Pare che per lo scorso Natale la gente abbia ripreso a mandarsi cartoline di auguri, non Sms, mail, whatsapp, video, messenger e Telegram, no, veramente cartoline che con i ritardi che sono pure tornati nelle Poste, grazie, al recapito solo 3 giorni a settimana e al vuoto di organico, causa quota 100, si spera vengano recapitate almeno prima di Pasqua.
Magari la gente ritornerà a fare cose che oggi sono impensabili tipo mettere un’ inserzione senza foto su un giornale cartaceo per trovare marito o moglie e farsi recapitare le lettere presso un F.P. cioè un fermo posta con numero per tutelare la propria privacy.
Magari corrispondere per anni con uno sconosciuto da un’altra parte del mondo per esercitarsi a scrivere in quella lingua.
Magari mandarsi cartoline illustrate da fidanzatini o aspiranti tali, una al giorno finché morte non ci separi.
Qualche anno fa Poste Italiane si era inventata un servizio online che permetteva di scattare una foto e poi inviarla affrancata come una cartolina vera ad un indirizzo postale ma è stata superata presto da Facebook e Instagram che permettono di far vedere in un secondo a tutti, amici, colleghi, parenti, sconosciuti che cosa stai visitando senza spendere un francobollo.
Anche oggi come allora non si sa se è giusto postare i viaggi per condividerlo oppure non farlo per non suscitare invidie e apparire come uno che si vanta, dilemma che esisteva anche per le cartoline.
Le foto in costume invece si inviavano solo per busta chiusa a fidanzati e in caso di sfidanzamento andavano restituite rigorosamente, già si sospettava un uso cattivo e vendicativo ed erano solo in costume.
Almeno gli enti pubblici hanno smesso di inviare cartoncini di Auguri di cui molti erano accaniti collezionisti, occupavano un posto importante nei capitoli di spesa di tutte le amministrazioni pubbliche e di molte aziende private, chissà come si spendono oggi quei soldi.