Casi

Scuola “aumentata”, tre eccellenze europee per una nuova didattica

Il Ginnasio di Ørestad in Danimarca, l’Het 4e gymnasium di Amsterdam e la scuola VITTRA di Stoccolma in Svezia.Scuole innovative per quanto attiene alle “architetture” degli spazi interni ed esterni. Progettati in modo da favorire l’introduzione di nuovi modelli di didattica digitale attiva e cooperativa identificati, in sede UE, dalla “strategia dei Lisbona” alla voce “Competenze digitali”

Pubblicato il 13 Giu 2014

Paolo Ferri

Professore Ordinario di Tecnologie della formazione, Università degli Studi Milano-Bicocca

Che fine hanno fatto i 3,5 miliardi che il Governo Renzi ha dichiarato di voler dedicare alla scuola? Ci auguriamo che dopo la “valanga” vincente delle elezioni europee, Renzi e il ministro Giannini mettano mano alle riforme promesse e che il Ministro Madia riprenda nell’attuazione dell’Agenda digitale della scuola.

Per quanto riguarda gli stanziamenti per l’edilizia scolastica proviamo qui a formulare alcune “modeste proposte” su come utilizzare i fondi reperiti nella recente manovra economica (Def). Non è detto, infatti, che gli stanziamenti debbano essere destinati solo alla sicurezza degli edifici, anzi sulla base di alcune consolidate esperienze europee, mentre si ammodernano gli edifici, si potrebbe trovare il tempo cablarli in “fibra ottica” e renderli più adeguati agli standard europei.

In Italia da anni non si costruiscono e si ristrutturano più le scuole, in altri paesi europei, invece, nonostante il calo demografico e la crisi economica, le scuole si costruiscono ancora e sono “scuole nuove”. Si tratta di scuole che sono progettate secondo criteri architettonici molto diversi da quelli delle scuole tradizionali e dove gli spazi fisici sono funzionali alle nuove metodologie didattiche attive, in primis quella della Flipped Classroom, su cui siamo già intervenuti su Agenda digitale (Ferri, P., Come sarà la scuola dei veri Nativi Digitali? Il futuro nella flipped classroom). Prendiamo ad esempio tre casi di “scuole nuove” europee: il Ginnasio di Ørestad in Danimarca, l’Het 4e gymnasium di Amsterdam e la scuola VITTRA di Stoccolma in Svezia.[1] Si tratta di scuole innovative per quanto attiene alle “architetture” degli spazi interni ed esterni. In particolare le architetture e gli spazi interni sono progettati in modo da favorire l’introduzione di nuovi modelli di didattica digitale attiva e cooperativa identificati, in sede UE, dalla “strategia dei Lisbona” alla voce “Competenze digitali”.

La metodologia della Flipped Classroom, come quella del Cooperative Blended Learning, richiedono spazi modulari e poli-funzionali, facilmente riconfigurabili ed in grado di rispondere a metodologie didattiche e progetti formativi curriculari centrati sull’attivazione delle conoscenze e sulla risoluzione di problemi piuttosto che sul nozionismo e sullo studio individuale. Se, infatti si analizzano, i progetti architettonici e la distribuzione degli spazi nelle tre scuole di Stoccolma, Ørestand e Amsterdam, si possono individuare due costanti comuni ad tutti gli edifici:

a. Una massiccia infrastrutturazione tecnologica: banda larga; hot spot wireless; ambienti virtuali per la gestione della didattica (Virtual Learning Environment); tablet/notebook per studenti e insegnanti.

b. L’assenza della “classe” come unità minima architettonica e metodologico/didattica della scuola. La classe è troppo grande per essere un “laboratorio” e troppo piccola per essere un Auditorium!

Nelle scuole che stiamo analizzando la “classe” è sostituita da una varietà di ambienti tutti aumentati dalla tecnologia, inclusi, ovviamente, gli “ambienti virtuali per l’apprendimento”.

La spazio architettonico e didattico più diffuso è quello del “laboratorio” dove si svolgono le “attività” degli studenti che sostituiscono le lezioni, ovviamente con il supporto e il tutoring degli insegnati. Ogni scuola ha poi spazi comuni per l’apprendimento informale e per il peer tutoring abilitato dalle tecnologie, oltre ad aree “protette” per lo studio individuale e un Auditorium dove i docenti più preparati e competenti, oppure esperti esterni, tengono “lectures” sui “nuclei fondati” della disciplina a tutti gli studenti dello stesso anno. L’architettura, perciò, segue la metodologia: non più classi dove gli insegnanti tengono lezioni frontali e nozionistiche sugli stessi contenuti a 25/30 allievi alla volta, ma “lectio magistralis” su nuclei fondanti nell’Auditorium per tutti gli studenti di uno stesso anno. La tradizionale didattica di classe è quindi sostituita da quella che si svolge negli spazi laboratoriali, fisici o digitali, dove gli studenti suddivisi in gruppi e sottogruppi (seguiti da uno o più insegnanti) sviluppano i progetti e le attività sui “nuclei fondanti” delle diverse discipline. Negli spazi di aggregazione informale, poi, gli allievi proseguono autonomamente il lavoro e i progetti e lo stesso fanno a casa sempre seguiti on-line dagli insegnanti. I vecchi compiti sono sostituiti dalla prosecuzione delle attività laboratoriali, svolte a scuola in presenza, nell’ambiente virtuale di apprendimento del gruppo di studenti con il tutoraggio dell’insegnante: addio alle spese per le ripetizioni!

Si tratto di un modello che può sembrare molto distante da quello della scuola italiana, ma che al netto dell’investimento in cablaggio e banda, richiede solo competenza progettualità e formazione, per “adattare” le nostre scuole a queste metodologie. Non servono grandissimi investimenti strutturali. Anche senza costruire nuove strutture, infatti, si possono adattare gli edifici esistenti a questo nuovo modello didattico e architettonico insieme; ad esempio disponendo nelle classi i banchi ad isola. per creare aree laboratoriali e utilizzando la vecchia “aula magna” o le palestre come Auditorium.

La domanda cruciale è la seguente: saranno in grado Renzi e Giannini di utilizzare la grande occasione dei 3,5 miliardi euro stanziati per l’edilizia scolastica per compiere passi concreti in questa direzione? Speriamo davvero che sia la #svoltabuona!

[1] Questo è noto anche al nostro Ministero dell’istruzione e della ricerca dal momento che l’Indire . Non oggi ma nel maggio del 2012, ha svolto a Roma un convegno “Quando lo spazio insegna. Nuove architetture per la Scuola del nuovo millennio” e ha organizzato insieme ad Adi nel febbraio 2014 un altro interessante convegno dedicato a questo tema “Acchiappanuvole Studenti E Scuole Nellera Digitale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati