terza età

Tecnologie per anziani: così gestiremo declino fisico e cognitivo



Indirizzo copiato

Con l’invecchiamento della popolazione globale, la tecnologia deve adattarsi per supportare gli anziani. Comprendere le loro esigenze fisiche e cognitive è cruciale per sviluppare soluzioni accessibili. Le innovazioni promettono miglioramenti nella salute e nella qualità della vita, ma sfide etiche e di accessibilità devono essere affrontate per un futuro inclusivo

Pubblicato il 11 ott 2024

Danilo Benedetti

Docente di tecnologie avanzate presso LUMSA



tecnologie per gli anziani (1)

Ci sono due tendenze evidenti che caratterizzano gli ultimi decenni: il dispiegarsi dello sviluppo tecnologico e, almeno nelle nazioni più prospere, il progressivo invecchiamento della popolazione.

Indice degli argomenti

Quali tecnologie per una popolazione che invecchia

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’invecchiamento della popolazione sta accelerando: nel 2020 per la prima volta la popolazione over 60 ha superato il numero dei bambini sotto i 5 anni, e si stima che entro il 2050, il 22% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni (era il 12% nel 2015). La situazione è ancora più marcata in Europa, dove già nel 2020 la percentuale di cittadini over 65 era oltre il 20% e l’Italia guidava la classifica dell’invecchiamento, con il 23,2% dei cittadini che hanno più di 65 anni.

È quindi inevitabile che, sia da un punto di vista sociale sia da quello economico, si debba riflettere su come assicurare che la tecnologia sia in grado di adattarsi ad una popolazione più anziana, trovando soluzioni per rispondere a due temi centrali nel rapporto tra tecnologia e terza età: quali sono gli adattamenti da introdurre nella tecnologia che utilizziamo tutti i giorni per garantirne la fruibilità e la sicurezza da parte delle persone anziane, e in quali modi la tecnologia può contribuire ad elevare la qualità della vita delle persone anziane.

Comprendere i cambiamenti e le limitazioni tipiche della terza età

Per rendere i prodotti tecnologici adatti ad un pubblico più anziano, è necessario comprendere quali sono i cambiamenti e le limitazioni tipiche della terza età. Diversi studi si sono concentrati sulle difficoltà che l’invecchiamento introduce nell’interazione con apparecchiature tecnologiche, ad esempio nel caso dei dispositivi digitali[1] oppure degli apparecchi domestici[2]. In generale gli studi individuano un certo numero di aree che, negli anziani, possono costituire un limite all’utilizzo di sistemi tecnologici, legati al declino fisico, declino cognitivo, a limiti nella familiarità e fiducia ed infine agli aspetti economici legati all’utilizzo di sistemi tecnologici. Vediamoli in dettaglio:

Declino fisico

  • Limitazioni nella mobilità e destrezza manuale: l’età comporta una riduzione della forza muscolare e della destrezza delle mani. Questi limiti possono rendere difficile l’uso di dispositivi touchscreen o la digitazione su tastiere piccole, come quelle degli smartphone, oltre che l’uso di apparati domestici che prevedono lo spostamento di carichi (ad esempio la lavatrice).
  • Vista e udito: la riduzione della vista e dell’udito può rendere più difficile la lettura di testi su schermi piccoli o la comprensione di istruzioni vocali. Problemi comuni come la presbiopia (difficoltà a vedere da vicino) o la cataratta possono ostacolare l’uso di dispositivi digitali o l’accesso alle interfacce di elettrodomestici.

Declino cognitivo

  • Memoria e apprendimento: con l’età, la capacità di apprendere nuove competenze e ricordare informazioni può diminuire. Questo può rendere l’apprendimento di nuove tecnologie più lento e frustrante, con difficoltà a ricordare passaggi tecnici o configurazioni di dispositivi.
  • Concentrazione e multitasking: gli anziani possono trovare difficile concentrarsi su compiti complessi o gestire più attività tecnologiche contemporaneamente, come la navigazione su internet mentre usano altre applicazioni.

Temi di familiarità e fiducia

  • Barriere psicologiche: molti anziani possono sentirsi meno confidenti nell’uso delle tecnologie moderne perché non hanno avuto esperienze precedenti con esse durante la loro vita lavorativa. Questo può impedire loro di trarre vantaggio dalle tecnologie disponibili.
  • Timori circa la sicurezza: gli anziani tendono a preoccuparsi maggiormente delle questioni relative alla sicurezza online, come la protezione dei dati personali o il rischio di frodi, e questo può limitare il loro utilizzo dei servizi. Inoltre va ricordato che le persone anziane sono spesso il bersaglio di tentativi di truffa, da cui i sistemi tecnologici devono, per quanto possibile, proteggerli con adeguati controlli di sicurezza.

Limiti economici

  • La terza età comporta per molti anche una riduzione del reddito, aspetto di cui la proposta di tecnologia deve tenere conto, sia per quanto riguarda i costi iniziali, di tariffe e abbonamenti continuativi, sia in termini di obsolescenza tecnologica.

Questa lista evidenzia i punti di attenzione di cui i produttori di tecnologia devono tenere conto per rendere i loro prodotti veramente usabili ad ogni età. Si tratta di considerazioni particolarmente importanti quando si considera che l’utilizzo di un dispositivo elettronico è un prerequisito necessario per accedere ad un numero crescente di sevizi sia pubblici sia privati, riguardanti il tempo libero, il benessere, la salute e la socialità. Un dispositivo “difficile da usare” per un anziano ha il potenziale di limitare allo stesso la capacità di accedere e fruire di quei servizi.

Le aree in cui la tecnologia può svolgere un ruolo positivo per le persone anziane

Il secondo elemento chiave del rapporto fra tecnologia e persone anziane riguarda invece i modi in cui il progresso tecnologico può contribuire a migliorare la qualità della vita e la salute di queste, promuovendo quello che viene spesso definito “invecchiamento attivo”.

Il World Economic Forum individua 3 categorie in cui la tecnologia può svolgere un ruolo positivo per le persone anziane, suddivise in 7 aree.

Preparazione all’invecchiamento e alla longevità

  • Stabilità finanziaria
  • Marker digitali e IA per l’identificazione precoce dell’insorgere di malattie.

Monitoraggio e controllo della salute

  • Monitoraggio dei parametri sanitari e collegamento con gli operatori sanitari
  • Cure accessibili
  • Ridurre gli effetti del declino sensoriale
  • Stabilizzazione delle funzioni cognitive.

Supporto per una vita attiva

  • Garantire la connessone alle piattaforme sociali
  • Mobilità e trasporti.

Gli strumenti a disposizione per ottenere questi effetti sono vari, in alcuni casi ben consolidati –le reti per telecomunicazioni, dispositivi quali smartphone e tablet, la domotica, l’internet of thing – mentre altre sono più recenti e ancora in via di sviluppo, ed è il caso dei sistemi conversazionali basati sull’intelligenza artificiale o la robotica.

Tecnologia e accessibilità: le barriere da superare

L’accessibilità è, a mio modo di vedere, l’elemento imprescindibile per garantire che la persona anziana possa godere dei benefici della tecnologia. Se la persona a cui la tecnologia è destinata trova difficile il suo uso, è molto probabile che la accantonerà. Progettare la tecnologia in modo che sia accessibile e inclusiva per la persona anziana e che questa sia motivata ad usarla significa superare 5 barriere, la user experience adatta, la conoscenza e l’interesse per il prodotto, il costo di acquisto, l’installazione e l’utilizzo e, infine, la fiducia e la privacy[3].

Esperienza utente

Una progettazione intuitiva è essenziale per garantire che gli anziani possano utilizzare la tecnologia in modo semplice e non frustrante. Ciò include la creazione di interfacce accessibili e intuitive, con pulsanti chiari e ben definiti, testi leggibili e un’interazione naturale. Funzionalità come la modalità “ad alto contrasto”, il supporto per i comandi vocali e la possibilità di personalizzare le impostazioni aiutano a migliorare l’esperienza utente per chi potrebbe avere difficoltà sensoriali o motorie. Senza un’interfaccia user-friendly, anche la tecnologia più avanzata può risultare inaccessibile e scoraggiante.

Conoscenza e interesse per il prodotto

Molti anziani non sono cresciuti nell’era digitale, e di conseguenza mancano spesso di familiarità con le tecnologie moderne. Per superare questa barriera, è necessario fornire supporto educativo continuo. Questo può includere tutorial semplificati, sessioni di formazione personalizzate e guide pratiche che spiegano come utilizzare il dispositivo in modo chiaro e graduale. Stimolare l’interesse con esempi concreti dei benefici che la tecnologia può offrire (come restare in contatto con i cari o monitorare la propria salute) può aumentare l’adozione.

Inoltre, nel caso di app specifiche per il mondo della terza età, è necessario realizzare campagne di comunicazione che portino il prodotto a conoscenza dell’anziano, ne spieghino chiaramente benefici e funzionalità e lo dirigano verso le modalità con cui ottenerlo.

Costo di acquisto

Il costo della tecnologia può rappresentare una barriera significativa alla sua adozione, soprattutto per gli anziani che vivono con un reddito da pensione. Anche se un prodotto può offrire grandi vantaggi, se è troppo costoso è probabile che venga evitato. Pertanto, è importante promuovere soluzioni accessibili che offrano un buon rapporto qualità-prezzo. Ad esempio includendo versioni semplificate dei prodotti, piani di pagamento flessibili o iniziative governative per sovvenzionare l’acquisto di tecnologie ritenute utili per gli anziani.

Installazione e utilizzo

L’installazione complessa e la configurazione iniziale possono rappresentare un ostacolo per molti anziani. Offrire supporto tecnico, come l’assistenza a domicilio o linee guida semplici da seguire, può facilitare questo processo. Le tecnologie che si auto configurano o che richiedono un’installazione minima hanno maggiori probabilità di essere accettate. Una mia esperienza personale sul tema: recentemente mi è capitato di configurare uno spioncino digitale, che permette di ricevere notifiche direttamente sul telefono quando qualcuno suona alla porta, fornendo anche un’immagine in diretta. La difficoltà meccanica nel montaggio era minima, ma il sistema era pensato per lavorare solo su una frequenza del Wi-Fi (2,4GHz e non 5GHz), richiedendo dunque un intervento sul modem per separare le frequenze. Un prodotto del genere, ad esempio, dovrebbe indicare chiaramente la necessità di personale specializzato per l’installazione.

Fiducia e privacy

La sicurezza e la protezione dei dati sono preoccupazioni fondamentali per gli anziani. Molti temono che la loro privacy possa essere compromessa o che possano diventare vittime di frodi. Per costruire fiducia, le aziende devono rendere trasparenti le loro politiche di privacy e sicurezza, offrendo protezioni semplici da comprendere. Campagne di sensibilizzazione su come mantenere la sicurezza online possono aumentare la fiducia nell’uso delle tecnologie digitali. In questo campo sarebbe opportuno introdurre un marchio europeo della privacy, simile al marchio IMQ per la sicurezza degli apparecchi elettrici, che possa garantire un “di più” di fiducia.

Tecnologie per gli anziani: gli esempi virtuosi

Abbiamo visto il WEF individua tre macro aree relative alla vita degli anziani, per le quali la tecnologia può effettivamente costituire un importante elemento di miglioramento: la preparazone all’invecchiamento, il monitoraggio e controllo della salute e il supporto per una vita attiva. Vediamo più in dettaglio alcuni esempi virtuosi già in essere e quali prospettive ulteriori possono essere individuate.

Gestione delle finanze

Nell’ambito della preparazione all’invecchiamento e alla longevità il WEF elenca i settori della stabilità finanziaria e l’uso della tecnologia come strumento di diagnosi precoce. Per quanto riguarda la stabilità finanziaria, le tecnologie digitali possono aiutare gli anziani a gestire meglio le loro finanze, semplificando la gestione del denaro e facilitando l’accesso ad informazioni tempestive. Ad esempio, tutte le principali banche offrono piattaforme digitali per la gestione delle finanze personali, con le quali si possono monitorare le spese e pianificare il bilancio, offrendo un supporto costante e accessibile. Si tratta di funzionalità importanti, ma che non sempre sono di facile accessibilità e leggibilità: qui le banche e gli altri operatori finanziari devono fare uno sforzo per disegnare le interfacce in modo semplice ed accessibile, focalizzandosi sulle esigenze tipiche dei propri clienti senior, lasciando le interfacce e le funzionalità più complesse accessibili solo su richiesta.

Guardando al futuro, l’intelligenza artificiale offre prospettive promettenti per una consulenza finanziaria automatizzata e personalizzata. Gli algoritmi potrebbero analizzare le abitudini di spesa e i modelli di reddito, fornendo consigli su come ottimizzare le decisioni finanziarie a lungo termine, come quelle legate alla pensione o agli investimenti. Ad esempio, si potrebbe pensare a “consulenze” che aiutino gli anziani nella esecuzione di investimenti a breve/medo termine, ad esempio per l’acquisto di un nuovo elettrodomestico o l’esecuzione di una ristrutturazione, guidando il cliente verso la costruzione del proprio “piano di accumulo” personalizzato, compatibile con i propri profili di entrate e uscite.

Strumenti diagnostici digitali e IA per l’identificazione precoce delle malattie

Nel campo della salute invece, l’uso di strumenti diagnostici digitali e dell’intelligenza artificiale per l’identificazione precoce delle malattie sembra avere un grande potenziale nella preparazione all’invecchiamento. Dispositivi indossabili e sensori possono monitorare parametri vitali come la frequenza cardiaca e la qualità del sonno, permettendo un rilevamento tempestivo di possibili problemi di salute. Questo monitoraggio continuo, se adeguatamente trattato, può consentire ai medici di intervenire precocemente, prima che le condizioni di salute diventino critiche. L’analisi combinata dei dati da dispositivi medici e sensori con l’uso di algoritmi specifici per l’individuazione precoce delle malattie potrebbe consentire ai medici di individuare pattern nascosti e intervenire in modo proattivo, molto prima che i sintomi si manifestino. In alcuni casi questo può rallentare o addirittura fermare l’insorgere di condizioni croniche, con evidenti benefici sia per l’anziano, sia per il servizio sanitario nazionale.

In questa direzione si stanno già muovendo diversi produttori di dispositivi indossabili e non: ad esempio Apple ha dotato i suoi orologi più recenti di una funzionalità che permette di individuare l’insorgenza della fibrillazione atriale[4], mentre la funzione “Salute” dell’iPhone permette di rilevare gli incidenti o fornire una notifica nel caso vengano rilevati problemi con la stabilità della camminata.

Monitoraggio e controllo della salute nelle malattie croniche

Oltre alla fase preventiva appena citata, e per ora rivolta principalmente ad allertare l’utente, gli strumenti tecnologici permettono di effettuare con maggiore regolarità il monitoraggio e il controllo della salute anche nei casi di malattie croniche, condizioni che spesso affliggono gli anziani. Uno degli sviluppi più promettenti in questo ambito riguarda la capacità di monitorare costantemente i parametri sanitari attraverso dispositivi digitali che possono essere indossati o installati a casa, permettendo di raccogliere dati in tempo reale sullo stato di salute di una persona, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il livello di attività fisica, e di inviarli automaticamente agli operatori sanitari. Questo collegamento continuo con i professionisti sanitari, ove realizzato, consentirebbe interventi tempestivi e personalizzati, riducendo il rischio di complicazioni gravi. In questo caso però non si tratta tanto o solo di un problema tecnologico, quanto della necessità di (ri)strutturare il SSN, dotandolo della capacità di raccogliere, elaborare ed agire sui dati raccolti, attraverso progetti che inevitabilmente richiederanno molti anni per portare i primi frutti.

Telemedicina e accessibilità delle cure

Un altro aspetto cruciale circa il controllo della salute è rappresentato dall’accessibilità delle cure. Grazie alla telemedicina, all’impiego di chatbot e alle app per la gestione della salute, può essere facilitato agli anziani l’accesso a consulenze mediche e terapie senza dover necessariamente spostarsi, rendendo così le cure più accessibili e meno gravose. Questo è particolarmente importante per chi vive in aree remote o ha difficoltà di mobilità.

Tecnologie per ridurre gli effetti del declino sensoriale

Un’area emergente, infine, è rappresentata dalle tecnologie disegnate per ridurre gli effetti del declino sensoriale e per la stabilizzazione delle funzioni cognitive[5], un problema comune tra gli anziani. Dispositivi come apparecchi acustici avanzati, occhiali intelligenti e strumenti per la stimolazione sensoriale possono migliorare la qualità della vita, aiutando le persone a mantenere una maggiore autonomia nonostante il naturale invecchiamento dei sensi. Interventi digitali, come app per l’allenamento cognitivo e piattaforme che offrono giochi progettati per stimolare la mente, si stanno rivelando promettenti nel mantenere le funzioni cognitive in buona salute. L’utilizzo di questi strumenti potrebbe contribuire a rallentare il declino cognitivo, offrendo anche un modo per mantenere gli anziani mentalmente attivi e impegnati, migliorandone il benessere complessivo.

Tecnologie per combattere l’isolamento

Infine è opportuno ricordare come una fetta importante del benessere degli anziani sia legato alla capacità di combattere l’isolamento, per questo motivo è fondamentale garantire la facilità nella connessione e l’uso delle piattaforme sociali – per la socialità online – e promuovere la mobilità e i trasporti accessibili, affinché l’anziano abbia comunque la possibilità di partecipare, anche fisicamente, ad eventi ed incontri, oltre a poter raggiungere agevolmente i centri medici di cui ha bisogno. Le piattaforme sociali digitali offrono un’opportunità preziosa per rimanere in contatto con familiari, amici e comunità, anche quando la mobilità fisica è ridotta. Facilitare l’accesso e l’uso di queste tecnologie, attraverso dispositivi user-friendly e supporto tecnico adeguato, può aiutare gli anziani a mantenere una rete sociale attiva e a combattere l’isolamento.

Soluzioni di trasporto innovative

Allo stesso tempo, la mobilità e i trasporti rappresentano un altro aspetto cruciale per una vita attiva. Soluzioni di trasporto innovative, come veicoli autonomi e servizi di trasporto su richiesta, possono rendere più facile per gli anziani spostarsi in sicurezza e con maggiore indipendenza. Inoltre, l’adozione di tecnologie assistive nei mezzi di trasporto pubblico, come app che forniscono informazioni in tempo reale e strumenti di navigazione, può migliorare l’accessibilità e l’esperienza di viaggio per gli anziani. È esperienza di chi scrive indicare come la semplice disponibilità e rispetto di un orario di passaggio dei mezzi pubblici contribuisca a rendere molto più agevole l’uso degli stessi, ad esempio permettendo di regolare le proprie attività in modo da limitare il tempo di attesa alle fermate. Sviluppi e miglioramenti per facilitare l’accessibilità al trasporto non solo facilitano la partecipazione a eventi sociali e attività ricreative, ma contribuiscono anche a mantenere gli anziani coinvolti e attivi nella comunità.

Sviluppi promettenti delle tecnologie per la terza età

Molti anziani beneficiano fin d’ora di applicazioni e sistemi digitali che, pur non essendo stati pensati specificamente per la terza età, sono comunque usabili e permettono di ricevere benefici concreti: basti pensare alle applicazioni per l’ascolto della musica (Spotify, Apple Music), per effettuare acquisti a distanza (Amazon ne è l’esempio più conosciuto, ma non è il solo), per mantenersi in forma (ad esempio fitbit e tutte le applicazioni a corredo, ad esempio, degli smartwatch e fitness trackers) o per automatizzare la casa (Alexa, Ok Google).

Soluzioni su misura per semplificare la gestione quotidiana dei medicinali

Oltre a queste applicazioni destinate a tutti, indipendentemente dall’età, esistono diversi esempi di applicazioni specifiche per la terza età, ad esempio quelle per la gestione dei farmaci, che aiutano le persone anziane a mantenere il controllo della propria salute offrendo strumenti per organizzare le terapie farmacologiche.

Considerando che molti anziani possono affrontare difficoltà come problemi di memoria o piani terapeutici complessi, queste app propongono soluzioni su misura per semplificare la gestione quotidiana dei medicinali. Funzionalità chiave includono promemoria personalizzati per l’assunzione dei farmaci, la possibilità di tracciare e organizzare dosi e frequenze, e misure di sicurezza per proteggere i dati sensibili. Tra le app più popolari si possono citare Medisafe, MyTherapy e CareZone.

App per mantenere attiva la mente degli anziani

Inoltre, molte app di giochi e puzzle sono pensate per mantenere attiva la mente degli anziani, offrendo benefici cognitivi e sociali. Attività come cruciverba, sudoku e giochi di memoria stimolano il pensiero strategico, la risoluzione di problemi e la memoria, aiutando a preservare la salute mentale e, in qualche caso, possono favorire l’interazione sociale, contribuendo a contrastare la solitudine.

Dispositivi di monitoraggio e esoscheletri

Guardando appena più in avanti, stanno facendo la loro comparsa anche sistemi più futuribili, come QardioArm, un misuratore di pressione sanguigna portatile collegato a un’app che monitora i risultati nel tempo e permette di condividerli con i medici, oppure Medtronic Guardian Connect: Un dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) che avvisa gli utenti, tramite un’app, in caso di variazioni pericolose nei livelli di zucchero. Dal mondo della robotica cominciano ad arrivare robot assistivi e “di compagnia” come Jibo e ElliQ.

Il robot ”ElliQ” dedicato alla terza età.

Sempre dal mondo della robotica, vengono proposti esoscheletri robot per aiutare nella deambulazione, come ad esempio ReWalk e Honda Walking Assist.

ReWalk e Honda Walking Assist

Infine, come non accennare ai veicoli a guida autonoma che, seppur non esplicitamente pensati per gli anziani, potrebbero essere alla base di una quantità di nuovi servizi dedicati proprio per chi ha maggiori difficoltà di movimento.

Le tendenze emergenti

Nel futuro un po’ più lontano, ci aspettiamo ulteriori progressi tecnologici che potrebbero rivoluzionare ulteriormente la vita degli anziani. Alcune tendenze emergenti includono:

  • Intelligenza artificiale avanzata: l’AI potrebbe diventare ancora più personalizzata e predittiva, permettendo ai dispositivi di assistere gli anziani in maniera più proattiva, anticipando i loro bisogni. Ad esempio, i dispositivi indossabili potrebbero non solo monitorare la salute, ma anche prevedere crisi come infarti o cadute imminenti, avvisando in anticipo i servizi di emergenza.
  • Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR): queste tecnologie potrebbero essere utilizzate per scopi terapeutici e riabilitativi, come programmi di esercizio fisico guidato, simulazioni per la stimolazione cognitiva o attività sociali virtuali. Le esperienze immersive potrebbero aiutare gli anziani a sentirsi più coinvolti e attivi, sia mentalmente che fisicamente.
  • Interfacce neurali (BCI – Brain Computer Interface): collegano direttamente il cervello a un computer e, nel futuro, potrebbero permettere agli anziani con gravi disabilità fisiche di interagire con la tecnologia attraverso il pensiero, migliorando drasticamente la loro autonomia.

Rischi e preoccupazioni etiche delle tecnologie per la terza età

L’adozione della tecnologia per migliorare la vita degli anziani comporta anche una serie di rischi e preoccupazioni etiche che devono essere affrontate. Si tratta di dimensioni che, in molto casi, sono applicabili anche alle piattaforme “generaliste”, ma che nel caso delle persone Senior possono assumere una ancor maggiore rilevanza, a causa delle specifiche fragilità elencate nell’apertura.

Privacy dei dati

Uno dei principali rischi legati alla tecnologia è la sicurezza e la privacy delle informazioni personali e mediche. Molte delle innovazioni, come i dispositivi di monitoraggio della salute e le app per la gestione dei farmaci, raccolgono e archiviano dati sensibili. Gli anziani, spesso meno esperti in tecnologia, possono essere più vulnerabili a violazioni di sicurezza o all’uso improprio dei loro dati da parte di terzi. È fondamentale che i fornitori di queste tecnologie garantiscano adeguate protezioni, come la crittografia dei dati e l’accesso limitato, per evitare possibili abusi o frodi.

Dipendenza dalla tecnologia

Un’altra preoccupazione è la crescente dipendenza dalla tecnologia per la gestione della vita quotidiana. Se da un lato l’uso di robot assistivi, dispositivi di monitoraggio e app può migliorare l’autonomia, dall’altro esiste il rischio che gli anziani possano diventare eccessivamente dipendenti da questi strumenti, riducendo il loro contatto umano o la loro capacità di risolvere problemi senza l’aiuto tecnologico. Questo potrebbe portare a una disconnessione sociale o a una perdita di competenze di base nella gestione quotidiana.

Rischio di esclusione tecnologica

Il problema opposto è invece rappresentato dal rischio di esclusione tecnologica: non tutti gli anziani riescono ad adattarsi facilmente alle nuove tecnologie. Il cosiddetto digital divide potrebbe escludere una parte significativa della popolazione anziana, specialmente coloro che non hanno familiarità con i dispositivi digitali o che soffrono di limitazioni fisiche o cognitive che rendono difficile l’uso di strumenti complessi. A questi limiti si aggiunge l’importante aspetto economico: molti degli strumenti a cui si è accennato costano centinaia se non migliaia di euro, ed in certi casi possono nascondere anche costi ricorrenti (es. Abbonamenti), che possono rendere la tecnologia inaccessibile ad una larga parte dei nostri Senior. Questi rischi di esclusione possono ampliare le disuguaglianze sociali e ridurre l’accesso ai benefici della tecnologia per chi ne ha più bisogno.

Protezione dei dati e trasparenza

È essenziale adottare misure rigorose per garantire la sicurezza dei dati personali e sanitari degli anziani, assicurando che vengano trattati con il massimo livello di riservatezza. Le aziende tecnologiche devono essere trasparenti riguardo a come i dati vengono raccolti, archiviati e utilizzati, e gli utenti (o i loro caregiver) dovrebbero avere un controllo completo sui propri dati, inclusa la possibilità di revocarne il consenso.

Formazione e supporto

Per mitigare il rischio di esclusione, è cruciale fornire formazione e supporto tecnico agli anziani. Programmi di educazione digitale, assistenza personalizzata e interfacce più semplici potrebbero rendere la tecnologia più accessibile e utilizzabile. Inoltre, la progettazione universale di queste tecnologie dovrebbe tenere conto delle diverse capacità cognitive e fisiche degli utenti.

Integrazione con l’assistenza umana

La tecnologia dovrebbe essere vista come uno strumento complementare, non un sostituto dell’assistenza umana. Sebbene i robot assistivi e i dispositivi di monitoraggio possano alleggerire il carico sui caregiver, è importante mantenere il contatto umano e l’interazione sociale per garantire un benessere emotivo. Gli anziani dovrebbero essere incoraggiati a mantenere relazioni personali e sociali anche con l’uso della tecnologia.

Un approccio etico e inclusivo per massimizzare i benefici delle tecnologie

Per massimizzare i benefici di queste tecnologie future, sarà fondamentale adottare un approccio etico e inclusivo. Ciò significa che le tecnologie dovranno essere sviluppate con l’obiettivo di rispettare la dignità e i diritti degli anziani, garantendo che tutti, indipendentemente dalle loro capacità tecnologiche o economiche, possano accedere a queste innovazioni. Sarà inoltre importante coinvolgere gli anziani e i caregiver nel processo di progettazione, affinché le soluzioni siano davvero in linea con le loro esigenze. Si delinea quindi una evoluzione tecnologica nel quale il tema centrale sarà costituito dalla ri

In conclusione, l’equilibrio tra benefici e rischi sarà nell’adozione delle tecnologie per gli anziani. Un futuro in cui tecnologia e umanità si supportano a vicenda rappresenta la chiave per migliorare la qualità della vita in modo sostenibile e inclusivo.

Note


[1] Vaportzis, E, Clause, M. G., Gow, A. J.: “Older Adults Perceptions of Technology and Barriers to Interacting with Tablet Computers: A Focus Group Study”, Front. Psychol., 04 October 2017|

[2] Yazdani-Darki M., Rahemi Z., Adib-Hajbaghery M. Izadi-Avanji F. S., : “Older Adults’ Barriers to Use Technology in Daily Life. A Qualitative Study”, Nursing and Midwifery Studies 9(4):p 229-236, Oct–Dec 2020

[3] Briant J. A., David P. . “Solving for Inclusive Technology for Older Adults”, pubblicato AARP – American Association of Retired Person.

[4] Gregory M. M., “The Apple Watch can detect atrial fibrillation: so what now?”, Nature, 23/12/2019

[5] G. Macchi, D. Benedetti: “Terapie digitali: cosa sono, come funzionano, quali patologie curano”, Agenda Digitale, 13/10/2023

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4