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Lavoro, l’IA può davvero cambiare tutto: come evitare il peggio



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Il report, “Prospettive dell’Occupazione Ocse 2023”, è il primo ad analizzare gli effetti dell’intelligenza artificiale (IA) come tecnologia innovativa che sta rivoluzionando vari aspetti della nostra vita, soprattutto in ambito professionale e non solo. Fra potenzialità e preoccupazioni, occorrono misure proattive per guidarne l’impatto

Pubblicato il 28 ago 2023

Tommaso Ruocco

Junior Analyst Hermes Bay



Prospettive dell'Occupazione Ocse 2023

L’intelligenza artificiale (IA) si è affermata come una tecnologia innovativa che sta rivoluzionando diversi aspetti della nostra vita, soprattutto in ambito lavorativo. Lo afferma anche il report dell’OCSE, presentato a luglio a Parigi, dal titolo “Prospettive dell’Occupazione Ocse 2023”.

Con il lancio di ChatGPT nel novembre 2022, sono emerse le capacità dell’IA
nell’eseguire automaticamente una vasta gamma di compiti.
ChatGPT è solo un esempio dei numerosi strumenti di IA disponibili al pubblico, rappresentando lo sviluppo continuo dell’IA in corso da decenni.
Tuttavia, gli ultimi sette mesi hanno segnato una svolta significativa, generando una
consapevolezza senza precedenti sul potenziale dell’IA nel plasmare le nostre società ed economie.

Questo progresso tecnologico ha suscitato sia ammirazione che preoccupazione tra gli
utenti e gli esperti. Eminenti tecnologi hanno richiesto una pausa negli esperimenti di IA su larga scala, citando i potenziali rischi per le società. Tuttavia, gli investimenti privati nell’IA continuano a crescere, poiché viene riconosciuta come una tecnologia di uso generale paragonabile all’elettricità, al motore a combustione interna e a Internet.
Secondo il rapporto OCSE, l’avanzamento rapido dell’IA ha generato preoccupazioni riguardo al suo impatto incerto sull’economia e sulla società, a differenza delle tecnologie precedenti. A differenza dei robot, che hanno avuto un impatto principalmente su settori specifici, l’IA ha il potenziale per influenzare tutte le industrie e le occupazioni.

OECD Employment Outlook 2023: Charting a Course for Labor Policy in the AI Era

Prospettive dell’occupazione Ocse 2023

L’OCSE ha avviato il suo primo studio sull’impatto dell’IA sul mercato del lavoro. Concentrandosi sui settori manifatturiero e finanziario, dove l’IA è stata già integrata nei processi lavorativi da diversi anni, la ricerca ha fornito preziosi spunti sugli effetti dell’adozione dell’IA.
Tuttavia, le preoccupazioni riguardo all’uso sicuro e responsabile dell’IA continuano a crescere. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha proposto la creazione di un nuovo organismo internazionale per contribuire a governare l’uso dell’IA, riconoscendo i crescenti rischi e benefici legati a questa tecnologia.

Parlando di fronte al Consiglio di Sicurezza dell’ONU durante una riunione dedicata al governo dell’IA, Guterres ha sottolineato l’importanza di stabilire regole globalmente concordate per il monitoraggio e la regolamentazione dell’IA, così come è stato fatto
con l’energia nucleare, la sicurezza dell’aviazione e il cambiamento climatico.

Come l’ONU adotta l’IA e i rischi di uso malevolo

L’ONU ha già iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale nelle proprie operazioni per monitorare cessate il fuoco e identificare modelli di violenza. Tuttavia, l’IA sta anche diventando uno strumento per attacchi ostili, causando gravi sofferenze umane nelle operazioni di mantenimento della pace e umanitarie dell’ONU.

Il Segretario Generale ha infatti messo in guardia riguardo all’uso malevolo di sistemi di IA a fini terroristici, criminali o di stato, sottolineando che ciò potrebbe portare a livelli terrificanti di morti e distruzioni, provocare traumi diffusi e danni psicologici profondi su una scala inimmaginabile.

I creatori di IA stessa hanno avvertito dei rischi esistenziali che l’intelligenza artificiale potrebbe portare senza intraprendere azioni per affrontare tali sfide.

La necessità di un accordo sull’IA in ambito militare

Guterres ha sottolineato l’importanza di sviluppare un accordo giuridicamente vincolante entro il 2026 per vietare l’uso dell’IA in armi completamente automatizzate utilizzate in guerra. Ha anche promesso di creare un consiglio consultivo che svilupperà proposte per regolamentare l’IA in modo più ampio entro la fine dell’anno, oltre a una bozza di politica con raccomandazioni per i governi su un approccio responsabile alla tecnologia.
La riunione è stata guidata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri del Regno Unito, James Cleverly, il quale ha sottolineato l’importanza di collegare la governance internazionale dell’IA a principi fondamentali come la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani e lo stato di diritto, nonché la sicurezza e la fiducia.

Le tensioni sulla Cina

Durante l’incontro, è emersa la tensione riguardo al ruolo della Cina nella definizione delle regole internazionali sull’IA. L’ambasciatore cinese Zhang Jun ha sostenuto che le norme dell’ONU dovrebbero riflettere il punto di vista dei paesi in via di sviluppo, evitando che l’IA diventi “un cavallo selvaggio incontrollato”.

Ha anche affermato che le leggi e le norme internazionali sull’IA dovrebbero essere flessibili, consentendo ai paesi di stabilire le proprie regolamentazioni a livello nazionale. Tuttavia, ha criticato alcune “potenze sviluppate” che cercano di ottenere un dominio nell’IA e ostacolano lo sviluppo tecnologico di altri Paesi.

Un modo collaborativo per affrontare le sfide dell’IA

Nonostante le tensioni, è emerso il consenso sulla necessità di affrontare le sfide poste dall’IA in modo collaborativo e coordinato a livello internazionale. Diverse nazioni hanno già intrapreso iniziative per sviluppare strategie e regolamenti sull’IA, ma la collaborazione internazionale è cruciale per evitare la frammentazione e le lacune normative.
Nel contesto dell’IA generativa, che presenta rischi significativi e potenziali benefici, è importante che i governi si impegnino attivamente nello sviluppare politiche e norme per garantire un uso sicuro e responsabile dell’IA.

Jack Clark, co-fondatore dell’azienda di intelligenza artificiale Anthropic, ha sottolineato l’importanza che il governo delle nazioni non lasci lo sviluppo dell’IA esclusivamente nelle mani delle società private, ma lavori insieme a loro per sviluppare in modo sicuro e responsabile il potenziale dell’IA per il bene comune. Occorre dunque coinvolgere sia il settore pubblico che il settore privato nel definire le regole e i principi di governance dell’IA.

Conclusioni

L’avanzamento rapido dell’IA richiede misure proattive per guidarne l’impatto sul
mercato del lavoro e sulla società nel suo complesso
. La proposta di un nuovo organismo internazionale da parte del segretario generale delle Nazioni Unite rappresenta un passo significativo per affrontare le sfide e massimizzare i benefici dell’IA.

L’adozione responsabile e affidabile dell’IA sul luogo di lavoro e a livello globale richiede un dialogo aperto e collaborativo tra governi, industria, esperti di sicurezza informatica e di intelligence. Solo attraverso un approccio multilaterale possiamo sviluppare linee guida normative efficaci che garantiscano la sicurezza, l’equità e la protezione dei diritti umani mentre sfruttiamo il potenziale trasformativo dell’IA per il
bene dell’umanità.

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