Dopo mesi di frammentazione normativa, con la California In prima linea nella legislazione sull’Intelligenza Artificiale, grazie all’Executive Order emanato il 30 ottobre dal Presidente Joe Biden, gli Stati Uniti stanno finalmente definendo la loro posizione politica e strategica sulla creazione, diffusione e utilizzo dei modelli di AI.
L’ordine esecutivo abbraccia il principio dell'”innovazione responsabile” e presenta punti cruciali che avranno un impatto decisamente rilevante nell’immediato futuro.
Gli Stati Uniti intendono non solo rimanere all’avanguardia nel campo dell’IA, ma anche garantire che questa tecnologia sia utilizzata in modo responsabile, a beneficio del pubblico e della sicurezza nazionale.
Nuovi standard per la sicurezza AI
Il primo punto, sviluppato ai sensi del Defense Production Act, richiede che gli sviluppatori dei sistemi di AI condividano i risultati dei loro test ed altre informazioni critiche con il governo degli Stati Uniti.
Un’impostazione che, nel contesto del panorama produttivo americano, richiede sforzi di non poco conto, considerando che il controllo dello stato sugli asset industriali è visto con estremo sfavore dalle grandi imprese.
Soprattutto considerando che il Defense Production Act è un sistema di intervento agitato nei momenti di crisi produttiva (Clinton, 2011, crisi energetica in California; Biden, 2021, produzione di vaccini Covid-19) ed implementato solo grazie alle contingenze emergenziali.
Volendo ricercare un parallelismo storico in ambito tecnologico, furono i crescenti timori di spionaggio da parte della Cina ad indurre il Presidente Obama nel 2011, tramite il Defense Production Act, ad obbligare, le aziende di telecomunicazioni a riferire sui componenti hardware e software di provenienza estera.
Il posizionamento degli Stati Uniti si può comprendere meglio considerando che le parole chiave ricorrenti nel documento riguardano un’ AI che sia prioritariamente “safe, secure and trustworthy”.
La sicurezza dovrà essere garantita tramite gli standard introdotti dal National Institute of Standards and Technology, mentre il Ministero dell’Energia ed Homeland Security, corrispondente al nostro Ministero dell’Interno, avranno competenze in merito alle potenziali minacce mosse alle infrastrutture critiche.
Le competenze si estendono anche in merito alla previsione dei rischi relativi ad attacchi alle infrastrutture di natura bio-chimica e nucleare, oltre che informatica.
Nel dibattito riguardante la diffusione delle notizie false e la necessità di prevenire truffe e manipolazioni, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti è stato invece investito dell’importante compito di sviluppare una guida tecnica mirata.
Tale guida avrà l’obiettivo di garantire l’autenticità dei contenuti generati dall’Intelligenza Artificiale.
In particolare, con buona pace dei content creators e del mondo artistico ed editoriale, viene posta l’enfasi sulla necessità di predisporre un’indicazione chiara dell’origine dei contenuti prodotti attraverso l’impiego di modelli e software basati sull’Intelligenza Artificiale.
La decisione di predisporre questa guida è ulteriormente accentuata dal fatto che le agenzie governative statunitensi stanno adottando questo strumento per assicurare ai cittadini che le comunicazioni provenienti dal governo siano autentiche e verificabili.
Ciò sottolinea chiaramente quanto sia diventato rilevante il tema della diffusione di notizie false e delle frodi, a tal punto da richiedere una risposta concreta da parte delle istituzioni di vertice americane.
Parallelamente, l’istituzione di un programma specifico per la sicurezza informatica mira a rafforzare ulteriormente i sistemi di protezione.
Inoltre, la creazione di un National Security Memorandum, il cui sviluppo sarà supervisionato dal National Security Council e dal Capo dello Staff della Casa Bianca, si prefigge di garantire un utilizzo etico e protetto dell’Intelligenza Artificiale anche da parte delle forze militari e dei servizi segreti statunitensi.
Proteggere la privacy degli americani
Nell’ambito della tutela della privacy, l’ordine esecutivo prevede l’adozione di una legge bipartisan che ponga l’accento sulla prevenzione, attraverso lo sviluppo di metodologie che, sin dall’inizio, proteggano i dati personali senza interferire con il processo di addestramento dei modelli AI.
Quanto alla commercializzazione dei dati stessi, considerati una risorsa di crescente importanza economica, l’executive order prevede un’approfondita analisi delle modalità con cui tali dati vengono introdotti sul mercato.
Questo processo di valutazione mira, con non poche difficoltà, a garantire che la commercializzazione dei dati sia rispettosa degli standard etici e legali, preservando la privacy dei cittadini.
Il modello di “privacy-preserving” rappresenta un notevole passo avanti per un paese che, su tali questioni, è stato largamente anticipato dall’Unione Europea.
Nonostante talvolta le politiche europee possano apparire caratterizzate da eccessiva burocrazia e complessità, bisogna ammettere che l’Unione Europea ha dimostrato una leadership indiscutibile nell’affrontare le sfide legate alla privacy.
La globalizzazione dei timori, anche per mezzo dell’ordine esecutivo di Biden, contribuisce in modo significativo a ridimensionare le critiche che erano state rivolte alle autorità di vigilanza nazionali, accusate in passato di interventismo eccessivo.
Promuovendo eguaglianza e diritti civili
Uno dei temi centrali inerenti all’IA è lo sviluppo di bias cognitivi che possano, a prescindere dalla “non volontà” dell’IA, creare discriminazioni in settori essenziali quali giustizia, sanità ed edilizia residenziale.
Considerando i bias già sperimentati nel sistema di giustizia, come nel caso del sistema COMPAS di cui abbiamo su queste pagine discusso, l’amministrazione Biden-Harris si propone di intraprendere azioni dirette per fornire, nell’ambito della tutela del diritto alla casa, chiare linee guida anti-discriminazione ai proprietari e ai contractor federali.
Nel contesto giuridico-processuale, si promuove invece lo sviluppo di best practices per l’utilizzo dell’ intelligenza in sentenze, procedimenti cautelari, fase preliminare e detenzione.
L’obiettivo è evitare che l’origine geografica di un individuo o l’appartenenza ad una specifica etnia costituiscano causa di iniquità applicative.
Una precisazione che parrebbe scontata ma che diventa senza dubbio un’importante base costituente del sistema giustizia che sarà, prevedendo che l’impiego dell’IA sarà esteso oltre il sistema COMPAS e che saranno ancora più necessarie adeguate protezioni per garantire l’equità e i diritti dei cittadini.
Dalla parte di consumatori, pazienti clinici e studenti
Le azioni previste a tutela dei consumatori, dei pazienti clinici e degli studenti prevedono che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani dovrà ricevere rapporti e proporre rimedi relativi all’uso non sicuro o dannoso di pratiche mediche che coinvolgono l’IA.
In campo scolastico, si prevede lo sviluppo di strumenti di apprendimento tramite modelli di intelligenza artificiale, ipotizzando ad esempio lo sviluppo di tutor personalizzati che possano contribuire in maniera su misura alle esigenze educative degli alunni.
Supporto ai lavoratori
Uno dei temi centrali legati allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generativa è la perdita inevitabile di posti di lavoro relativi a mansioni facilmente sostituibili con modelli di IA. Abbiamo discusso di questo in relazione al doppiaggio, ma lo stesso discorso si applica ai traduttori, al customer service, ai correttori di bozze e, in futuro, chissà, volendo prendere in considerazione le previsioni dell’azienda Do Not Pay, anche per noi avvocati. È quindi prevista un’azione diretta per garantire il supporto a tutti quei settori che subiranno una significativa riduzione delle opportunità lavorative.
Anche in materia di assunzioni, l’Executive Order prevede che le valutazioni professionali non dovrebbero utilizzare modelli corrotti da bias. Nella visione ottimistica, l’integrazione dell’AI nel settore produttivo non dovrebbe rappresentare un elemento di concorrenza al ribasso salariale, ma piuttosto un motore di sviluppo economico e sociale.
Promuovere innovazione e competizione
Il National AI Research Resource sarà lo strumento in materia di Intelligenza Artificiale che permetterà ai ricercatori e agli studenti di accedere direttamente alle risorse e ai dati, anche attraverso finanziamenti diretti per sviluppare metodologie di ricerca avanzate nei campi della salute e del cambiamento climatico.
Sono inoltre previste misure per mettere a disposizione di piccoli sviluppatori e imprenditori assistenza tecnica e risorse, indicando la Federal Trade Commission per il supporto nella commercializzazione delle ultime scoperte da parte delle piccole imprese.
Le restrizioni sull’immigrazione negli Stati Uniti potrebbero essere allentate attraverso una dichiarata apertura all’accoglienza di esperti stranieri per motivi di studio e lavoro, anche attraverso una modernizzazione dei criteri per l’ottenimento del visto.
Promuovere la leadership americana all’estero
La visione di affrontare una sfida globale si riflette anche nella cooperazione mirata all’espansione di accordi bilaterali e multilaterali nel campo dell’IA, inclusa la tutela delle infrastrutture sensibili.
Lo sviluppo in tal senso dovrebbe essere coordinato dal Dipartimento di Stato in collaborazione con il Dipartimento del Commercio.
Garantire un uso responsabile ed efficace dell’ai da parte del governo
Per quanto riguarda la formazione interna dell’amministrazione, il Presidente prevede una formazione diretta per gli impiegati di ogni livello nei campi di interesse, accelerando anche l’assunzione di professionisti nel campo dell’IA, seguendo la direzione di U.S. Digital Service, U.S. Digital Corps e Presidential Innovation Fellowship.
L’ordine si chiude con una dichiarazione ed un elenco dei paesi con cui il governo ha già collaborato nei mesi scorsi, citando anche il Processo di Hiroshima del G-7, le cui risultanze e linee guida sono state pubblicate il 30 Ottobre in concomitanza con l’ordine esecutivo.
Conclusioni
Affiancando l’Executive Order statunitense all’AI Act Europeo e al recente Codice di Condotta introdotto dal G-7, le linee guida globali e i principi di sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale sembrano essere stati delineati.
A distanza di un anno dalla diffusione di massa dell’IA Generativa, che ha reso centrale e pubblica la discussione sull’Intelligenza Artificiale, alcune importanti questioni hanno trovato risposte esaustive.
Ora inizia la fase in cui i principi e le linee guida dovranno essere calati nel mondo reale, con la consapevolezza che sarà complesso trovare un equilibrio duraturo data la portata degli interessi in gioco.