L’Osservatorio Scientifico della no-profit “Movimento Etico Digitale” profit ha recentemente condotto un’indagine che ha coinvolto più di 20.000 studenti e 8.000 genitori in tutta Italia, al fine di aumentare la consapevolezza sulle opportunità e i rischi presenti online.
I dati salienti dell’indagine
Da questa survey emerge che la maggior parte dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni (due su tre) afferma di non avere regole familiari riguardanti l’utilizzo dei social network, mentre il 26% (+5% rispetto all’anno precedente) dichiara di essere sempre connesso. TikTok, Instagram, YouTube e Twitch sono i social più popolari, mentre Facebook e Snapchat continuano a perdere terreno.
Davide Dal Maso, fondatore della no-profit e membro della Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea, sottolinea l’importanza di tenere il passo con le modalità di comunicazione dei giovani e di promuovere l’educazione digitale. Pur rilevando un calo del cyberbullismo, l’indagine evidenzia un aumento di altri fenomeni come insulti, truffe e attacchi informatici, rendendo la rete un ambiente potenzialmente pericoloso per i giovani.
Il sondaggio dell’Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale rivela che il 65,5% degli intervistati non ha restrizioni sull’uso dei social network e solo il 34,5% dichiara di seguire delle regole. Il 40% non ha limiti di tempo e naviga più di quattro ore al giorno, equivalenti a più di due mesi all’anno trascorsi sul telefono. Un giovane su dieci naviga persino di notte senza alcun controllo da parte dei genitori.
Il ruolo degli adulti
I genitori, e gli adulti con un ruolo educativo, devono pertanto impegnarsi di più per essere dei modelli positivi per i più giovani ed aiutarli a utilizzare la tecnologia in modo responsabile.
L’indagine mostra che i giovani sono più vulnerabili online quando non supervisionati, con il 19% che ha subito esperienze negative. Il cyberbullismo interessa ancora il 23% degli adolescenti, sebbene sia in diminuzione, mentre il fenomeno degli insulti e degli attacchi da parte degli “haters” è in aumento e riguarda quasi due ragazzi su tre. Sono in aumento anche episodi legati a truffe (+7%) e attacchi informatici (+12%).
La mancanza di competenze digitali degli adulti
I giovani criticano la mancanza di competenze digitali degli adulti, sottolineando che spesso manca la comprensione delle dinamiche online e del loro linguaggio. Nonostante ciò, apprezzano l’importanza degli incontri e delle interazioni dal vivo e desiderano avere più occasioni per condividere momenti con le persone care, ma trovano difficile trovare spazi e opportunità per farlo.
Cresciuti con dispositivi digitali sempre a portata di mano, molti giovani non hanno mai sperimentato una vera disconnessione dalla rete e desiderano provare un “digital detox”, purché non si sentano isolati. Questa tendenza si riflette anche nel comportamento degli adulti, con molte persone che scelgono di dedicare giornate, weekend o settimane lontane dalla tecnologia per riconnettersi con sè stessi e gli altri.
In questo contesto, è fondamentale che i genitori siano i primi educatori dei propri figli riguardo all’uso consapevole e responsabile della tecnologia. Ad esempio, è importante evitare di utilizzare il telefono durante i pasti e mostrare ai ragazzi come navigare in modo proattivo e sicuro, magari condividendo storie di giovani che hanno costruito una carriera grazie alle opportunità offerte da internet.
Insegnare a cogliere i benefici del digitale
La tecnologia digitale, se utilizzata correttamente, può offrire innumerevoli benefici, sia dal punto di vista educativo che sociale. È quindi fondamentale insegnare ai giovani come utilizzare questi strumenti in modo responsabile e sostenibile, sottolineando anche gli aspetti positivi che la connettività e l’accesso alle informazioni possono offrire.
È importante riconoscere che il digitale ha anche molti aspetti positivi. Quando usato correttamente, può essere una risorsa preziosa per l’apprendimento, la crescita personale e la connessione con gli altri. Tuttavia, l’educazione digitale è cruciale per assicurare che i giovani possano navigare in sicurezza nel mondo online e sfruttare appieno le opportunità offerte dalla rete.
Il ruolo delle scuole
Le scuole, in collaborazione con le famiglie, devono implementare programmi educativi aggiornati che affrontino non solo i rischi del cyberbullismo, ma anche altre sfide emergenti come l’odio online, le truffe e gli attacchi informatici. Inoltre, è essenziale che i genitori siano coinvolti nell’educazione digitale dei propri figli e che prendano in considerazione l’investimento nella propria formazione digitale.
Il sondaggio condotto dall’Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale evidenzia anche che molti giovani non sono consapevoli dell’impatto che i contenuti pubblicati sui social media possono avere sul loro futuro professionale. È fondamentale che i ragazzi vengano educati sull’importanza della reputazione online e su come costruire un’immagine digitale responsabile e positiva.
Infine, il desiderio dei giovani di provare un’esperienza di “digital detox” insieme ai propri amici dimostra la loro consapevolezza dell’importanza delle relazioni interpersonali e delle interazioni faccia a faccia. Anche se il digitale è una parte integrante della vita quotidiana, è fondamentale equilibrare il tempo trascorso online con momenti di disconnessione per rafforzare le relazioni reali e promuovere il benessere mentale ed emotivo.
In sintesi, l’educazione digitale e il coinvolgimento dei genitori sono fondamentali per aiutare i giovani a navigare nel mondo digitale in modo sicuro e responsabile, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia e imparando a gestire i rischi associati. Un approccio equilibrato e consapevole all’uso della tecnologia può portare a una vita più sana, connessa e gratificante per tutti.