La Commissione Europea ha lanciato lunedì scorso la “grande coalizione per il lavoro digitale”. Uno straordinario impegno ed opportunità per ogni cittadino, pubblica amministrazione e impresa europea per contribuire a colmare il gap di competenze digitali che sono una delle ragioni primarie della non creazione di nuova occupazione. Di occupazione digitale. Sembra incredibile ma già nel corso del 2013 in Europa non saranno occupati un milione di posti di lavoro disponibili legati all’economia digitale perché mancano le competenze sufficienti per ricoprirli. Incredibile ma vero! Da qui l’appello della commissione europea e dei Digital champions dei vari paesi a raccogliere energie, risorse e idee per colmare questo gap.
Tutti sono chiamati a contribuire ma soprattutto i governi, stanziando le risorse adeguate, e le imprese attivando processi virtuosi di diffusione della conoscenza, dei nuovi skills necessari all’economia digitale. I 4 temi chiave sono la formazione innovativa, la mobilità, le certificazioni delle competenze e le startup. Che l’Europa diventi presto e realmente un mercato unico e che tale mercato sia basato su un’economia digitale. Le imprese dovranno svolgere un ruolo fondamentale: Telefonica ha, per esempio, già annunciato un programma che la porterà a sostenere mille nuove start up nei prossimi tre anni. La sfida alle imprese italiane è lanciata. Chi saprà raccoglierla? A giugno, a Dublino grande raduno sul tema degli impegni dei vari stakeholders per la grand coalition for digital job. Lì vedremo una prima misura della capacità innovativa delle nostre aziende.