AI Act

Obbligo di alfabetizzazione AI: guida alla compliance per le aziende



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La formazione sull’obbligo di alfabetizzazione AI deve includere nozioni base, normative, gestione rischi e protezione dati. Le aziende devono garantire competenze adeguate al personale e ai collaboratori esterni

Pubblicato il 22 apr 2025

Alessandro Ronchi

partner Ronchilegal



intelligenza artificiale pc

L’AI Act europeo impone significativi obblighi alle aziende che operano con sistemi di intelligenza artificiale (sistemi di AI). Tra questi, l’obbligo di alfabetizzazione del personale riveste un ruolo chiave per garantire un uso sicuro e consapevole delle tecnologie di AI.

Esaminiamo come le aziende devono prepararsi e quali azioni concrete devono intraprendere per rispettare tale obbligo.

Tempi e modalità dell’adeguamento all’obbligo di alfabetizzazione AI

L’obbligo di alfabetizzazione previsto dall’articolo 4 dell’AI Act è entrato in vigore il 2 febbraio 2025 ed impone ai fornitori e ai deployer di sistemi di IA di adottare tutte le misure opportune per garantire -nella misura del possibile – un livello sufficiente di alfabetizzazione in materia di IA del loro personale nonché di qualsiasi altra persona che si occupa del funzionamento e dell’utilizzo dei sistemi di IA per loro conto, prendendo in considerazione:

  1. le loro conoscenze tecniche,
  2. la loro esperienza, istruzione e formazione,
  3. il contesto in cui i sistemi di IA devono essere utilizzati,
  4. tenendo conto delle persone o dei gruppi di persone su cui i sistemi di IA devono essere utilizzati.

Ma come devono muoversi, in concreto, le aziende per rispettare questo obbligo? Vediamolo insieme.

Quale formazione e a chi?

Il percorso di alfabetizzazione dovrà avvenire con le modalità più efficaci in base alla tipologia di attività e, quindi, la scelta tra formazione da remoto o in presenza potrà dipendere, per esempio, dal grado di conoscenze di base del personale di necessità di interazione con i docenti.

Anche per la durata della formazione, l’AI Act non dà indicazioni certe, ma è chiaro che, tanto più l’attività lavorativa del personale dipenderà da sistemi di AI, tanto più il corso di formazione dovrà essere approfondito, specifico e dettagliato con conseguente incremento della sua durata.

La formazione dovrà, inoltre, essere ripetuta nel tempo, con una cadenza verosimilmente ravvicinata, in considerazione dei notori continui progressi tecnologici dei sistemi di AI.

L’obbligo formativo riguarderà non solo il personale che si occupa direttamente di un sistema di AI, ma anche tutte le persone che operano un sistema di AI per conto dell’organizzazione, quali, ad esempio, gli appaltatori esterni che se ne servono, nell’interesse dell’azienda.

Quando si può considerare raggiunto un livello di formazione adeguato?

Per quanto riguarda il requisito di adeguatezza, si può ritenere raggiunto tale livello di formazione quando il personale di fornitori e deployer di sistemi di AI sarà in grado di diffondere in modo consapevole ed etico queste tecnologie innovative sui mercati.

Tale risultato si potrà considerare raggiunto quando i propri dipendenti avranno appreso, quantomeno:

  • come integrare consapevolmente e correttamente (cioè in modo conforme alle normative) i sistemi di AI nei processi aziendali per migliorare efficienza e produttività;
  • come evitare i rischi legali e reputazionali, attraverso un uso consapevole ed etico dell’AI;
  • quali sistemi di AI sono sicuri, affidabili e conformi alle normative di riferimento per il business dell’azienda.

Come dovrà essere strutturato un corso di formazione

Ma quali dovranno essere, in concreto, i temi fondamentali da trattare per considerare la formazione in materia di AI efficace ed adeguata?

La risposta a questa domanda dipenderà, in primo luogo, dalla tipologia di attività svolta da ciascuna azienda e dagli obiettivi che intende ottenere dall’utilizzo di sistemi di AI.

In ogni caso, se dovessimo ipotizzare un programma di formazione di base, si possono individuare i seguenti temi come imprescindibili:

Nozioni di base sull’AI e il suo funzionamento

  • comprendere cosa sia l’AI e quali tipologie di AI esistono sul mercato (machine learning, deep learning, NLP, LLM, etc.), con i rispettivi campi di applicazione;
  • analisi dei principali vantaggi e dei correlativi limiti delle attuali tecnologie di AI.

Quadro normativo europeo e obblighi aziendali

  • analisi dei principi generali dell’AI Act, con particolare attenzione agli obblighi per le imprese;
  • analisi dei requisiti per lo sviluppo, l’uso e la corretta gestione dei sistemi di AI in azienda;
  • analisi delle istruzioni specifiche contenute nelle policy aziendali in materia di AI.

Gestione dei rischi e principi etici

Protezione dei dati personali (privacy)

Integrazione dell’AI nei processi aziendali

  • individuare le aree aziendali in cui l’AI può generare valore aggiunto;
  • come individuare fornitori di AI affidabili e rispettosi dei requisiti imposti dall’AI Act;
  • sviluppare competenze per la valutazione e l’implementazione di soluzioni AI personalizzate, conformi ai principi etici, di compliance e di sicurezza di cui sopra.

Competenze tecniche e operative specifiche

  • formare il personale sull’utilizzo di strumenti AI specifici per il settore aziendale di appartenenza;
  • sviluppare ed accrescere, con programmi formativi di medio-lungo termine, le competenze di base per l’analisi dei dati e per l’interpretazione dei risultati generati dall’AI.

Benefici dell’adempimento all’obbligo di alfabetizzazione AI

In conclusione, quindi, l’obbligo previsto dall’art. 4 dell’AI Act ha una rilevanza tutt’altro che accademica perché solo le aziende che potranno dimostrare di aver formato adeguatamente il proprio personale in materia di AI, potranno ragionevolmente beneficiare di un’esenzione (o, quantomeno, di un’attenuazione) di responsabilità e, in ogni caso, potranno efficacemente difendersi nell’ipotesi di contestazioni di terzi a causa di errori legati a un utilizzo non corretto degli strumenti di AI nella propria attività d’impresa.

È facile, quindi, capire che questo obbligo rappresenta, per le aziende, un importante baluardo per tutelarsi nei confronti dei terzi (fornitori, clienti, partner, etc.) ma anche un’opportunità per sviluppare competenze interne capaci di favorire innovazione, competitività e crescita sostenibile, in un contesto di conformità normativa.

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