In molti Paesi le politiche educative, a livello sia nazionale sia locale, hanno promosso interventi e riforme finalizzate al miglioramento del sistema educativo con l’obiettivo di incrementare il livello di apprendimento degli studenti e diminuire la dispersione scolastica. Questi interventi includono una molteplicità di approcci differenti tra loro, quali ad esempio la valutazione degli apprendimenti, l’aumento del livello di competizione tra scuole, la definizione di standard professionali per i docenti, la valutazione attraverso ispettori e lo sviluppo del ruolo della leadership (Thoonen et al, 2012).
All’interno del panorama italiano i progetti nazionali VSQ (Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole) prima e VALES (Valutazione e Sviluppo della Scuola) poi, si configurano come sperimentazioni volte ad attivare processi di valutazione e miglioramento dell’organizzazione scolastica. VALES nello specifico si propone come un “banco di prova” del nuovo Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) descritto nel Regolamento approvato in Gazzetta ufficiale il 4 luglio 2013 (DPR 28 marzo 2013 n. 80), che dà attuazione all’art. 2 della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011: questo descrive un sistema nazionale di valutazione centrale “a tre gambe”1.
Nel nuovo scenario le scuole dovrebbero essere coinvolte in un circolo virtuoso in cui i processi di autovalutazione, valutazione esterna, progettazione e realizzazione di azioni di miglioramento e rendicontazione sociale dei risultati promuovono una cultura del miglioramento continuo della qualità dell’organizzazione scolastica e del servizio offerto.
La chiave del cambiamento sembra essere fortemente legata al rafforzamento delle condizioni interne alla scuola in grado di stimolare il miglioramento delle pratiche educative e l’innalzamento del livello della motivazione e degli apprendimenti degli studenti (Thoonen et al, 2012).
Al fine di attivare questo cambiamento nei due progetti VSQ e VALES, Indire ha avuto il compito di promuovere un processo di accompagnamento alla progettazione e alla realizzazione del Piano di Miglioramento che la scuola mette in atto a partire dai dati della valutazione.
Per la progettazione del piano di miglioramento i ricercatori di Indire hanno scelto di far riferimento a due modelli principali: il CAF (Common Assessment Framework), per la condivisione dei principi del Total Quality Management (TQM) e per il coinvolgimento diretto che questo prevede del vertice dell’organizzazione, dunque del Dirigente, nelle scelte e nella progettazione delle iniziative di miglioramento; il DASI (Dynamic Approach to School Improvement) per la struttura che propone dei rapporti tra gli attori coinvolti nella progettazione e realizzazione del miglioramento (consulente esterno, Team per il Miglioramento della scuola ed Indire) e per gli studi sui fattori efficaci nel miglioramento degli apprendimenti (Creemers and Kyriakides, 2012).
Sono state inoltre considerate le indicazioni della Civit (Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche), per la struttura e le modalità suggerite nella redazione del piano della performance in una pubblica amministrazione.
A tal proposito la performance, come definita dalla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit), è intesa come il contributo che un’organizzazione (in questo caso scolastica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita.
Per quel che riguarda la realizzazione del miglioramento, i progetti VSQ e VALES sono inoltre accomunati dalla presenza di due figure importanti: il Team per il Miglioramento (TpM) interno alla scuola e il tutor esterno formato da Indire che accompagna il processo in tutto l’arco del suo svolgimento.
Il Team per il Miglioramento (TpM) è composto in entrambi dal Dirigente, il DSGA e da alcuni docenti ritenuti strategici per attivare le azioni di miglioramento. Questo ha il compito di scegliere gli interventi da avviare all’interno della scuola, curarne la progettazione e monitorarne la realizzazione. La sua azione risulta molto importante, poiché può facilitare tra i docenti la pratica condivisa della collaborazione e far crescere e diffondere all’interno della scuola la cultura del cambiamento.
Il Tutor formato da Indire, un docente esterno che si configura come un consulente che ha l’obiettivo di intervenire attraverso un supporto dinamico, adattandosi ai cambiamenti ed alle necessità che si presentano (Creemers e Kyriakides 2012), orientando il TpM al confronto ed alla riflessione continua. Il suo ruolo oscilla tra le attività di mentoring, caratterizzata da una “natura direttiva”, che fornisce indicazioni precise sulle modalità con le quali agire, e di coaching, di natura più riflessiva, finalizzata a stimolare e promuovere, nei docenti suoi pari, un processo di auto-consapevolezza (Panayoutu,2012).
Nel corso del progetto VSQ è stata svolta un’indagine dai ricercatori Indire con la finalità di indagare i processi attivati nella progettazione e nelle realizzazione delle azioni di miglioramento nelle scuole che hanno partecipato al progetto e studiare la funzionalità dell’impianto di accompagnamento.
Il monitoraggio del progetto è stato previsto e realizzato da aprile 2012 ad aprile 2013, periodo in cui le scuole hanno attivato il loro percorso di miglioramento accompagnate dalla presenza del tutor.
L’attività di ricerca è rivolta all’analisi dei processi messi in atto dalle scuole nell’arco di tutto il progetto secondo quanto percepito dagli attori coinvolti: i membri dei Team per il miglioramento interni alle scuole (formati dal DS, il DSGA e docenti selezionati), il tutor e i ricercatori di Indire. Essendo VSQ un progetto volto a sperimentare l’attivazione di processi di valutazione e miglioramento dell’organizzazione scolastica, in ottica di progettare nel lungo termine interventi di sistema, le azioni intraprese hanno permesso di: rilevare i processi attivati nelle varie fasi del progetto; rilevare il grado di soddisfazione dei vari attori coinvolti nell’esperienza di progettazione e realizzazione del miglioramento; rilevare l’adeguatezza del modello proposto per l’accompagnamento delle scuole nei processi di miglioramento; analizzare le azioni del tutoring; verificare la corrispondenza tra gli interventi proposti nell’accompagnamento rispetto ai reali bisogni dell’organizzazione scolastica.
Per quanto riguarda l’impianto di ricerca questo si è caratterizzato come una ricerca azione finalizzata alla creazione di una cultura del miglioramento nell’ottica dell’emancipazione degli attori (Purtois, 2006). La metodologia ha previsto l’uso congiunto di tecniche di indagine qualitative e quantitative, secondo quanto avviene nei mixed model (Creswell, 2003). I risultati dei dati raccolti durante il processo sono stati condivisi con gli attori promuovendo momenti di riflessione che diventassero possibilità di condivisione e cambiamento.
Le azioni di monitoraggio hanno complessivamente esplorato tre indicatori principali: il miglioramento scolastico; l’accompagnamento e la progettazione del miglioramento con riferimento specifico al Piano di Miglioramento. Il primo indicatore ha posto l’attenzione su cosa si sia inteso per miglioramento scolastico: cosa sia stato ritenuto cruciale migliorare nell’organizzazione scolastica per incrementare l’efficacia del funzionamento della scuola, chi sono e dovrebbero essere gli attori coinvolti in questo processo, quali aspetti è importante valutare per comprendere come una scuola sta lavorando. Il secondo indicatore, relativo all’accompagnamento, ha indagato il grado di soddisfazione da parte dei Dirigenti per il lavoro dei tutor nei vari momenti del percorso e ha portato a fare ipotesi su quale possa essere la figura più efficace per accompagnare questo processo. Di riflesso ha osservato il grado di adeguatezza che i tutor stessi hanno percepito rispetto al proprio ruolo nelle diverse fasi del progetto. Il terzo indicatore, la progettazione del miglioramento, ha rilevato come i componenti dei Team di Miglioramento (TpM) abbiano valutato la struttura del Piano di Miglioramento (PdM) proposta dall’Indire e se abbiano ritenuto adeguati i tempi a loro disposizione per realizzarlo.
L’indagine ha evidenziato quanto aver partecipato al progetto VSQ sia stato per la maggior parte delle scuole uno stimolo, un’occasione per avviare processi di riflessione e miglioramento. Dall’indagine emerge che il processo di miglioramento ha coinvolto direttamente i Dirigenti scolastici e i Team per il Miglioramento creati all’ interno della scuola e questo aspetto è risultato cruciale per l’attivazione della cultura del miglioramento continuo. Tuttavia a questo proposito è importante evidenziare che c’è stata una forte propensione dei Dirigenti al coinvolgimento di tutti gli stakeholders al fine di attivare interventi efficaci, in prima linea i genitori. Altri fattori importanti per la realizzazione del Piano di Miglioramento sembrano essere stati la comunicazione interna ed esterna all’istituto, la collaborazione, la documentazione e la verifica delle azioni messe in atto.
I dirigenti a loro volta hanno evidenziano che il miglioramento scolastico per essere efficace ha bisogno di risorse economiche, della disponibilità dei docenti, di tempo sufficiente e dell’ accompagnamento costante di un esperto esterno. Per quel che riguarda l’accompagnamento i Dirigenti hanno sottolineato l’importanza del contributo offerto dai tutor esterni specialmente per la loro funzione di stimolo in tutte le fasi del progetto, con particolare rilevanza in quella iniziale di progettazione delle azioni di miglioramento. La figura di un docente che ha assunto un ruolo talvolta più direttivo, talvolta più riflessivo è stata ritenuta fortemente adeguata, specialmente per la capacità di supporto e la competenza relazionale che hanno stimolato un clima collaborativo all’interno del Team per il Miglioramento.
Riguardo la progettazione del miglioramento è emersa la difficoltà delle scuole che si sono trovate ad affrontare un progetto particolarmente articolato utilizzando strumenti complessi che implicano la capacità dell’organizzazione di attivare processi di diagnosi e progettazione congiunta: tali competenze infatti richiedono prima di tutto alla scuola di riconoscersi come organizzazione, un passaggio non scontato per molte realtà. Anche i tempi del progetto sono stati ritenuti insufficienti nella maggior parte dei casi.
Dal monitoraggio emerge dunque che il progetto VSQ ha innescato per lo più un nuovo modo di pensare la scuola, teso a porsi delle domande per trovare delle soluzioni, un processo molto simile ad un’azione di problem solving. Questo sembra aver incentivato il Dirigente scolastico e i docenti ad attivarsi al fine di migliorare il servizio offerto e renderne conto agli stakeholders.
Emerge infatti in modo preponderante come il progetto abbia stimolato la collaborazione e la condivisione all’interno della scuola, due fattori considerati cruciali negli studi di efficacia scolastica.
Sulla base di queste riflessioni all’interno del progetto VALES sono state apportate alcune modifiche sia nella struttura del Piano di Miglioramento, sia nella gestione dei tempi di progettazione delle azioni e sono stati invece mantenuti l’impianto del progetto e i modelli di riferimento.
Alcune ricerche (Curtis and City, 2009) evidenziano tre competenze chiave delle scuole che sono grado di attivare processi di miglioramento efficace: l’importanza di facilitare l’apprendimento continuo dei suoi membri; una teoria dell’azione efficace per migliorare le istruzioni sul “cosa fare” attraverso una visione condivisa e una consapevolezza delle risorse; la creazione di strategie di monitoraggio e valutazione nelle aree cruciali dell’organizzazione per stimolare il suo sviluppo a diversi livelli.
Con il processo VALES, a partire da quanto emerso dai risultati dell’indagine svolta nel progetto VSQ, Indire si pone l’obiettivo di promuovere queste competenze e stimolare i processi finalizzati a creare un terreno fertile nell’organizzazione scolastica per lo sviluppo della cultura del miglioramento continuo.
1I tre soggetti coinvolti nell’SNV sono: Invalsi, che predisporrà tutti gli adempimenti necessari per l’autovalutazione e la valutazione esterna delle scuole (protocolli per le azioni di valutazione, selezione e formazione dei valutatori esterni); Indire che supporterà e accompagnerà le scuole nell’attuazione dei piani di miglioramento; un contingente autonomo di Ispettori che guiderà i nuclei di valutazione esterna nella valutazione delle scuole e dei Dirigenti.
Bibliografia:
Anastasia Panayiotou (2012): Policy and practice in education No 29: coaching and mentoring: developing teachers and leaders, School Effectiveness and School Improvement: An International Journal of Research, Policy and Practice.
Creemers, B.P.M., & Kyriakides, L. (2012). Improving Quality in Education: Dynamic Approaches to School Improvement. London: Routledge.
Creswell, J. W. (2003). Research design: Qualitative, quantitative, and mixed methods approaches (2nd ed.). Thousand Oaks, CA: Sage.
Curtis, R., City, E. (2009). Strategy in Action: How School Systems Can Support Powerful Learning and Teaching. Harvard Education Press.
Pourtois, P. (2006). La ricerca-azione in pedagogia, in E. Becchi, B Vertecchi, a cura di, Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, FrancoAngeli.
Thoonen, Erik E.J., Sleegers, Peter J.C., Oort, Frans J. & Peetsma, Thea T.D. (2012): Building school-wide capacity for improvement: the role of leadership, school organizational conditions, and teacher factors, School Effectiveness and School Improvement: An International Journal of Research, Policy and Practice.
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*Indire è l’istituto nazionale di documetnazione, innovazione e ricerca educativa sottoposto alla vigilanza del Miur