Vi siete mai chiesti come funziona la vita di un ricercatore o come funziona il processo scientifico? Per capirlo, faremo un viaggio assieme a Ciro, partendo dal suo mondo fatto di credulonerie e di “sentito dire” fino a quello che sarà per lui il mondo soprannaturale, quello della conoscenza, attraverso un lungo percorso formativo fino alla stesura di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali, richieste di fondi per progetti scientifici, richieste di tempo al telescopio.
Rifacendoci al Viaggio dell’Eroe di Campbell e Vogler, viaggeremo attraverso i successi e i fallimenti di Ciro, attraverso i successi e i fallimenti della ricerca.
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Il mondo ordinario di Ciro, cresciuto a pane e TikTok
Ciro è un adolescente nato nell’era digitale, un giovane cresciuto su TikTok e Instagram, il cui mondo è vissuto in maniera passiva: non si fa troppe domande, si fida di quello che vede e sente sui social. Condivide senza neanche leggere tutte le informazioni che gli passano davanti: un giorno è il turno del post sul legame tra vaccini e 5G, il giorno dopo quello sull’omeopatia come medicina alternativa per andare contro le Big Pharm, il giorno dopo ancora è il turno degli oroscopi, e poi c’è chi gli racconta di fantasmi che infestano una vecchia casa o chi gli dice che ci sono giorni nei quali non devi mangiare carne. Lui si fida, si limita all’apparenza delle cose, senza chiedersi se una cosa è ragionevole o meno, senza chiedere al suo interlocutore le fonti.
È un giovane che vuole divertirsi e godersi la vita senza mai chiedersi realmente il significato di quello che lo circonda. Ciro vive serenamente nella sua bolla, nel suo mondo ordinario, apparentemente non conosce cosa c’è fuori. Anche se percepisce una certa insoddisfazione, non ne comprende la causa.
L’incontro del giovane Ciro con l’astrofisico Gennaro
Gennaro invece è uno scienziato, un astrofisico, è persona fortemente razionale, crede solo a quello che può toccare con mano. Lo studio dei processi fisici e l’applicazione del metodo scientifico aiutano a percepire in maniera corretta e definita il mondo circostante, andando oltre la mera visione circoscritta che ci forniscono i nostri sensi. Gennaro fa anche divulgazione, va in visita nella scuola di Ciro, racconta della sua esperienza, della sua passione, della sua ricerca. Il titolo del suo seminario è: “La verità dietro le “bugie” della natura”. Non è sempre ovvio ciò che il mondo circostante e la natura ci offrono: media e social abbondano di fake news, ma anche la natura non scherza, anch’essa ci mente, con le cosiddette illusioni percettive e cognitive, come la pareidolia, ma anche con illusioni ottiche dovute all’effetto di processi fisici. Ad esempio, i miraggi sono delle illusioni, generate da processi fisici come la rifrazione. Vuole insegnare ai ragazzi che non sempre una correlazione nasconde una casualità, e quindi se mettiamo sui due assi cartesiani di un grafico il numero di pirati verso la temperatura media del pianeta vediamo che al crescere di una l’altra diminuisce, ma ciò non significa che vi sia una connessione causale tra i due fattori, e cioè la variazione del numero di pirati nel mondo non può influenzare la temperatura media del Pianeta.
Il rifiuto prima della scintilla
Ciro ha tante domande, e si ferma a parlare con Gennaro al termine del suo intervento. I due parlano della piattezza della Terra, sulle dicerie che l’uomo non sia mai andato sulla Luna, delle bugie della NASA. Sono fatti dei quali Ciro è veramente convinto, d’altronde c’è scritto su tanti siti, e anche tanti scienziati ne parlano, persone affidabili hanno pubblicato immagini e video di alieni e ci sono documenti che dimostrano che l’uomo non è mai andato sulla Luna. In realtà Ciro non sa valutare che le fonti di tutte queste informazioni sono altamente poco credibili. Gennaro è duro con le sue parole, vuole scuotere il giovane a crescere nel modo in cui valuta le informazioni che gli arrivano dall’esterno. Ma Ciro non ci sta, è fermo sulle sue posizioni dogmatiche.
Gennaro scorge una luce in Ciro, gli riconosce il desiderio di conoscere, e la vuole incanalare lungo i giusti binari. Lo invita nel suo luogo di lavoro, durante una serata nella quale parla della sua ricerca, gli mostra le immagini sulle quali ha lavorato, gli mostra i telescopi che ha usato. È difficile spiegare, ma come una goccia che imperterrita sbatte su una roccia creando un solco, le capacità comunicative e divulgative di Gennaro riescono a far breccia nelle convinzioni granitiche e quasi settarie di Ciro. Gennaro è il mentore e lo porterà alla scoperta di un nuovo mondo, del mondo soprannaturale che l’eroe di Vogler si accinge a scoprire.
L’attraversamento della soglia
Le comunicazioni tra i due continueranno fino al momento in cui Ciro si convincerà a iniziare un nuovo percorso di vita. Negli anni delle scuole superiori Gennaro gli consiglia libri divulgativi, e Ciro passa dal leggere le castronerie esoteriche sugli antichi egizi ai libri di Stephen Hawking e ama alla follia “Come io Vedo il mondo” di Albert Einstein. Ciro ha un obiettivo, vuole imparare la teoria della relatività generale di Einstein, sebbene gli manchino le basi matematiche per affrontare questo scoglio. La relatività generale è forse una delle più belle e produttive teorie scientifiche esistenti, è la teoria che spiega come la gravità non sia altro che la manifestazione della curvatura dello Spazio-tempo. Ciro potrebbe approfondire facendolo da autodidatta. I genitori e gli amici gli consigliano di iscriversi a Medicina oppure ad Ingegneria, “lì troverai un lavoro”, “guadagnerai soldi”. Ma Ciro decide di voler capire realmente tutto ciò che Gennaro gli ha raccontato, vuole iscriversi all’università, vuole diventare un astronomo. Ciro si iscrive al corso di Laurea in Fisica.
Un percorso duro ma costellato di soddisfazioni
Il percorso che Ciro ha intrapreso sarà duro, costellato da fatiche, scogli che sembrano insormontabili, ma anche tante gioie. Imparerà a maneggiare strumenti matematici variegati, dalla semplice algebra fino alla geometria differenziale, metterà il naso in svariati campi della fisica, da quella delle particelle subnucleari e nucleari, allo studio dei processi nella materia, passando per la relatività generale fino allo studio dell’evoluzione stellare e le osservazioni astronomiche.
Ha studiato corsi teorici e seguito corsi di laboratorio. Gli è stato insegnato come interpretare la natura, come misurare le grandezze fisiche, che quello che vedono i nostri occhi può essere solo un’illusione. Ha imparato che la natura va analizzata con i mezzi dell’indagine fisica, quindi con strumenti, con osservazioni ripetitive, non basandosi mai sull’osservazione di un singolo evento, mai generalizzando ciò che vediamo sotto il nostro naso. Se qualcuno è morto di covid-19 nonostante fosse vaccinato non significa che il vaccino non funzioni. Vanno invece valutati i grandi numeri, vanno considerate le percentuali su grandi numeri di persone. Se all’orizzonte la Terra sembra piatta è solo perché con i nostri occhi possiamo osservare solo una piccola porzione della Terra intorno a noi, e una piccola porzione di una sfera (la Terra è un geoide, ma in questo contesto l’approssimo ad una sfera) è approssimabile da un piano; Ciro lo sa perché ha studiato un po’ di geometria.
Decide di specializzarsi in astronomia, durante il lavoro di tesi triennale si occupa di qualcosa che Gennaro gli aveva raccontato al liceo: oltre ai miraggi terrestri, gli aveva raccontato che anche la gravità può generare dei veri e propri miraggi, le lenti gravitazionali. Durante la specialistica, invece, vuole capire un po’ di più dei processi evolutivi che guidano l’evoluzione delle galassie più massicce. Le nozioni che ha appreso all’Università gli permetteranno di affrontare queste sfide nel modo migliore, durante il suo futuro percorso nella ricerca scientifica.
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