social e spionaggio

TikTok un rischio per la sicurezza, l’allarme dell’FBI: cosa succede ora

Ci va giù duro il Direttore dell’FBI, Christopher Wray contro TikTok e lo spionaggio economico del Governo cinese: una minaccia alla sicurezza economica Usa e, per estensione, alla sicurezza nazionale. Presentata una proposta di legge che vieterebbe a TikTok e ad altri social controllati dal PCC di essere banditi dal Paese

Pubblicato il 25 Nov 2022

TikTok

“Preoccupazioni per la sicurezza nazionale”. È questo l’allarme lanciato il 15 novembre scorso dal Direttore dell’FBI, Christopher Wray, riguardo l’uso di TikTok, avvertendo che il governo cinese potrebbe potenzialmente utilizzare l’app per influenzare gli utenti americani e/o controllare i loro dispositivi.

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Le parole contro TikTok del Direttore dell’FBI

Vi sarebbe “la possibilità che il Governo cinese possa impiegarla per controllare la raccolta di dati su milioni di utenti o controllare l’algoritmo di raccomandazione, che potrebbe essere utilizzato per influenzare le operazioni se lo desiderasse, o per controllare il software su milioni di dispositivi, il che gli dà un’opportunità per compromettere tecnicamente i dispositivi personali“, ha dichiarato Wray davanti al Comitato per la sicurezza interna della Camera, parlando delle minacce mondiali per gli USA.

“Vediamo nazioni come Cina, Russia e Iran diventare più aggressive e più capaci nella loro nefasta attività che mai. Queste Nazioni cercano di minare le nostre principali istituzioni democratiche, economiche e scientifiche. Impiegano una gamma crescente di tattiche per promuovere i propri interessi e danneggiare gli Stati Uniti. Difendere le istituzioni e i valori americani contro queste minacce è un imperativo per la sicurezza nazionale e una priorità per l’FBI”, ha aggiunto il Direttore dell’FBI.

Di proprietà della società cinese ByteDance, nel settembre 2021 TikTok ha raggiunto 1 miliardo di utenti attivi mensili. Dato che le attuali leggi cinesi sulla sicurezza nazionale possono obbligare le aziende straniere e nazionali che operano all’interno della Cina a condividere i propri dati con il Governo (su richiesta di quest’ultimo), vi sono reali preoccupazioni sul fatto che il Partito Comunista Cinese (PCC) utilizzi questa autorità legale per raccogliere proprietà intellettuale sensibile, segreti commerciali e dati personali.

I timori per la sicurezza nazionale

Per Wray, “la più grande minaccia a lungo termine per le idee, l’innovazione e la sicurezza economica della nostra Nazione è l’intelligence straniera e la minaccia dello spionaggio economico proveniente dalla Cina. È una minaccia alla nostra sicurezza economica e, per estensione, alla nostra sicurezza nazionale. Il Governo cinese aspira a eguagliare o superare gli Stati Uniti come superpotenza globale e influenzare il mondo con un sistema di valori plasmato da ideali autoritari antidemocratici. Il perseguimento di questi obiettivi spesso viene realizzato con scarso rispetto per le norme e le leggi internazionali. Quando si tratta di spionaggio economico, la RPC usa tutti i mezzi a sua disposizione contro di noi, mescolando cyber, intelligenza umana, diplomazia, transazioni aziendali e pressioni sulle società statunitensi che operano in Cina, per raggiungere i suoi obiettivi strategici per rubare le innovazioni delle nostre società. Questi sforzi sono coerenti con l’obiettivo espresso dalla Cina di diventare una potenza nazionale, modernizzando le sue forze armate e creando una crescita economica guidata dall’innovazione”.

Da canto suo, TikTok ha sempre dichiarato di archiviare in terra statunitense i dati dei propri utenti USA (attraverso la memorizzazione per impostazione predefinita nell’infrastruttura cloud di Oracle) e di non rispettare le regole di moderazione dei contenuti previste dal Governo cinese (come ad esempio quelle sulla censura). Tuttavia, negli ultimi mesi la società è stata oggetto di un controllo sempre più pregnante e a luglio scorso ha riconosciuto che i propri dipendenti non statunitensi avevano effettivamente la possibilità di accedere ai dati degli utenti statunitensi.

A giugno, Buzzfeed News ha riferito che i dipendenti di ByteDance con sede in Cina avrebbero ripetutamente avuto accesso a dati non pubblici (come numeri di telefono e compleanni) degli utenti statunitensi di TikTok, mentre Forbes ha detto che ByteDance prevedeva di utilizzare TikTok “per monitorare la posizione personale di alcuni specifici cittadini americani”, cosa che la società ha negato.

Nell’udienza Wray ha anche affermato che la legge cinese richiede alle aziende di “fare tutto ciò che il Governo vuole che facciano in termini di condivisione di informazioni o di servire come strumento del Governo cinese”. In effetti, il sistema legale cinese autorizza il Ministero per la sicurezza dello Stato (MSS), a “costringere” praticamente qualsiasi individuo o organizzazione all’interno della Cina ad assistere le sue operazioni di spionaggio informatico. Disposizioni specifiche della legge sulla sicurezza informatica e quella sull’intelligence nazionale impongono a tutti i cittadini, le aziende e le agenzie governative cinesi di conformarsi alle richieste dell’MSS di sostegno alle operazioni di spionaggio. Alcune grandi aziende tecnologiche cinesi, ad esempio, hanno riferito di aver prestato le loro capacità di elaborazione dei dati all’MSS perché obbligate a farlo per legge.

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Un rapporto pubblicato nel 2020 da Foreign Policy ha rilevato che Alibaba e Baidu hanno assistito l’MSS – ed altre entità dei servizi di sicurezza – nelle richieste di analisi di grandi quantità di dati raccolti nelle operazioni statali di intelligence.

Negli ultimi anni l’FBI ha spostato la sua attenzione sulla Cina. A luglio, Wray ha detto che Pechino è “la più grande minaccia a lungo termine per la nostra sicurezza economica e nazionale” ed ha accusato la Cina di aver interferito nelle recenti elezioni.

Le preoccupazioni su TikTok si rinnovano

Il 9 giugno 2021, l’Amministrazione Biden, con l’Ordine Esecutivo 14034 ha revocato e sostituito il provvedimento 13942 su TikTok e 13943 relativo a WeChat. Rilasciati nell’agosto 2020, gli ordini dell’amministrazione Trump avevano richiesto ad entrambe le app di cessare la fornitura di servizi negli Stati Uniti e spinto la società madre ByteDance ad avviare trattative con Walmart e Oracle sulla vendita di TikTok per consentire il proseguimento delle operazioni dell’app negli USA. Anche a causa di azioni legali contro gli ordini esecutivi di Trump per motivi del Primo Emendamento, la loro attuazione era stata rinviata con la revisione delle politiche dell’amministrazione Biden.

Nel giugno 2022, TikTok e Oracle hanno annunciato di aver completato la migrazione della raccolta di dati degli utenti statunitensi di TikTok nei data center di proprietà di Oracle negli Stati Uniti. Non è chiaro, però, se il Comitato per gli investimenti esteri degli USA, il CFIUS – che conduce revisioni sulla sicurezza nazionale degli accordi delle società straniere – perseguirà ulteriori misure di mitigazione con TikTok per proteggere i “dati personali sensibili” degli utenti statunitensi. A settembre, il New York Times ha riferito che il CFIUS e TikTok avevano raggiunto un accordo preliminare sulle misure di sicurezza che avrebbero soddisfatto l’amministrazione statunitense.

Le richieste di divieto immediato

“TikTok, il tempo è scaduto. L’app dovrebbe essere bandita in America.” Così titola un articolo pubblicato sul Washington Post il 10 novembre a firma del senatore Marco Rubio e del rappresentante Mike Gallagher – entrambi repubblicani – autori di una proposta di legge che vieterebbe a TikTok “e ad altre società di social media che sono effettivamente controllate dal PCC dall’operare negli Stati Uniti”.

Secondo i due, la proprietà di TikTok è problematica per due motivi. “Innanzitutto, l’app è in grado di tracciare la posizione degli utenti di cellulari e raccogliere dati di navigazione in Internet, anche quando gli utenti visitano siti Web non correlati…. Con questa app, Pechino potrebbe… raccogliere informazioni sensibili sulla sicurezza nazionale dai dipendenti del governo degli Stati Uniti e sviluppare profili su milioni di americani da utilizzare per ricatto o spionaggio … Ancora più allarmanti di questa possibilità, tuttavia, sono i potenziali abusi dell’algoritmo di TikTokTikTok ha già censurato i riferimenti ad argomenti politicamente sensibili, tra cui il trattamento dei lavoratori nello Xinjiang, in Cina, e le proteste del 1989 in piazza Tiananmen…”.

Ma per Rubio e Gallagher Biden starebbe incoraggiando un maggiore coinvolgimento con la piattaforma, “corteggiando direttamente gli influencer di TikTok. Inoltre, i rapporti suggeriscono che si sta avvicinando a un accordo che autorizzerebbe il proseguimento delle operazioni di TikTok negli Stati Uniti senza alcun cambio di proprietà … A meno che TikTok e il suo algoritmo non possano essere separati da Pechino, l’uso dell’app negli Stati Uniti continuerà a mettere a repentaglio la sicurezza del nostro Paese e ad aprire la strada a un panorama tecnologico influenzato dalla Cina qui…”.

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