i dati

Sanremo, il Festival dei record grazie al digitale: ecco le prove

Il traino digitale, i social e il popolo dello streaming: l’ultima edizione del Festival di Sanremo ha sancito il riavvicinamento della kermesse al mercato discografico e l’effetto streaming legato agli artisti con grande seguito di pubblico della generazione Z è un valore notevole da capitalizzare. I numeri del successo

Pubblicato il 08 Feb 2022

Enzo Mazza

CEO F.I.M.I. (Federazione industria musicale italiana)

sanremo

Il settantaduesimo Festival di Sanremo, secondo i dati diffusi dalla RAI, rappresenta il Festival più social di sempre con un’edizione da record anche sulle piattaforme digital: considerando il live streaming di Sanremo Start e di Sanremo e tutti i contenuti on demand, l’intera edizione del Festival ha registrato 29,5 milioni di visualizzazioni con un aumento del 48% verso pari perimetro 2021.

Perché è stato il primo Festival di Sanremo di una nuova era (digitale)

L’evoluzione del Festival

Esattamente un anno fa commentavamo il primo vero successo della rivoluzione digitale del Festival di Sanremo. Gli ascolti televisivi non erano stati esaltanti rispetto al 2020 ma scrivevamo che “un osservatore superficiale, che si limitasse ai tradizionali dati di ascolto della televisione, percepirebbe un calo di audience del Festival di Sanremo 2021. In realtà la visione è cambiata, con la nuova generazione.”

L’evento 2022, con un dato enorme in termini di ascolti televisivi è esattamente figlio dell’esperienza precedente. Il traino digitale, i social e il popolo dello streaming hanno occupato la ribalta, entrando nel contesto televisivo da vari angoli digitali (pensiamo ad esempio all’effetto TikTok) riportando in alto gli ascolti.

Nei dati di audience del festival è ovviamente molto interessante osservare la crescita avvenuta a livello di generazione Z. Nel 2021 nella fascia 15-19 si era arrivati al 64% Questo dato è salito al 71,6 % nel 2022

Si tratta della stessa fascia legata ai consumi streaming tramite smartphone. Se ampliamo lo sguardo sui 16-24, secondo la recente ricerca di IFPI, Engaging with Music, si tratta di quella che in Italia ascolta più ore di musica nella settimana, con 23 ore (la media è di 19 ore).

Questa è anche la fascia di pubblico più attiva nella ricerca di nuova musica, con il 62% che ogni settimana si attende nuove canzoni. Dettaglio da non sottovalutare quando si riflette su un evento come Sanremo dove le canzoni in gara sono degli inediti e mai come quest’anno, grazie a un cast con artisti multiplatino e reduci dai trionfi in classifica, c’era una tale attesa tra i fan.

Nell’audio streaming, ovvero Spotify, Amazon, Apple Music, ecc. la percentuale di utilizzo tra i 16-24 è del 95 % (+10% rispetto al 2021), e l’utilizzo di smartphone è al 98%.

A Sanremo, gli artisti primi in classifica

In questo contesto si è mosso il direttore artistico Amadeus nella sua scelta effettuata sulle proposte delle case discografiche che mai come quest’anno hanno spinto sulle novità e il coinvolgimento di artisti con successi da classifica attuali. In gara al festival c’erano rispettivamente gli artisti con l’album e il singolo più venduto del 2021. Complessivamente, gli artisti prescelti per la gara portavano in dote 280 dischi di platino vinti nella carriera.

Le nuove generazioni di artisti, molto attenti alla competizione, dato che di fatto sono sempre in gara per aggiudicarsi il primo posto in classifica o il disco d’oro e di platino, si sono dimostrate estremamente disponibili ad affrontare il concorso canoro, portando con sé l’immensa platea di fan che li seguono sui social.

I numeri del successo

La televisione si è pertanto ritrovata un pubblico aggiuntivo che era cominciato ad apparire nella scorsa edizione. Un pubblico che ha anche contribuito a numeri rilevanti su Raiplay, con milioni di visualizzazioni, un incremento del + 60% sul live streaming e del + 45% sull’on demand rispetto alla scorsa edizione.

Cresce del 47% la serata finale in termini di ascolto medio digitale (AMRD), con 268 mila device collegati nel minuto. RaiPlay, in particolare, raggiunge il record assoluto con il 69% in termini di Tempo Totale Speso sul totale mercato rilevato da Auditel online. La diretta streaming sulla piattaforma digitale della Rai registra 2,1 milioni di visualizzazioni con un +68% rispetto al 2021. Il picco di device attivi nel minuto (333.872) è stato registrato alle 1.47 in occasione della proclamazione dei vincitori.
Complessivamente le dirette streaming delle serate del Festival registrano 6,6 milioni di visualizzazioni (+60% vs pari perimetro 2021).
Aumenta del 145% il consumo dei contenuti del Festival di Sanremo on demand, che nella giornata del 5 febbraio hanno raggiunto 8 milioni di visualizzazioni. Si sale a 21,5 milioni se si considerano tutte le giornate, con un +45% vs pari perimetro 2021.
L’esibizione dei Måneskin resta il video più visto on demand, con 958 mila visualizzazioni.

Record assoluto sui social

L’edizione 2022 è l’evento televisivo più discusso sui social in Italia nella stagione tv in corso e ha generato un totale di 33,6 milioni di interazioni, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. In particolare, Facebook cresce del 76%, Twitter del 22% e YouTube del 29%.
Con 9,1 milioni di interazioni (+12%), la giornata finale di Sanremo 2022 è la più commentata dell’intera edizione, nonché la più discussa sui social di sempre.
Il picco su Twitter è stato registrato alle 1.49 durante la proclamazione di Mahmood & Blanco.

Anche sulle piattaforme audio streaming on-demand i numeri sono cresciuti in maniera esponenziale. Dopo le prime tre serate, solo su Spotify, la top ten aveva già generato oltre 28 milioni di stream contro gli 11 del 2021 e i 5 milioni del 2020. Sei brani di Sanremo sono entrati nella top 200 global sempre di Spotify e numeri rilevanti sono stati segnalati su tutte le piattaforme, da Amazon a YouTube. Dopo soli due giorni di rilevazioni diversi brani sono in top ten FIMI/GfK e la crescita del numero di stream è del 20 % rispetto ai due giorni di rilevazione dell’anno prima.

In crescita anche gli ascoltatori degli artisti in gara al Festival rispetto al periodo precedente. Su Spotify, complessivamente, il cast dell’evento ha visto salire del 65 % gli ascolti medi.

Altri dati confermano l’impatto digitale dell’evento in particolare sul fronte social. L’anno scorso le conversazioni online relative all’edizione del 2021 del Festival di Sanremo avevano generato 3,3 milioni di citazioni contro i 2,5 milioni dell’edizione 2020, pari ad un incremento del 32% rispetto all’anno scorso.

Secondo l’analisi di ANSA e DataMediaHub, l’edizione 2022 sfiora i 4 milioni di citazioni solo per quanto riguarda l’hashtag ufficiale della manifestazione canora: #Sanremo2022. Un’ulteriore crescita del 21.2% rispetto al 2021, come abbiamo visto già in crescita rispetto al 2020. Più di 87mila autori unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + condivisioni e commenti) circa 25 milioni di soggetti. Numeri che hanno generato una portata potenziale (la cosiddetta “opportunity to be seen”) di 22,56 miliardi di impression, che stimiamo ragionevolmente essere effettivamente pari a 1,12 miliardi di impression, di esposizione da parte delle persone a contenuti online relativi al Festival, al lordo delle duplicazioni.

Per dare un’idea, è come se ciascun italiano avesse visto online mediamente 18 volte a testa qualcosa inerente al Festival di Sanremo. Netta prevalenza nella partecipazione sui social alle conversazioni sull’evento nazional-popolare per eccellenza di soggetti di sesso femminile e di età inferiore ai 34 anni.

Forte impatto anche su TikTok: l’hashtag #Sanremo2022 ha guadagnato nei giorni del Festival oltre 508 milioni di visualizzazioni, per non parlare dell’hashtag #DietroLeQuinte che solo  nei primi due giorni del Festival contava già più di 653 milioni visualizzazioni generati da anche da sconosciuti che raccontano il proprio festival.

Conclusioni

Il riavvicinamento del Festival al mercato discografico e l’effetto streaming che quest’ultimo ha portato a RAI con gli artisti con grande seguito di pubblico della generazione Z è un valore notevole che si è generato e sul quale lavorare ulteriormente per garantire nuovi importanti talenti nelle future edizioni.

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