lo scenario

Intelligenza artificiale, ecco la via dell’Europa: governance, etica, ricerca (ma pochi soldi)

Le ultime linee guida per l’intelligenza artificiale confermano che ricerca e governance sembrano le strade che l’Europa intende percorrere per restare al passo con gli altri grandi sistemi politico-economici su questo tema fondamentale. Mancano però all’appello le risorse economiche. Ecco lo scenario

Pubblicato il 25 Giu 2018

Guido Vetere

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Human cell atlas (HCA): ecco perché la scienza sta catalogando ogni cellula del nostro corpo nell'era dell'AI

L’Europa batte un colpo sull’Intelligenza Artificiale (IA). Così come l’Agenzia per l’Italia Digitale promosse, nello scorso anno, una discussione pubblica raccolta poi nel Libro Bianco sull’IA (AI Task Force AgID), l’Unione Europea sta radunando esperti di varie discipline, politici e stakeholder per immaginare linee guida e raccomandazioni riguardanti l’adozione delle nuove tecnologie negli Stati membri (The European AI Alliance)..

La polarità emotiva dell’AI

Nelle discussioni della nostra Task Force (piace pensare che sia servita come esperienza di riferimento), la questione della governance dell’IA si accompagnava in genere a un mixed feeling: da una parte la preoccupazione per i rischi, dall’altra l’attesa di grandi benefici economici e sociali. Entrambe queste polarità emotive si presentano a volte fuori misura: si evocano scenari in cui le intelligenze automatiche sono asservite a scopi autoritari o favoriscono le concentrazioni di potere e ricchezza, oppure si prospettano le magnifiche sorti e progressive di una società più razionale, la liberazione dal lavoro routinario, il progresso della medicina e di altre grandi frontiere dell’umanità. Ansie e aspettative vanno riportate sul piano della realtà, ed è questo uno dei compiti più importanti che spettano alle iniziative come quella della European AI Alliance.

È interessante il fatto che nello steering commitee della Alliance siano stati accolti non solo ricercatori accademici e industriali, ma anche filosofi, tra cui spicca il nostro Luciano Floridi. L’auspicio è che questo serva, oltre che a dirimere i classici problemi etici che l’IA porta con sé), anche a dissipare quel fumus positivistico che accompagna da almeno un decennio una certa data science secondo la quale, poiché con sufficienti evidenze e molti calcoli qualsiasi concetto può evincersi su base statistica, la grande disponibilità di dati e potenza di calcolo segnerebbe la fine dell’attività teoretica umana (Chris Anderson, The End of Theory).

La filosofia, che è un discorso sui limiti e sulle condizioni del nostro agire, serve in primo luogo a ricordarci la finitezza della tecnica e dunque il carattere politico, non già dato, delle scelte che riguardano il progresso, sgombrando il campo da illusioni scientistiche e slogan pubblicitari.

Intelligenza artificiale, Floridi: “Gli aspetti positivi e negativi sul tavolo dei Governi”

Il monopolio dei dati e degli algoritmi

Al contrario di quanto avvenuto per la Task Force italiana, l’Europa ha scelto di inserire nel comitato anche rappresentanti dell’industria, non solo provenienti dalla nicchia europea, ma anche da grandi multinazionali, anche d’oltreoceano (Siemens, Google, Ibm). Ora, quando si parla di Europa e IA, uno dei grandi temi sul tappeto è proprio il disequilibrio che si produce quando i dati di cui gli algoritmi si nutrono vengono concentrati in grandi riserve private, in cloud che sfuggono alla nostra giurisdizione e sono, di fatto, tecnicamente inaccessibili. Una corretta politica dei dati pubblici è di fondamentale importanza per evitare il rischio di un assoggettamento delle economie e delle società europee ai grandi player tecnologici stranieri. Ben venga dunque che se ne parli coinvolgendo chi rappresenta interessi che oggi appaiono in naturale conflitto con quelli dell’Europa, nell’auspicio che si possa iniziare ad immaginare un futuro di sviluppo tecnologico senza vincitori né vinti.

Big data per l’economia italiana, è ora che la politica si svegli

La sfida dell’Europa con l’intelligenza artificiale

Nei giorni in cui la Commissione europea vara la Alliance, le Università lanciano una Call for the Establishment of a Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research in Europe (CLAIRE). L’idea è quella di fondare un CERN dell’Intelligenza Artificiale, per poter rispondere all’attuale supremazia scientifica di americani e cinesi.

Ricerca e governance sembrano dunque le strade che l’Europa intende percorrere per restare al passo con gli altri grandi sistemi politico-economici. Mancano però all’appello le risorse economiche: dei 20 miliardi di investimenti pubblici e privati che si ritengono necessari entro 2020, la Commissione intende metterne sul tavolo uno e mezzo. Siamo dunque a due ordini di grandezza dai piani di investimento in IA del governo cinese, e a tre dalla capitalizzazione della sola Apple.

Ma il fattore decisivo per lo sviluppo dell’IA nell’economia resta quello delle competenze e delle capacità diffuse, che significa soprattutto formazione, sostegno all’innovazione e all’imprenditoria del settore. Benché, in quanto elemento abilitante, sia spesso paragonata all’elettricità novecentesca, l’IA non è una singola invenzione calata in un’infrastruttura fisica, bensì un insieme molto articolato di tecniche e metodi di varia natura e provenienza, ciascuno adatto ad uno scopo e ad un contesto.

L’Intelligenza Artificiale non è nulla senza la capacità di leggere questi scopi e questi contesti nelle singole realtà organizzative, geografiche, aziendali e sociali. Su questa “territorialità” dell’IA, di cui la diversità linguistica è garanzia, l’Europa può far leva per annullare il divario che la separa da sistemi economico-politici enormemente più ricchi e potenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2