scenari

IA, i trend 2024 che cambieranno la società



Indirizzo copiato

Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per l’intelligenza artificiale, con trasformazioni radicali che influenzeranno diversi ambiti, tra cui il mondo del lavoro, la regolamentazione, la proprietà intellettuale e la quantistica. Queste tendenze rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità di innovazione e adattamento a un futuro dominato dall’IA

Pubblicato il 10 gen 2024

Luigi Mischitelli

Legal & Data Protection Specialist at Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza



intelliegenza_artificiale1

Il 2024 sarà un anno cruciale per l’evoluzione (e la “maturità”) dell’intelligenza artificiale. Tale tecnologia, infatti, subirà una trasformazione radicale, presentando nuove possibilità e sfide in diversi settori.

Questo trascenderà la tecnologia, comprendendo implicazioni legali, etiche e sociali che richiederanno una particolare attenzione da parte dei governi e dei regolatori oltre che delle aziende e degli utilizzatori finali.

IA e lavoro: le sinergie che ridisegnano il panorama degli ambienti professionali

Una prima anticipazione riguarda il mondo del lavoro. L’intelligenza artificiale modificherà radicalmente la dinamica uomo-macchina sul posto di lavoro, emergendo come partner collaborativo fondamentale in diversi settori. Se nel 2023 l’attenzione si è concentrata sul modo in cui l’intelligenza artificiale “generativa” può aiutare a creare contenuti di diverso tipo, il 2024 vedrà un’applicazione molto più ampia della tecnologia in esame. L’attenzione si concentrerà sulla capacità dell’Intelligenza Artificiale di contribuire di aiutare i professionisti nella gestione dei progetti, di rivoluzionare la codifica con la generazione automatica di codici, di migliorare l’assistenza sanitaria con una diagnostica precisa che punti a una cura efficace dei pazienti in ospedale e, infine, di migliorare il servizio clienti con una sofisticata assistenza virtuale.

Questi progressi richiedono una ridefinizione dei ruoli professionali tradizionali, con una forte enfasi sui programmi di formazione che punti a un efficace utilizzo di tutto il potenziale dell’Intelligenza Artificiale. Il tema principale è la fusione sinergica delle capacità analitiche dell’Intelligenza Artificiale con la creatività umana e l’intelligenza emotiva, che ridisegna il panorama degli ambienti professionali.

Verso una GenAI multimodale

La seconda anticipazione riguarda l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale generativa. Se la “prima generazione” di tale tecnologia si è concentrata su capacità specifiche, come la scrittura di testi o la creazione di immagini, nei prossimi dodici mesi assisteremo all’avvento di sistemi di Intelligenza Artificiale generativa “multimodale”, caratterizzati dalla capacità di elaborare e integrare perfettamente diversi tipi di dati, come testo, immagini e audio tra loro.

Ciò faciliterà interazioni più naturali e intuitive con gli utenti, migliorando notevolmente le applicazioni in vari settori. Questi sistemi consentiranno di: creare sofisticati assistenti virtuali in grado di rispondere con precisione a domande complesse; chatbot avanzati per il servizio clienti in grado di interpretare emozioni e intenzioni degli utenti; e strumenti educativi innovativi, esperienze di intrattenimento coinvolgenti e una migliore accessibilità per gli utenti disabili. Nel complesso, questi sistemi multimodali rappresenteranno un salto verso un’Intelligenza Artificiale in grado di interagire con il mondo in modo simile alla percezione e alla cognizione umana, ampliando le possibilità delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e delle esperienze degli utenti.

Verso una regolamentazione globale dell’intelligenza artificiale

La terza anticipazione riguarda il tanto atteso passo avanti verso una regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. La diffusione onnipresente di tale tecnologia richiede quadri legislativi solidi e in costante evoluzione. Nel 2023 abbiamo assistito a sforzi concertati per bilanciare innovazione e responsabilità. Il vertice sulla sicurezza dell’Intelligenza Artificiale ospitato dal Regno Unito i primi di novembre scorso ha portato alla Dichiarazione di Bletchley[1], il primo accordo internazionale formale sullo sviluppo di un quadro di riferimento per un’Intelligenza Artificiale sicura. Inoltre, mentre gli Stati Uniti viaggiano verso una “carta dei diritti” dell’Intelligenza Artificiale[2] e l’Unione Europea si avvia verso il varo del suo attesissimo “AI Act”[3], anche la Cina e il Canada stanno portando avanti alcune normative in materia. In tutto il mondo, altri Paesi stanno sviluppando le loro strategie di governance dell’Intelligenza Artificiale. Il 2024, potrebbe vedere questa tendenza svilupparsi verso una regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale completa e armonizzata in diverse parti del mondo, con una crescente enfasi sull’impiego etico di tale tecnologia, sulla mitigazione dei rischi e sulla trasparenza, che daranno forma a un panorama dell’Intelligenza Artificiale più responsabile e sicuro a livello globale. In tutto ciò le aziende devono essere pronte a destreggiarsi in questo dedalo di future norme.

Proprietà intellettuale e copyright nell’era dell’intelligenza artificiale

La quarta anticipazione riguarda i temi della proprietà intellettuale e del copyright, i quali pongono l’Intelligenza Artificiale generativa al centro di numerose e complesse controversie legale. Nel 2024, i riflettori saranno puntati sulle complessità legali che circondano i contenuti generati dall’Intelligenza Artificiale, comprese le opere artistiche, musicali e letterarie. La determinazione dei diritti e della proprietà di queste creazioni presenta un panorama giuridico ricco di sfumature, che richiede lo sviluppo di nuovi quadri giuridici e di nuove linee guida per affrontare il ruolo unico della tecnologia in esame nella generazione di contenuti.

L’agenzia governativa statunitense US Copyright Office ha respinto diverse richieste di copyright per le immagini generate dall’Intelligenza Artificiale[4], anche quando gli artisti hanno sostenuto che il sistema alimentato dalla tecnologia in esame era parte integrante del loro processo creativo. Allo stesso tempo, sono in corso cause legali sull’uso di opere protette da copyright per addestrare sistemi generativi di Intelligenza Artificiale senza autorizzazione, evidenziando il complesso panorama legale che circonda l’uso di contenuti esistenti da parte dell’Intelligenza Artificiale. Il panorama che circonda tale tecnologia nel 2024 si sta evolvendo con lo sviluppo di nuovi quadri e linee guida per affrontare il ruolo unico dell’Intelligenza Artificiale nella generazione di contenuti. Questa evoluzione è necessaria per trovare un equilibrio tra la protezione dei diritti dei creatori originali e la promozione del potenziale innovativo dell’Intelligenza Artificiale nel settore creativo.

L’ascesa dell’intelligenza artificiale quantistica

Infine, una quinta anticipazione riguarda l’Intelligenza Artificiale quantistica (che sfrutta, per l’appunto, i principi della meccanica quantistica), che rappresenta un salto significativo rispetto alle capacità dell’informatica classica. Tale tecnologia funziona utilizzando bit quantistici (qubit) che, a differenza dei bit tradizionali, possono esistere in più stati contemporaneamente, consentendo un aumento esponenziale della potenza di elaborazione. Questa straordinaria capacità consente all’Intelligenza Artificiale quantistica di analizzare ed elaborare vaste e complesse serie di dati a velocità senza precedenti. Nel 2024, l’Intelligenza Artificiale quantistica inizierà a trasformare le industrie accelerando la scoperta di farmaci attraverso rapide simulazioni molecolari, migliorando i modelli di cambiamento climatico con previsioni più accurate e guidando sofisticate analisi dei mercati finanziari.

La sua applicazione in settori come l’ottimizzazione della logistica, la gestione dell’energia e la progettazione di materiali avanzati è già nota, permettendo di risolvere problemi un tempo ritenuti troppo complessi per i computer classici. Questa tecnologia non è più solo una “meraviglia teorica” ma uno strumento pratico, che fornisce alle aziende intuizioni e capacità decisionali senza precedenti, rivoluzionando così le strategie data-driven e creando nuove frontiere nell’innovazione e nell’efficienza.

Conclusioni

Il 2024 segna un momento cruciale nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale, con tendenze che non rappresentano solo ostacoli ma anche significative opportunità di innovazione e adattamento in un futuro dominato dall’intelligenza artificiale. Per prosperare nel panorama dell’intelligenza artificiale in rapida evoluzione sarà fondamentale abbracciare e navigare in queste tendenze con agilità strategica e grande lungimiranza.[5]

Note


[1] La Dichiarazione di Bletchley e la competizione Usa-Regno Unito. AI4Business. https://www.ai4business.it/intelligenza-artificiale/la-dichiarazione-di-bletchley-e-la-competizione-usa-regno-unito/

[2] Blueprint for an AI Bill of Rights. The White House. https://www.whitehouse.gov/ostp/ai-bill-of-rights/

[3] Un approccio europeo all’intelligenza artificiale. Commissione Europea. https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/european-approach-artificial-intelligence

[4] United States: U.S. Copyright Office Rejects Another AI-Assisted Work. Mondaq. https://www.mondaq.com/unitedstates/international-law/1405654/us-copyright-office-rejects-another-ai-assisted-work

[5] Navigating the AI revolution: key trends to watch in 2024. Raconteur. https://www.raconteur.net/technology/opinion-ai-trends-2024

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3