intelligenza artificiale

La “moda” della disinformazione creata dall’IA passerà: ecco il vero paradosso



Indirizzo copiato

Invadere il web di contenuti generati dall’AI è una moda, ma è una moda che dovrà necessariamente tramontare: i modelli di AI finirebbero per alimentarsi di contenuti generati da essi stessi. Nel frattempo, il paradosso è quello dei risultati di Google, scalati dalle stesse IA che Alphabet ha contribuito a creare

Pubblicato il 7 ago 2023

Massimo Borgobello

Avvocato a Udine, co-founder dello Studio Legale Associato BCBLaw, PHD e DPO Certificato 11697:2017



Disinformazione online: i pericoli del rallentamento della lotta alle fake news

L’intelligenza artificiale spaventa moltissimi content creator, perché permette di generare contenuti in pochissimo tempo e perché permette di crearne tantissimi, anche se, sostanzialmente, di scarsa qualità.

Questa, almeno, è la posizione riportata su alcune testate statunitensi, dal Wall Street Journal al New York Times.

Vero è che la società NewsGuard, che si occupa di effettuare valutazioni sui siti che riportano notizie, ha registrato un aumento esponenziale di siti internet che impiegano la AI per generare contenuti: da 49 di inizio maggio ai 277 di fine giugno.

Negli Stati Uniti (Zscaler) ci si attende un impiego massiccio di AI per generare siti internet che impiegando la disinformazione come “esca” vengano poi utilizzati per fare phishing.

ChatGPT e contenuti dannosi: il vero problema sono i malware

È un fenomeno e potremmo vedere anche in Italia.

Secondo Matteo Greatti, CEO di GFTech, società di sicurezza informatica, il problema c’è ma è molto enfatizzato dal fatto che l’intelligenza artificiale, in questo momento, va molto di moda: “Si sente dire spesso che ChatGPT viene molto utilizzato per lo SCAM, soprattutto perché permette di creare, ad esempio, email di phishing con i testi corretti in tutte le lingue senza che l’hacker attaccante conosca una singola parola della lingua in questione. Questo è effettivamente un problema reale ma, se vogliamo, è la punta dell’iceberg. L’utilizzo dell’AI da parte dei cybercriminali ha portato ad una proliferazione di app per dispositivi mobili, estensioni per i vari browser (piccoli programmi che vengono integrati all’interno del browser per estenderne le funzionalità) o veri e propri malware, tutti prodotti dall’AI senza che l’attaccante conosca minimamente le tecniche di programmazione o simili. Questo, a parere mio, dovrebbe allarmarci molto di più rispetto a quelle che sono le “classiche” truffe che, sebbene portate con un ottimo linguaggio scritto (es. phishing), rimangono pur sempre facilmente evitabili avendo una opportuna preparazione di base (cyber Awareness) che ci permetta di riconoscere il tentativo. Un malware evoluto invece difficilmente può essere attivato o evitato dall’intervento dell’utente e, se fatto bene, può essere distruttivo per le infrastrutture globali (pensiamo ai grandi esempi del passato: MyDoom, Conficker, Sobig) causando miliardi di danni a livello mondiale”.

YouTube e Google

Se su YouTube, è possibile trovare decine di video che offrono consigli su come guadagnare con la tecnologia di OpenAI – spesso legati alla creazione di contenuti spazzatura -, il vero obiettivo è la scalata a Google.

L’idea, infatti, è impiegare l’AI per creare contenuti per blog ed ebook che permettano poi di determinare una migliore indicizzazione su Google.

Alphabet, la holding che gestisce anche Google, ha comunicato di aver avviato programmi per proteggere i suoi risultati di ricerca da spam e manipolazione e che l’utilizzo di contenuti generati dall’intelligenza artificiale per manipolare le classifiche dei risultati di ricerca è una violazione delle politiche antispam di Google.

Di fatto, l’intelligenza artificiale, utilizzata in questo modo, è una seria minaccia proprio per il business di Google, che guadagna sul posizionamento dei contenuti.

Conclusioni

Invadere il web di contenuti generati dall’AI è una moda, ma è una moda che dovrà necessariamente tramontare: i modelli di AI finirebbero per alimentarsi di contenuti generati da essi stessi.

Anche i filtri di motori di ricerca e content creators verranno raffinati e, verosimilmente, anche i social network dovranno adeguarsi.

Nell’Unione europea, la questione sta venendo affrontata in sede legislativa: nell’AI Act è previsto che i contenuti generati con intelligenza artificiale vengano contrassegnati e ne sia resa evidente l’origine non umana.

Nel frattempo possiamo goderci il paradosso dei risultati di Google, scalati dalle stesse intelligenze artificiali che Alphabet ha contribuito a creare.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati