Il nuovo anno si è aperto con la bella notizia della liberazione dalla prigionia in Iran della giornalista Cecilia Sala. Tuttavia, c’è poco da rasserenarsi: dal primo gennaio nel mondo sono stati uccisi sei giornalisti, mentre sono 530 quelli detenuti ai quali si aggiungono 25 persone che lavorano nei media. I giornalisti in ostaggio sono 54, ben 95 quelli scomparsi. Sono dati del barometro di Reporters without borders, che riguardano casi di uccisione o detenzione unicamente per motivi legati all’attività professionale dei giornalisti. Numeri che fotografano la realtà della libertà di stampa che, all’alba del 2025, è ancora travagliata.
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Libertà di stampa, un 2025 di lotta ed etica con l’aiuto dell’innovazione
Il 2025 si apre con sei giornalisti uccisi nelle prime tre settimane dell’anno e 530 detenuti: le sfide alla professione si giocano sul piano dei diritti, delle libertà e della deontologia, che non possono rinunciare o trascurare la tecnologia, in primis l’AI
Giornalista professionista, redazione AgendaDigitale.eu

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