tecnologie

Risorse per l’autismo: le app educative e per le abilità sociali



Indirizzo copiato

La tecnologia sta trasformando l’educazione e la terapia dei bambini autistici attraverso l’utilizzo di app educative. I benefici che tali strumenti possono offrire sono molti. Ecco come selezionare le app più adatte in base ai bisogni specifici del bambino

Pubblicato il 13 mar 2024

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino



tecnologia e autismo

L’autismo, termine che racchiude un ampio spettro di disturbi dello sviluppo neurologico, rappresenta una sfida educativa e comunicativa non indifferente per genitori, insegnanti e terapisti. In questo contesto, la tecnologia si sta rivelando uno strumento prezioso e versatile, offrendo nuove opportunità per favorire l’apprendimento e lo sviluppo di abilità sociali e comunicative.

Le app educative rivolte ai bambini autistici stanno diventando sempre più sofisticate, incentrate sull’obiettivo di migliorare l’interazione sociale e la comprensione delle routine quotidiane attraverso un approccio ludico-educativo. Tuttavia, la scelta dell’app giusta per il tuo bambino richiede un’attenta valutazione dei suoi bisogni specifici. In questo articolo esploreremo il panorama delle applicazioni disponibili e forniremo consigli utili per selezionare quelle più adatte.

Autismo: una panoramica

Nei 2015 la Commissione del Senato ha approvato all’unanimità la legge n.134, “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie”.

I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders) si riconoscono attraverso le loro manifestazioni e il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM 5 ) li suddivide in tre livelli a seconda dei bisogni di supporto: 1) bassi; 2) medi e 3) con alti bisogni di supporto.

In Usa, dove dal 2000 si effettuano vaste indagini cercando attivamente i casi su grandi numeri di popolazione di 8 anni di età, nei giovani adulti si trovano due casi su 100. Applicando queste percentuali alla popolazione italiana da 1 a 64 anni si otterrebbe la prevalenza di 900.000 casi, molti dei quali mai diagnosticati, soprattutto quelli a livello 1.

In Australia è stato istituito il Ministero per l’autismo che affianca quello per le Disabilità e la Francia, nel 2022, ha dichiarato lo Stato di Emergenza su questa patologia. In Europa la diffusione varia da paese a paese: si passa da una prevalenza di 1 su 160 in Danimarca, a una prevalenza di 1 su 86 in Gran Bretagna. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.

L’autismo colpisce tutto il nucleo familiare e i bisogni socio assistenziali non sono automaticamente esigibili attraverso i percorsi delle leggi che tutelano le altre persone con disabilità, per questo essere a conoscenza di risorse multimediali e digitali di supporto, avere un panorama di quanto in essere, in costante aggiornamento, può diventare un supporto importante per persone di ogni età e per le loro famiglie.

App educative per l’autismo: obiettivi e benefici

Nello specifico dei disturbi legati allo spettro dell’autismo, le App e i software favoriscono lo sviluppo e l’implementazione di diverse aree, tra cui quella affettiva ed emozionale, quella cognitiva, quella didattica, che ha che fare con le abilità necessarie allo studio, quella della comunicazione e della socializzazione e quella delle autonomie, promuovendo le abilità visuo-spaziali, nonché l’attenzione e la reattività[3].

Cercheremo di presentare quanto oggi è accessibile sul mercato delle App, tendendo conto che si tratta di un universo in evoluzione e pertanto qualsiasi presentazione potrebbe rivelarsi obsoleta sin dal giorno dopo della sua segnalazione e quindi si tratta di indicazioni a cui, chi fosse interessato, dovrà dare il giusto valore. Si tratta di raccolte elaborate da esperti, che come vedremo, hanno creato liste ragionate di App per l’autismo.

La scelta delle risorse

Alcune di queste risorse sono specificatamente rivolte alla scuola e laddove possibile questo aspetto sarà debitamente evidenziato, proponendo, seppure in modo sintetico, ai docenti e agli educatori strumenti di lavoro che potranno affiancare l’apprendimento scolastico tradizionale.

Prima di procedere a declinare le App è ancora importante mettere in evidenza che la scelta è andata soprattutto su quelle risorse che sono accessibili da tutti, gratuite o a prezzi assolutamente contenuti, testate da diversi utenti, mirate al potenziamento delle abilità necessarie per l’apprendimento e per quelle socio – relazionali. 

Saranno qui di seguito presentati dei riferimenti a pagine web all’interno delle quali gli esperti hanno realizzato delle liste di App specificatamente adatte per persone con autismo; è possibile che diverse delle App citate compaiano in più liste e questo ne conferma la diffusione e il valore pratico, e nel caso della scuola, educativo.

Le migliori app per migliorare le abilità comunicative

Nell’impossibilità di citarle tutte e comunque in modo sempre non esaustivo, faremo qui riferimento alla proposta dell’Associazione Tieniamente, elaborata dalla dottoressa in Psicologia Rosamaria Satriano e dalla psicologa Marina Dei, che propongono un ricco ventaglio di App, suddividendole in base ai contenuti e alle aree di apprendimento. Sono principalmente dirette alla fascia di bambini e bambine della scuola primaria e ai ragazzi e alle ragazze più grandi. Si va da giochi di aritmetica e matematica a quelli che stimolano la concentrazione, a quelle per l’apprendimento della musica a quelle per allenare la percezione visiva, fino motoria e di logica e la coordinazione; vi sono anche raccolte di audio fiabe, giochi di astronomia, immagini da colorare, per grandi e piccoli, puzzle, giochi per imparare le lettere dell’alfabeto e memory, per completare il ventaglio con App che aiutano ad imparare l’anatomia del corpo umano.

App per potenziare le abilità sociali dei bambini autistici

La seguente serie di App che verranno presentate in questo secondo gruppo è stata curata da Salvatore Aranzulla, che propone un elenco di App per autismo suddivise per categorie, tra cui giochi educativi di varie tipologie per apprendere, per velocizzare la creazione di agende visive utili per organizzare le routine e creare le strisce sociali e dedicate alla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) che permettono di sfruttare i pittogrammi per comunicare in caso di bambini e/o adulti autistici non verbali.

Numerose le App, sia per Android sia per iOS/iPadOS, dedicate all’apprendimento per persone autistiche o, più in generale, per persone neurodivergenti che sono state selezionate da Aranzulla. Tra queste particolare attenzione è dedicata a MITA, un’app gratuita, che offre migliaia di attività di apprendimento strutturate sotto forma di giochi, utili per incrementare le capacità nei settori del linguaggio, dell’attenzione e delle abilità visive. Si basa su un algoritmo adattivo, ovvero in base alle risposte, corrette o meno, nei vari giochi, l’app si adatta alle capacità del bambino e seleziona in autonomia altri giochi di livello adeguato per far sì che non siano troppo semplici o poco stimolanti, o troppo difficili. Il livello è quello della scuola dell’infanzia a primaria.

Interessante è all’interno dell’applicazione l’Angolo dei genitori, che consente di visualizzare il tasso di successo, il numero di giochi completati e di puzzle risolti, potendo controllare le statistiche suddivise per giorno, settimana, mese e anno, con la possibilità di esportare i report. Nell’elenco si trovano altre app utili a collaborare con la scuola e gli educatori, per l’apprendimento, tra cui il videomodeling, giochi di memoria, le regole del traffico. Rilevante è l’App PictogramAgenda, un’agenda visiva basate su un massimo di 20 pittogrammi, raffiguranti diverse azioni, da ordinare secondo una determinata sequenza.

App per abilità sociali

Segnaliamo infine il ricco elenco curato da Altervista, che è stato realizzato scegliendo quelle App che in particolare potenziano la condivisione, propongono storie e fiabe sociali. Si va da quella che promuove la creatività, con la possibilità di creare storie e fotolibri, a quella che su diversi piani e livelli dispone di 17 lezioni individuali, ciascuna su una specifica competenza sociale, a quelle che hanno funzione terapeutica, utili per genitori, insegnanti e educatori per pianificare attività funzionali.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2