arte e scienza

Salvare il patrimonio culturale con la tecnologia: scenari e prospettive

Orientare la tecnologia verso la riscoperta di un sapere in via di estinzione, da tutelare o da rendere universalmente accessibile, è il modo più semplice di mettere la realtà digitale al servizio di quella materiale. Vediamo possibili vantaggi e scenari del binomio scienze-beni culturali

Pubblicato il 28 Giu 2019

Jacopo Ierussi

avvocato, Studio legale Salonia Associati

Clelia Piperno

docente di istituzioni di diritto pubblico presso l'Università di Teramo

Science Art Puzzle Showing Scientific And Artistic

Intelligenza artificiale, droni, realtà aumentata, mappe tridimensionali. Le tecnologie digitali, già ampiamente utilizzate in diversi contesti sociali ed economici, potrebbero rivelarsi strumenti essenziali per preservare/riscoprire/promuovere beni culturali la cui identità è un patrimonio costituzionalmente rilevante, come stabilito dall’art. 9 della Carta Fondamentale: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».

Lo testimoniano molte iniziative già in corso e il focus di molte startup orientate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, come vedremo di seguito.

Arte, tecnologia e l’eterno ritorno dell’uguale

Partiamo per questa nostra riflessione scomodando uno dei capisaldi del pensiero di Friedrich Nietzsche: l’eterno ritorno dell’uguale che si rifà al concetto di ciclicità del tempo, ovvero una delle teorie filosofiche più antiche al mondo. Il presupposto secondo cui in un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi N volte, non esclude (e, anzi, impone) che il futuro possa influenzare il passato e, volendo, rievocarlo. Questo concetto, che avvicinato superficialmente in questa sede sembra porsi in aperto contrasto con i dettami della fisica quantistica ed essere estraneo a temi logico-giuridici, in realtà si limita ad esprimere un’aspirazione cui dovrebbe essere rivolta ogni forma di tecnologia: il progredire del patrimonio morale, culturale e scientifico del genere umano.

Nell’Anno Domini 2019 che, a titolo esemplificativo, è stato segnato dal tragico rogo della cattedrale metropolitana di Notre-Dame è agevole al pensiero ipotizzare che potrebbe fare la differenza l’impiego di tecnologie quali la realtà aumentata (es. per preservare il fenomeno turistico nell’attesa della totale ricostruzione del sito storico), i droni e le mappe tridimensionali (es. per l’analisi dei danni strutturali e il coordinamento/monitoraggio dei lavori di ricostruzione).

Gli algoritmi al servizio di arte e cultura

L’intelligenza artificiale dal canto suo, ormai diventata appannaggio di qualsiasi pensiero pseudo-avveniristico, ha già dato prova di poter essere proficuamente impiegata per scopi più aulici rispetto alla mera sostituzione dell’essere umano nello svolgimento di lavoro manuali.

Ne è testimone uno degli autori che attualmente ricopre l’incarico di direttrice del “Progetto Traduzione Talmud Babilonese”, un’iniziativa finanziata dallo Stato italiano che ha portato alla riscoperta di un testo patrimonio non soltanto del popolo ebraico, ma della generalità.

Ciò è stato possibile anche grazie al sistema “Traduco”, ovvero un software che è stato messo a punto dall’Istituto di linguistica computazionale “Antonio Zampolli” del CNR di Pisa. Grazie a Traduco è possibile elaborare complessi algoritmi per il trattamento automatico del testo e della lingua nonché effettuare traduzioni collaborative di opere complesse quali il Talmud.

In definitiva, nel caso di specie, la tecnologia si è prodigata per salvaguardare un’opera che è una ricchezza in primis per la nostrana “società multiculturale”, dovendosi intendere con tale ultimo assioma «un elemento intrinseco, costitutivo, dello stato costituzionale di diritto, ovvero al carattere pluralistico del suo elemento personale, della plurisoggettività. Non solo come un “fatto storico”, ma come un elemento che assume rilievo giuridico. Anzi, se ci pensiamo bene, il riconoscimento del pluralismo, la rinuncia a qualsiasi semplificazione artificiale della pluralità e della diversità rappresentano la vera precondizione, l’humus, il fondamento dello stato costituzionale del secondo dopoguerra»[1].

Lungi dal voler propendere in considerazioni autoreferenziali, si dirà come l’esempio di cui sopra sia tutt’altro che un caso isolato. Recentemente “Monugram” è stata incoronata quale miglior idea imprenditoriale sviluppata all’interno del percorso di accelerazione per startup denominato “Dock3 – The Startup Lab” organizzato dall’Università degli Studi Roma Tre.

La mission di questa startup consiste nella realizzazione di un’applicazione, dotata anche di funzioni d’intelligenza artificiale, grazie alla quale, una volta scattata la foto ad un monumento, se questo è presente nel database, vengono visualizzate le relative spiegazioni sia in italiano che in inglese. Questo brillante concept, che ricalca quello del più noto “Shazam”, ovvero l’applicazione nata per l’identificazione di brani musicali, è indubbiamente in grado di rivoluzionare il modo di vivere l’esperienza turistica e culturale in ogni paese.

E’ vero, allora, quanto già ravvisato in dottrina, ovvero che «L’innovazione tecnologica sta investendo il settore dei beni culturali su più fronti. Da un lato, lo sviluppo delle metodologie di recupero e di restauro contribuisce ad accrescere l’offerta dei beni da destinare alla fruizione pubblica (esemplare il caso della Coronation Hall di Aquisgrana, i cui celebri affreschi sono stati di recente restaurati usando la fotografia digitale sulle stampe di un libro del 1941); dall’altro, i nuovi mezzi di comunicazione comportano un continuo aggiornamento del concetto di fruizione, e quindi di valorizzazione. Si pensi alle tecniche della realtà virtuale che ampliano le modalità di godimento del patrimonio culturale, presentando inoltre il vantaggio di risolvere alcuni dei problemi in ordine alle limitazioni di accesso ai beni e alla loro conservazione; pur se la fruizione del bene nel suo contesto o nella sua realtà materiale costituisce da sempre un unicum insostituibile»[2].

Il dialogo tra arte e scienza

E’ auspicabile che riprenda il dialogo tra arte e scienza, così come nel Rinascimento, affinché il progresso tecnologico sia guidato dall’elevazione dell’animo, senza rigidi vincoli, ma con la spontaneità del pensiero migliore che ricerca la téchne per il bene comune, avendo quest’ultima ormai «conquistato una vera e propria egemonia che incide nel mondo dei comportamenti sociali e personali, determina lo sviluppo dell’economia, accresce ma, al tempo stesso, comprime i territori della libertà»[3].

A nostro avviso, infatti, il diritto – soprattutto avendo a mente le fonti di rango costituzionale – può soltanto circoscrivere il raggio d’azione della scienza, eppure all’interno di esso questa deve essere ambiziosa e libera perché non esiste legge morale o codice deontologico che resista alla naturale evoluzione del pensiero comune, sempre più influenzato proprio dal dato tecnologico. Viceversa, non c’è cosa più immortale dell’arte, che spontaneamente disciplina e nobilita il pensiero tanto del sapiente quanto dell’uomo comune, parimenti a Virgilio quando si è prestato a far da guida a Dante.

Se lo scomparso Stefano Rodotà prospettava l’importanza di una “Costituzione per Internet”, dall’altra parte, vi è chi ritiene che la Rete sia soltanto un aspetto, uno strumento attribuibile ad un universo (quello digitale) che sta assumendo in certi frangenti della nostra quotidianità un valore preminente e superno. In breve, è opportuno guardare oltre la Rete ed aprirsi alla prospettiva che la cultura digitale abbia ormai assunto un peso giuridico rilevante, tanto da tendere verso un grado di dignificazione equiparabile a sottocategorie dei diritti fondamentali di cui la nostra Costituzione è già portatrice (volendo ipoteticamente identificare la conoscenza dell’informatica come una delle discipline tutelate dal diritto all’istruzione inferiore di cui all’art. 34 Cost.).

In questo ordine di idee si muove il D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (cd. “Codice dell’Amministrazione Digitale”) che «dopo aver introdotto con la previsione di cui all’art. 4 la possibilità di esercitare la partecipazione e il diritto di accesso mediante l’uso delle tecnologie, afferma, all’articolo 9, che “Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini”. In questo senso l’accesso ai mezzi informatici diventa un “vero e proprio diritto sociale strumentale all’esercizio di altri diritti fondamentali” secondo quanto affermato nella sentenza n. 307 del 13-21 ottobre 2004 della Corte Costituzionale»[4].

L’era digitale è caratterizzata principalmente dalla dematerializzazione dei rapporti commerciali, con specifico riguardo al settore del terziario, ed alla diffusione di nozioni di “facile consumo”, fedeli all’epoca d’oro del qualunquismo che sta conquistando le masse, rendendo persino la cultura generale vittima di una perversa forma di consumismo.

Orientare la tecnologia verso la riscoperta (e non la mera condivisione) di un sapere in via di estinzione, oppure da tutelare o ancora da rendere universalmente accessibile, è il modo più semplice di mettere la realtà digitale al servizio di quella materiale, così da ridare sostanza all’individuo medio o accrescere quella di cui questi è già in possesso, seppur proprio tramite la sua alfabetizzazione digitale[5].

________________________________________________________________

  1. T. Groppi, “Multiculturalismo 4.0”, in Osservatorio costituzionale, Fasc.1/2018, 18 febbraio 2018, pag. 3, http://www.osservatorioaic.it.
  2. L. Casini, “La valorizzazione dei beni culturali” in Riv. trim. dir. pubbl., fasc. 3/2001, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, pag. 675.
  3. L. D’Avack, “Scienza e ricerca scientifica: conflitto di valori tra benefici e rischi” in Diritto di Famiglia e delle Persone, fasc. 4/2017, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, pag. 1257.
  4. P. Piras, “Organizzazione, tecnologie e nuovi diritti” in Dir. informatica, fasc.3/2005, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, pag. 594.
  5. In quest’ottica sono interessanti le considerazioni espresse su Agenda Digitale da G. Salmeri, “Minimalismo digitale, conoscere la tecnologia per ridurne l’uso: ecco come”, che sintetizza le riflessioni di Cal Newport nei seguenti termini: «Questo significa che bisogna solo perseguire e sviluppare un’adatta «filosofia» di uso della tecnologia informatica, quella che appunto egli chiama «minimalismo digitale». Bisogna ridurre l’uso al minimo indispensabile, selezionando accuratamente le poche cose che sono necessarie o che portano un effettivo vantaggio alla propria vita. Alla fine, ciò che conta è solo quest’ultima».

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati