connessi e isolati

Sindrome da selfie, narcisismo e isolamento nell’era social: i rischi



Indirizzo copiato

I social network, nuovi agenti di socializzazione, arricchiscono e talvolta sostituiscono famiglia e scuola. Tuttavia, l’uso eccessivo può alimentare isolamento e narcisismo. Studi mostrano come i selfie e la “selfite” riflettano un bisogno di riconoscimento, influenzando l’autostima e la socializzazione, soprattutto tra i giovani

Pubblicato il 17 ott 2024

Marino D'Amore

Docente di Sociologia generale presso Università degli Studi Niccolò Cusano



selfite (1)

I social network ormai rappresentano ormai una nuova agenzia di socializzazione che arricchisce di significato le funzioni della famiglia e della scuola, a volte attuando un processo sostanzialmente sostitutivo, con tutte le criticità conseguenti[1].

Social e isolamento individuale: lo studio

Il tempo trascorso sulle cosiddette piattaforme virtuali, finalizzate all’aggregazione sociale, è direttamente proporzionale alla percezione dell’isolamento individuale, tale equivalenza emerge dalla ricerca pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine sull’Uso dei Social Media da parte degli young adults[2].

Selfies, Narcissism, and Personality | Do Selfies Predict Narcissism?

La ricerca, che risale al 2017, è stata condotta su un campione di 1800 giovani americani e i fattori presi in causa sono stati, appunto, il tempo di permanenza quotidiano sui social network e la frequenza di collegamento agli stessi Lo studio ha focalizzato la sua analisi su 11 social network: Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat, YouTube, Google Plus, Reddit, Tumblr, Pinterest, Vine e LinkedIn.

Il campione ha mostrato che coloro che passano circa 2 ore al giorno sui social network corrono tre volte il rischio di sviluppare una spiacevole sensazione di emarginazione dal mondo reale rispetto a chi ne fa un uso più moderato.

Alla luce di questo risultato sembra che i social network siano passati dall’essere dei facilitatori relazionali, in particolare per gli utenti che hanno più difficoltà a entrare in contatto con gli altri nella vita reale, al rappresentare, in senso speculare, uno dei principali ostacoli alla relazione.

Quindi, se da una parte gli individui si alfabetizzano a tecniche e linguaggi sempre più innovativi per comunicare e mantenerci in contatto con i nostri amici virtuali, dall’altra sembrerebbe che le stesse piattaforme che ci promettono di connetterci con un mondo always networked, in realtà stimolino l’isolamento e l’esclusione.

Nativi digitali: le conseguenze dell’esposizione prolungata ai social

La categoria che palesa maggiormente tale paradosso è quella dei nativi digitali per cui solitudine e inadeguatezza sembrano essere le principali conseguenza di un’esposizione troppo prolungata a uno scenario virtuale sempre in evoluzione. Quello stesso scenario che rappresenta l’esteriorizzazione della dialettica volubile tra inclusione ed esclusione, tra isolamento e riconoscimento sociale: oggigiorno misuriamo la nostra popolarità e il grado di accettazione da parte della società basandosi sul numero di feedback, di “mi piace” e dei commenti ricevuti.

Il selfie rappresenta la sintesi ideale di questo dialogo, simulacro visuale di un processo dicotomico che si divide tra un modus vivendi declinato in senso virtuale e individuale e la gratificazione generata dall’apprezzamento sociale, intesa come linfa per la costruzione e la stabilizzazione di un’identità sempre più complessa. Tuttavia, il suo abuso può dare luogo a esasperazioni che si traducono in una sostanziale sovraesposizione[3].

Sindrome da selfie: cos’è e i rischi

Nel 2017 un’equipe di psicologi dell’Università di Nottingham e della Thiagarajar School of Management in India, ha effettuato uno studio sulla sindrome da selfie esaminando dettagliatamente il fenomeno.

Si chiama selfite e secondo gli esperti ci sono ben tre forme di questo disturbo moderno di cui molti sono affetti.

La definizione è entrata per la prima volta a far parte del vocabolario comune nel 2014 per descrivere l’ossessivo selfie-taking.

Selfite e disturbo narcisistico di personalità

La ricerca, pubblicata sul Journal of Mental Health and Addiction mette in evidenza l’esistenza di tre forme di questo sintomo. La selfite può essere cronica, acuta o borderline, e in ogni caso è la spia di un disturbo narcisistico di personalità.

L’indagine effettuata dal team di specialisti ha preso in considerazione un sondaggio svolto su un campione di 400 persone indiane[4].

Esaminando i dati raccolti è emerso che la sindrome da selfie è cronica quando un individuo ha un bisogno incontrollato di scattarsi foto in modo reiterato come a soddisfare una necessità figlia di una dipendenza concreta che si palesa postando le foto su Facebook o Instagram più di 6 volte al giorno.

Le persone che, invece, rientrano in una categoria borderline si fotografano almeno 3 volte al giorno ma non necessariamente pubblicano sui social.

Infine la selfite viene considerata acuta quando gli individui si fanno moltissimi autoscatti per poi renderli tutti visibili.

La sindrome da selfie è una patologia? Il dibattito tra gli specialisti

L’Apa, l’associazione psichiatrica americana, ritiene che scattarsi selfie in maniera reiterata per poi pubblicarli è una patologia, tanto che ha definito questo fenomeno Sindrome da Selfie, sebbene non sia ancora presente nel manuale diagnostico dei Disturbi Mentali.

Non tutti gli specialisti clinici sono però d’accordo nel definire questo disturbo una patologia, perché tra l’ossessione di riprodurre la propria immagine e la malattia possono intercorrere le circostanze e le motivazioni più disparate.

Per prima cosa è necessario distinguere se gli scatti hanno come obiettivo quello di mostrare sé stessi, il nostro simulacro virtuale, il luogo in cui ci si trova o un prodotto, come nel caso degli influencer, i nuovi opinion leader del flusso comunicativo a 2 fasi di Lazarsfeld e Katz.

Tuttavia appare chiaro che la mancanza di riconoscimento possa indurre un senso di frustrazione, soprattutto in uno scenario fortemente competitivo da un punto di vista edonistico, in soggetti con bassa autostima che ricercano continuamente gratificazioni. Individui che mostrano, attraverso il selfie, e i vari filtri che ne migliorano l’immagine, un desiderio latente che in tale occasione si esplicita: mostrarsi per come vorrebbero essere nella realtà.

Sindrome da selfie e dismorfofobia

Se la sindrome da selfie non viene vetrinizzata ma rimane vincolata in un ambito privato, può nascondere invece la dismorfofobia. Questa è una patologia mentale, contraddistinta dalla preoccupazione ossessiva e spesso priva di fondamento che una particolare parte del corpo sia portatore di un’imperfezione così evidente da doverla correggere o quantomeno nascondere in ogni modo.

La dismorfofobia sarebbe il risultato di una commistione tra fattori di natura genetica, sociale, culturale e psicologica[5].

Una ricerca della Simon Fraser University[6], ad esempio, ha affermato che passare più di 20 ore a settimana sui social network aumenta il rischio di depressione e anoressia nelle donne, in particolare nella fascia compresa tra i 25 e i 29 anni d’età. Il selfie ne è la scintilla catalizzatrice: le ragazze trovano negli autoscatti, fonte di affermazione e di frustrazione.

La selfite in età adolescenziale

Il tema della selfite si contestualizza principalmente nella fascia adolescenziale, periodo esistenziale in cui i ragazzi si trovano alla costante e faticosa costruzione della personalità e nella ricerca di sé. In quel frangente di vita essi attraversano un momento di crisi sostanziale caratterizzato da un profondo e ineludibile cambiamento: compaiono emozioni nuove, cambiano le relazioni genitoriali-filiali, si creano nuovi rapporti, ma soprattutto è il corpo che si trasforma sia nella sua fisicità sia nella sua percezione, palesando limiti e potenzialità sconosciute. Tale confusione stimola negli adolescenti una costante ricerca, attraverso i selfie postati sui social, di risposte eterodirette, che li aiutino a capire il loro ruolo nel mondo e nel gruppo dei pari[7].

Un certo numero di like o commenti positivi diventano necessari, quindi, per raccogliere informazioni su come vengono percepiti, sul loro grado di fascino esercitato, aspetti sottesi all’obiettivo di definire una personalità in costruzione, come detto, e rinforzare l’autostima, che in questo particolare momento può aver perso i vecchi punti di riferimento della socializzazione primaria, quella familiare.

Tale processo può, tuttavia, attualizzarsi anche in età adulta, in periodi di grande cambiamento fisico e mentale, esplicandosi come ricerca incessante di una gratificazione esterna. Anche in questo caso dipende dalla intensità del fenomeno.

Maggiori sono la frequenza e il livello di rischio a cui i soggetti si espongono per vetrinizzare la propria immagine, maggiore è la possibilità che alla base esista un profondo senso di vuoto e un bisogno di riconoscimento delle proprie specificità.

La trasformazione antropologica indotta dal digitale: opportunità e aspetti negativi

La digitalizzazione globale e la virtualizzazione dell’esistenza hanno comportato una trasformazione antropologica molto rapida, interessando in modo particolare i giovani proprio nei loro processi di socializzazione primaria e secondaria, lasciando gli adulti spesso sprovvisti di abilità, competenze e linguaggi adeguati per sostenerne la crescita e il conseguente cambiamento.

Il bisogno di socializzazione, necessario e irrinunciabile nell’adolescente, declinato nel mondo web, ha così permesso ai nativi digitali di viverne in modo intenso e significativo tutti gli aspetti che la connotano[8].

Ma proprio questa straordinaria velocità di connessione, di contatto e accessibilità senza controllo e limiti ha comportato anche la presa di coscienza di molti aspetti negativi, francamente problematici, connessi, in un rapporto dialogico, alla socializzazione virtuale.

  • Il primo aspetto problematico è rappresentato dalla necessità di essere visti, un desiderio che, nella sua esasperazione, vira verso il narcisismo patologico, elemento assai frequente nel nostro contesto socioculturale, fortemente connotato dal bisogno di visibilità pubblica come tratto fondante della contemporaneità.
  • Un altro problema frequente è dovuto all’attitudine di molte ragazze a trovarsi coinvolte nel fenomeno del sexting, termine inglese nato dalla crasi delle parole sex e texting, che sta a significare l’atto di condividere messaggi, immagini o video dal contenuto connotato sessualmente in modo più o meno esplicito.

I rischi del sexting

Quest’ultima pratica ha pesanti ricadute proprio sulla dimensione socializzatrice:

  • da una parte trovarsi al centro dei commenti negativi conseguenti alla pubblicazione di proprie immagini sessualizzate comporta infatti ansia, vergogna e isolamento sociale autoimposto;
  • dall’altra contribuisce al diffondersi di un’altra emergenza, il cyberbullismo, che rispecchia le medesime caratteristiche del bullismo presente nella vita reale ma ne amplifica la diffusione e le conseguenze in funzione dell’anonimato che la rete garantisce al cyberbullo e della perpetuazione della vessazione, dipanato sulle 24 ore e slegato dagli elementi spaziale e temporale, in virtù di quell’elisione della dimensione che li accoglie, spiegata da Harvey[9].

L’utilizzo di internet e dei social network è diventato, attualmente, uno dei principali strumenti che gli individui usano per esprimere sé stessi, la propria opinione, per lasciare in qualche modo traccia di sé nel mondo, per diventare dei veri e propri e prosumer.

Si tratta infatti di un mezzo ormai accessibile ai più, che attualizza e preconizza grandi potenzialità ma anche grandi rischi, come quando si arriva agli eccessi sopracitati.

Bibliografia

Ambrosini M., Selfie, La bussola, Roma 2023.

Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A., Corso di sociologia, Il Mulino, Bologna 2012.

Bisi R., Ceccaroli G., Sette R., Il tuo web. Adolescenti e social network, Cedam, Padova 2016.

Carter A., Forrest J., Kaida A., Association Between Internet Use and Body Dissatisfaction Among Young Females: Cross-Sectional Analysis of the Canadian Community Health Survey, aculty of Health Sciences, Simon Fraser University, Burnaby, BC, Canada 2017.

Harvey D., La crisi della modernità, Il Saggiatore, Milano 2015.

Pavoncello V. (a cura di), Cheese! Un mondo di selfie, fenomenologie d’oggi, Mimesis, Sesto San Giovanni 2016.

Stanghellini G., Selfie. Sentirsi nello sguardo dell’altro, Feltrinelli, Milano 2020.


[1] Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A., Corso di sociologia, Il Mulino, Bologna 2012.

[2] Si consulti https://www.ajpmonline.org/article/S0749-3797(17)30016-8/fulltext

[3] Ambrosini M., Selfie, La bussola, Roma 2023.

[4] Si consulti l’articolo disponibile su file:///C:/Users/Marino/Downloads/Balakrishnan-Griffiths2018_Article_AnExploratoryStudyOfSelfitisAn.pdf

[5] Pavoncello V. (a cura di), Cheese! Un mondo di selfie, fenomenologie d’oggi, Mimesis, Sesto San Giovanni 2016.

[6] Carter A., Forrest J., Kaida A., Association Between Internet Use and Body Dissatisfaction Among Young Females: Cross-Sectional Analysis of the Canadian Community Health Survey, aculty of Health Sciences, Simon Fraser University, Burnaby, BC, Canada 2017.

[7] Bisi R., Ceccaroli G., Sette R., Il tuo web. Adolescenti e social network, Cedam, Padova 2016.

[8] Stanghellini G., Selfie. Sentirsi nello sguardo dell’altro, Feltrinelli, Milano 2020.

[9] Harvey D., La crisi della modernità, Il Saggiatore, Milano 2015.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4