All’interno dell’Università quasi tutto ormai è o può essere dematerializzato: le comunicazioni, la modulistica, i pagamenti, le iscrizioni, le verbalizzazioni. Perché non anche gli esami scritti? Il beneficio di somministrare esami in modalità digitale, ovvero Computer Based, è noto da tempo a quei carrier che distribuiscono test di valore internazionale a un pubblico internazionale: TOEFL, GMAT, Adobe sono solo alcuni test che da anni ormai gli studenti possono sostenere praticamente ovunque nel mondo in modalità Computer Based. Non è necessario sostenere spese di trasferta, non si consuma carta, gli esiti sono noti immediatamente e la sicurezza è garantita dal fatto che i centri sono proctored, ossia sorvegliati. I centri esame accettati dai carrier più importanti si trovano infatti in scuole o aziende dotate di uno spazio adeguato in termini non solo tecnologici (computer, rete, etc) ma anche di sicurezza, e dispongono sempre di una persona formata ad hoc per essere responsabile della corretta identificazione dei candidati e del regolare svolgimento delle prove.
Se immaginiamo di mettere tutti questi centri esame – già esistenti e formati – a disposizione degli Atenei italiani, individuiamo immediatamente i vantaggi che ne deriverebbero: distribuendo in modo digitale anche solo i test di ammissione ai corsi di laurea si permetterebbe agli studenti di sostenere i test senza dover necessariamente spostarsi – con l’impegno di tempo e denaro che ne consegue – con il risultato che ogni studente potrebbe più facilmente sostenere un numero più elevato di test, massimizzando le proprie possibilità di riuscita e di soddisfazione. Accade spesso infatti che uno studente debba rinunciare al test di ingresso ad un determinato corso di laurea per semplici problemi di concomitanza temporale – o lontananza geografica – con altri test a cui è interessato: la distribuzione digitale del test minimizza queste difficoltà – anche grazie alla possibilità di distribuire il test su più turni modificando opportunamente le domande – e permette così allo studente di sostenere anche tutti i test in un unico centro che sia per lui o lei facilmente raggiungibile.
Il percorso per attualizzare questo quadro non è però privo di sfide tecniche e organizzative. In primo luogo per distribuire esami Computer Based occorrono dei centri esame disponibili sul territorio di interesse e con gli adeguati requisiti di serietà e sicurezza: da questo punto di vista – mentre senza dubbio esistono già numerosi centri, grazie ai carrier internazionali da tempo attivi anche nel nostro paese – può certamente rivelarsi difficoltoso per un Ateneo stringere accordi singolarmente con i vari centri di interesse. Inoltre è necessario che i centri selezionati supportino un software per il CBT in grado di soddisfare le necessità del test in termini di contenuto e struttura (tipi di domande, tipi di risposte, randomizzazione, etc). Infine è auspicabile un’integrazione con la gestione degli eventuali bandi per i test, le modalità di iscrizione agli stessi e poi di immatricolazione all’Università.
La funzione Servizi Innovativi di Cineca sta negli ultimi anni sperimentando una serie di soluzioni che possano trasformare questo quadro in realtà, traghettando gli Atenei italiani oltre le difficoltà organizzative che dovrebbero altrimenti risolvere ciascuno in autonomia. È stata quindi costituita una rete di centri esami sicuri, Nice-Net, i cui nodi sono collocati su tutto il territorio italiano, principalmente presso scuole, e pronti a supportare test forniti (anche) tramite il corrispondente software per il Computer Based Testing, Nice-Test. Infine è stata sviluppata un’integrazione con ESSE3, il sistema per la gestione studenti usato nell’80% delle Università italiane, grazie a cui gli studenti possono prenotarsi presso il centro di propria preferenza direttamente dal sistema gestionale del proprio Ateneo – o futuro Ateneo.
Prima Università italiana a mettere alla prova il sistema è stata Milano Bicocca nell’Aprile 2014 per l’ammissione al corso di Scienze e tecniche psicologiche; nel 2015 l’Università di Siena si è aggiunta al programma con i test di ammissione ai corsi di Farmacia e CTF e con i test di valutazione in ingresso per ben 7 corsi di studio – da Scienze della Formazione a Scienze Politiche – mentre Bicocca ha reso disponibile in modalità digitale il test di ammissione per un secondo corso. Le sperimentazioni continuano andando a coinvolgere anche partner internazionali: lo scorso Novembre il Ministero dell’Educazione albanese ha adoperato il sistema NICE-Test per verificare le competenze di 1800 candidati distribuiti in 2 turni per una rete di 6 centri diffusi nella provincia di Tirana.
La distribuzione digitale dei test permette agli Atenei di operare su un territorio molto più ampio mantenendo i costi contenuti: una volta che il test è dematerializzato la scelta del territorio su cui renderlo disponibile è solo questione di opportunità e la soluzione scala facilmente: dalla regione all’area geografica, alla nazione… e perché non allargare l’opportunità agli studenti stranieri, che potranno così tentare l’ingresso nei più prestigiosi corsi delle Università italiane senza muoversi da casa?