Sicurezza sul lavoro

INAIL: “Come usiamo l’intelligenza artificiale a servizio della prevenzione”



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Le analisi condotte attraverso strumenti di IA hanno consentito a Inail di aumentare il numero di imprese che possono accedere ai finanziamenti degli avvisi pubblici ISI per la realizzazione di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il punto

Pubblicato il 19 set 2023

Anna Palermo

Ufficio di Presidenza Inail e Giornalista



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L’Inail, nel Piano triennale per la prevenzione 2022-2024 definisce previsioni di sviluppo delle politiche di prevenzione di medio-lungo periodo, in linea con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030 e mette a disposizione di lavoratori, imprese, parti sociali e istituzioni strumenti operativi di immediato utilizzo nell’azione di contrasto a infortuni e malattie professionali.

Gli obiettivi del Piano triennale della Prevenzione

Nel redigere tale Piano si tiene conto dell’evoluzione demografica, dell’invecchiamento, della transizione verde e digitale, della robotizzazione dell’industria e della logistica, del lavoro agile e del cambiamento climatico. Un Piano che si articola in varie linee di azione, e che promuovere la cultura della prevenzione a 360 gradi, interviene anche nel ciclo educativo, nelle scuole, in modo tale da teorizzare una funzione di sicurezza attiva della persona e quindi del futuro lavoratore, ancor prima che si entri ufficialmente nel luogo di lavoro.

L’obiettivo è prevenire i rischi, andare oltre a ciò che rappresenta l’adempimento all’obbligo normativo, inteso come onere aggiuntivo e fattore ostacolante l’organizzazione; mettere la persona e il suo benessere, al centro dell’azione di prevenzione.

Attraverso modelli, linee guida, software, servizi on line, si individuano modalità per mitigare il rischio di incidenti durante tutte le fasi delle attività lavorative. Un ruolo importante, in tema di prevenzione, lo assume l’innovazione tecnologica che insieme ai rapidi e profondi cambiamenti socio-demografici, alla globalizzazione dei mercati, sta comportando una trasformazione del mondo del lavoro in termini di ridefinizione dei processi produttivi e lavorativi, con un impatto significativo anche sulla salute e sul benessere delle persone.

L’Intelligenza Artificiale a servizio della prevenzione

Tra le politiche di prevenzione, l’Inail, mette in atto anche azioni che si sviluppano attraverso forme di finanziamento alle piccole, medie e microimprese, i cosiddetti avvisi pubblici ISI, per la realizzazione di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Gli avvisi ISI rappresentano un prodotto unico nel panorama nazionale dei finanziamenti alle imprese, destinano ingenti somme al fine migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, presuppongono verifiche tramite la valutazione dei rischi aziendali.

L’eterogeneità dei possibili destinatari (imprese industriali, artigiane, commerciali) nonché la dimensione delle imprese richiedenti e dei rischi su cui intervengono i progetti, hanno determinato nel corso degli anni, la necessità di circoscrivere lo spettro delle possibili soluzioni progettuali finanziabili e di standardizzare l’intero processo. Dal 2010, anno in cui è partito il primo bando ISI, all’edizione 2022, attualmente in corso, si è proceduto ad effettuare, anno dopo anno, una revisione delle tipologie di rischio oggetto di miglioramento, operando sui seguenti fronti:

  • la focalizzazione degli interventi verso i rischi di maggiore severità per i lavoratori;
  • la standardizzazione delle metodologie di valutazione del rischio ante e post intervento;
  • l’individuazione di livelli di rischio minimo iniziali al di sotto dei quali i progetti non presenterebbero vantaggi concreti in termini prevenzionali;
  • l’introduzione di soglie minime per il miglioramento atteso.

L’evoluzione tecnica bel Bando ISI

L’istituzionalizzazione degli avvisi ISI ha richiesto, fin dal 2010, l’introduzione di una procedura informatica che consentisse ai diversi attori interni all’Inail, ubicati in luoghi fisicamente distanti, di poter operare alla valutazione della documentazione trasmessa via PEC dalle imprese a completamento della domanda.

Nel tempo, si è ravvisata la necessità di utilizzare la procedura informatica non solo come piattaforma di lavoro, ma anche come importante serbatoio di informazioni tecniche sui settori produttivi, utile a favorire l’evoluzione del sistema ISI per renderlo in grado di intercettare le esigenze del mondo produttivo e rispondere al meglio agli indirizzi normativi e strategici dell’Istituto. Al fine di recuperare i dati e le informazioni contenute nei progetti degli Avvisi pubblici affetti da una minore informatizzazione procedurale dei primi anni, si è avviato un progetto ad alto contenuto digitale con applicativi complessi, basati sull’intelligenza artificiale alimentata e guidata mediante istruzioni semplici impartite dall’uomo.

Considerato che il processo decisionale necessario per la gestione dei finanziamenti ISI necessita di un continuo aggiornamento delle informazioni necessarie alle fasi di previsione e progettazione (ex-ante), di analisi dei risultati e di osservazione delle nuove dinamiche infortunistiche (ex-post), l’Istituto ha intrapreso la strada dell’informatizzazione prevedendo:

  • la compilazione delle domande non più come testo libero, ma seguendo una procedura che, attraverso precisi alberi di scelta, alimenti i database con dati dettagliati e immediatamente disponibili;
  • il caricamento delle domande e della relativa documentazione direttamente da parte delle imprese, con un’immediata identificazione dei documenti inviati e un’importante riduzione dei tempi di istruttoria a basso valore aggiunto (data entry) e dei rischi, per le imprese, di mancata ricezione delle PEC.

L’obiettivo, avere a disposizione una vera e propria analisi multifattoriale attraverso un sistema organizzato in basi di conoscenza e tool di machine learning in grado di supportare l’Inail nello sviluppo degli avvisi ISI in uno scenario produttivo in continua evoluzione.

Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale

L’esperienza, maturata nel corso di oltre 10 anni di gestione dei bandi ISI, ha portato l’Inail a modulare e specializzare sempre di più i parametri di accesso ai finanziamenti, per consentire alle imprese di orientarsi verso interventi sempre più efficaci, al fine di coniugare le esigenze delle aziende con il fine prevenzionale dell’Istituto. Lo studio preventivo delle variabili economiche e degli indici di rischio infortunistico che entrano in gioco attraverso la partecipazione delle imprese ai bandi ISI consente di andare ad individuare come distribuire all’interno del territorio nazionale le risorse economiche che servono per le politiche di prevenzione. Per estrarre conoscenza dai documenti presentati dalle aziende, la Cit, la Contarp, la Csa e la Direzione centrale prevenzione dell’Istituto, hanno realizzato un progetto congiunto, utilizzando specifici strumenti software in grado di evidenziare legami non evidenti tra le pratiche, desunti da dati “non ovvi” presenti nei documenti a corredo delle pratiche di finanziamento.

Il metodo per poter monitorare le informazioni “non ovvie” contenute nella documentazione giunta all’Inail dalle ditte è stato quello di estrarre delle conoscenze dal contenuto testuale dei documenti tra questi scambiati, attraverso:

• la definizione delle variabili di analisi descrittiva del fenomeno e degli obiettivi di predizione sulla base dell’analisi storica dei dati;

l’individuazione delle fonti e mappatura dei contenuti destrutturati che servono ad integrare i dati strutturati;

il pre-processing (pulizia dei dati, analisi esplorativa, selezione, trasformazione, formattazione);

l’estrazione/acquisizione dei dati (a integrazione dei dati strutturati preesistenti) con tecniche di intelligenza artificiale sia puntuali sul singolo documento sia a livello di concetti sull’intero corpus di documenti;

l’esplorazione dei dati con utilizzo di molteplici tecniche di analisi e visualizzazione dei dati;

• l’interpretazione/valutazione dei risultati.

La tecnologia utilizzata per supportare questo metodo ha permesso l’individuazione Intelligente a livello di documento in grado di riconoscere all’interno dello stesso particolari formati come tabelle, grafici, specifici elementi ed estrarne i dati.

Le informazioni ottenute hanno riguardato due specifici ambiti di rischio del bando ISI: il rischio legato alla bonifica da materiali contenenti amianto e il rischio legato a livelli di vibrazioni emessi da macchine, dannosi per l’uomo.

Rischio legato alla bonifica da materiali contenenti amianto

Nell’analisi relativa all’amianto si è intercettato, per ciascun progetto presentato, il numero di metri quadri di materiali contenenti amianto rimossi e, nella fase successiva, la tipologia di sostituzione/rimozione e il tipo di struttura sostituita. Dalle analisi effettuati si è riscontrato che la seconda tipologia di intervento prevenzionale più richiesta dalle imprese è proprio quella relativa alla bonifica da amianto, pertanto, a partire dal bando 2015 è stato previsto un asse dedicato a questa specifica tipologia di intervento. L’utilizzo di strumenti legati all’intelligenza artificiale ha permesso da un lato l’estrazione dei dati non strutturati, dall’altro ha reso possibile porre le basi per agevolare, in futuro, la fase di verifica tecnico amministrativa delle domande di finanziamento. È stato possibile estrarre diverse informazioni presenti nei documenti a corredo dei progetti, quali:

  • l’importo finanziato, il totale dei metri quadrati rimossi, il numero di addetti che hanno beneficiato dell’intervento e la distribuzione dei metri quadrati di amianto rimossi a livello regionale nei bandi oggetto di indagine;
  • l’andamento delle richieste nelle quattro regioni italiane che maggiormente hanno usufruito di tale intervento
  • l’andamento nel tempo, per tutte le Regioni, degli importi medi richiesti in fase di domanda, comprensivi delle operazioni di bonifica e di rifacimento.
  • il tasso di richiesta e quello dei vari progetti finanziabili.

I dati raccolti hanno individuato le Regioni nelle quali necessitava procedere con un’attività di divulgazione e informazione mirata al fine di migliorare il livello di conoscenza della tipologia di intervento, del rischio che si intendeva aggredire e dello strumento di finanziamento più adeguato.

Rischio legato a livelli di vibrazioni emessi da macchine

Altro è il rischio derivante dall’esposizione a vibrazioni meccaniche, esso è associabile a macchine che i lavoratori utilizzano; questa tipologia di rischio è distinta in rischio da vibrazioni al corpo intero e rischio da vibrazioni al sistema mano-braccio. Durante la fase dell’estrapolazione dei dati, le informazioni per ciascuna perizia hanno riguardato:

  • il riferimento alla macchina (sia esso da sostituire o da acquistare) costituito dalla sua tipologia, dal suo produttore e dal modello;
  • il valore della vibrazione per ciascuna macchina, la modalità di alienazione scelta dall’impresa per la macchina sostituita (rottamazione o vendita/permuta).
  • gli importi finanziabili richiesti per tale tipologia di intervento, gli addetti coinvolti e la distribuzione regionale.

Le principali tipologie di macchine richieste rappresentano informazioni utili ai fini della progettazione dei bandi futuri, da essi è emerso una rilevante richiesta di escavatori, seguita dalle pale caricatrici e altre macchine di dimensioni spesso notevoli (massa operativa) caratterizzate da importi ingenti. Questo dato ha permesso di formulare considerazioni che hanno portato nei bandi successivi a quello del 2020, a introdurre una modifica alla dimensione/massa operativa, massima ammissibile per tali macchine.

Conclusioni

Le analisi condotte attraverso gli strumenti cognitivi hanno permesso di superare le difficoltà legate all’analisi di una notevole mole di documenti, che avrebbe altrimenti richiesto un impiego ingente di risorse umane. I vari stress test effettuati sullo strumento hanno permesso di stimarne l’affidabilità del risultato come pari o superiore

all’80%.

A parità di risorse economiche messe a disposizione, i nuovi dati hanno consentito di aumentare, il numero di imprese che possono accedere ai finanziamenti e, quindi, di migliorare le condizioni di salute e sicurezza per un numero maggiore di lavoratori. È stata inoltre migliorata la progettualità dei bandi ISI successivi sia in termini di efficacia prevenzionale che di semplificazione e chiarezza per le imprese.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, l’Istituto ha portato avanti un processo di informatizzazione e digitalizzazione, delle varie fasi del Bando ed ha realizzato un percorso guidato per l’inserimento delle richieste di finanziamento. Consolidati i più recenti sviluppi, tra cui la compilazione online della perizia asseverata e l’elevato livello di affidabilità e sicurezza della piattaforma di gestione dello sportello informatico (click-day), a partire dal bando ISI 2022, sono stati progettati ulteriori elementi innovativi con la duplice finalità: rendere più efficiente la relazione con l’utente che si approccia ai finanziamenti e rendere ancora più performante le varie fasi operative.

Tra gli elementi innovativi di natura tecnologica che caratterizzano i nuovi sviluppi, in parte rientranti nella categoria degli “Abilitatori tecnologici”, è opportuno citare la creazione di un punto di contatto con l’utente attraverso il quale si evolve il livello di interazione con l’Istituto e sono molteplici le modalità di scambio delle comunicazioni. Lo scopo è quello di anticipare richieste di chiarimenti e integrazioni o fornire strumenti online per l’acquisizione di documenti per tutta la durata del processo, con lo scopo di ridurne la durata e digitalizzare l’informazione in ingresso. Nello stesso ambito, l’utente vede rappresentato graficamente il flusso di lavoro e percepisce immediatamente la fase in cui la sua domanda è posizionata e quali sono le attività successive da compiere. Le nuove sfide riguardano il completamento e consolidamento dei controlli automatizzati per i quali sono state già individuate le soluzioni tecnologiche.


Si ringraziano dell’Inail: l’ing. Ester Rotoli Direttore Centrale della DC Prevenzione e il dott. Vitaliano Chiodo; la Dott.ssa Silvia D’amario Coordinatore Generale della Consulenza Statistico Attuariale e il Dott. Giuseppe Morinelli;  il Dott. Fabrizio Benedetti Coordinatore Generale Consulenza Tecnica Salute e Sicurezza  e l’Ing. Paolo Guidelli Coordinatore Generale Consulenza per l’Innovazione Tecnologica

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