Il dottor Annthok Mabiis ha annullato tutte, o quasi, le memorie connesse della galassia per mezzo del Grande Ictus Mnemonico. “Per salvare uomini e umanidi dalla noia assoluta” perché le memorie connesse fanno conoscere, fin dalla nascita, la vita futura di ciascuno in ogni particolare. La Memory Squad 11, protagonista di questa serie, è incaricata di rintracciare le pochissime memorie connesse che riescono ancora a funzionare. Non è ancora chiaro se poi devono distruggerle o, al contrario, utilizzarle per ricostruire tutte quelle che sono state annientate, se devono cioè completare il lavoro del dottor Mabiis o, al contrario, riportare la galassia a “come era prima”.
– Senn: “Stanno arrivando…”
– Hanna: “Lo senti?”
– Senn: “Li vedo.”
– Hanna: “Da qui sotto, a trecento metri di profondità?”
– Senn: “Li ho sempre visti… basta saper guardare…”
Sole morbido. Attento. Fiducioso. Coraggioso. Assoso. Straniato. Perlato.
– Hanna: “Cosa cercano?”
– Senn: “Te.”
– Hanna: “Me… e perché?”
– Senn: “Perché cercano le tue memorie. Tu puoi ancora parlarmi qui nel fondo del mare, senza niente se non le tue memorie connesse.”
– Hanna: “Noi due ci siamo sempre potuti parlare… da quanti anni succede, Senn?
– Senn: “Ormai più di settanta… mi sento anziano, sai…”
– Hanna: “Io ne ho trecentodieci… come mi dovrei sentire, allora?”
– Senn: “Siamo tutti qui a lottare contro il tempo!”
– Hanna: “La lotta contro il tempo è un paradosso, Senn… è un ossimoro… non prendi a pugni il ring. Il tempo è il quadrato dove i pugili si battono… dove noi ci battiamo!”
– Senn: “Se devo azzannare una foca, Senn, io lotto contro il tempo… se non salto con l’impennata giusta, al momento giusto, quella mi frega!”
– Hanna: “Stai lottando contro di lei, non contro il tempo! Il tempo va assecondato, va accarezzato, va lisciato…”
– Senn: “Nel verso giusto… ah, ah, ah! Come un tigre… come un gatto…”
– Hanna: “Come un’onda, Senn, come scivolare sull’onda, dentro l’onda… tu te ne intendi di onde… Il tempo va assecondato… con intelligenza, con abilità… con furbizia, magari con un po’ di ipocrisia… ci sta anche un po’ di doppiogioco…”
– Senn: “Sei scaltra Hanna!”
– Hanna: “Sono vecchia! Il tempo è ormai una mia consolidata conoscenza… ogni tanto ci parlo… ogni tanto ci litigo… lui ha un po’ soggezione di me… mi pare…”
– Senn: “Ma comunque lui ha il coltello dalla parte del manico. Lui è l’onda, come dici tu. Lui ti sbatte giù con una manata, quando e come vuole! Lui non finisce mai… Sai un’onda può iniziare qui e fare il giro degli oceani, della terra, all’infinito…”
– Hanna: “Certo è potente, è il più potente di tutti noi… è anche sadico… Si diverte a farci soffrire per un minuto di ritardo! Con me lo fa sempre! E poi, magari, ti fa aspettare ore ed ore, senza alcuna spiegazione!
– Senn: “A me piace aspettare le mie prede… sono i momenti migliori della vita… Stanno arrivando…”
L’acqua è instupidita. Scossa. Ritrosa. Percettiva. Sbrissa. Soffrente. Pastante.
– Hanna: “È presuntuoso, arrogante… come tutti quelli che sanno di avere l’ultima parola… A volte è insopportabile! A volte lo strozzerei con le mie mani!”
– Senn: “Le tue memorie connesse ti fanno sentire un po’ troppo superdonna!”
– Hanna: “Non ho mai avuto memorie connesse! Ma loro non lo sanno… Non sanno neppure che tu sei qui con tutto il tuo clan… Quanti siete Senn? Non riesco a contarvi così ad occhio…”
– Senn: “Siamo più di mille… Sono arrivati!”
Fermarono. Stupirono. Indietreggiarono. Dispersero. Sfrocchiarono. Smembrarono. Dileguarono.
“Missione interrotta agenti! Chi se ne fotte delle memorie… Noi non facciamo la guerra a questo muro di squali!”
(91 – continua la serie. Ogni episodio è “chiuso”)