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L’IA può aiutare l’Africa contro i cambiamenti climatici: ecco a quali condizioni

L’uso dell’intelligenza artificiale può fornire un valido supporto per comprendere e gestire meglio le sfide associate al cambiamento climatico, in particolare quando vengono osservate le dovute cautele. In Africa, ad esempio, i mezzi digitali devono essere in grado di creare soluzioni sostenibili, circolari e inclusive

Pubblicato il 06 Dic 2022

Maria Angela Maina

ricercatrice The Thinking Watermill Society

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I risultati ottenuti dall’Africa in termini di sviluppo e progresso minacciano di essere distrutti a causa del cambiamento climatico. L’intelligenza artificiale, scommettono in molti, potrebbe cambiare le cose. Ci riuscirà? Sì, se si osservano le opportune cautele.

How AI can enable real-time energy tracking for sustainable development | AI for Good Perspectives

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L’Africa vulnerabile ai cambiamenti climatici

Il continente è responsabile solo del 4% delle emissioni globali di anidride carbonica, eppure gli esperti lo considerano una delle aree più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Questi effetti si manifestano con cicloni nelle zone dell’Africa meridionale, inondazioni estreme nell’Africa occidentale, incendi nell’Africa settentrionale e centrale e caldo estremo che causa siccità nei diversi paesi. Di conseguenza, numerosi studi di ricerca continuano a fare previsioni su ciò che potrebbe accadere ai sistemi ambientali, sociali, politici ed economici dell’Africa se non si dovesse intervenire contro gli effetti del cambiamento climatico.

Il mondo ha 8 anni da ora per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (sustainable Development Goals – SDGs) e la popolazione globale si sta impegnando per raggiungerli. Di conseguenza, l’intelligenza artificiale è apparsa come una nuova soluzione per valutare e combattere le disparità che la stessa ha causato nella società. L’intelligenza artificiale è vista come una risorsa preziosa per mitigare, adattare e costruire solide basi per la lotta contro il cambiamento climatico.

Molte organizzazioni e persone credono che l’intelligenza artificiale possa davvero cambiare le cose. Ad esempio, i risultati dei sondaggi mostrano che l’87% dei leader del settore pubblico e privato in ambito climatico e dell’intelligenza artificiale ritengono che questa sia uno strumento utile nella lotta contro il cambiamento climatico, mentre il 43% delle organizzazioni concepisce l’uso dell’intelligenza artificiale come strumento idoneo per la lotta contro i cambiamenti climatici (rapporto Boston Consulting Group).

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Le soluzioni che l’intelligenza artificiale può offrire per il cambiamento climatico

Il Rapporto del 2022 sullo stato dell’intelligenza artificiale in Africa afferma che lo stato del mercato tecnologico in Africa è in rapida crescita, il che è un forte indicatore del potenziale delle soluzioni locali di intelligenza artificiale. Queste soluzioni sono attualmente presenti nel continente, come di seguito esaminate.

L’intelligenza artificiale utilizza generalmente algoritmi per fare previsioni migliori sugli effetti a breve e lungo termine dei cambiamenti climatici, come le inondazioni. Essa può essere impiegata per utilizzare informazioni metereologiche e offrire previsioni sui modelli climatici al fine di valutare i rischi futuri che potrebbero derivare dalle attività umane. Un esempio è la raccolta dei dati sulle inondazioni per aiutare a prevenire la perdita di vite umane. Non solo, le soluzioni di intelligenza artificiale forniscono, inoltre, dati che contribuiscono alla valutazione del rischio finanziario per le compagnie di assicurazione climatica, le quali forniscono consulenza e rifondono la loro clientela per le perdite legate ai cambiamenti climatici. Da ultimo, più comunemente, gli strumenti di intelligenza artificiale aiutano a compensare le emissioni di anidride carbonica e a contabilizzarle, attraverso dati che aiutano a comprendere quale sia la fonte di queste emissioni, nonché a ridurne i residui.

Alla luce di ciò, dall’analisi della letteratura sono emerse le caratteristiche che dovrebbero adottare gli strumenti di intelligenza artificiale al fine di ottenere dei buoni risultati per combattere il cambiamento climatico.

  1. L’intelligenza artificiale deve essere semplice da usare e facilmente accessibile, così da offrire dati chiari e significativi a supporto del target di utenti. Si consideri il rapporto del Boston Consulting Group del 2022 che suggerisce alle aziende di utilizzare soluzioni di misurazione delle emissioni di CO2 automatizzate dall’intelligenza artificiale, al fine di monitorare la loro conformità alle politiche climatiche nazionali e globali a livello macroeconomico e per tracciare il raggiungimento dei loro obiettivi ESG per una facile accessibilità da parte dei loro consumatori a livello microeconomico.
  2. L’intelligenza artificiale deve offrire vantaggi all’utente. Secondo il Word Economic Forum (WEF) , l’applicazione dell’intelligenza artificiale e della tecnologia digitale può causare una riduzione fino al 20% delle emissioni globali di carbonio entro il 2050, in particolare nei settori caratterizzati da maggiori emissioni: energia, materiali e mobilità. Inoltre, il WEF ritiene che diverse tecnologie digitali possano essere utilizzate all’interno dei suddetti settori per ridurre fino al 10% le loro emissioni entro il 2030. Questi sono solo alcuni dei benefici concreti che i Paesi africani sperano di ottenere implementando le soluzioni di maggior successo di intelligenza artificiale.
  3. L’intelligenza artificiale dovrebbe fornire raccomandazioni chiare e facili da attuare. I dati provenienti dagli strumenti di intelligenza artificiale possono offrire spunti in grado di colmare le lacune di dati e aumenteranno l’accuratezza della ricerca sul clima di un determinato Paese. Come già detto, i dati raccolti dagli strumenti di intelligenza artificiale determineranno il corso delle azioni da intraprendere a livello privato, nazionale o regionale.

In considerazione di ciò, è ragionevole chiedersi se l’intelligenza artificiale funzioni davvero per combattere il cambiamento climatico.

The State of the Climate in Africa 2020 - English - October 2021

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La risposta è sì. Le soluzioni di intelligenza artificiale per il cambiamento climatico sono state implementate in altre regioni del mondo, soprattutto negli Stati Uniti, dove più della metà dei leader prevede di utilizzare l’intelligenza artificiale per il cambiamento climatico nelle proprie organizzazioni. Questi progetti hanno dimostrato che il potenziale dell’intelligenza artificiale è in grado di aumentare le capacità di adattamento e mitigazione e di migliorare le decisioni basate su dati concreti. Ad esempio, il sistema DeepMind presente nel centro dati di Google utilizza l’intelligenza artificiale per sfruttare le condizioni invernali e produrre acqua più fredda del normale, riducendo così l’energia necessaria per il raffreddamento del centro dati. La riduzione del consumo energetico si traduce quindi direttamente in una riduzione delle emissioni di anidride carbonica dell’edificio.

In considerazione delle soluzioni di intelligenza artificiale di maggior successo, è ora opportuno passare alla disamina degli sforzi specifici in materia intrapresi in Africa per combattere il cambiamento climatico.

Le attuali soluzioni di intelligenza artificiale per combattere il cambiamento climatico in Africa

A partire dai progetti di intelligenza artificiale su piccola scala, in Africa la regione subsahariana ha implementato attivamente una serie di soluzioni, dalla gestione dei conflitti ai meccanismi di allarme per le catastrofi, che hanno permesso ai responsabili delle politiche ambientali di agire rapidamente e di ridurre le potenziali minacce. In particolare, il Local Development Research Institute si occupa di attuare programmi di intelligenza artificiale per aiutare gli agricoltori del Kenya a valutare in modo efficace l’impatto che può avere la coltivazione di varietà di colture ibride intelligenti, soprattutto in termini climatici, creando altresì la possibilità di sviluppare un sistema di allarme rapido per agevolare le loro decisioni agricole.

Lotta ai cambiamenti climatici, così il digitale diventa alleato delle aziende

Su larga scala, le più recenti soluzioni di intelligenza artificiale per combattere il cambiamento climatico in africa comprendono:

  • L’inclusione, da parte del Centro internazionale per la ricerca e lo sviluppo, di un progetto in collaborazione con l’Agenzia svedese per la cooperazione di sviluppo internazionale per implementare e gestire una rete di ricerca sull’innovazione dell’intelligenza artificiale e del cambiamento climatico. L’hub finanzierà e sosterrà 10 progetti di ricerca sull’innovazione in materia di cambiamenti climatici, nonché 10 percorsi di master incentrati su machine learning e cambiamenti climatici.
  • L’utilizzo da parte del PlantVillage Nuru di una serie di dati per prevedere la produttività delle coltivazioni a breve termine per gli agricoltori in Africa, al fine di aiutarli a proteggere le loro colture di base a fronte del riscaldamento climatico.
  • L’introduzione da parte del Weathernews Incorporated (Giappone), che ha ricevuto il sostegno dell’UNESCO, di un sistema di messaggistica basato sull’intelligenza artificiale in Africa orientale, programmato sia per inviare informazioni ai cittadini, come l’ingrossamento dei fiumi, prima di un disastro, sia per comunicare con questi ultimi durante e dopo. L’obiettivo di questo progetto è quello di salvare vite umane e consolidare i dati per la prevenzione dei disastri.
  • Il finanziamento, da parte della Rockfeller Foundation, di 5.5 milioni di dollari per favorire una collaborazione tra le piattaforme di intelligenza artificiale e-Guide e Atlas, così da accelerare lo sviluppo economico attraverso dati di intelligenza artificiale così da prevedere il consumo di elettricità in Africa e di misurare l’utilizzo di energia produttiva nei settori dell’agricoltura, dei trasporti e dell’energia. L’obiettivo di questi dati è quello di aiutare i responsabili delle politiche ambientali a dare priorità ai progetti in questi settori.

Uno sguardo al futuro

Le informazioni raccolte grazie ad un recente studio suggeriscono che l’uso dell’intelligenza artificiale può fornire un valido supporto agli sforzi globali per comprendere e gestire meglio le numerose sfide associate al cambiamento climatico, in particolare quando vengono osservate le dovute cautele.

Il problema principale dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Africa è se i mezzi digitali siano davvero in grado di creare soluzioni sostenibili e circolari che siano anche inclusive. L’analisi degli studi in materia indica che gli esperti sono preoccupati per le competenze insufficienti in materia di intelligenza artificiale, per la sua disponibilità limitata e per la mancanza di fiducia nei dati e nelle analisi relative all’intelligenza artificiale in Africa. Inoltre, uno studio peer-review del 2021 ha rilevato incertezza sull’efficacia degli strumenti di intelligenza artificiale per i paesi africani, in quanto si tratta di strumenti creati da Paesi con un maggior grado di sviluppo.

L’Africa ha bisogno di un sostegno significativo, al di là delle sovvenzioni e delle donazioni che sono scostanti, come l’accesso agli investimenti di capitale, ai decisori e agli operatori qualificati. Il continente ha inoltre bisogno di un maggior numero di dati raccolti localmente da ricercatori e scienziati africani, per migliorare la creazione di soluzioni di intelligenza artificiale in grado di adattarsi al contesto, alle esigenze e alle priorità africane.

Finora possiamo concludere che il mondo ha molto da aspettarsi dall’Africa in questo settore. Sudafrica, Nigeria, Egitto e Kenya sono attualmente all’avanguardia in termini di soluzioni di intelligenza artificiale. Infine, non si possono non condividere le parole di Damien Gromier, fondatore di “Artificial Inteligence for the Planet”: “L’intelligenza artificiale promette di contribuire a risolvere la crisi climatica, ma da sola non basta. Il compito di agire dipende dalla volontà degli organi decisionali del Paese, cui spetta altresì il compito di apportare i cambiamenti necessari, in parte supportati dall’intelligenza artificiale e da altre tecnologie emergenti”.

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