Il ruolo della formazione digitale nell’ambito della legge 107/2015[1], nota come “La Buona scuola”, è centrale, infatti essa ha introdotto percorsi formativi obbligatori per tutto il personale della scuola, dai docenti allo staff amministrativo, dai dirigenti ai direttori dei servizi. Il Piano Nazionale Scuola Digitale[2] – PNSD – nelle sue 35 azioni declina i vari ambiti di formazione che ciascuna componente del variegato universo educativo della scuola italiana deve percorrere, definendo temi, e finalità[3], con azioni ad hoc per ciascun gruppo di destinatari.
Con l’Avviso pubblico, prot. n. 2670 dell’8 febbraio 2016, sono stati individuati a livello locale gli snodi formativi presso i quali realizzare attività volte allo sviluppo professionale del personale della scuola sull’innovazione didattica e organizzativa, che prevede la possibilità di avviare progetti che contengono al loro interno interventi di formazione per: – Dirigenti scolastici; – Direttori dei servizi generali e amministrativi; – personale amministrativo; – assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo di istruzione; – personale tecnico per le scuole del secondo ciclo di istruzione; – docenti (animatori digitali, team per l’innovazione e singoli docenti interessati). Il Programma Operativo Nazionale – PON[4] – 2014 – 2020 avviato durante l’anno scolastico 2014/15, cofinanziato dai Fondi Strutturali Europei (Fondo sociale europeo – FSE – e Fondo Europeo di sviluppo regionale – FESR) e dallo Stato Italiano, a sua volta, sostiene numerose azioni, con l’obiettivo di raggiungere risultati definiti in coerenza con l’accordo di partenariato, con il quadro europeo “Education & Training 2020”[5]. Il Programma contribuisce all’attuazione della strategia UE 2020 volta a favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza e sull’innovazione[6], e in particolare anche per quello che riguarda la scuola digitale e la formazione dei docenti e del personale della scuola. Tra i vari fronti di intervento, definiti Assi prioritarie, l’Asse II riguarda proprio il potenziamento dell’istruzione, dal punto di vista della formazione. In particolare l’obiettivo specifico 10.8 recita “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e la promozione di risorse di apprendimento on line”[7]. Sia il PNSD che il PON fanno riferimento al settore dell’istruzione e della formazione, secondo quanto definito dall’Unione Europea, nel quadro strategico “Istruzione e Formazione 2020”, secondo cui per affrontare le sfide sostanziali che l’Europa deve superare per diventare un’economia basata sulla conoscenza e sull’apprendimento permanente. (…), i sistemi di istruzione e formazione nel loro complesso devono collocarsi in una prospettiva di apprendimento permanente, contemplando l’apprendimento in tutti i contesti, siano essi non formali o informali, e a tutti i livelli, aumentando l’integrazione e la partecipazione attiva[8].
In particolare quelle che seguono sono le macro aree tematiche per la formazione dei vari attori della scuola, secondo l’azione 10.8.4 che riguarda la “Formazione del Personale della Scuola su tecnologie e approcci didattici innovativi”:
Formazione dei Dirigenti scolastici “Dirigere l’innovazione”
Formazione dei Direttori dei servizi generali e amministrativi “Abilitare l’innovazione”
Formazione del personale amministrativo, “Amministrazione digitale”
Formazione dell’assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo “Tecnologie per la scuola digitale nel Primo ciclo”
Formazione del personale tecnico per le scuole del secondo ciclo “Tecnologie per la scuola digitale nel Secondo ciclo”
Formazione degli Animatori digitali “Disegnare e accompagnare l’innovazione digitale”: l’azione #28 PNSD prevede un percorso di formazione dedicato agli Animatori digitali, finanziato attraverso il DM 435/201
Formazione del Team per l’innovazione “Soluzioni per la didattica digitale integrata”: l’azione #25 PNSD prevede percorsi di formazione per le diverse figure che operano negli Istituti scolastici, finanziati da risorse MIUR e PON, DM 762/14
Formazione dei docenti “Strategie per la didattica digitale integrata”.
Ecco in sintesi, come la CM 6076 del 2016, declina i principali obiettivi dell’intero progetto di formazione: la proposta progettuale che gli snodi formativi devono presentare dovrà garantire, attraverso l’organizzazione di esperienze formative, una piena valorizzazione delle potenzialità individuali e delle diverse esperienze professionali del personale scolastico coinvolto, nonché lo sviluppo di competenze e di abilità che stimolino una crescita umana e professionale continua. (…) Concorrono al raggiungimento di questo obiettivo le opportunità offerte dall’inserimento delle tecnologie, dei linguaggi e dei contenuti digitali, degli ambienti di apprendimento basati su tecnologie interattive, la riorganizzazione dello spazio e del tempo della scuola. (…) Le esperienze formative potranno essere articolate in moduli orari. Ciascun modulo dovrà prevedere un numero di 25/30 partecipanti. I moduli didattici dovranno essere progettati partendo da alcuni elementi qualificanti, quali l’accesso a risorse didattiche aperte, l’integrazione tra momenti in presenza e disponibilità di contenuti on line, un forte orientamento alla pratica, la modularità e flessibilità dei percorsi, la continuità sul territorio delle azioni formative che diventano per i corsisti conoscenze, relazioni e soluzioni comuni attraverso la naturale evoluzione dei percorsi in comunità professionali di rete. Nella CM vengono anche indicati a titolo di suggerimento alcuni approcci didattici per attivare la formazione, come per esempio l’approccio laboratoriale con produzione di project work, unità didattiche, esempi di attività; • approccio summer/autumn school (corsi intensivi); • approccio on the job (formazione che avviene in classe o negli ambienti digitali, anche con la presenza di studenti); • approccio reti e comunità per la costruzione di progetti (come per esempio nella comunità di etwinning); • approccio accompagnamento/aggiornamento continuo (cicli formativi con richiami periodici durante l’anno scolastico); • approccio finalizzato alla laboratorialità, al mutamento delle concezioni e delle competenze per la vita professionale. (…) Tali attività formative vanno programmate in aggiunta alle attività curricolari, vale a dire oltre l’orario di servizio per i docenti e per il personale ATA e nel rispetto delle disposizioni impartite a valere sul PON 2014-2020.[9].
L’azione formativa rivolta ai Dirigenti Scolastici si articola in 30 ore, con particolare riferimento alle seguenti aree tematiche
1. PNSD e PTOF
2. sinergie con iniziative nazionali ed europee; la collaborazione con gli attori del PNSD: DSGA, AD, TEAM, Tecnici, Amministrativi: interventi prioritari per la singola scuola, competenze e incarichi
3. Progettare il miglioramento e visione strategica: reti territoriali, nazionali, internazionali
4. Prospettiva europea: dirigere una scuola che orienta e promuove una didattica per competenze: Contamination lab, I laboratori territoriali per l’occupabilità, Laboratori School Fiendly, Alternanza scuola lavoro
5. Migliorare la comunicazione: soluzioni, proposte e percorsi sostenibili: Principi di base dell’architettura digitale della scuola, La digitalizzazione dei servizi: sito web, posta elettronica, registro elettronico, Ambienti di apprendimento: ambienti fisici aumentati dalla tecnologia, ambienti online e piattaforme, ambienti per gli allievi con bisogni speciali, LMS per la didattica e i contenuti. Strumenti di collaborazione e team working. L’uso di dispositivi individuali a scuola (Bring Your Own Device). Editoria digitale e contenuti didattici digitali.
6. Dimensione organizzativa: digitalizzazione amministrativa e della documentazione di sistema: La digitalizzazione dei processi gestionali e documentali, Gestione dei dati personali e profili digitali, Sicurezza dei dati e privacy. Navigazione protetta nel contesto scolastico, Il curriculum digitale degli studenti e il portfolio del docente, Open data. Tecniche e strumenti per l’archiviazione, la gestione e l’analisi dei dati.
30 sono anche le ore per la formazione dei Direttori dei Servizi Generali Amministrativi, articolate secondo il seguente schema
I temi del PNSD, ore 30, con particolare attenzione alle seguenti tematiche:
– Digitalizzazione amministrativa
– Registro elettronico e strumenti SW e archivi CLOUD
– Migliorare la comunicazione con soluzioni, proposte e percorsi sostenibili
– Strategia dati nella scuola: Pagamenti elettronici e sistema PagoPA, La fatturazione elettronica, Rendicontazione finanziaria, acquisti OnLine, Consip e MePa
Per il personale amministrativo si tratta di un percorso di 36 ore di formazione, finalizzato alla conoscenza del PNSD, dedicando un approfondimento particolare alle azioni #11 – Digitalizzazione amministrativa della scuola, #12 – Registro elettronico, #13 – Strategia “Dati della scuola”
Per quanto riguarda la formazione dell’assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo “Tecnologie per la scuola digitale nel Primo ciclo” le ore sono 36, sulla conoscenza del PNSD, dedicando un approfondimento particolare alle azioni #2 – Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole, #13 – Strategia “Dati della scuola”, #27 – Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo.
Al personale tecnico delle scuole del secondo ciclo sono dedicate 36 ore di formazione, in un percorso finalizzato alla conoscenza del PNSD, con approfondimenti relativi alle azioni #2 – Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole), #8 – Sistema di Autenticazione unica (Single-Sign-On), #27 – Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo, con un approfondimento sulle specificità della scuola secondaria di secondo grado.
Gli AD saranno coinvolti in 24 ore di formazione, che percorreranno tutti gli ambiti del PNSD.
Al Team per l’innovazione sono dedicate 18 ore di formazione su “Soluzioni per la didattica digitale integrata”, anche in questo caso andando ad esplorare tutte le azioni del PNSD: dal BYOD al coding, dall’utilizzo consapevole di Internet alla privacy, dalle risorse educative aperte (OER, Open Educational Resources).
I docenti saranno impegnati in 18 ore di formazione su “Strategie per la didattica digitale integrata”, che si focalizzeranno sulle azioni del PNSD centrate sull’innovazione didattica e sull’utilizzo integrato del digitale nei processi di apprendimento e si rivolgerà a 10 docenti interessati per scuola.
Ruolo dei formatori
La formazione, secondo il PNSD azione 25[10], potrà essere svolta sia da docenti della scuola, sia dagli enti di formazione, in entrambi i casi, dovranno dimostrare adeguata esperienza e aderenza ai modelli formativi delineati dalle progettualità delle reti. Il ruolo del formatore sarà quello di facilitatore dell’apprendimento, promuovendo la progettazione dei percorsi, creando contenuti, utilizzando tutte le potenzialità che il web e delle nuove tecnologie offrono. Il formatore inoltre si fa garante del post aula, creando gruppi digitali, attivando una community online. Secondo il PNSD Il formatore ha come obiettivo trasversale quello di promuovere la cultura digitale, trasferendo le nuove competenze digitali al tutti gli apprendenti[11].
Per quanto riguarda l’individuazione dei formatori[12] si fa riferimento al DM 435/15, che stabilisce che essi vanno reclutati nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e proporzionalità.(…) , è necessario procedere con un avviso pubblico per l’individuazione di personale sia interno sia esterno alle scuole che sarà valutato sulla base di criteri predefiniti e sulla base del curriculum vitae. Si raccomanda: 1) di garantire, soprattutto in caso di poli regionali, l’individuazione di formatori che possano essere utilizzati in tutti gli snodi territoriali; 2) di garantire la coerenza e l’adeguatezza delle competenze dei formatori rispetto ai contenuti del PNSD e alla figura dell’animatore digitale, nonché rispetto ai vari profili di personale da formare anche in una eventuale successiva fase (dirigenti scolastici, DSGA, personale amministrativo e tecnico, docenti e assistenti tecnici).
Il profilo del formatore digitale, che la legge 107/15 e i documenti sin qui citati, delineano, è dunque una figura altamente qualificata, con competenze pedagogiche che gli consentano di saper gestire diversi approcci metodologici, dall’attuazione di momenti laboratoriali e di simulazione di organizzazione delle attività, alla realizzazione di azioni di apprendimento, privilegiando le attività pratiche, il learning by doing. Deve inoltre essere in grado di saper condividere in rete e attraverso i social network e media materiali, risorse, strategie, idee.
Glossario – Acronimi – Sigle
AD – Animatore Digitale
BYOD – Bring Your Own Device
FESR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
FSE – Fondi Strutturali Europei
OER – Open Educational Resources
PNSD – Piano Nazionale Scuola Digitale
PON – Programma Operativo Nazionale
PTOF – Piano Triennale dell’Offerta Formativa
[1] https://labuonascuola.gov.it/
[2] http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml
[3] Legge 105/15, articolo 1, comma 56
[4] http://www.istruzione.it/pon/ilpon.html
[5] http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/pon_2
[6] Programma Operativo Nazionale, per la scuola competenze e ambienti per l’apprendimento, Programmazione 2014 – 20020, pag. 2
[7] Idem, pag. 23
[8] PON 2014 – 2020 Presentazione del quadro di riferimento e delle linee di intervento sul territorio, 1.2
[9] CM 6076-16, MIUR
[10] PNSD, Azione 25, Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa
[11] Idem Azione 25, PNSD
[12] MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0004603.03-03-2016