la guida

Social e IA, minori troppo esposti: consigli pratici per genitori e educatori



Indirizzo copiato

Social media e intelligenza artificiale influenzano notevolmente i minori, esponendoli a rischi ma offrendo anche opportunità. È cruciale educarli all’uso critico e responsabile di queste tecnologie. I genitori giocano un ruolo chiave, impostando privacy, verificando fonti, rispettando la netiquette, limitando il tempo di schermo, informandosi e cooperando con altri educatori

Pubblicato il 12 mar 2024

Mauro Ozenda

consulente informatico



Screenshot 2024-03-05 115822

I social media e l’intelligenza artificiale (IA) sono due fenomeni che hanno rivoluzionato il modo di comunicareinformarsi e intrattenersi nel mondo digitale. Tuttavia, questi strumenti presentano anche delle sfide e dei rischi, soprattutto per i minori, che sono tra gli utenti maggiormente esposti e vulnerabili. Come possono i genitori accompagnare i propri figli nell’uso consapevole e sicuro dei social e dell’IA? Proviamo a fornire alcuni spunti e suggerimenti utili.

IA e minori: educare a un uso criticoresponsabile e creativo

Secondo un sondaggio della Fondazione Telefono Azzurro, il 63% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni ha provato almeno una volta prodotti o servizi che si basano sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, solo il 9% ha dichiarato di averne una conoscenza molto buona, mentre il 40% ha ammesso di conoscerla “così così”. Questo evidenzia un gap tra la facilità con cui i ragazzi si approcciano all’uso dell’IA e l’effettiva consapevolezza del suo reale funzionamento, ma soprattutto dei suoi rischi effettivi.

Infatti, l’IA può comportare delle sfide etiche, legali e sociali, come la manipolazione dei dati, la discriminazione, la violazione della privacy, la perdita di controllo, la dipendenza e l’isolamento. Inoltre, l’IA può influenzare il comportamento, le emozioni, le relazioni e l’identità dei minori, esponendoli a contenuti dannosi, inappropriati o pericolosi, come ad esempio consigli di diete estreme, azioni a rischio, cyberbullismo, sexting, fake news, ecc.

Per questi motivi, è fondamentale che i minori siano educati a un uso critico, responsabile e creativo dell’IA, affinché riescano a riconoscere le opportunità e i limiti di questa tecnologia, che siano in grado di proteggere i propri dati e la propria reputazione online, che siano consapevoli dei propri diritti e doveri digitali e che siano coinvolti nella progettazione e nella regolamentazione dell’IA.

A tal proposito, il ruolo dei genitori è essenziale, ma anche difficile, poiché spesso si trovano a dover affrontare una realtà che non conoscono bene o che muta rapidamente. Dunque, è basilare che i genitori si informino, si aggiornino, si confrontino e si attivino per accompagnare i propri figli nell’utilizzo dell’IA.

Social: rischi e benefici per i minori

I social media sono diventati parte integrante della vita di molti giovani, che li usano per comunicare, informarsi, divertirsi e condividere i propri interessi. Tra i social più usati dai minori ci sono BerealInstagramTikTokYouTube e Snapchat. Tuttavia, l’uso dei social comporta anche dei rischi e delle sfide, che richiedono una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei minori e dei loro genitori.

I benefici dei social per i minori

Tra i benefici dei social, possiamo citare:

  • La possibilità di ampliare le proprie relazioni sociali, entrando in contatto con persone di diverse culture, opinioni e esperienze.
  • Lo sviluppo di competenze digitali, linguistiche, creative e critiche, utili per la formazione personale e professionale.
  • L’accesso a fonti di informazione, intrattenimento e apprendimento, che possono arricchire la propria cultura e stimolare la curiosità.
  • La partecipazione a iniziative di solidarietà, attivismo e cittadinanza digitale, che possono favorire il senso di appartenenza e il rispetto per gli altri.

I rischi dei social per i minori

Tra i rischi dei social da evidenziare:

  • L’esposizione a contenuti inappropriati, violenti, falsi o illegali, che possono influenzare negativamente la formazione dei valori e delle opinioni dei minori.
  • Il cyberbullismo, ovvero azioni di molestiaoffesaminaccia o diffamazione compiute online nei confronti di una persona o di un gruppo.
  • Il cybergrooming, ovvero le pratiche di adescamento di minori da parte di adulti con intenti sessuali, che si avvalgono di false identità e di tecniche di manipolazione psicologica.
  • La dipendenza da internet, ovvero l’uso eccessivo e compulsivo dei social, che può causare isolamentoansiadepressione e disturbi del sonno.
  • La perdita di privacy, ovvero la divulgazione di dati personali, immagini, video o informazioni sensibili, che possono essere usati in modo improprio o dannoso da terzi (doxxing).

In conclusione, i social media possono essere visti come una risorsa o una minaccia, a seconda dell’uso che se ne fa. Per questo, è fondamentale educare i minori a un uso consapevole, critico e responsabile dei social, che li aiuti a crescere come individui e come cittadini.

Intelligenza artificiale: come influisce sulla vita digitale dei bambini

Immagine creata con tecnologia DALL E 3

L’intelligenza artificiale è la scienza e la tecnologia che si occupa di creare sistemi in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come il riconoscimento visivo, l’elaborazione del linguaggio naturale o la risoluzione di problemi. L’IA è sempre più presente nella vita quotidiana dei minori, sia attraverso dispositivi come smartphone, tablet o smart speaker, sia attraverso servizi come motori di ricerca, mappe o traduttori.

Gli impatti positivi dell’IA sui minori

L’IA può avere degli impatti positivi sulla vita dei minori, come:

  • Migliorare l’accesso all’informazione e alla conoscenza
  • Personalizzare l’esperienza di apprendimento e l’intrattenimento
  • Facilitare la comunicazione e la collaborazione
  • Aumentare l’efficienza e la sicurezza

IA, sfide e pericoli per i minori

Tuttavia, l’IA può anche presentare delle sfide e dei pericoli per i minori, come:

  • Ridurre il senso critico e la capacità di giudizio
  • Alterare la percezione della realtà e dell’identità
  • Influire sulle preferenze e sulle decisioni
  • Violare i diritti umani e i principi etici

Il ruolo dei genitori: guida e supervisione nell’uso dei social e dell’IA

I social media e l’intelligenza artificiale (IA) sono due realtà sempre più presenti nella vita quotidiana dei bambini/ragazzi, che li usano per comunicare, informarsi, divertirsi e apprendere. Tuttavia, queste tecnologie comportano anche dei rischi e delle sfide, che richiedono una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei bambini/ragazzi e dei loro genitori.

Infatti, i social e l’IA possono influenzare lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale ed etico dei bambini/ragazzi.

Per prevenire e contrastare i rischi che ci si trova oggi ad affrontare, è importante che le giovani generazioni vengano educate a un uso consapevole, critico e responsabile dei social e dell’IA, che sappiano riconoscere le potenzialità e i limiti di queste tecnologie, che siano in grado di proteggere i propri dati e la propria reputazione online, che siano consapevoli dei propri diritti e doveri digitali e che siano coinvolti nella progettazione e nella regolamentazione dei social e dell’IA.

Le azioni di tutela possibili

Alcune delle azioni che i genitori possono fare per svolgere al meglio il loro ruolo sono:

  • Impostare le opzioni di privacy e sicurezza dei propri e dei dispositivi dei propri figli, limitando l’accesso ai contenuti e ai servizi solo a persone di fiducia e a fasce orarie appropriate.
  • Verificare la fonte e l’affidabilità delle informazioni che si trovano sui social e sui servizi basati sull’IA, evitando di diffondere fake news o contenuti offensivi o illegali.
  • Rispettare e far rispettare le regole di netiquette, ovvero le norme di buona educazione e civiltà che regolano la comunicazione online, come il rispetto, la cortesia, la tolleranza, ecc.
  • Non accettare o far accettare richieste di amicizia o messaggi da sconosciuti, e segnalare eventuali comportamenti sospetti o molesti alle autorità competenti.
  • Limitare e controllare il tempo dedicato ai social e all’IA (screentime), alternandolo ad altre attività offline, come lo studio, lo sport, il gioco e il dialogo con la famiglia e gli amici.
  • Informarsi e aggiornarsi sulle novità e le tendenze dei social e dell’IA, cercando di capire come funzionano e quali sono i loro effetti sui bambini.
  • Confrontarsi e collaborare con altri genitori, educatori, esperti, associazioni, ecc. per scambiare esperienze, opinioni e consigli sull’uso dei social e dell’IA da parte dei propri figli.

Conclusioni

L’IA è una realtà in continua evoluzione, che offre a tutti a partire dalle nuove generazioni molte opportunità, ma anche molti rischi. Per questo, è importante che i bambini siano educati a un uso consapevole, critico e responsabile dell’IA affinché sappiano riconoscere le potenzialità e i limiti di questa tecnologia, che siano in grado di proteggere i propri dati e la propria identità online, che siano consapevoli dei propri diritti e doveri digitali e che siano coinvolti nella progettazione e nella regolamentazione dell’IA.

In questo senso, il ruolo dei genitori e degli educatori è essenziale, ma anche difficile, poiché spesso si trovano a dover affrontare una realtà che non conoscono bene o che cambia rapidamente. Come già indica risulta oggi più che mai fondamentale a che i genitori si informino, si aggiornino, si confrontino e si attivino per accompagnare i propri figli nell’utilizzo dell’IA, senza demonizzarla né idealizzarla, ma cercando di instaurare un dialogo aperto, fiducioso e costruttivo.

Sitografia

Accademia Civica Digitale: L’educazione civica digitale per un uso consapevole

NostroFiglio: Intelligenza Artificiale e bambini: come prepararli

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4