In Italia il 28% della popolazione non ha mai navigato su Internet, nel Lazio è il 24%. Un quarto della popolazione che è oggi esclusa da qualsiasi evoluzione sul fronte della semplificazione dei servizi pubblici basata sul digitale, e, sempre più, dall’esercizio dei diritti di cittadinanza che anche con le nuove modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale richiedono la capacità di interagire digitalmente con l’amministrazione. Non solo. Anche tra chi va su Internet il livello di competenze digitali è basso. In Italia solo il 43% della popolazione possiede le competenze digitali sufficienti, secondo il modello di rilevazione definito dalla Commissione Europea.
Questa è chiaramente un’emergenza sociale, economica che investe le amministrazioni nella loro responsabilità più profonda, nella missione di migliorare la qualità della vita di tutta la popolazione. Nessuno escluso.
Non è un caso che questo tema è stato oggetto di una delle prime nostre delibere: il superamento del divario digitale socio-economico, culturale, generazionale e di genere è tra le priorità del programma di governo di Roma Capitale.
Si tratta di favorire un cambiamento culturale che consenta a tutti di acquisire la consapevolezza digitale necessaria per muoversi con cognizione e spirito critico nella società di oggi, sapendo che solo così, e non tanto con nuove norme, che si può costruire una società migliore.
Per un cambiamento culturale di questo genere occorre un’azione coordinata e capillare, sapendo che il cambiamento avviene sul territorio e che può realizzarsi solo mettendo in rete le iniziative che già ci sono e la ricchezza di energie e competenze che non aspettano altro che di essere valorizzate socialmente. Con un percorso che deve essere permanente e non progettuale, perché il mantenimento della consapevolezza digitale passa anche attraverso un apprendimento continuo, in grado di consentirci un costante adeguamento con l’evoluzione tecnologica e sociale.
Da queste valutazioni nasce l’iniziativa dei “Punti Roma Facile”, ispirata alle iniziative italiane già attive (i PAAS toscani, i P3@Veneti e in particolar modo i Punti Pane e Internet dell’Emilia Romagna), punti di accesso assistiti per la facilitazione digitale, in cui i cittadini saranno supportati gratuitamente all’utilizzo dei servizi pubblici online da personale formato dall’Amministrazione Capitolina.
Questi punti saranno realizzati in tutto il territorio capitolino: nelle sedi di Municipi o altre sedi istituzionali, scuole, biblioteche, centri anziani, uffici postali, centri per l’istruzione degli adulti, e poi anche successivamente spazi offerti dai privati, etc… Nell’ottica di dare concreta attuazione alle politiche di innovazione, trasparenza e partecipazione i Punti Roma Facile diventeranno spazi di supporto all’esercizio dei diritti di cittadinanza digitale.
Autenticazione al portale, iscrizione ai servizi scolastici, prenotazione online di appuntamenti con gli uffici anagrafici, richiesta di identità digitale (SPID) sono solo alcuni dei servizi per i quali i facilitatori digitali offriranno supporto a chiunque ne faccia richiesta presso i Punti Roma Facile.
Questo servizio avrà la duplice finalità di rispondere a un bisogno dell’utente con scarse competenze digitali (come, per esempio, usare un servizio pubblico on line) e contribuire ad aumentarne la sua autonomia attraverso un processo di apprendimento continuo. I Punti Roma Facile non saranno rivolti, pertanto, soltanto alla facilitazione digitale, ma dovranno essere anche luoghi di confronto e approfondimento sulla cultura digitale, con seminari, workshop, attività di formazione realizzate in vario modo, dallo scambio intergenerazionale, fino alla formazione d’aula e all’integrazione aula-online.
Pensiamo, però, che ciascun Punto dovrà evolversi secondo le caratteristiche proprie del territorio in cui agisce, le esigenze dei suoi fruitori e dei suoi attivatori, con una responsabilità di gestione e risultati necessariamente locale. Solo così potrà affondare solide radici sul terreno. Per questa ragione sarà un’organizzazione a rete, strutturata in modo flessibile e dinamico a livello locale con l’obiettivo di sviluppare in modo diffuso, continuativo e sostenibile l’inclusione e la competenza digitale dei cittadini.
Abbiamo iniziato con le Biblioteche di Roma Vaccheria Nardi e Guglielmo Marconi, delle bellissime realtà situate in periferia, dove i luoghi di aggregazione culturale sono purtroppo pochi.
Siamo partiti da lì perché vogliamo sia chiaro che questo è solo l’inizio di un percorso di cambiamento lungo e ambizioso che richiede il contributo di tutti, e che tutti possiamo avere un ruolo e possiamo essere attori protagonisti.
Dopo una breve fase di sperimentazione, andremo ad ampliare la rete, identificando gli altri spazi pubblici che possono diventare “Punti Roma Facile” e chiedendo contributi di competenza e tempo a volontari e associazioni. Ci attendiamo sin da ora contributi, idee, proposte, disponibilità, e che il cammino che abbiamo intrapreso ci veda con gruppi sempre più numerosi di compagni di viaggio.