TECNOLOGIA E POLITICA

Intelligenza artificiale, la strategia del Governo di Malta

Dopo il piano di investimenti sulla blockchain, l’isola piazza un’altra bandierina sul fronte innovazione candidandosi a diventare Paese leader della AI. Finanziamenti a sviluppo e ricerca, più spazio alla formazione e focus sui servizi pubblici i punti di forza. Il quadro complessivo e gli step del progetto

Pubblicato il 03 Dic 2019

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

intelligenza artificiale pregiudizio

Malta laboratorio di innovazione: dopo l’attuazione del piano per lo sviluppo della blockchain, l’isola aggredisce il tema Intelligenza artificiale e mette in pista una serie di provvedimenti per cavalcare le opportunità offerte dalla nuova tecnologia. Vediamo nel dettaglio progetti e aspettative.

Nell’ambito delle iniziative promosse dalla MDIA (Malta Digital Innovation Authority), l’agenzia governativa, istituita dal “MDIA Act”, responsabile della promozione delle politiche nazionali in materia di innovazione digitale, in collaborazione con il Malta Council for Science and Technology, è stata elaborata la strategia nazionale 2030 per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, come ulteriore implementazione evolutiva della complessiva programmazione degli interventi statali da realizzare nel settore tecnologico, successivamente al progetto “Malta The Blockchain Island”, avviato a metà del 2018 dal governo maltese, a seguito dell’emanazione del “The ITAS Act”, per adeguare la legislazione vigente allo sviluppo tecnologico delle blockchain e favorire la crescita economica del Paese.

Indice Desi, Malta batte la media europea

Secondo i dati aggiornati del Digital Economy and Society Index (DESI 2019), Malta occupa il decimo posto della classifica europea che monitora i complessivi 28 Stati membri, collocandosi al di sopra della media UE rispetto a quattro indicatori su cinque, con risultati molto positivi nella disponibilità di banda larga, grazie alla piena copertura della rete ultraveloce.

In base al parametro della “Connettività”, che misura l’infrastruttura a banda larga ultraveloce, infatti, Malta raggiunge il settimo posto della classifica con un punteggio di 65.9 rispetto alla media europea di 59.3.

In tema di competenze digitali, Malta si colloca al nono posto della classifica con il punteggio di 55.0 rispetto alla media UE pari a 48.0, in virtù di una progressiva crescita di laureati specialisti nel settore ICT, resa possibile da una ridefinizione dei programmi didattici di insegnamento e di formazione, basati sulla valorizzazione dei sistemi di apprendimento di skills digitali, oggetto di intervento prioritario della strategia nazionale digitale lanciata nel 2014.

Obiettivo la leadership nella AI

In tale scenario, è stato predisposto un ulteriore aggiornamento generale del piano strategico maltese, con specifico riferimento all’implementazione di politiche all’avanguardia da attuare nel settore dell’Intelligenza Artificiale, a seguito di una preliminare consultazione pubblica per elaborare il documento ufficiale in materia di IA, che ha recepito i contributi formulati da un gruppo di lavoro appositamente costituito.

L’obiettivo perseguito è quello di rendere Malta un paese leader nel campo dell’IA, sfruttando le opportunità esistenti nell’economia globale, mediante l’incremento di investimenti in ricerca e sviluppo, in grado di supportare la crescita di start-up innovative, con l’ulteriore miglioramento del settore pubblico, grazie ad un utilizzo diffuso dell’IA nei servizi della Pubblica Amministrazione, a partire dalla sperimentazione di progetti piloti riguardanti la gestione del traffico, l’istruzione, la salute e il turismo, come servizi pubblici innovativi da realizzare nei prossimi tre anni.

In particolare, uno dei progetti pilota prevede l’applicazione di soluzioni di IA nel settore della mobilità, per favore l’installazione di sistemi di controllo del traffico in grado di ridurre la congestione dei relativi flussi, anche mediante algoritmi sviluppati per suggerire i migliori percorsi di viaggio e i tempi necessari per raggiungere le destinazioni, sfruttando le informazioni offerte dai big data.

Un altro progetto sperimentale di Intelligenza Artificiale riguarda il settore dell’istruzione e dell’educazione formativa e mira allo sviluppo di sistemi di apprendimento personalizzati in grado di assicurare il miglioramento continuo di ogni studente, aumentando il rendimento individuale grazie a percorsi di formazione individuali adattabili alle specifiche esigenze riscontrate, per raggiungere i migliori risultati educativi personalizzati.

Sanità digitale e tecnologie di frontiera

Un’ulteriore priorità di intervento tecnologico dell’Intelligenza Artificiale è prevista nel settore sanitario e della medicina clinica, per supportare gli operatori nel migliorare la qualità e l’efficienza delle prestazioni dell’assistenza sanitaria, nonché sviluppare nuove frontiere nella ricerca biomedica, attraverso diagnosi e terapia più efficaci per la salute dei pazienti, in grado di prevenire le malattie nella popolazione e ottimizzare le cura per i pazienti, eseguendo analisi predittive per favorire il risparmio sui costi, in modo da incidere positivamente sulla sostenibilità del sistema sanitario.

Entro il 2019 è previsto, inoltre, il lancio di una piattaforma turistica digitale, contestualmente alla creazione di “chioschi” informativi interattivi nelle principali aree turistiche per fornire informazioni in tempo reale, suggerendo itinerari ed esperienze personalizzate in base agli specifici interessi individuali, tramite notifiche promozionali mirate, sensori IoT sulle fermate degli autobus e ulteriori servizi turistici incorporati nella piattaforma.

In tale prospettiva, viene evidenziato il rilevante impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla crescita economica, pari a più di 15 trilioni di dollari, generando nuove opportunità professionali e lavorative, grazie alla nascita di nuove aziende dal valore stimato di oltre 36 miliardi di dollari.

Innovazione e formazione, binomio necessario

Secondo il documento che formalizza la “Strategia 2030”, la realizzazione di tali risultati richiede la necessaria adozione di nuovi modelli di istruzione per consentire ai lavoratori di sviluppare nuove competenze digitali, aumentando il numero di specialisti operanti nel settore dell’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con aziende, università e organizzazioni di ricerca coinvolti nella progettazione di nuovi hub di intelligenza artificiale da promuovere anche in ambito internazionale.

La strategia prevede, inoltre, l’istituzione di un comitato consultivo per la regolamentazione delle tecnologie in materia di IA, funzionale a predisporre un adeguamento del quadro normativo vigente e l’adozione di misure in grado di ridurre i rischi di sicurezza informatica nell’uso di sistemi di Intelligenza artificiali affidabili.

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