L’intelligenza artificiale si è evoluta al punto da permettere la falsificazione dei video. Come scrive il New York Times, è diventato “relativamente facile mettere il volto di qualcuno sul corpo di un altro con poche tracce di manipolazione”. Chiunque può farlo.
Ecco tre implicazioni di questi ultimi sviluppi.
- Il primo, quasi scontato ma è bene ribadirlo, sarà sempre più difficile distinguere tra foto e video falsi (soprattutto foto), fino al punto in cui sarà quasi impossibile distinguere vero da falso. Un altro tributo all’era della post-verità?
- A quel punto, quando (ed è solo questione di tempo) sarà impossibile distinguere tra una foto o un video vero e uno falso, sorgerà un grandioso problema, visto che video e foto sono strumenti essenziali per il giornalismo e per la divulgazione. Ci sono mezzi tecnici per eventualmente “spingere in là” l’asticella, e quindi rimandare il problema, ma visto come va la tecnologia arriveranno solo dopo che il problema si presenta (come sta succedendo ora ad esempio, dove chi ha grosse risorse di calcolo e le giuste capacità può già creare una foto e un video finti che sono indistinguibili da uno vero).
- In ogni caso, il vero grande problema sarà poi la ricaduta nelle fake news, appunto: occorrerà un grande ripensamento di tutta l’architettura generale di condivisione delle informazioni sui social (Facebook, Twitter, lo stesso Google etc), come sta già succedendo ora per le notizie false “testuali” che spopolano: l’aggiunta di foto e video equivale ad avere fake news “col testosterone”, potenziate e molto più virali, insomma un problema fondamentale che diverrà sempre più grave. Morale: in attesa della prossima “rivoluzione” per correggere questi aspetti, andrà sempre peggio!