expo dubai 2020

Il talento italiano per l’AI in trasferta a Dubai: le storie

La storia di Alessandro Saetta, CEO della startup Terroir From Space e Andrea Simeri, CEO di JurisAI Srl., che hanno fatto parte della delegazione partita per Dubai e sono stati protagonisti, con le proprie realtà, degli eventi promossi durante la manifestazione universale

Pubblicato il 20 Mar 2023

Alexandro Fiumara

Project Manager di Fly University Project

Cop28 a Dubai: accelera l'impegno sulle rinnovabili

L’innovazione va di pari passo con il talento. Il talento è fortemente correlato alle occasioni offerte ai nostri ragazzi per dimostrarlo.

Fly University Project, nata nel 2019, pone come uno dei propri principi la partecipazione a progetti improntati sulla valorizzazione del talento italiano. In questa direzione, il progetto “Il futuro parte da qui”, promosso da Sedicimedia APS e con Fly University Project nel ruolo di Comitato Scientifico, ha visto la partecipazione di 20 giovani talenti italiani a Expo Dubai 2020.

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Il Bando “Il Futuro parte da qui” è stato destinato a tutti gli Under 35 che rispettavano i requisiti di partecipazione e coltivano un interesse, una passione o un’attitudine verso i temi di Intelligenza Artificiale, innovazione e nuove tecnologie.

I partecipanti, singolarmente o in team, hanno avuto il compito di sviluppare un’idea, un progetto o anche semplicemente delle proposte innovative con il tema

 Intelligenza Artificiale al servizio delle nuove emergenze globali

Il progetto, patrocinato da Regione Lombardia, Regione Marche e Regione Calabria, ha visto protagonisti 20 giovani studenti provenienti da 9 importanti Atenei italiani.

Ma cosa significa offrire opportunità ai nostri ragazzi e accompagnarli nel loro percorso di crescita?

Vi raccontiamo la storia di Alessandro Saetta, giovane CEO della startup Terroir From Space e Andrea Simeri, CEO di JurisAI Srl. Alessandro e Andrea hanno fatto parte della delegazione partita per Dubai e sono stati protagonisti, con le proprie realtà, degli eventi promossi durante la manifestazione universale.

Terroir from Space: l’utilizzo dell’AI per la viticoltura sostenibile

Terroir from Space (TfS) è una startup costituitasi alla fine del 2021 con l’obiettivo primario di favorire l’adattamento del comparto agricolo ai cambiamenti climatici, con un focus iniziale sulla viticoltura. A livello globale si sta infatti assistendo ad una profonda mutazione della geografia del vino: questo comporta grossi rischi per aree da secoli vocate alla produzione di vino, che attualmente risultano essere sempre più in sofferenza in termini di raccolti e qualità del prodotto finale, con la crescente necessità di individuare nei contesti più colpiti nuovi siti (e/o nuovi abbinamenti sito-vitigno) con condizioni idonee per un adattamento al dinamico contesto (e rischio) climatico, anche aggravato dal vertiginoso aumento di eventi climatici estremi. Di contro, intere regioni ove la viticoltura fino a pochi anni fa non era possibile si stanno affermando con un futuro roseo, beneficiando quindi degli shift climatici in atto.

In accordo con quanto detto, TfS mira a supportare viticoltori e consorzi vitivinicoli offrendo un servizio strategico di identificazione di siti di impianto inutilizzati ottimali (a basso rischio nel medio-lungo periodo) per la produzione di uve da vino di qualità, sfruttando algoritmi di Intelligenza Artificiale, Earth Observation data e modelli climatici. Gli utenti di questa nuova tecnologia vengono quindi guidati nel prendere decisioni strategiche (e.g. l’abbinamento tra il sito individuato e il vitigno più adatto) che influenzeranno la sostenibilità finanziaria dell’investimento, favorendo da subito pratiche di sostenibilità ambientale. Un servizio complementare di monitoraggio dei nuovi vigneti aiuta nel mantenere una gestione agronomica efficiente e nel rilevare i tassi di biodiversità. Il servizio di TfS rientra quindi nel processo di digitalizzazione della filiera agricola, fenomeno dal crescente tasso di adozione da parte dei suoi attori primari.

La missione di Dubai ha rappresentato per TfS una preziosa occasione per immergersi nel contesto internazionale intrinsecamente aperto all’innovazione di EXPO 2020, un evento globale in cui il tema della sostenibilità costituiva uno dei 5 distretti tematici dell’esposizione. TfS ha avuto la possibilità di arricchire la propria visione, entrando in contatto con innovazioni e interagendo con i manager dei singoli padiglioni visitati, testando la solidità della propria proposta di valore.

Terroir From Space è stata presentata all’interno del Padiglione Italia durante un evento dedicato, parte di un piccolo gruppo di innovatori e interessanti startup, beneficando di uno scambio arricchente e instaurando ottimi rapporti con i vari speaker. Questo viaggio si è rivelato un’importante occasione di crescita, di scambio e di visibilità per TfS.

Dal rientro in Italia è proseguito il lavoro per lo sviluppo del prototipo, eseguendo dei primi test con un produttore in Portogallo, con risultati promettenti in termini di utilità del servizio e soddisfazione dell’utente; in parallelo sono stati avviati vari contatti con potenziali investitori. Nel corso del 2023, a fronte dell’ottenimento di un investimento, TfS avvierà una fase di progetti pilota contestualmente alla crescita del team, ad oggi composto da tre membri provenienti da diversi paesi europei e con competenze complementari. Una volta sul mercato, la scaling strategy prevede un ampliamento delle regioni servite in termini geografici (ove la viticoltura è possibile), estendendo il servizio ad altri segmenti come il ramo assicurativo e la scalabilità del modello predittivo ad altre colture d’eccellenza diverse dalla vite.”

Utilizzare l’AI e combattere la disinformazione

Allo stesso modo, l’idea innovativa di Andrea Simeri, nasce grazie al Liason Office dell’Università della Calabria e al suo percorso di formazione orientato all’imprenditoria UniCaLab, tramite il quale la start up ha avuto la possibilità di partecipare e vincere il bando “Il futuro parte da qui”, e conseguentemente di portare presso Expo Dubai uno scorcio di sud Italia attraverso la presentazione di un’idea progettuale fortemente innovativa. Come richiesto, l’idea progettuale sarebbe dovuta essere coerente con uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 e fare uso di tecniche avanzate basate sull’intelligenza artificiale.

La proposta di Andrea Simeri, in particolare, era coerente con il 16° obiettivo dell’Agenda, ovvero “Pace giustizia ed istituzioni forti” e si concretizzava in un’app fruibile anche da smartphone come strumento per la lotta al fenomeno della disinformazione online. La stessa fa leva sull’utilizzo di sistemi avanzati per il processamento del linguaggio naturale al fine di confrontare semanticamente le notizie visualizzate online con altre notizie inerenti lo stesso argomento, ma verificate da fonti considerate attendibili. A questo punto l’app restituirà un indicatore per suggerire all’utente il livello di affidabilità della notizia che sta visualizzando. Expo Dubai è stata un’enorme vetrina per i giovani talenti partecipanti all’iniziativa. Un evento di tale rilievo, seppur così lontano geograficamente, porta con sè dei riscontri indiretti al rientro in Italia. A volte infatti bisogna andare davvero lontano per riuscire a farsi conoscere e magari apprezzare molto più da vicino la propria idea innovativa.

Il progetto presentato ha subito fino ad oggi diverse mutazioni. Alcune delle idee, delle tecniche e delle strategie utilizzate però sono evolute. Oggi è nata JurisAI, una start-up con sede a Cosenza nel sud Italia, che si pone l’obiettivo di supportare i cittadini, ma soprattutto i professionisti della giurisprudenza attraverso l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale. In un mondo sempre più data-driven, anche il settore giuridico non può ignorare la notevole mole di dati che vengono prodotti ormai digitalmente (es. processo telematico) e di conseguenza i vantaggi che possono derivare dall’utilizzo di questo tipo di approcci.

Alessandro e Andrea rappresentano il talento italiano, le nuove generazioni che cercano di farsi spazio nel mondo della tecnologia e dell’innovazione con un approccio disruptive.

Conclusioni

Il palinsesto internazionale risulta fondamentale per dare lustro ai nostri giovani e per formarli con una visione globale dell’evoluzione tecnologica in atto.

Il nostro paese dimostra ancora una volta quanto sia ricco di talento, con giovani menti preparate ad affrontare il mercato competitivo globale nonostante la giovane. In questa direzione, Fly University Project continuerà a supportare i talenti nostrani come Alessandro Saetta e Andrea Simeri.

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