Il mondo tecnologico e quello delle automobili smart camminano di pari passo ma, come accade per i dispositivi mobili, anche le unità tecnologiche presenti nelle varie auto, in molte occasioni, sono oggetto di bug e malfunzionamenti di diverso genere.
Auto e tecnologia, settori sempre più legati: i nuovi scenari
I tanti bug delle auto smart e le potenziali conseguenze negative
I bug che sono stati riscontrati dalle automobili nel corso degli ultimi anni sono molteplici e ognuno di questi tende a colpire un particolare aspetto del mezzo di trasporto.
Quello maggiormente comune è rappresentato dallo schermo LCD del computer di bordo che incomincia a vibrare oppure cambia improvvisamente colore: questa situazione si palesa specialmente dopo qualche minuto di utilizzo del mezzo di trasporto, come se il calore del motore avesse una sorta di impatto negativo su questa particolare funzione del mezzo.
Ovviamente questo è solamente una delle diverse problematiche riscontrate durante l’uso di questi mezzi di trasporto: in altre circostanze la situazione che ha visto protagonista il signor Gilpin, infatti, tende a palesarsi; quindi, lo schermo del computer di bordo si spegne improvvisamente e non si accende come invece dovrebbe accadere in un veicolo funzionante.
Altre problematiche riguardano invece il comparto audio del mezzo di trasporto: molti automobilisti hanno infatti riscontrato difetti con la regolazione dell’audio che, improvvisamente, tende a raggiungere un livello assai alto, come se questo fosse stato impostato al massimo, operazione che invece non viene assolutamente compiuta da parte degli automobilisti.
In aggiunta occorre parlare anche della perdita della connessione con i dispositivi mobili, navigatori che sbagliano il tragitto che deve essere compiuto per raggiungere una destinazione specifica, impostata accuratamente usando il navigatore GPS del mezzo stesso, oppure airbag che improvvisamente si aprono.
Seppur questa situazione sia quella meno comune, occorre parlare della pericolosità che questo genere di situazione potrebbe comportare: un cuscinetto che esplode improvvisamente è una distrazione che potrebbe causare delle conseguenze disastrose se non fatali.
Secondo gli stessi automobilisti, infatti, un sistema smart del veicolo che non funziona correttamente è sinonimo di una distrazione costante alla guida; perciò, la maggior parte degli incidenti viene causato proprio dal costante controllo del sistema computerizzato del veicolo, con conseguente calo dell’attenzione alla guida e sinistri stradali che talvolta hanno dei risvolti tragici.
Il signor Gilpin e la Subaru Outback
Il signor Gary Gilpin, proprietario di un’attività di noleggio di barche a vela, decise di noleggiare a sua volta una Subaru Outback, veicolo dotato di un display smart e possibilità di connettere il dispositivo mobile al mezzo di trasporto, per svolgere diverse mansioni lavorative.
Dopo circa sei mesi il cliente si è ritrovato a dover fronteggiare un problema che, di fatto, limitava particolarmente la possibilità di utilizzare tutti gli aspetti smart del veicolo: il display, senza subire alcun danno, improvvisamente si è spento e il signor Gilpin si è trovato impossibilitato nel poterlo sfruttare.
Questo è accaduto sei mesi dopo l’uso del veicolo e l’uomo ha deciso di portare il veicolo dal concessionario per poter sottoporre il mezzo a una riparazione: secondo le previsioni del titolare dell’attività di noleggio delle barche a vela, la riparazione avrebbe dovuto richiedere qualche giorno.
Ma queste sue previsioni furono ben distanti dalla realtà: l’uomo dovette aspettare oltre un mese prima di poter utilizzare nuovamente il mezzo di trasporto.
In questa circostanza molti proprietari e utilizzatori di mezzi di trasporto smart avrebbero perso la pazienza e avviato qualche protesta, ma questo non è il caso del signor Gilpin, che al contrario ha deciso di avviare una causa contro l’azienda automobilistica, vincendola.
Alla casa automobilista questa causa è costata un risarcimento di otto milioni di dollari, con l’aggiunta di due anni di garanzia.
Il signor Gilpin e gli altri automobilisti in rivolta contro i produttori
Il caso del signor Gilpin non è di certo il solo salito alla ribalta nelle notizie di cronaca.
Al contrario, invece, sono centinaia gli automobilisti che hanno deciso di tentare causa nei confronti delle case automobilistiche che producono veicoli completamente difettosi per quanto concerne l’aspetto smart.
Si tratta di una serie di situazioni che molti proprietari dei veicoli non hanno intenzione di tollerare ulteriormente, visto che un veicolo di ultima generazione dovrebbe essere sottoposto a una serie di controlli che previene un difetto durante l’uso del medesimo; quindi, che questo possa essere sfruttato in maniera costante nel tempo.
Purtroppo, però, la situazione è ben diversa e per questo gli avvocati di alcuni clienti che hanno deciso di procedere per vie legali contro le cause automobilistiche invitano i vari proprietari dei mezzi di trasporto smart, che ovviamente hanno riscontrato svariati bug e difetti di ogni genere, di non temere delle ripercussioni ma, al contrario, di esporre il loro caso e procedere con una denuncia nei confronti delle aziende automobilistiche che non riescono a mantenere fede alle tante promesse espresse in fase di lancio sul mercato del veicolo.
Le case automobilistiche e il dominio di Google e Apple
Le case automobilistiche, con l’evoluzione della tecnologia e dei sistemi operativi mobili, si stanno ritrovando a dover fare i conti con le esigenze che vengono espresse da parte di Apple e Google.
Questo per il semplice fatto che questi due colossi della tecnologia, infatti, stanno acquisendo sempre più potere visto che i loro sistemi operativi contraddistinguono i computer di bordo dei diversi veicoli.
Tale situazione ha anche una ripercussione sul settore automobilistico: questo per il semplice fatto che le vecchie case produttrici di mezzi di trasporto, infatti, non riuscendo a stare al passo con i tempi e con il prodigio della tecnologia, si sono ritrovate a dover affrontare un netto calo delle vendite dei loro mezzi di trasporto, situazione particolarmente diffusa soprattutto negli Stati Uniti.
Al contempo, però, alcune case automobilistiche come Tesla, che hanno sempre cercato di stare al passo con i tempi, devono appunto sottostare ad alcune tipologie di richieste da parte dei due colossi del web.
In alcune occasioni è accaduto che le varie aziende, quindi non solo Tesla, hanno dovuto fare ricorso a modifiche importanti del mezzo stesso, con conseguente impossibilità di valutare con attenzione le diverse funzionalità del veicolo.
Questo ha quindi comportato una situazione di disagio e quindi la costante presenza di determinati bug come quelli già citati che, con il passare del tempo, sono divenuti sempre più presenti e improvvisi.
Viste le tempistiche di riparazione assai elevate e talvolta costi che devono essere sostenuti dagli stessi proprietari dei mezzi, poiché la copertura della garanzia non comprendeva quel danno specifico, hanno fatto in modo che i proprietari dei mezzi decidessero di tentare causa alle varie cause automobilistiche.
E in alcune circostanze a uscire vincitori da tali confronti sono stati propri i proprietari degli stessi mezzi.
Subaru ma non solo: le altre cause vinte dagli automobilisti
Non solo la casa automobilistica Subaru ha dovuto affrontare una causa per effettuare un rimborso a un cliente o gruppo di automobilisti che hanno riscontrato delle problematiche con l’aspetto smart del mezzo di trasporto stesso.
La Ford Motors, infatti, si è ritrovata a dover fronteggiare un insieme di cause per un valore di 17 milioni di dollari.
Questo perché molti proprietari dei veicoli hanno riscontrato diverse problematiche con il computer di bordo e con il sistema MyFord Touch, che molto spesso si bloccava e pertanto impediva l’utilizzo delle diverse tipologie di funzioni associate a questo sistema.
Diversi sono i difetti che invece i proprietari dei vari mezzi prodotti da Honda of America e dalla succursale Acura.
I diversi veicoli in questione hanno palesato svariate tipologie di difetti e in particolar modo quelli legati allo schermo del computer di bordo.
Oltre a queste situazioni, i proprietari dei mezzi hanno notato infatti che il mezzo stesso ha avuto problematiche per quanto riguarda la connessione con i vari dispositivi mobili, specialmente per quanto riguarda la navigazione online.
In questo caso occorre precisare come l’azienda automobilistica abbia dovuto pagare una somma di denaro complessiva pari a trenta milioni di dollari, con diverse garanzie che sono state estese da parte della compagnia stessa, con l’obiettivo di placare le diverse proteste di un ampio gruppo di automobilisti, stanchi di dover fare i conti con bug di ogni genere mentre si trovavano alla guida del mezzo stesso.
La Toyota, invece, ha dovuto affrontare diversi processi poiché gli airbag difettosi hanno creato non poche problematiche agli automobilisti.
In alcune occasioni, infatti, questi non si aperti dopo un impatto violento, comportando quindi un incremento dei danni subiti da parte di un automobilista.
In altre circostanze, invece, il sistema di sicurezza, a causa di sensori difettosi, è entrato in funzione improvvisamente, comportando un danno fisico all’automobilista che, impreparato, è stato colpito dal sistema di protezione stesso.
Diversa invece la situazione che ha visto protagonista la casa automobilistica Volkswagen: in questo caso gli automobilisti hanno notato come il software installato nel mezzo di trasporto aveva uno scopo ben preciso, ovvero mascherare il reale livello di inquinamento prodotto da parte del mezzo di trasporto, creando quindi una sensazione di forte disagio da parte degli stessi proprietari dei veicoli, che si sono ritrovati a bordo di un mezzo tutt’altro che ecologico.
Queste sono solo alcune delle situazioni che hanno visto le case automobiliste essere costrette a dover far fronte alle svariate problematiche correlate ai vari bug dei sistemi operativi presenti nel computer di bordo e che hanno creato non poche difficoltà ai vari automobilisti.
Perché i nuovi veicoli hanno problematiche con i sistemi tecnologici
La risposta in merito a questa situazione è data dal fatto che il processo di realizzazione di un veicolo è completamente differente rispetto quello che caratterizza la creazione di un nuovo sistema operativo oppure di un suo aggiornamento, sia che si parli di Android che di Apple.
Le case automobilistiche, infatti, impiegano circa quattro anni prima di lanciare sul mercato un nuovo mezzo di trasporto e questo per un semplice motivo, ovvero i vari test che devono essere svolti con estrema attenzione.
Il fattore sicurezza, infatti, assume una grande importanza in tale settore in quanto ogni autovettura deve garantire all’automobilista la massima protezione in condizioni di guida ottimali.
Questo comporta che ogni mezzo che viene immesso sul mercato non sarà assolutamente in grado di supportare al massimo un nuovo sistema operativo creato da Apple o Google.
Ciò comporta quindi un distacco che, secondo le previsioni degli esperti, difficilmente potrà essere colmato nel breve periodo.
Basti pensare a Google e Apple che, almeno ogni anno, rilasciano una versione completamente nuova del sistema operativo oppure una versione aggiornata che permette di correggere eventuali bug riscontrati.
Questo sarebbe impossibile nel settore automobilistico, che si troverebbe costretto a dover bloccare la produzione dei vari veicoli e procedere al ritiro dei medesimi per apportare le modifiche necessarie affinché si possa essere al passo con i tempi con la tecnologia.
Proprio questa situazione comporta quindi una problematica che non deve essere assolutamente sottovalutate e che difficilmente potrebbe essere risolta nel breve periodo.
Le cause legali e la risposta delle aziende tecnologiche
A parlare dell’attuale situazione che vede protagonisti gli automobilisti e le case di produzione dei veicoli maggiormente note, che appunto hanno dovuto fronteggiare le diverse lamentele degli automobilisti, è Sean Matt, rappresentate legale di un noto studio americano che ha seguito gran parte delle cause tentate dai proprietari dei veicolo Subaru all’azienda.
L’avvocato ha spiegato che i clienti che si sono rivolti a lui per essere tutelati e ottenere un risarcimento non hanno sporto denuncia contro Google e Apple, ma bensì contro la casa automobilistica, facendo ricadere le diverse colpe alla medesima.
Sean Matt ha sostenuto che tale situazione ha creato una sorta di empatia verso gli ingegneri che studiano i diversi dettagli tecnici dei veicoli con l’obiettivo di soddisfare le nuove esigenze degli automobilistici e che vengono accusati di non aver svolto adeguatamente il loro dovere.
Ecco quindi che questa situazione, secondo i vari legali che hanno rappresentato i diversi automobilisti, tenderà ad andare avanti per diverso tempo e questo anche a causa delle diverse dichiarazioni rilasciate dai rappresentati di Apple e Google.
I due colossi del mondo tecnologico hanno infatti sostenuto di rilasciare in anteprima delle versioni beta dei nuovi sistemi operativi che verranno installati sui vari veicoli, con l’obiettivo di offrire ai tecnici delle case automobilistiche la possibilità di realizzare un mezzo capace di integrare tale tecnologia.
Si viene quindi a creare una situazione che potrebbe essere abbastanza complicata e controversa e che colpisce solamente una parte dei responsabili, secondo quanto dichiarato dagli stessi avvocati, che sostengono anche che nessun cliente cerca di tentare di fare causa e Apple e Google vista la loro nomea.
Pertanto, questa situazione potrebbe essere ancora lontana dal trovare una conclusione adeguata che permetta di soddisfare le esigenze dei clienti e soprattutto riuscire a far combaciare perfettamente il settore automobilistico a quello tecnologico e questo proprio a causa delle tempistiche relative allo sviluppo dei due prodotti.
Per ora gli automobilisti dovranno semplicemente prestare la massima attenzione e limitarsi all’utilizzo della tecnologia presente nel veicolo, come sostenuto da molte persone che hanno vissuto delle esperienze similari tutt’altro che piacevoli alla guida dei loro mezzi di trasporto.