L’intelligenza artificiale “entra” nel portale istituzionale dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) per rafforzarne e garantire piena usabilità al più ampio pubblico possibile, favorendo la massima inclusione dei soggetti diversamente abili a servizi e informazioni del portale web ART.
In questo modo, ART intende, oggi più che mai, cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, per migliorare la propria azione a favore del mercato dei trasporti, dei suoi operatori e dei suoi utenti finali: passeggeri e, più in generale, tutti i cittadini.
Come funziona Accessiway
Il software adottato da ART si chiama Accessiway ed è stato sviluppato dall’omonima startup torinese specializzata nell’accessibilità web. La collaborazione con l’Autorità è nata quando la startup ha presentato la propria candidatura spontanea per la fornitura di nuovi servizi digitali. È apparso subito che la proposta avrebbe messo a disposizione di ART strumenti notevolmente innovativi. Così è stato creato un gruppo di lavoro che è rapidamente giunto al risultato oggi sotto gli occhi di tutti. Non è stato casuale che la start-up abbia pensato di rivolgersi all’Autorità di regolazione dei trasporti, di cui a Torino – e non solo – è ben nota l’attenzione dedicata all’innovazione tecnologica e alle nuove soluzioni offerte dalla rivoluzione digitale. Lo testimoniano, ad esempio, i due “Transport Hackathon” (Hack Marathon events) organizzati da ART – con la premiazione di startup e progetti per facilitare la fruizione dei servizi di trasporto – il cui successo ha rafforzato il legame dell’Autorità con il centro d’eccellenza del Politecnico di Torino, dove sono ospitati i suoi uffici.
Quei due eventi hanno gettato le basi per un legame duraturo con il territorio, di cui la collaborazione “digitale” con AccessiWay è uno dei frutti.
Accessiway rende un sito accessibile operando su due fronti, con strumenti che lavorano in background e sul design del sito: l’interfaccia di accessibilità, responsabile della regolazione dell’interfaccia utente e del design del sito web, e l’applicazione di IA che agisce con modifiche automatiche a caratteri, dimensioni, spaziatura, contrasti di colore, cursori, enfatizzazione dei testi e molto altro. L’IA scansiona e analizza il sito web ART e, attraverso un processo di “comprensione contestuale”, “apprende” lo scopo e la funzione di ogni singolo elemento prima di correggerlo.
Per l’Autorità il punto di arrivo racchiuso in questa “semplice” azione è molto più ampio ed è, in sintesi, il filo conduttore del suo approccio generale all’innovazione, cioè fare in modo che il maggior numero possibile dei suoi stakeholder (esterni ed interni) possa, nel dialogo con ART, usufruire e trarre utilità dalla sua azione, anche attraverso i miglioramenti derivanti dalle più evolute tecnologie digitali oggi disponibili. Significa trovare una direzione che consenta di muoversi nella complessità, tendere al miglioramento, promuovere trasparenza e inclusione, avere attenzione per le persone, garantire parità e, in definitiva, semplificare i rapporti con tutti i suoi interlocutori.
Adottare ed imparare ad usare strumenti del mondo digitale non è comunque sufficiente. Affinché la tecnologia possa diventare una leva concreta e decisiva per l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, occorre cambiare mentalità e adottare un approccio orientato tout court all’innovazione. E occorre farlo innanzitutto dall’interno: un vero rafforzamento della capacità istituzionale non può esistere senza un forte investimento iniziale e senza una continua azione di crescita e sviluppo di una cultura digitale interna alla PA.
Digitalizzazione dei processi e investimento in competenze digitali
La digitalizzazione dei processi e l’investimento in competenze digitali assumono un ruolo di importanza strategica nella programmazione e nello svolgimento quotidiano delle attività di ART. Le scelte architetturali e gestionali che hanno accompagnato, sin dalla nascita, il procedere dei suoi sistemi informativi sono state un elemento fondamentale per la garanzia della continuità dell’azione amministrativa anche in modalità di lavoro agile straordinario (smart working), adottato in conseguenza dello stato di emergenza epidemiologica COVID-19 che, nell’ultimo anno, ha radicalmente cambiato le nostre vite, sempre più “digitalizzate”.
I sistemi in cloud, l’adozione di applicazioni di comunicazione integrata, il portale file-sharing interno in ottica one stop shop, ovvero accesso unico a tutti gli strumenti e documenti di lavoro, la possibilità di lavorare in modo interconnesso e sicuro anche fuori della propria sede , la formazione e le competenze digitali del personale ART, l’adozione di un sistema gestionale digitale integrato, anche di controllo di gestione, hanno assicurato – e continuano ad assicurare – il regolare svolgimento delle funzioni dell’Autorità, anche in tempi di pandemia.
Le attività svolte dall’Autorità
Entrando, poi, nel merito di alcune delle attività svolte dall’Autorità e con riferimento specifico all’azione di regolazione economica che ART conduce per il settore dei trasporti, è evidente che, in conseguenza della diffusione dell’economia digitale e delle tecniche avanzate di analisi dei dati, tra cui il machine learning e l’intelligenza artificiale, sono e saranno sempre più i dati ad orientare l’azione di regolazione promossa dall’Autorità. Per questo motivo, a partire dal 2020, è stato avviato un progetto di costruzione di una “Banca dati nazionale dei trasporti” che consentirà all’Autorità di avere a disposizione una base conoscitiva ampia e adeguata al monitoraggio di vari settori di trasporto (autostradale, ferroviario, aeroportuale e del trasporto con taxi), per effettuare analisi trasversali ai diversi ambiti dei mercati regolati, con una rapida identificazione di eventuali elementi di criticità e la definizione di interventi regolatori che rispondano ad un approccio di evidence-based regulation.
Il progetto è certamente complesso e ambizioso, sia per l’eterogeneità dei dati da analizzare, sia per la trasversalità degli ambiti settoriali di competenza e, per questo motivo, sono stati adottati strumenti di business intelligence, da impiegare per le attività di verifica della qualità dei dati (data quality) e per le attività di analisi avanzate. Inoltre, l’utilizzo di strumenti di business intelligence consente di creare report dinamici, con visualizzazioni interattive tra gli indicatori presenti nella banca dati e altri computati dall’analista, offrendo un supporto utile ai fini delle analisi dei dati da effettuare. L’utilità di tali strumenti deve essere valutata anche alla luce degli sviluppi del quadro normativo che si sta delineando a livello europeo, dove la condivisione dei dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni diventerà il paradigma di riferimento nel “data management”. Sempre a livello di strumenti di business intelligence, in prospettiva, sono previste interazioni di tipo machine-to-machine (ad esempio per la verifica dei dati anagrafici delle imprese) ed è altresì ipotizzabile, previo studio di fattibilità, una integrazione con le banche dati ISTAT.
Conclusioni
L’acquisizione sistematica dei dati, secondo procedure sicure, unita a una attenta attività di verifica dell’attendibilità e della qualità dei dati acquisiti (data quality assessment), permetterà ad ART di essere pioniera in tale ambito, consentendo l’implementazione di servizi informativi sul sito web istituzionale, nei vari settori integrati in banca dati. Con la costruzione della “Banca dati nazionale dei trasporti” l’Autorità potrà mettere a disposizione del mercato, attraverso un sistema di open data, un ampio e solido patrimonio informativo certificato che consentirà di rafforzare una regolazione fortemente basata sui dati (evidence-based regulation), funzionale allo sviluppo economico dei settori del trasporto e, di riflesso, dell’intero sistema Paese.
L’Autorità è ben consapevole che l’innovazione digitale, la gestione dei dati e, in particolare, l’intelligenza artificiale sono ormai entrati nella nostra società e stanno trasformando l’organizzazione delle imprese, del lavoro e della vita stessa dei cittadini. La transizione digitale in atto, con i forti cambiamenti che produrrà, investirà direttamente il sistema dei trasporti e ART si sta già attrezzando, come regolatore economico, per rispondere alle sfide di questa nuova rivoluzione industriale.