comunicazioni satellitari

Il ruolo dei satelliti nei conflitti: cos’è cambiato con la guerra in Ucraina

In passato la tecnologia satellitare è stata usata frammentariamente per gettare luce su sospetti abusi dei diritti umani, come la presenza di campi di detenzione nello Xinjiang o il genocidio nel Darfur. Ma il ruolo dei satelliti nell’attuale guerra in Ucraina può essere considerato come innovativo. Vediamo perché

Pubblicato il 15 Apr 2022

Davide Agnello

Analyst, Hermes Bay

Camilla Guidi

Analyst Hermes Bay

space debris

Dall’inizio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, vi è stato un incremento dell’utilizzo dei satelliti per documentare l’andamento delle ostilità. Durante la guerra si stanno diffondendo tecnologie sofisticate che permettono di andare oltre la copertura delle nuvole e che possono riprendere immagini chiare anche di notte.

Queste nuove apparecchiature riescono a documentare l’evoluzione del conflitto e permettono ad un numero crescente di analisti di Open Source Intelligence (OSINT) di effettuare valutazioni in tempo reale riguardo agli sviluppi sul campo di battaglia. In particolare, le immagini satellitari della Maxar, raccolte dal 18 al 21 marzo, hanno rivelato le continue attività militari delle truppe russe in alcune città ucraine come Mariupol, Kyiv e Chernihiv.

Sorveglianza biometrica nuova arma nella cyber guerra, dall’Afghanistan all’Ucraina: usi e scenari

Le forze di artiglieria sono tuttora schierate in queste località e continuano a colpire le aree abitate, causando danni a edifici residenziali, siti industriali e infrastrutture.

Satelliti, elemento strategico durante un conflitto

L’utilizzo di tecnologie satellitari può rappresentare un elemento strategico durante un conflitto, creando vantaggi sia offensivi sia difensivi. L’ultimo decennio è stato caratterizzato da un aumento della disponibilità di dati satellitari, sia dalle agenzie spaziali sia dal settore privato. Infatti, secondo un ex ufficiale dei servizi segreti statunitensi, Craig Nazareth, i governi non sono più gli unici in grado di fornire dati satellitari. Grazie alla crescita dell’industria privata, il numero di immagini è maggiore e i tempi di consegna sono più rapidi rispetto ai conflitti precedenti, così come accaduto durante l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 in cui le immagini delle forze filorusse che conquistavano la regione giunsero in maniera rapida e diffusa. Sebbene la maggior parte dei paesi occidentali disponga delle loro risorse satellitari, la loro natura è tuttavia classificata, rendendo difficile la condivisione delle immagini.[1]

I satelliti sono l’unico strumento in grado di monitorare la Terra intera, fornendo dati tempestivi e oggettivi. Nel contesto attuale, grazie all’assistenza di Capella Space, le truppe ucraine hanno la possibilità di individuare minacce provenienti dalle forze nemiche e aiutare la popolazione civile in maniera più efficiente.

Allo stesso tempo, le tecnologie satellitari possono essere utilizzate anche per scopi offensivi. Per esempio, a differenza dei satelliti tradizionali che puntano solo verso il basso, i satelliti di Maxar possiedono giroscopi che gli permettono di ruotare e puntare un obiettivo con più precisione. L’acquisizione di immagini da parte di Maxar, o altre aziende attive nel settore, potrebbe però condurre a problematiche di tipo etico. La condivisione di determinate immagini selezionate potrebbe svelare non solo i movimenti delle truppe ucraine e i loro schieramenti difensivi, ma avrebbe anche il potenziale di condizionare la percezione dei cittadini, aumentando di conseguenza la disinformazione.

Le vulnerabilità dei satelliti

Anche le comunicazioni satellitari possono rappresentare una vulnerabilità nell’ambito di un conflitto. Il provider statunitense di comunicazioni satellitari, ViasAnalyst Hermes Bayat, è stato hackerato lo stesso giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina. Le agenzie di intelligence occidentali ritengono che il Cremlino abbia condotto l’attacco che ha colpito le trasmissioni militari e quelle governative.

I satelliti per la segnalazione di eventuali crimini di guerra

Nei conflitti armati moderni, l’utilizzo della tecnologia satellitare riveste un ruolo di primo piano anche nella segnalazione di eventuali crimini di guerra. Recentemente, il Congresso degli Stati Uniti ha sollecitato le agenzie di spionaggio a declassificare le informazioni che hanno raccolto sulle presunte violazioni compiute dalle forze armate russe in Ucraina, come l’attacco al Teatro Drama di Mariupol il 16 marzo 2022. La struttura era stata adibita a rifugio per i civili della città, come farebbero supporre anche alcune immagini catturate dai satelliti in cui è possibile notare la scritta ‘deti’ (‘bambini’ in russo). Secondo le fonti dal campo, l’attacco avrebbe provocato centinaia di vittime, perlopiù donne e bambini. I funzionari ucraini e quelli occidentali hanno accusato Mosca di aver condotto deliberatamente un’azione contro un obiettivo non militare e hanno adito la Corte Penale Internazionale a indagare se vi siano responsabilità dirette dei vertici delle forze armate russe. Da parte sua, il Cremlino ha negato di aver preso di mira dei civili e ha affermato che l’edificio era controllato dagli uomini del Battaglione Azov, i quali avrebbero usato il teatro come loro base operativa.

Il 19 marzo sono state catturate altre immagini dal satellite Maxar raffiguranti una strada di Bucha in cui sono presenti delle sagome riconducibili a corpi umani. Questi resoconti grafici sembrano essere stati confermati quando le autorità di Kyiv hanno ripreso il controllo della cittadina, rinvenendo circa 300 cadaveri abbandonati nei pressi della carreggiata. Il New York Times ha pubblicato un’analisi dei primi piani della via e ha concluso, dopo averli confrontati con i filmati dell’1 e del 2 aprile dei corpi morti, che molti si trovavano lì da almeno tre settimane, nel periodo in cui le forze russe avevano il controllo della località. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e molti leader occidentali hanno attribuito la responsabilità dell’eccidio alle truppe di Mosca, la quale ha respinto ogni accusa qualificando l’accaduto come una provocazione messa in atto per far fallire i colloqui di pace. [2]

Il ruolo dei satelliti nella guerra civile siriana

I satelliti sono stati altresì utilizzati per documentare possibili violazioni dei diritti umani nell’ambito della guerra civile siriana. Nel 2017 è stato scoperto un presunto forno crematorio nel complesso della prigione di Saydnaya, nei pressi di Damasco. Secondo le autorità statunitensi e Amnesty International, la struttura sarebbe stata costruita dalle forze fedeli al presidente Bashar al-Assad per occultare le esecuzioni di massa avvenute all’interno del carcere. Il Governo di Damasco ha respinto tutte le imputazioni definendole come “infondate” e “prive di verità”.[3]

Il 16 marzo 2022, il New York Times, sulla base di fotografie scattate dai satelliti tra il 2012 e il 2019, ha pubblicato un articolo in cui si parla di presunte fosse comuni situate presso Najha e Qutafya, città situate a pochi chilometri dalla capitale siriana. Queste testimonianze grafiche sarebbero state comprovate da dei racconti di disertori, i quali hanno descritto le modalità con cui i corpi venivano trasportati e seppelliti. In seguito a questi resoconti, è stato istituito un processo in Germania che ha portato alla condanna di un ex membro dei servizi di sicurezza siriani per crimini contro l’umanità.[4]

Guerra in Ucraina, l’uso innovativo dei satelliti

Se in passato la tecnologia satellitare è stata usata frammentariamente per gettare luce su sospetti abusi dei diritti umani, come la presenza di campi di detenzione nello Xinjiang o il genocidio nel Darfur, il suo ruolo nell’attuale guerra in Ucraina può essere considerato come innovativo. Le costellazioni di satelliti commerciali sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni, sia per dimensioni sia per capacità. Ciò fornisce immagini a più alta risoluzione e permette una copertura più dettagliata sulle aree di interesse.

Un ulteriore contributo potrebbe venire dalla HawkEye 360, azienda di analisi geospaziale che gestisce satelliti capaci di tracciare le frequenze radio, e che fornisce un’ulteriore possibile direttrice per individuare unità o individui responsabili di atrocità. L’azienda sta inoltre facendo circolare delle linee guida in cui propone alle imprese spaziali di contribuire ad un’iniziativa per finanziare progetti, come la fornitura di dati per assistere i gruppi di soccorso nelle loro missioni di evacuazione dei rifugiati.

Note

  1. https://www.france24.com/en/live-news/20220304-how-commercial-satellites-are-shaping-the-ukraine-conflict
  2. https://www.nytimes.com/2022/04/04/world/europe/bucha-ukraine-bodies.html?msclkid=8297e6d6b4ed11eca35090148b26f4b3
  3. https://www.bbc.com/news/world-middle-east-39926914?msclkid=26914db1b4f711ecaeef60ab2ce55d33
  4. https://www.nytimes.com/2022/03/16/world/middleeast/mass-graves-syria-war-crimes.html

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati