Nei miei corsi sull’uso strategico di LinkedIn spiego che la headline, in pratica quel testo che accompagna il nome e che solitamente contiene il proprio “job title”, è la parte più importante, vista e utile del profilo. Se ben fatta può aiutare le persone a capire non tanto chi sei e che cosa hai fatto, ma quello che puoi fare per loro. Per esempio una headline “Junior Account Assistant” non ha molto senso, mentre “Assistente virtuale – Aiuto imprenditori e professionisti ad alleggerire il carico di lavoro” (esiste davvero) può generare opportunità di business.
Non molti curano questa sezione del profilo, ma qualcuno esagera in senso contrario. Qui ho raccolto le 12 headline peggiori che mi è capito di vedere su LinkedIn. Finora.
Quella che ha voglia di lavorare. Ma tantaaaaa!

Quello che fa la “supercazzola”

Il beato

Il pensionato

Quello che si insulta da solo

Il mancato terrorista

Il libero comunista

Quello che aspetta la cassa integrazione

Il calciatore mancato

E il mancato biografo…

Quello che cerca aiuto

E quello che aiuto non lo cerca più

Preciso che tutti i profili sono veri e online, ho evitato i fake palesi. Se hai trovato su LinkedIn qualche headline peggiore di questa, ti prego di segnalarla nei commenti. Il mio sogno è quello, un giorno, di aggiornare il mio job title con “Stupid LinkedIn headlines hunter”.
Gianluigi Bonanomi è autore del libro Content is king