hacker contro la censura

Un sito per vincere l’isolamento dei cittadini russi: ecco 1920.in e come funziona.

Da quando le sue forze hanno invaso l’Ucraina, il Cremlino ha chiuso tutti i media indipendenti in Russia o ne ha censurato la copertura e l’accesso ai social network occidentali è stato vietato. Ma grazie a un sito creato da hacker polacchi è possibile aggirare il blocco. Vediamo come

Pubblicato il 18 Mar 2022

Antonino Mallamaci

avvocato, Co.re.com. Calabria

guerra ucraina ue

Per chiunque voglia interagire con persone che vivono in Russia, con l’intento di aggirare la censura imposta da Putin e dai suoi seguaci dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, uno strumento esiste: è il sito, 1920.in, creato da hacker polacchi che hanno ottenuto circa 20 milioni di numeri di cellulare e quasi 140 milioni di indirizzi e-mail di proprietà di privati ​​e aziende russe.

Poco fa, ho inviato a diversi numeri whatsapp questo messaggio: “Здравствуй, мой русский друг, Мы не знакомы, но я решил написать тебе. Я слышал, что ситуация в России начала осложняться из-за реакции на жестокое российское вторжение в Украину. Как ты?

Ciao, mio ​​​​amico russo, non ci conosciamo, ma ho deciso di scriverti. Ho sentito che la situazione in Russia ha cominciato a deteriorarsi a causa della reazione alla brutale invasione russa dell’Ucraina. Come va?”

Libera circolazione di dati e diritti fondamentali: così la guerra ha cambiato tutto

Come funziona 1920.in

Il sito genera in modo casuale numeri e indirizzi da tali database e consente a chiunque in qualsiasi parte del mondo di inviare messaggi.

Il gruppo di programmatori che lo ha realizzato ha assunto la denominazione di Squad 303 in onore del 303esimo squadrone di caccia “Tadeusz Kościuszko Varsavia”, che combatté durante la battaglia d’Inghilterra  nella Royal Aeronautica Militare (RAF) nella Seconda Guerra Mondiale, formato nel 1940 come parte di un accordo tra il governo polacco in esilio e il Regno Unito .  Nello stesso solco, il nome del sito, 1920.in, fa riferimento al conflitto del 1920, quando le armate polacche ebbero la meglio su quelle (soverchianti) sovietiche che stavano invadendo il loro Paese. Si legge sulla home page del sito:

Noi persone del mondo abbiamo un messaggio per la nazione russa.

Una nazione che sta pagando un prezzo enorme per la vergognosa decisione del dittatore Putin di attaccare un’Ucraina indipendente con le forze armate. L’azione congiunta di tutti gli stati del mondo libero, in risposta all’aggressione russa, porterà al collasso dell’intero Paese.

Tuttavia, quasi 150 milioni di russi non conoscono la verità sulle cause o sul corso della guerra in Ucraina. Si nutre delle bugie della propaganda del Cremlino. Non ci sono media liberi in Russia e Internet è censurato.

È possibile per ciascuno di noi trasmettere un messaggio diretto agli abitanti di questo paese schiavizzato.

Squad303 ti offre uno strumento che ti consente di inviare messaggi di testo dai tuoi telefoni direttamente a russi selezionati casualmente.

Fai sapere loro la verità.

Fai loro conoscere il potere del mondo libero!”

Il funzionamento è semplicissimo, e infatti sono molte migliaia le persone che da tutto il mondo hanno utilizzato il sito per inviare milioni di messaggi, filmati della guerra o immagini della copertura mediatica occidentale che documentano l’invasione russa e l’accanirsi sulla popolazione civile.

Obiettivo: sfondare il muro della censura digitale di Putin

Da quando le sue forze hanno invaso l’Ucraina, il Cremlino ha chiuso tutti i media indipendenti in Russia o ne ha censurato la copertura e l’accesso ai social network occidentali è stato vietato, mentre una nuova legge prevede che chiunque pubblichi “notizie false” (è sufficiente chiamare guerra e non Operazione militare speciale quella che sta facendo migliaia di vittime) potrebbe rischiare 15 anni di carcere.

“Il nostro obiettivo era sfondare il muro della censura digitale di Putin e assicurarci che i russi non siano completamente tagliati fuori dal mondo e dalla realtà di ciò che il loro esercito sta facendo in Ucraina”, ha affermato un portavoce della Squad303, che ha legittimamente paragonato la loro creatura a Radio Free Europe, finanziata dagli Stati Uniti, che trasmetteva programmi in diverse lingue diretti ai cittadini dell’Europa dell’Est durante la Guerra fredda.

I rischi per i cittadini russi

La ricezione di tali messaggi potrebbe presentare rischi per i Russi. La polizia è stata filmata mentre controllava i telefoni cellulari delle persone e leggeva le loro comunicazioni a seguito di una serie di proteste contro la guerra negli ultimi giorni. Una donna russa di Saratov, a cui sono state inviate informazioni sulla guerra in Ucraina da un uomo olandese, ha affermato che le ha causato dolore vedere immagini di distruzioni e vittime civili. Nello stesso tempo, la paura di ritorsioni è forte, come dimostra la reazione di una studentessa di giurisprudenza di Mosca. La ragazza ha risposto a un messaggio del Wall Street Journal comunicando di non voler parlare pubblicamente contro la guerra per non rischiare di essere privata della possibilità di frequentare l’Università rinunciando al suo futuro. Sapendo che in Ucraina stanno uccidendo dei civili, ha voluto solo specificare che la colpa non è sua e che non sostiene la guerra.

Thomas Kent insegnante dell’Università della Columbia ed ex presidente di Radio Free Europe, ha affermato che l’Occidente ha la responsabilità morale di aggirare la repressione sul fronte dell’informazione e che il sito creato da Squad 303 consente di arrivare ai singoli cittadini sperando di smuovere le acque.

Conclusione

È chiaro che l’efficacia dell’azione promossa dagli hacker polacchi dipende dal numero di cittadini russi che potranno essere informati al di fuori dei canali ufficiali governativi. In ultima analisi, perciò, è importante che ognuno, da questa parte della Cortina di ferro – rispolveriamo a ragione una locuzione che sembrava superata – si metta in moto. La battaglia contro questa guerra ingiusta e immotivata si combatte sul campo, e vanno bene, a tal proposito, tutti i mezzi di difesa che possono consentire al popolo ucraino di resistere. Così come le sanzioni, generali e mirate, sono il modo per spingere i russi a comprendere che la strada per risolvere i problemi non è quella del ricorso alla forza. Nel 2022, tuttavia, tutto ciò non basta. La lotta si allarga dal terreno all’etere, dove la circolazione delle notizie, o della disinformazione, assumono una valenza altissima. Gli hacker di Anonymus o di Squad 303 sono le menti in grado di elaborare strategie e di realizzare le armi digitali per combattere. Ma i soldati siamo tutti noi, e nessuno si può permettere il lusso di chiamarsi fuori: siamo tutti coinvolti.

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