I disturbi parafilici rappresentano condizioni cliniche in cui l’eccitazione sessuale è persistentemente stimolata in modo ricorrente, protratto per un periodo minimo di sei mesi, da oggetti o attività sessuali insolite. L’etimologia del termine parafilia ha le sue radici nella parola “para”, che suggerisce una deviazione rispetto agli schemi di attrazione sessuale normale, comunemente denominati “philia”. All’interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), sono state riconosciute e categorizzate nove forme specifiche di disturbi parafilici, ognuna caratterizzata da manifestazioni specifiche di comportamento sessuale non convenzionale.
psicologia clinica
Le nuove frontiere della sessualità: disturbi parafilici e tecnosessualità
La complessa relazione tra le parafilie, condizioni cliniche legate a comportamenti sessuali non convenzionali, e la tecnologia. Analizzando studi, ricerche e teorie, si possono esplorare le implicazioni dell’uso della tecnologia nella manifestazione di queste disfunzioni e indagare l’influenza della tecnologia sulla sessualità umana
Cyberpsicologo e formatore della didattica innovativa, esperto in realtà virtuale

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