La frammentazione e l’incapacità delle Amministrazioni comunali di lavorare in modo congiunto è cosa acclarata. L’esperienza personale evidenzia le notevoli difficoltà incontrate in fase di redazione del progetto nell’ambito del bando “PLUS” della Regione Lazio. Il progetto, candidato da un gruppo di Comuni, era stato impostato in modo “olistico” ma non tutte le Amministrazioni sono state capaci di interpretare e lavorare secondo questo approccio. E il Comune di Velletri è rimasto pressoché da solo.
Manca anche la cultura dello scambio e dell’interazione, con singoli uffici o intere amministrazioni che lavorano secondo un modello verticale, ripartiti in silos. Un maggior contributo da parte della Regione – anche in termini economici ma non solo – diventa condizione indispensabile per fare passi in avanti sul poter assicurare, anche nel piccolo, i benefici dell’innovazione. Un’assistenza di livello nazionale ma anche un adeguato supporto dalle Città metropolitane, possono mettere gli Enti Locali in condizione di lavorare in modo paritetico e aiutare a riequilibrare la mancanza di consapevolezza, competenze digitali e strutture adeguate.
La proposta è lavorare per superare il digital divide e permettere alla popolazione più anziana, in particolare, di accedere alle informazioni e ai servizi digitali. Un cambiamento di marcia di livello più ampio, al quale possono concorrere, se ascoltati e coinvolti, anche i piccoli innovatori locali.