cercano di attirarli con notifiche insignificanti, fatte apposta per tirarli dentro.

Le notifiche dalle app sui nostri smartphone, che siano viste, ascoltate, sentite o silenziose, sono un evento frequente per molti utenti di smartphone adolescenti e adulti. Rispetto ai pickup da smartphone che indicano la frequenza con cui un utente interagisce con il proprio telefono (indipendentemente dal fatto che stia rispondendo a una notifica), le notifiche indicano la frequenza con cui il telefono stesso esegue il ping per attirare l’attenzione. Queste notifiche possono indirizzarci utilmente verso un messaggio importante, ma possono anche fungere da potente distrazione da altre attività e richiamare l’utente al proprio dispositivo. Le notifiche possono essere modificate con l’obiettivo di migliorare la concentrazione, il tempo trascorso in famiglia o il sonno. Le notifiche sugli smartphone si distinguono in consegnate e visualizzate dall’utente (ha guardato la notifica o aveva lo schermo del telefono acceso quando l’ha ricevuta).

In una giornata tipica, i partecipanti hanno ricevuto una media di 237 notifiche e hanno visto o interagito 46 volte. Le notifiche viste sono molte di più nelle ore mattutine (probabilmente quando le impostazioni “non disturbare” durante la notte erano disabilitate o i partecipanti prendevano in mano i loro telefoni al mattino) per raggiungere il picco nel tardo pomeriggio/sera. Insomma, le notifiche sono tantissime. A volte piacevoli, a volte fastidiose. Quelle dei marketer sono le meno essenziali e le più irritanti: gli adolescenti sono diffidenti nei confronti delle piattaforme che cercano di attirare la loro attenzione in modi non autentici (ad esempio, dicendo loro quando un conoscente lontano posta ma non li tagga). Gli operatori sanitari e gli insegnanti possono fare aiutare i giovani a riflettere su come le notifiche dello smartphone influenzano le loro emozioni, la concentrazione e le abitudini di controllare il loro dispositivo, e quindi consentire ai giovani utenti di gestire le loro notifiche e impostare orari “non disturbare” in linea con le loro esigenze.

L’ascesa di TikTok

TikTok è irresistibile, offre un piacere di dimensioni ridotte e un’interazione a basso attrito che si adatta rapidamente agli interessi o all’umore dell’utente.

TikTok è stata una delle app più popolari e di più lunga durata utilizzate nel campione di ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni, utilizzata dal 50% dei partecipanti, per una media di un’ora e 52 minuti al giorno. Gli utenti di TikTok hanno dimostrato di avere maggiori probabilità di trascorrere diverse ore al giorno a usarla (fino a sette ore al giorno), spesso durante l’orario scolastico e durante la notte. I ragazzi del Consiglio affermano ciò che già si sa in tutto il mondo: TikTok offre un’esperienza che altre piattaforme social o di condivisione video non offrono. TikTok è stata descritta come “facile” perché i video iniziano semplicemente a essere riprodotti: l’utente non deve prendere alcuna decisione, quindi non c’è alcuna azione frenante, tutt’altro.

Gli adolescenti affermano che l’algoritmo di TikTok (il famigerato FORYOU) li “conosce” così bene che possono aspettarsi sempre di trovare qualcosa di divertente da guardare. Se l’utente non è interessato al video che inizia a essere riprodotto, l’app passa rapidamente a qualcosa di più coinvolgente o che si adatta al suo umore o ai suoi desideri. Infine, i video sono brevi, quindi forniscono piccole dosi di piacere quando i giovani hanno bisogno di una pausa ma non hanno molto tempo.

Le particolarità che rendono TikTok a rischio dipendenza

Per TikTok, gli adolescenti parlano della facilità e dell’acquisizione dell’infinito scorrimento dei video. Quando è stato chiesto ai ragazzi del Consiglio perché i loro coetanei scorrono TikTok per quasi due ore al giorno, occupando quasi il 40% del loro tempo totale al telefono, hanno spiegato che le piattaforme basate su testo sono “più impegnative”, mentre TikTok è facilissimo perché gli utenti possono semplicemente aprire l’app e i video iniziano a essere riprodotti all’infinito, senza fare clic e quindi essere attivi. Uno di loro ha detto: “guardi un video ed è interessante, scorri e c’è un altro video interessante. Non devi nemmeno trovare i video da solo, è tutto personalizzato e puoi condividere cose divertenti con i tuoi amici, quindi crea dipendenza”.

Un altro elemento chiave dell’attrattiva di TikTok è che può essere utilizzato per brevi o brevissimi periodi, ad esempio tra una lezione e l’altra, rispetto a piattaforme più “dispendiose in termini di tempo” come YouTube o Netflix. TikTok, sefcndo loro, ha un algoritmo che impara velocissimamente ciò che vogliono e cambiare per soddisfare le loro esigenze. L’avanzamento automatico dei feed di contenuti ha anche contribuito all’esperienza “traboccante” dell’utilizzo di TikTok o YouTube e alle grosse difficoltà che alcuni adolescenti sentono nel staccarsi dal feed dei video. TikTok, in particolare, è stato descritto dal Consiglio come un piatto ricco di ingredienti coinvolgenti e che può essere consumato in piccoli bocconi durante i tempi morti o tra una lezione e l’altra.

Al contrario, le app che i giovani usano per scopi orientati agli obiettivi (come scattare foto, fare acquisti o cercare qualcosa su un browser) hanno richiesto molto meno tempo. I caregiver dovrebbero essere sensibili al fatto che le aziende sono incentivate a progettare funzionalità che catturino l’attenzione dei bambini più a lungo, e non è solo la mancanza di “forza di volontà” dei bambini che li tiene sui loro telefoni.

Smartphone e accesso a edsperienze inadatte all’età

Gli smartphone possono consentire l’accesso a esperienze inadeguate all’età, compresi i social media per i bambini sotto i 13 anni e le app con classificazioni per adulti (età superiore ai 17 anni)/solo per adulti (età superiore ai 18 anni).

Degli 85 partecipanti di età inferiore ai 13 anni, il 68% ha utilizzato app di social media e tutti hanno utilizzato almeno un’app classificata “per adolescenti” o “per adulti”.

Le piattaforme social più popolari tra gli 11 e i 12 anni sono TikTok (utilizzata dal 47%), Snapchat (31%), Discord (25%), Instagram (16%), Facebook (16%) e Pinterest (14%). Inoltre, quasi la metà dei partecipanti ha utilizzato app per adulti o solo per adulti: Pornhub, app di fantasport/scommesse, Telegram, Reddit, Parler, 4chan, giochi da casinò o giochi violenti. Un piccolo numero (14) di partecipanti ha utilizzato app di social media con funzionalità rischiose, come la possibilità di connettersi con estranei per messaggiare, inviare foto o chat video. Anche un loro uso breve può portare a interazioni problematiche con gli adulti.

Le difficoltà dei giovani a gestire l’uso della tecnologia

I giovani utenti ammettono di avere difficoltà a gestire l’uso della tecnologia, ma aggiungono di stare tentando di migliorare con la cura e l’aggiunta di ostacoli per renderne difficile l’utilizzo.

Oltre a monitorare i telefoni, i ricercatori hanno intervistato i 203 partecipanti per chiedere se avessero problemi a gestire l’uso della tecnologia. Oltre due terzi di questi ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni hanno dichiarato di avere “a volte” o “spesso” difficoltà a smettere di usare la tecnologia, di usarla per sfuggire al dolore o di ottenere sollievo da sentimenti negativi, ma anche di perdere sonno per il fatto di essere al telefono o su Internet a tarda notte. Questi impatti possono essere dovuti all’attrazione naturale che gli adolescenti sentono verso i loro contatti sociali attraverso il telefono, ma anche il design delle app e delle piattaforme, che prolunga il coinvolgimento, certamente contribuisce ad aggravare il problema.

Per la maggior parte degli adolescenti, gli smartphone occupano gran parte delle loro ore di veglia. Il fatto che questo sia tempo ben speso dipende da ciò che vedono, da ciò che il suo utilizzo sta amplificando o interrompendo, dalle altre attività positive effettuate durante la stessa giornata. Si può certamente affermare che gli smartphone sono sia sullo sfondo che in primo piano nella mente dei bambini.

I modelli di utilizzo del telefono da parte dei giovani

I modelli di utilizzo del telefono da parte dei giovani variano in modo significativo dall’uno all’altro, e il modo in cui gli smartphone si inseriscono nella giornata di un giovane sembra molto personale. Molti bambini hanno una uno schema nell’uso del telefono, la loro “cosa” principale che amano fare (o da cui si sentono ossessionati), quindi vale la pena aiutarli a riflettere su come la loro particolare personalità influenza il loro rapporto con il telefono.

Dalla ricerca si evince che il tempo è solo una dimensione dell’esperienza di bambini e ragazzi con lo smartphone. Ciò che fanno, i contenuti che visualizzano e le interazioni che hanno sono componenti fondamentali del modo in cui utilizzano i loro dispositivi. La ricerca mostra che la qualità dei contenuti e i tipi di attività con cui i giovani si impegnano online sono più fortemente associati al benessere.

Le app più usate e per quanto tempo

La metodologia della ricerca di Common Sense non può dirci esattamente quali contenuti i giovani hanno visto sui loro telefoni, ma già capire quali tipi di app vengono utilizzate e per quanto tempo fornisce un quadro per iniziare a comprendere. I 203 partecipanti del campione hanno utilizzato un totale di 1.644 app uniche durante la settimana in cui i loro smartphone sono stati tracciati. I singoli partecipanti hanno utilizzato da cinque a 125 app diverse nel corso della settimana, con una media di circa 40 app diverse in totale. Le app dei social media sono state utilizzate in media più a lungo ogni giorno, seguite da YouTube (che include YouTube, YouTube Kids e YouTube TV), giochi per dispositivi mobili, browser, messaggistica e video in streaming. Considerando l’utilizzo complessivo dello smartphone da parte di un partecipante, le app di social media (42%), YouTube (19%) e gaming (11%) hanno occupato la percentuale maggiore di tempo al giorno. Nonostante la loro popolarità, le app per la fotografia/fotocamera, le telefonate e le app musicali sono state utilizzate solo per pochi minuti. I partecipanti più giovani hanno avuto la durata più lunga della categoria di app di gioco.

Il coinvolgimento con i giochi

Durante la settimana di studio, sono stati usati complessivamente 657 diversi giochi per dispositivi mobili, di cui 211 (32%) avevano valutazioni di contenuti violenti. Osservando i modelli di gioco, i ragazzi del Consiglio hanno trovato interessante il fatto che alcuni giochi si svolgessero in momenti apparentemente casuali della giornata. Hanno quindi spiegato che ciò è dovuto al fatto che alcuni giochi inviano notifiche per coinvolgere nuovamente il giocatore ogni giorno, mentre altri giochi sono progettati in modi che si aspettano un coinvolgimento frequente per mantenere i progressi nel gioco. Delle app più popolari utilizzate dai ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, quelle con la durata giornaliera più lunga sono TikTok, YouTube, Instagram, Snapchat, Discord, Roblox, Chrome e Netflix. (Spotify di solito trasmette musica in streaming per lunghi periodi di tempo, ma non viene registrata come “in uso” perché lo schermo è solitamente spento durante lo streaming). TikTok e YouTube hanno avuto molti più utenti che hanno trascorso diverse ore al giorno utilizzando queste app, con il 64% che trascorre più di un’ora al giorno su TikTok e il 41% che fa lo stesso su YouTube. Il Consiglio ha attribuito questo risultato alla lunghezza dei video, alle caratteristiche prive di attrito di queste piattaforme e alla personalizzazione algoritmica dei video in base agli interessi degli utenti, che rendono difficile il disimpegno.

I limiti delle classificazioni in base all’età

Gli app store hanno classificazioni in base all’età che raccomandano l’età degli utenti di app specifiche, ma queste non vengono applicate di routine. “Cancelli” che limitano l’età su app e app store, come l’inserimento di una data di nascita, sono sempre stati facili da superare. Ciò significa che è facile per i giovani utenti di smartphone guadare (o saltare intenzionalmente) in un territorio che non era destinato a loro. I soggetti del campione hanno utilizzato app inappropriate per l’età sui loro smartphone. Anche i minori di 13 anni! Degli 85 partecipanti di età inferiore ai 13 anni, il 68% ha utilizzato app di social media e tutti hanno utilizzato almeno un’app classificata come “Teen” o superiore.

L’uso di app per adulti (età superiore ai 17anni) o solo per adulti (18) è stato verificato per il 45% dei partecipanti: Pornhub, app di fantasport/scommesse (Yahoo Fantasy Sports & Daily, Sleeper Fantasy Football), Telegram, Reddit, Parler, 4chan, giochi da casinò o giochi violenti. I temi sexy vengono visualizzati in alcune app, per lo più videogiochi. Di tutte le app utilizzate dai partecipanti allo studio, 47 avevano segnalazioni di contenuti su temi sessuali, nudità, 34 dei quali erano videogiochi.

Inoltre, 14 partecipanti hanno utilizzato app che consentono di connettersi con estranei per messaggiare, inviare foto o videochattare. Queste app espongono gli utenti bambini e adolescenti a interazioni non sicure o di possibile sfruttamento.

L’uso dello smartphone nelle scuole

L’uso dello smartphone nelle scuole è in gran parte modellato dalle politiche telefoniche scolastiche e dal modo in cui vengono applicate. Gli studenti delle scuole medie hanno spesso regole più rigide, mentre alcune scuole superiori consentono agli studenti un maggiore uso del telefono. Questa è un’opportunità per gli studenti per l’autoregolazione e l’uso intenzionale (in altre parole, non guidato dall’abitudine) dello smartphone.

Durante l’orario scolastico, dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 15, il 97% dei partecipanti utilizza il telefono, per una media di 43 minuti (da meno di un minuto a sei ore e mezza). Il numero medio dei controlli del telefono è di 13 per giorno di scuola, da meno di uno a 229.

L’uso notturmo degli smartphone

Ma lo smartphone si usa anche durante le ore notturne nei giorni di scuola. Perché?

Oltre la metà degli adolescenti ha utilizzato i propri telefoni durante la notte nei giorni di scuola, principalmente per andare su social media, giochi o YouTube. Il 59% ha utilizzato il telefono durante le notti (da mezzanotte alle 5 di mattina) dei giorni di scuola, con una media di circa 20 minuti a notte, con variazioni enormi da meno di un minuto a cinque ore. Il 67% dei partecipanti ha risposto alle notifiche, con una media di uno a note; ma almeno un partecipante ha risposto al telefono 18 volte. Le categorie di app più usate: YouTube (47%), social media (39%), giochi (29%) e lettura (18%). YouTube ha utilizzi più lunghi per l’abitudine di molti di mandare musica, o rumore bianco in riproduzione. Secondo I ragazzi del Consiglio, TikTok può essere troppo stimolante e portare a difficoltà ad addormentarsi.

Social media, giochi e YouTube sono state le categorie di app più utilizzate durante le ore notturne nei giorni di scuola. Da un giorno all’altro, app specifiche sono sembrate particolarmente coinvolgenti, tra cui giochi per dispositivi mobili come Nikke, Klondike, Random Dice, WWE Super Card o Cat Game. L’app di social media più longeva da un giorno all’altro è stata TikTok.

In una tipica notte di un giorno di scuola, il numero medio di volte in cui un adolescente o un preadolescente ha preso in mano il proprio smartphone è stato di 1,0, arrivando fino a 18 volte in una notte. Sia le notifiche recapitate che le notifiche visualizzate nelle notti scolastiche sono state relativamente scarse, con una media di meno di una a notte per la maggior parte delle categorie di app.

È interessante notare che la categoria con uno dei tassi più alti di notifiche durante la notte è stata quella delle app di controllo parentale, senz’altro causata dall’intervento dei genitori sui figli per invitarli a prendere sonno. Secondo i componenti del Consiglio, il tempo trascorso con il telefono prima di andare a letto potrebbe essere l’unico tempo libero durante la giornata, da usare per qualcosa di piacevole, come social media, video o film. Hanno evidenziato pure che l’uso dello smartphone di notte è un misto di procrastinazione (perché addormentarsi significa che devono svegliarsi per il giorno successivo per andare a scuola), perdere la cognizione del tempo e volersi rilassare.

Le raccomandazioni del rapporto per i genitori

  • Può essere difficile trovare un equilibrio tra l’uso dello smartphone e le altre parti della vita che contano per preadolescenti e adolescenti. Piuttosto che giudicare e/o cedere alla frustrazione, gli adulti dovrebbero essere curiosi delle loro esperienze per potersi confrontare sul loro terreno.
  • I bambini sono spesso preoccupati che i genitori portino via i loro telefoni se rivelano esperienze negative. Fai sapere a tuo figlio fin dall’inizio che può raccontarti tutto ciò che accade sul suo telefono e lo aiuterai a superarlo.
  • I genitori stessi usano gli smartphone per diverse ore al giorno e talvolta le stesse app che usano i bambini. Usalo come un modo per riflettere, scambiare esperienze o sperimentare i cambiamenti nell’uso del telefono per considerare come cambia il tuo umore, la concentrazione e il sonno.
  • Ogni bambino è diverso e il suo uso dei telefoni e dei social media rifletterà questa individualità. Comprendere e accettare il modo unico di vivere di tuo figlio nel mondo è una parte importante della comprensione e della comunicazione sull’uso del telefono.
  • L’installazione di controlli parentali, filtri, timer e altre restrizioni nel dispositivo è l’opzione principale per monitorare l’uso del telefono, ma si tratta di strumenti che richiedono molta attenzione e coinvolgimento dei genitori. Ancora più importante, è che nessuno di tali accorgimenti ti dirà come si sente tuo figlio. Bisogna invece avere conversazioni regolari per capire come si sente riguardo alla sua vita online.

I suggerimenti a piattaforme web e socxial media

  • Considerato che a bambini e adulti vengono fornite le stesse opzioni per i modelli di smartphone, i sistemi operativi e gli app store, essi sono soggetti agli stessi modelli di business, problemi di contenuto e pratiche di design persuasivo; sebbene sia importante non limitare le opportunità dei giovani di trovare buoni contenuti e informazioni attraverso i loro telefoni, il design dei dispositivi e delle app potrebbe essere migliorato per facilitare questo processo per i giovani e i loro genitori nei seguenti termini:
  • Creare un’interfaccia utente e processi di onboarding (ad esempio, quando un giovane utente riceve per la prima volta un telefono o crea un account) che consentano facilmente agli utenti di impostare orari “non disturbare”, decidere quando e da chi vogliono ricevere notifiche, impostare obiettivi per i tempi di utilizzo del telefono. Queste impostazioni non devono essere sepolte o richiedere un’app diversa per l’installazione. In quanto è importante essere infromati e consapevoli riguardo al momento e al luogo in cui l’uso dello smartphone si adatta o meno alla vita quotidiana.
  • Lavorare con gli adolescenti e le famiglie per progettare modi per rivedere regolarmente le impostazioni e gli obiettivi e per adattarti man mano che bambini e ragazzi crescono, imparano a conoscere le loro abitudini con lo smartphone e sviluppano diverse routine e interessi quotidiani. Diverse stagioni o anni scolastici presentano momenti appropriati per suggerimenti e spunti di riflessione che coinvolgerebbero i giovani utenti nel processo di riflessione sull’equilibrio dello smartphone.
  • Aggiornare i sistemi operativi in modo che aiutino a notificare alle app, agli app store e alle piattaforme, che l’utente è un bambino o un adolescente. In questo modo, le app e gli store possono utilizzare impostazioni che non consiglino contenuti o app rischiosi.
  • Gli operatori di telefonia mobile dovrebbero mettere a disposizione delle famiglie opzioni di dispositivi intermedi più convenienti quando vogliono ottenere un telefono moderno ma non uno smartphone ad accesso completo. Vengono sì messi sul mercato modelli che potrebbero servire meglio i bambini in diverse fasi del loro sviluppo, ma spesso sono costosi o non compatibili con vari piani telefonici.
  • Attualmente, le opzioni di benessere digitale includono timer, blocchi e impostazioni “non disturbare”, che hanno un’efficacia variabile a seconda degli adolescenti. Alcuni giovani utenti hanno sviluppato approcci come l’aggiunta di ostacoli all’uso o l’evitare determinati contenuti durante le ore serali, ma questo è tutt’altro che universale. In effetti, due terzi del campione ha rivelato di ritenere che l’uso del telefono influisca su parti importanti della loro vita come il sonno o il coping emotivo. La co-progettazione di opzioni di smartphone con gli adolescenti sposterebbe l’onere dai singoli bambini all’ecosistema digitale che li circonda. Un tale approccio andrebbe a beneficio di tutti i cittadini.

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